Dopo due anni di silenzio il progetto Arc Vector riparte con nuovo slancio, e nuovi fondi, per l’effettivo avvio della produzione. Una moto fuori dal comune, innovativa in ogni singolo centimetro. E dal prezzo esorbitante.
Fu presentata per la prima volta a EICMA 2018
L’avevamo lasciata là, nel cassetto dei sogni. Bellissima, avveniristica, carissima. Era ottobre 2019 e una delle più innovative super moto elettriche mai ideate, la Arc Vector, sembrava avere il destino segnato, così come l’azienda inglese che l’avrebbe dovuta produrre. Insufficienti i fondi raccolti per metterla alla luce, la bancarotta pronta a mettere la parola fine alle ambizioni di Arc Vehicles e del suo fondatore, CEO e designer Mark Truman.
Invece, due anni dopo, siamo qua a raccontare di una fenice che risorge dalle ceneri. Lo stesso Truman, ex ingegnere Jaguar, è riuscito a risollevare l’azienda riacquistandola, rianimando così il progetto Arc Vector mai veramente abortito. Oggi pare che questa avveniristica super moto elettrica sia finalmente pronta per la produzione e l’omologazione nei prossimi mesi. Un’edizione limitata speciale dovrebbe già essere lanciata entro quest’anno.
La moto più innovativa al mondo
L’interesse era altissimo già al momento della prima presentazione ad Eicma 2018, e lo è ancora di più oggi alla luce delle ultime notizie. Dopotutto, Arc Vector è stata concepita con l’ambizione di essere la moto elettrica più evoluta mai realizzata, innovativa in tutto: nel design, nelle soluzioni tecniche e nella tecnologia applicata.
L’architettura generale è, in effetti, all’avanguardia. Il design hi-tech presenta linee pulite e molto futuristiche. Lo ‘scheletro’ della moto è realizzato totalmente in fibra di carbonio, con la monoscocca che ospita anche le celle della batteria. La componentistica e i dettagli della ciclistica sono ovviamente al top. Spicca in particolare la sospensione anteriore che si presenta sotto forma di forcellone.
Nel “cuore” batte un motore elettrico molto potente da 95 kW (127 CV), che permette alla Arc Vector di toccare una velocità massima limitata elettronicamente di 200 km/h, con un’accelerazione 0-100 km/h in soli 3,2 secondi. Il pacco batterie da 16,8 kWh è ricaricabile completamente in appena 40 minuti e promette un’autonomia dichiarata di circa 320 km in città (circa 200 in autostrada).
Numeri e prestazioni che non possono passare inosservati.
Così Arc Vector si interfaccia col pilota
Ma non è tutto. Perché Arc Vector si avvale anche di tecnologie mai viste prima a questi livelli. Dotazioni uniche che la proiettano davvero nel futuro.
Di fatto la moto è progettata per “interagire” con il conducente. Come? Attraverso una speciale giacca ‘tattile’, costruita su misura, che fornisce feedback fisici al pilota mentre guida e un casco hi-tech (sviluppato con Hedon) che utilizza un head-up display per mostrare “in diretta” i parametri della moto al guidatore.
Inoltre, Arc Vector è cucita addosso all’acquirente a seconda dei suoi gusti e l’equipaggiamento di interfaccia uomo-macchina è consegnato a corredo della moto.
Carissima Arc Vector: costa come una Tesla…
È evidente che un mezzo così avanzato non possa avere un prezzo popolare. Infatti Arc Vector viene proposta ad un costo di 108.000 euro. Come una super-car…
Troppo? Forse no, a patto che tutte le meraviglie che vengono promesse siano poi ampiamente tangibili.
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Ne ho ordinate 3 al posto della Ducati Monster. Così risparmio sul carburante.