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Aprile elettrico 2024: vendite a picco

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La Jeep Avenger, terza tra le elettriche in aprile (credit foto: Stellantis media).

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Aprile elettrico 2024: vendite a picco, in un mercato bloccato da 4 mesi per l’attesa di incentivi promessi e mai entrati in vigore. Quota di mercato al 2,3%.

Aprile elettrico 2024: siamo la barzelletta d’Europa

aprile elettrico 2024

Siamo la barzelletta d’Europa, con i concessionari che da mesi attendono di immatricolare le auto coi nuovi sontuosi bonus annunciati a metà dicembre dal ministro Adolfo Urso. E così, in un mercato dell’auto che complessivamente cresce (+7,5% con 135.353 auto vendute in aprile), le immatricolazioni di veicoli elettrici precipitano ai minimi. Siamo a 3.208 EV in aprile, contro 3.992 dello stesso periodo del 2023, che pure non fu certo un mese da ricordare. I costruttori stranieri guardano con sbigottimento a quel che sta succedendo. Tesla, che in tutti i grandi mercati europei misura in migliaia le vendite, in Italia registra poche centinaia di immatricolazioni: Model Y resta leader, ma a quota 237. Mentre la Fiat 500e precipita a 102 immatricolazioni, battuta persino dalla “cugina” (di gruppo Stellantis) Jeep Avenger, a quota 191.

aprile elettrico 2024
Michele Crisci, n.1 di Unrae e Volvo Italia.

I costruttori: incentivi in arrivo a metà mese (forse)

Ma quando arrivano questi benedetti incentivi? Per avere qualche indicazione bisogna affidarsi alle rassicurazioni ricevute dai costruttori, che ora parlano di metà maggio Questa infatti l’indicazione di Michele Crisci, presidente dell’UNRAE, nella sua dichiarazione a commento dei risultati di vendita: “Sul fronte delle auto “con la spina” si procede in retromarcia. La prolungata attesa degli incentivi, che non saranno Legge prima di metà maggio, riduce gli effetti sul mercato agli ultimi 4 mesi. E protrae anche in aprile la paralisi di mercato per BEV e PHEV (ibride plug-in): nel mese le prime si fermano al 2,3% di quota e le seconde al 3,3%”. E questa è un’altra anomalia italiana rispetto al resto d’Europa: si continuano a vendere più plug-in che elettriche pure, in un mercato comunque diffidente verso le auto con la spina.

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116 COMMENTI

  1. FRANCIA
    proposta di legge per le FLOTTE, taxi e ncc inclusi con più di 100 auto
    almeno il 20% di EV oggi fino al 90% 2032
    multe per chi non la rispetta 2000-5000 eur per ogni auto non coonforme del parco auto

    che chi si evolve e chi si involve

  2. Le “macchinine” elettriche, tipo la Ami, possono essere un’alternativa ad un’utilitaria, in città….quindi influenzare il calo di quest’ultime?!?
    Me lo chiedo, poiché, contemporaneamente, aumentano le immatricolazioni dei ciclomotori elettrici….
    A mio avviso, la loro “trasversalità”, è da considerare meglio…

  3. Massimo…..avete così fretta di zittire chi critica il vs pensiero che non siete nemmeno capaci a leggere.
    Si trattava ovviamente di potenza impegnata giornaliera. Da Wikipedia:

    Per quanto riguarda invece la potenza richiesta, l’Italia ha bisogno mediamente di circa 38,1 GW di potenza elettrica lorda istantanea (36,6 GW di potenza elettrica netta istantanea). Tali valori oscillano tra la notte e il giorno mediamente da 25 a 55 GW, con punte minime e massime rispettivamente di 19,1 e 56,6 GW[21]. Tale valore risulta comunque inferiore al picco massimo della potenza richiesta, avutosi nel 2015 con la punta di 60,491 GW[22].

    Ah….un’altra cosa.: il mio amico non si discute perché è una persona preparata ed onesta intellettualmente. Merce rara!

    • E’ lei che non capisce la mia risposta. Non ho contestato il picco. Anzi, lei cita dalla bibbia Wikipedia un dato del 2015, mentre l’ultimo dato aggiornato al 2022 è di 62,8 GW (fonte Terna). Le ho spiegato invece che il suo amico lavora di fantasia e disonestà quando ipotizza l’assurda richiesta di potenza di un parco auto elettrico. Il fatto che lei insista dimostra quanto sia digiuno in materia. Mantenga la promessa e smetta di scriverci. Se crede continui a leggerci: imparerà qualcosa.

      • Buongiorno Sig, Massimo, l’intervento si concentrava sulle potenze richieste per sostenere un parco auto completamente elettrico e lei risponde, come al solito, citando l’energia richiesta. Capisco che per voi è più facile riferirvi sempre e solo all’energia richiesta perchè alimentare una batteria da 70 kWh mediante una potenza di 3 kW(domestica) o ad una colonnina da 350 kW sempre 70 kWh sono richieste ma le potenze impegnate sono ben altre. Come giustamente è stato fatto notare i problemi sulla rete elettrica non si hanno per l’energia in più richiesta ma per le potenze di picco impegnate. Adesso consideri per un solo momento un parco auto circolante totalmente elettrico e a cosa succederebbe negli esodi estivi dove tutti si fermano alle famose colonnine fast e ricarichino tutti a potenze oltre i 100 kW e poi veda lei cosa succede. Chi non ha un posto privato di ricarica si deve affidare alle colonnine veloci che però non sarà possibile alimentarle per un parco auto totalmente elettrificato visto che le potenze di picco impegnate sono elevatissime.

        • Lei non ha letto la mia risposta che chiariva bene il concetto. Certo che le potenze di picco sono altra cosa, non mi faccia così sprovveduto da non saperlo. Il fatto è che non ha senso calcolare i picchi a casaccio, sul numero assoluto del parco auto italiano. Come non ha alcun senso calcolarli sulla somma delle potenze contrattuali di tutte le utenze italiane. Durante l’esodo estivo, per esempio, circolano sulle strade circa 12 milioni di autovetture. Ma non saranno mai tutte in ricarica contemporaneamente, così come non sono ora sempre tutte alla pompa di benzina. In compenso, sarà minima la richiesta di potenza delle aziende e delle abitazioni, e massima la produzione da fotovoltaico. Insomma: che senso ha sparare numeri su una situazione che muterà progressivamente nel corso di 30 anni dandoci tutto il tempo per monitorare la situazione e provvedere per risolvere i problemi.

    • Immagino che il suo amico ne sappia molto di più di migliaia di esperti che si occupano della materia, e soprattutto saprà spiegarci come fanno quei paesi che hanno molte più auto elettriche di noi.

      Oppure, se preferisce, secondo il suo amico basterà lasciare che i cinesi sostituiscano tutte le loro auto e motorini con mezzi elettrici e aspettare che tutti quanti le mettano in carica contemporaneamente 🙂

      Ho la vaga sensazione che il suo amico abbia, nella migliore delle ipotesi, preso un granchio (qua in Piemonte c’è un’espressione più colorita “A l’ha pijà la vaca per le bale”)

      • confermo il detto e ne riporto anche un altro, metti che il nostro “amico” desideri essere declinato in maniere diverse: in tal caso di lui potremmo dire che “a l’ha ciapa’ la galin’a per ‘l pupe”

    • Ma è morto soltanto l’intaliano!?

      In realtà il mercato è sospeso, grazie proprio a un’operazione di persuasione di massa non da poco.

      Sarà mooolto divertente vederne l’epilogo 🙂

  4. Dovete essere felici che pochi acquistino auto full Electric perché altrimenti le potreste caricare una volta a settimana se va bene. Facevo due conti con un grande esperto di energia che opera da anni nel settore delle comunità energetiche. Mi ha riferito che il picco di produzione energetica in Italia è di 60 GW. Nel caso che convertissimo tutto il parco di vetture con motore termico ed i poverini che hanno acquistato una bella Fiat con 150 km di autonomia reale si trovassero la sera con la necessità di ricaricare la carriola elettrica il fabbisogno potrebbe essere di circa 280 GW…sempre ammesso che trovino un posto dove caricarla.
    Quindi ringraziate quelli che intelligentemente stanno alla larga in primis alle auto elettriche ed in seconda battuta alle auto prodotte da Stellantis che per conto mio potrebbe sparire dalla faccia della terra per come si sta comportando con il mio ed il vostro amato paese. Ricordatevi che questi giorni hanno chiuso Mirafiori che avrebbe dovuto produrre delle belle 500 elettriche.
    E poi per favore non scrivete “guido una vettura che non produce nemmeno un grammo di gas che alterano il clima”……solo per decenza.
    Il risultato finale sarà fallimento della maggior parte delle aziende produttrici di automobili. Centinaia di migliaia di posti di lavoro in meno in Europa. 90% delle auto in meno. La totalità o quasi dei veicoli circolanti saranno cinesi ed ovviamente ad appannaggio di persone particolarmente facoltose. Si accettano scommesse 🙂

    • Lei ha pienamente ragione, è già sotto gli occhi di tutti non è necessario scommettere su qualcosa che sta già avvenendo

    • Torni dal suo amico e gli spieghi che la domanda di corrente elettrica si misura in TWh. Che nel 2023 la domanda è stata di 306 TWh. Che se tutte le auto italiane fossero Tesla (pura assurdità) assorbirebbero in un anno 81 TWh. Che se da domani in Italia si immatricolassero solo Tesla (pura assurdità) ci vorrebbero 26,6 anni per sostituire tutto il parco auto italiano. Che se fra 26 anni (2050) tutte le auto saranno elettriche non saranno mai tutte contemporaneamente in carica. Che dipendendo la richiesta di potenza dalla potenza di ricarica, la quale può variare da 1,5 kW a 300 kW, è folle quantificare una potenza di picco totale. Perciò quel numero di 280 GW è parto di fantasia. In sintesi: il suo amico spara boiate.
      Un consiglio: mantenga la promessa che ci fece nel commento del 15 aprile scorso: “Non scriverò mai più, ma Vi ringrazio per lo spazio che mi avete dedicato. Non è da tutti pubblicare opinioni ‘controcorrente’. Un saluto
      Gianfranco
      “.

      • Si immagina cos’altro avrebbe potuto dire l’amico di Gianfranco se non fosse stato un grande operatore nelle comunità energetiche? E specialmente quali danni deve aver fatto a quelle comunità con le capacità dimostrate nel rispondere a Gianfranco.

    • 280GW sulla base di cosa? Dica al suo amico di posare il fiaschetto e ora le spiego il perche’.
      Se TUTTO il parco circolante italiano fosse convertito in elettrico e per una rara congiunzione astrale tutte e 39.3 milioni di autovetture volessero caricare in HPC nello stesso identico momento contemporaneamente (cosa che NON avverra’ mai se non altro perche’ non ci saranno mai 39.3 colonnine HPC) servirebbero 5895 GWp.
      Facciamo che per assunto la cosa invece accada con ricarica lenta a 3kW servirebbero 117,9GWp.
      Ma notoriamente e statisticamente la cosa non accadra’ mai, un po’ come quando si dimensionano le dorsali di trasporto in fibra dove la capacita’ installata non e’ mai la somma algebrica delle capacita’ delle linee raccolte ma molto inferiore perche’ statisticamente nessuno usera’ mai il massimo possibile in contemporanea con gli altri.
      Detto questo, quand’anche dovesse avvenire un contemporaneita’ tale da mettere in crisi porzioni in media o bassa potenza esistono i sistemi di distacco per cui il ramo viene isolato: stesso motivo per cui alcune aziende a fronte di costi inferiori al kWh accettano di essere distaccate in caso di superamento dei limiti di rete.
      In tutto questo i distributori stanno da anni lavorando per la gestione flex delle potenze in uso.

      • concordo.. questi detrattori dimenticano, in mala fede o per incapacità di calcolo, di considerare i km medi percorsi dalle auto in italia..

        in pratica significa che le auto non fanno il pieno di rifornimento (elettrico o carburante) ogni giorno, ma c’è una rotazione su più giorni che abbassa di molto la media “per giorno” dei kwh da ricaricare

        e ancora meno le auto fanno rifornimento tutte nello stesso identico orario del giorno, ma il carico dei kwh da erogare alle colonnine HPC è spalmato su almeno 8 ore diciamo ore di picco di utilizzo (se non di più usando tariffazioni diversificate in base all’orario) invece che negli stessi identici 20-30 minuti di questi esempi di fantasia

  5. Non hanno più soldi, li hanno spesi e li stanno spendendo tutti per gli incentivi su armi e munizioni.

  6. Buongiorno Sig. Baccarini, temo di non aver capito la sua risposta. Lei sostiene di aver basato la sua affermazione che metà delle guerra degli ultimi X anni siano state scatenate per appropriarsi di fonti petrolifere su alcuni studi? Si riferiva a questo?

    • Parziale correzione: ho scritto “causate” ma volevo scrivere “correlate” al petrolio, perchè come causa diretta lo è stato solo nel 30% dei conflitti (6 su 20, che comunque sono già un bel terzo!), che indiretta essendo usato come leva nei restanti conflitti (Libano 1982, Iraq 2003, Afghanistan 2001 per citare i principali), o nella nostra contemporaneità vedi gas Russo – conflitto che è profeticamente previsto nell’ultimo testo che qui sotto cito).

      Fonti:
      – Jeff D. Colgan, “Fueling the fire: pathways from oil to wars”, International Security, 2013
      – Michael T. Klare, “Twenty-first century energy wars: how oil and gas are fuelling global conflicts, Energypost, luglio 2014.
      – P. Hunziker, L-E Cederman, “No extraction without representation: the ethno-regional oil curse and secessionist conflict”, Journal of Peace Research, 2017
      – A. Månsson, “Energy, conflict and war: towards a conceptual framework”, Energy Research & Social Science, Dicembre 2014
      – Belgin San-Akca, S. Duygu Sever, Suhnaz Yilmaz, “Does natural gas fuel civil war? Rethinking energy security, international relations, and fossil-fuel conflict”, Energy Research & Social Science, 70, 2020.

      • Caro Guido, ottimo riepilogo, alla fine mi pare che i nostri fronti aperti siano perlopiù legati agli idrocarburi.
        Cito Russia (gas), Kuwait (petrolio).
        Ultimo ma non ultimo, Israele che si è tirato dietro l’Iran, annoso teatro di guerra legato ai pozzi di petrolio, guarda caso…
        Non facciamo gli struzzi, il nostro stile di vita alimentato da idrocarburi dipende da cosa fanno gli Stati Uniti e il resto della NATO nell’area medio orientale.
        Però possiamo tranquillamente continuare a credere che il motore endotermico resterà ancora rilevante nel futuro, sì certo, come no. Non ci credono più il resto dei paesi europei, però la maggioranza delle persone sono convinte che benzina e gas saranno disponibili come oggi anche tra cinque/dieci anni. Bella scommessa. Io personalmente non la condivido.

  7. Peccato davvero…
    Personalmente acquistato bev usata a gennaio 2023. Ho ridotto la spesa di carburante di ca. 50€ a settimana… in un anno abbiamo percorso ca. 25K km . Diciamo che la macchina si paga del risparmio di carburante… A febbraio ho preso “anche” io una model y rwd. Che sfruttando il valore dell’ usato del mio QUBO + i 3K€ di mini incentivo mi hanno veramente abbassato il costo ad un livello pari ad un b-suv benzina. Si, su questa forse spendo un po’ più di prima come acquisto. Ma ho potuto risparmiare più di 700€ in poco più di due mesi. Senza emettere un g di gas clima alteranti. Vero è che sono partito 20 anni fa cercando una casa con possibilità di essere il più indipendente possibile dalle fonti fossili. È costato tanto lavoro e fatica, in quanto sono un semplicissimo impiegato, sarei riuscito a produrmi il petrolio in garage? Mai. Ma su ogni tetto è possibile generare corrente elettrica che non necessita di bruciare per trasmettere il moto a eventuali ruote, o raffreddarmi casa, o scaldarmi le portanze, o addirittura cucinarle…

  8. addirittura barzelletta??

    mo’ mi faccio un giro sui giornali esteri per vedere quanta enfasi danno a riguardo.. 🤣

  9. Io sono uno dei pochi che ha acquistato una PHEV ad Aprile.

    Ho preso una Leon Cupra VZ 245cv, in pronta consegna, scontatissima visto che stava per uscire il restyling. Il concessionario pur di vendermi la vettura mi ha fatto un ulteriore sconto per ammortizzare i 2mila € di ecoincentivi in piu di cui avrei potuto usufruire aspettando i “promessi” ecoincentivi del governo Meloni.
    La regione Sicilia inoltre elargiva altri 2500€ di contributo per le PHEV, i soldi della regione erano pochi, perciò non valeva la pena aspettare, bisognava muoversi subito.

    Per quanto mi riguarda dubito fortemente che il problema delle BEV in Italia siano gli ecoincentivi che non arrivano… ma è inutile scrivere profezie, saranno i numeri a parlare.

    Ho scelto una PHEV perchè in media faccio molto meno di 50km al giorno, durante la settimana uso la macchina solo in elettrico, tranne che nel weekend quando vado in full hybrid.

    Sono contentissimo sopratutto di non aver preso una BEV, non devo programmare nulla, continuo ad usare la macchina con le stesse abitudini di prima ed anzi ho il vantaggio di poter parcheggiare l’auto nei posti riservati per la ricarica trovando sempre parcheggio libero visto che nella provincia di Messina le auto con la spina sono poco diffuse. Anzi, spero non aumentino, cosi posso continuare a trovare i parcheggi liberi…

    Ciliegina sulla torta, in estate andremo in vacanza in Puglia, 600km di autostrada, faccio il pieno di benzina e mi fermo quando capita, quando ho voglia, senza nessun vincolo, senza programmare nulla. Vicino al villaggio dove pernotteremo non ci sono colonnine per la ricarica…me ne farò una ragione, continuo ad andare a benzina senza farmi patemi.

    Ah, dimenticavo… a breve installerò la centralina aggiuntiva powerking che porta la potenza dell’auto da 245 a 290cv totali, 290cv ed esenzione del bollo per 3 anni, e successivamente si paga solo su 150.

    Le auto con la spina sono di nicchia? Non si diffondono? Meglio, va benissimo cosi.

    • Chi vive senza farsi troppi problemi sulle conseguenze dei suoi comportamenti è effettivamente più avvantaggiato.

    • Bellissima macchina, ho sempre sostenuto che la soluzione migliore sia elettrico durante la settimana nel cada lavoro e termico per io week end.
      Personalmente per motivi di spazio punterò su di una passat gte, meno sportiva sicuramente ma con più capacità di carico 👍

  10. Riflessione:

    tutti sappiamo che i gas di scarico provenienti dalle auto termiche sono cancerogeni e responsabili di un certo numero di morti all’anno (e la filiera di raffinazione pure peggio),

    pertanto a mio avviso chi limita l’eliminazione delle predette auto in favore di un’auto ad emissioni quasi zero come le elettriche a mio modesto avviso è assimilabile ad un subdolo assassino.

    • probabilmente volevi scrivere “a sfavore delle auto ad emissioni quasi zero come le elettriche….” :-)))
      —-
      Il bello è che vedo circolare ancora auto euro 0-1-2, voglio dire auto che hanno oltre 20anni!!!!
      Proprio 3 giorni fà mi son trovato davanti una vecchissima peugeot 206 diesel, che ad ogni accellerata formava nubi grigie di autentico particolato, me la son dovuta tenere davanti per diversi chilometri, a li mortacci….
      Da parte della UE e dei governi italiani non mi sembra sia stata emesso ancora nessun divieto di circolazione dei suddetti a partire da un certo anno, e questo è veramente vergognoso. Tutto è a livello locale, regionale, comunale, con limiti temporanei.
      Che si aspetta??? Dove sono gli ambientalisti su questo sconcio???

  11. Urso, Salvini, Meloni ecc. ecc. stanno gongolando, stanno raggiungendo il loro obiettivo, quello di ostacolare il più possibile l’auto elettrica.

    Che dire: BRAVI!!!!

    Secondo me li sbloccheranno a novembre, in modo tale che la gente aspetterà l’anno nuovo per immatricolare, cosi poi nel 2025 ricominciano da capo a prendersi gioco delle persone.

    Queste sono delle persone grame e chi gli crede purtroppo sbaglia.

  12. Incentivi….bonus….ecco il problema dell’Italia. Andiamo avanti solo se ci sono i bonus,se no nessuno può fare niente. Tra l’altro bonus che tolgono poi soldi ai servizi tipo sanità difesa istruzione……! Povera Italia e povera Europa.

    • Rispetto ai sussidi regalati ai petrolieri ogni anno (lo scorso anno 63 miliardi!!!!
      alle auto elettriche ed alle rinnovabili vengono date le briciole.

    • Credo che le auto elettriche se la caverebbero ormai discretamente anche senza incentivi. Il problema non è la mancanza di incentivi, ma la promessa fatta da parte del governo, a dicembre 2023, di imminenti incentivi molto consistenti che a maggio 2024 però non sono ancora disponibili. È la promessa di super-incentivi continuamente rimandati a bloccare la vendita di auto elettriche in Italia, non la mancanza di incentivi. Se lei avesse intenzione di comprare un’auto oggi a un certo prezzo, ma sapesse che aspettando qualche settimana potrà comprare la stessa auto a un prezzo incentivato e risparmiare fino a 13.000 euro, la comprerebbe oggi o aspetterebbe? Questa è la situazione! Sembra proprio una strategia precisa da parte del governo, e per ora (ma non credo ancora a lungo) efficace.

      • Visto l’esito concordo pienamente.
        La cosa triste è che useranno i dati di vendita per far girare ancora di più che gli italiani non vogliono le BEV e quindi spingere sulle termiche.
        A mio avviso se dall’oggi a domani levassero ogni forma d’incentivo ci troveremo con una miriade di auto elettriche cinesi a prezzi equivalenti delle corrispettive termiche europee.
        Se così fosse, si spiegherebbe anche questo ritardare.

  13. Vendite mese di aprile:
    Fiat Panda: 10.149
    Tesla Model Y: 237

    La secondo pur essendo una eccellente macchina è per pochi visto il costo. Fino a che non faranno elettriche con un autonomia decente (400 km reali autostradali) e al costo della panda il mercato non decollerà. Chist é….

    • Stai paragonando un segmento A con un segmento D-SUB.
      D’altra parte la model Y a marzo è stata l’auto più venduta in Europa ovvero:
      Tesla Model Y 26.847, Fiat Panda 13.780 (di cui quasi 12.000 solo in Italia).
      Il mercato Italiano pur con il suo milione e mezzo o poco più annuale non è il più importante d’Europa e i conti si fanno a livello europeo.
      L’italiano medio non ama l’elettrico, lo abbiamo capito ma la Panda a marzo ha venduto la metà e @flavio capirà bene anche che come redditività per il costruttore è tutt’altra storia.
      No mi sorprende che Stellantis abbia lasciato la produzione della Panda in Italia e stia smantellando il resto delle fabbriche, visto che l’italiano medio per le super utilitarie acquista Fiat Panda ma poi se vuole un’auto dal segmento B a salire guarda alla Germania.

    • Quando faranno una Panda al costo di una Model Y che riesca a fare 600 km reali in città con un pieno, allora il mercato delle ICE smetterà di atterrare.
      flavio, ostinarsi a considerare il parametro autostradale significa operare comunque una distorsione della realtà, quello che tocca al 95% della popolazione solo 2 volte all’anno (ogni automobilista italiano percorre in media 1740 km in autostrada ogni anno ma in modo estremamente sbilanciato, in realtà c’è chi va in autostrada ogni 10 anni) e su quello vincolare tutto il resto. Poi c’è una parte di popolazione che ne ha bisogno davvero di quell’autonomia e per loro è ancora prematuro e probabilmente ci saranno soluzioni differenti (tipo BEV con range extender), ma sono quelli che già oggi non girano in Panda…
      PS: non mi si risponda che una Yaris hybrid in città fa ben più di 600 km perchè di listino costa 10.000€ in più della Panda.

      • Non è affatto vero, ci sono in sacco di pendolari che usano giornalmente le autostrade per entrare e uscire dai grandi centri come Milano, Roma, Napoli, Torino o, Genova ecc ecc

        • Certo che usano le autostrade o le tangenziali come il GRA ma più di 100/150 km in un giorno non lo fanno.
          Ho vissuto a Roma e alcuni colleghi avevano questi chilometraggi.
          Ma già nella provincia tipo Teramo Pescara ( circa 70×2 km o poco più).
          Quando vai oltre prendi mezzi pubblici o ti trasferisci (è stato il mio caso)

          • Vero, ma il problema del prezzo troppo alto e dell’autonomia resta comunque ben presente nella testa della stragrande maggioranza della gente, oltre a quello dell’affidabilità e assistenza (in primis per i marchi cinesi).
            Non dimentichiamoci poi dei possibili intasamenti stradali, autostradali, per incidenti o cantieri, che per fare 50km ci metti anche 2-3 ore a volte…
            Dobbiamo essere quindi realistici e non ipocriti, per le auto elettriche che hanno un’autonomia sotto i 400km l’incubo dell’autonomia c’è eccome per chi non si limita a fare il suo solito giro massimo di 10/20 km giornalieri.
            Anche perchè sei comunque obbligato a caricare l’auto ogni notte, sempre per i fortunati che si possono permettere la wallbox, e questo va pure a discapito della durata della batteria che i suoi cicli oltrettutto limitati mi sembra sui 3000, per quelle in circolazione.

          • -Perchè è questo il punto-

            Guido dai, lo sai che non si può dividere il mondo in due fette distinte.
            Non ci sono solo grandi viaggiatori e “9/18” che vivono in ufficio e fanno esagerando 50 km per arrivarci.

            Se sei in giro con una vetturetta di servizio per fare per esempio manutenzioni su impianti/ascensori/macchinari e quant’altro (ne conosco davvero quanti ne vuoi) e fai 150 km + 150 km ma (importante!!!) a destinazione non puoi ricaricare o non puoi farlo nel modo giusto (perchè non ti basta il tempo o non sei a tiro di una fast e sull’impianto ci stai solo 2 ore)…
            Ecco, vedi che ti ho fatto l’esempio di qualcuno che non gira con un segmento D ma che oggi come oggi un Berlingo elettrico, che 300 km non li fa nemmeno in discesa, di fatto non se lo può permettere per questioni di tempi di lavoro.
            Perchè la famose “mezz’oretta alla fast che vuoi che sia” a quel punto diventa una cosa da fare “in più”
            E credimi, parlando coi personaggi di cui sopra ti giuro che non gli dispiacerebbe nemmeno il furgoncino elettrico quando glielo spieghi bene, son mica tutti fessi, fatalità diversi sono elettricisti e il furgoncino elettrico gli piacerebbe proprio.
            Ma se sei un artigiano o comunque uno che fa quella vita non puoi avere un mezzo per il business as usual e uno per le trasferte.
            Ripeto: è un esempio.

            Ma siamo sempre lì: è colpa dell’auto elettrica in quanto tale? no, il problema è la rete di ricarica.

          • Roby
            Quella dei cicli non la capisco: 3000 sono i cicli, cioè si prende la capacità batteria moltiplicata per 3000, che poi io ricarichi 1kWh al giorno o 100, sempre quelli sono (e per una batteria piccola da 40kWh significa fare 600.000 km, paiono pochi?)
            Fare 50 km in mezz’ora o in due ore, si consuma meno nel secondo caso…. Non ha una BEV vero?
            La wallbox è comoda, più sicura, ma non necessaria. Io per due anni ho caricato una Tesla con la Shuko e non ho aumentato il contatore. Nemmeno ora uso wallbox: presa industriale.
            Non è per tutti, l’ho ben specificato in altro commento: sicuramente ben di più di quelli che oggi passano a BEV potrebbero farlo, se non fossimo italiani.

          • Alessandro
            Ma lo so. Guarda che ho contestualizzato. Io la penso come Paolo Mariano: non è per tutti, oggi. Di sicuro non è solo per il 3%, è questo quello che sostengo.
            La puntualizzazione sui 400 km è in risposta ad una obiezione precisa. Certo che c’è chi fa 200 km al giorno come pendolare (e dev’essere una vita infame), beh, per loro, salvo si prendano una BEV da Kona 64kW in su, non è il momento, li capisco, ci mancherebbe. Io mi rivolgo a quelli dei 50 km al giorno, cribbio, li faresti con una iON (o C-Zero), con una Twingo, con la ZOE base, ma ne sono tutti letteralmente terrorizzati. Questo mi fa accalorare: quel 30% di privati (non NLT, non leasing) che si compra delle segmento da C in su, davvero non può avere come seconda macchina una BEV in famiglia per uso cittadino? Sul serio?
            Quanto agli artigiani, hanno tutta la mia comprensione. E dire che col pianale che ha un furgone potresti metterci della batterie al sodio fantastiche e chissenefrega se hanno una densità energetica bassa, c’è tutto lo spazio che vuoi….
            Ma non è ancora arrivato il momento, perchè prima devo mungere le vacche grasse e in parte la colpa è di quelli di cui sopra, che NON comprano e fanno diventare le BEV una roba da segmento D, quello dove ci guadagni e tanto (dannazione a Tesla che rompe le uova nel paniere con la sua concorrenza sleale, si accontenta di guadagnarci il 10%, ma come si permette??), finchè vendi solo quelle, machissenefrega degli altri, no?

  14. Come disse anni fa Marchionne , gli incentivi drogano il mercato ( qualunque tipo di mercato ) .
    Poi , bisogna ragionare , secondo me , non sulle auto nuove vendute , ma su tutto il parco circolante in italia , che è di più di 40 milioni di autoveicoli .
    Se si vede su internet , i veicoli nuovi venduti l’anno scorso sono circa 1,6 milioni .
    In percentuale è il 4% del totale .
    In questo caso , Bob , parliamo del 50% del 4% , cioè il 2% di veicoli oltre i 25K€.
    I conti si fanno sempre sul totale .
    Tornando agli incentivi , io sono più a favore dell’abbassamto dei prezzi , un abbassamento reale , che però non può esserci perchè il Governo italiano ( e non solo quello italiano ) incassa l’IVA , di conseguenza più un bene costa , più incassa il governo.
    E’ un serpente che si mangia la coda.

    • Okay Carmine sul totale, ma un auto non è che la cambi ogni anno (come fanno in molti con i cellulari) e comunque rimane il fatto che 800.000 acquirenti l’anno scorso hanno acquistato auto del valore compreso tra i 20k€-35/40k€, mentre circa 600.000 acquirenti sono stati sotto la soglia dei 20k€. I restanti 200.000 acquirenti hanno speso oltre i 35/40k€.

      • Proviamo a contare anche che ha acquistato auto usate e vedresti che le percentuali cambiano di un bel po

        • Qui stiamo parlando di auto nuove, non di usato.
          Io sono uno che compra solo nuovo (utilitaria o segmento D max).
          L’usato non lo prendo in considerazione, le mie auto vengono rottamate sempre.

    • Personalmente sono contrario ad ogni tipo di incentivo al consumatore finale, sia esso relativo ad auto, caldaie, mobili, edilizia ecc. ecc….
      Posso solo capirli se erogati esclusivamente ai consumatori con un reddito inferiore ad un determinato livello (reale)…in ogni settore.
      Gli incentivi hanno sempre creato inflazione e ridotto efficenza sul mercato, impedendo di fatto un reale incontro dei prezzi di domanda e offerta.
      Se il cliente non paga una cosa (o la paga molto meno di quanto dovrebbe) che incentivo ho io, azienda, a ridurre i prezzi? Tanto qualcuno che paga l’incentivo c’è…
      L’Italia, ahimè, oggi può essere condiderata “bonuslandia”…e non vedo via d’uscita.
      Quando un “bene” qualsiasi non viene venduto come si spera, ecco che parte la carica agli incentivi, come se i soldi nascessero sugli alberi o cadessero dal cielo.
      Consiglio il libro di Veronica de Romanis “Il pasto gratis. Dieci anni di spesa pubblica senza costi (apparenti)”.
      Buon pomeriggio a tutti.

    • Eh il Minchionne ne faceva un gran uso, era un tossico superdipendente…. di auto non ne capiva na mazza, ma di finanziamenti e incentivi era un vero superdopato.

  15. Possiamo dire che le elettriche si vendono dove c’e’ un vantaggio economico, magari supportato da una narrativa ben strutturata. Senza la prima condizione, la seconda appare irrilevante.

    Piu’ che i privati, le flotte aziendali potrebbero/dovrebbero essere spinte verso l’adozione delle BEV con sgravi fiscali nel tempo e magari obblighi normativi.

    Per i privati servono anche punti di ricarica con prezzi ragionevoli, assicurazioni sotto controllo, confidenza nel servizio post vendita. Le citta’ e grandi areee urbane sono il terreno di caccia delle BEV dove pero’ avere un punto di ricarica privato e’ spesso molto piu’ complesso.

    La propensione ambientale, eccetto gli early adopters, sembra una voce meno rilevante nei sondaggi e le vendite lo confermano.

  16. Ad aprile ci si scontrava sul dato di aprile 23 di 3990, a maggio sarà ancora più dura, erano 6185.

  17. Anche MG ha applicato forti sconti, fino a 11k con finanziamento, le concessionarie Volvo del gruppo Resicar hanno anticipato fino a 13750 euro per la EX30 al pari di Renault, senza limiti ISEE, forti sconti anche per le Smart, promozioni fino a 9000 euro del gruppo Theorema per la BYD Seal, eppure di MG non se ne vede traccia nelle prime dieci, così come BYD, e le Volvo arrancano al pari di Tesla. Ipotesi di questa, inspiegabile, stagnazione?

    • Pur con incentivi, resta una paura di fondo ad acquistare un marchio come BYD o MG. Solito discorso assistenza ecc. (soprattutto BYD).
      Nel caso di Smart e Volvo sono comunque auto sovraprezzate e il punto è sempre che siamo ad una stagnazione. Chi poteva prendere BEV e voleva, l’ha presa. Chi la vuole e non può permettersela deve attendere modelli a prezzo di partenza più basso.

      A mio parere.

  18. La Renault, sono due o tre mesi che sconta il massimo, 13750 euro, per rottamare fino euro 2.
    Apparentemente, sembrerebbe che io sia stato uno su diecimila ad utilizzarli per l’acquisto di una Twingo.
    Ma potevi, e puoi tutt’ora, comprare anche una Scenic, non ancora nelle concessionarie, o una Megane, con lo stesso sconto.
    Quindi, magari, le opportunita` ci sono, ma quasi nessuno le vuole, questa e` la realta`.

  19. Traduzione:senza lauti regali le elettriche non le vuole/se le può permettere nessuno. E giustamente, piuttosto che sprecare soldi in bidoni da due tonnellate inutili che intasano solamente i centri cittadini ( perché diciamolo è lì il mercato di riferimento, dubito che in Aspromonte ci sia la fila per le elettriche), magari la collettività comincia a capire che sarebbero meglio spesi finanziado l’elettrico pubblico ( tram, treni, ecc come nel resto dei paesi civili e sviluppati). Sembra un’utopia che la “collettività” Italia faccia finalmente qualcosa di sensato, ma la speranza è l’ultima a morire.

    • Nel resto dei paesi civili e sviluppati che lei tanto ammira le auto elettriche arrivano al 15-20% del mercato, anche senza lauti regali

      • Nel resto dei paesi sviluppati gli stipendi non sono fermi dagli anni 90 con un potere di acquisto, tolte le cose di sopravvivenza, ridicolo .

        Io sto pensando di comprare una Yaris ibrida per mia madre, son oltre 25 mila euro. Che mi posso permettere solo perché vivo e lavoro in Irlanda con netto annuale sullo stipendio che è il doppio del costo dell’auto, e faccio il falegname, mica il medico.

        La stessa Yaris, qui costa giusto solo duemila Euro in più. Casualmente qui ci son tante elettriche, anche perché ci son pochi condomini e tante villette con spazio auto privato.

          • Sarà anche superscontata, ma sempre 25.000€ sono! Fatto un preventivo serio completo proprio la settimana fa, e il prezzo netto in contanti per la Comfort, con tutti gli sconti possibili condizionati dai prossimi incentivi statali, era appunto molto vicino ai 25.000€. E parli di un’auto, la MG4, che ha ancora diversi bug da risolvere, di un marchio che la maggior parte della gente non conosce, prevalentemente si fida poco, e per eventuale assistenza e garanzia diventa un incubo poi.
            Chi glielo fa fare a un italiano con reddito sotto i 25.000€ di prendersi quella macchina a 25.000€? Per avere poi un’autonomia dimezzata, per avere anche il costo di prendersi e installare la wallbox, sempre se possibile, e la rottura di doverla caricare quasi ogni giorno? Piuttosto continua con la sua vecchia auto a benzina o diesel e vive tranquillo, fintanto non verrà obbligato dal governo a rottamarla.
            Quindi o si rende veramente conveniente per tutti il passaggio all’elettrico oppure le vendite delle EV resteranno quelle che sono.
            C’è parecchia gente che non si fida dei marchi cinesi in Europa, e direi che non ha nemmeno tutti i torti.
            Come con gli smartphone (ma qui parliamo solo di poche centinaia di euro, quindi cambia molto il discorso), anche con le auto cinesi ci vorrà un po di tempo per fidarsi, per vedere soprattutto officine convenzionate con quel marchio per l’assistenza meccanica e elettronica.

          • guarda che già ora anche senza i nuovi incentivi la MG 4 BASE con 50 kWh di batteria rottamando una euro 0/1/2/3/4 te la porti a casa con 21K€ (-1K€ con finanziamento). Il bello e che molte sono in pronta consegna. ho chiesto un preventivo avendo una euro 3.
            23/25k€ la versione con 60 kWh di batteria.
            Andateci dai concessionari (a me mi stanno per odiare).

          • x Bob guarda che ci sono passato proprio una settimana fa, appunto per vedere quali erano i prezzi reali di vendita della MG4.
            Se parliamo del problema dell’autonomia tu mi parli di quella a 50Kwh??? Questa è scartata a priori.
            Con la 50Kwh il problema dell’autonomia emerge ancora di più! In autostrada d’inverno non arrivi nemmeno a 250Km di autonomia.
            Quindi per cortesia basta parlare di batterie con capienze miserabili.
            Per la comfort ti ho già scritto il prezzo preciso reale, con sconti prevedendo gli incentivi statali (con questa condizioni ottieni il prezzo minore in assoluto, altrimenti ti fanno gli altri sconti ma paghi almeno 1.000€ euro in più) sotto i 24.000 non ci vai, a meno di non accettare quelle in pronta consegna con colori improponibili, e l’ho fatto fare in Veneto, da un concessionario che la importa direttamente, e che in genere ha prezzi migliori degli altri anche su altre marche.
            Quindi prima di replicare, cortesemente leggi prima, e leggiti anche i posto precedenti.

        • Posso chiederle se ha valutato la possibilità di comprare a sua madre un’auto elettrica?

      • Bhe a dire il vero il PIL procapite è molto maggiore del 15 – 20% mentre il prezzo dell’energia è spesso decisamente inferiore al 15 – 20% .. Sara forse per quello che la le BEV sono il 15 – 20% più che da noi? 😀

    • “piuttosto che sprecare soldi in bidoni da due tonnellate inutili che intasano solamente i centri cittadini” questa frase la qualifica: citofonare case automobilistiche Europee, totalmente assenti. Hanno smesso di fare Smart EV, UP EV, Twingo e Zoe morenti, la Panda elettrica la faranno i Cinesi: però sarà colpa dei cattivoni se le case automobilistiche europee smetteranno di vendere auto in favore di BYD che offrirà prodotti simil-Panda. Horror vacui: si riempiono i vuoti lasciati.
      Non so se ha notato, ma la Nissan “Micra” 2022 è 4 metri (3999 millimetri), pesa 1.100 kg ed emette più CO2 di un Fiorino (non è una battuta).
      Finanziare il trasporto pubblico? MAGARI!!! Abito a Modena, gli autobus passano ogni 20 minuti e io per andare al lavoro ho due scelte: dai 55 minuti (caso ottimale in cui l’autobus passa all’orario esatto nell’istante in cui arrivo alla fermata e la coincidenza è in orario) ai 93 minuti (caso peggiore in cui arrivo alla fermata nel momento in cui l’autobus è appena ripartito, idem per la coincidenza) per l’andata e circa 5 minuti in meno per il ritorno, quindi 1 ora e 45 nel caso migliore per il viaggio A/R oppure 3 ore e 1 minuto nel caso peggiore. Alternativamente, 12 minuti in macchina nel caso migliore (sempre A/R) e 16 minuti in caso di intenso traffico: lei cosa sceglierebbe?
      La mia BEV è la prima scelta in famiglia soprattutto per i tragitti brevi: perchè non soffre di motore freddo (altissimamente inquinante nei primi chilometri) e perchè non usa MAI i freni, in città, in coda ai semafori non emette nulla e il pedone che mi passa accanto ringrazia e così l’altra auto (di 3,70 metri, 119 gr/km di C02, Euro 6B) se ne sta ferma parcheggiata. Consumo le gomme? Certo, come dicono tutti quelli che non ce l’hanno… dopo 45.000 km ho le originali che butterò a Novembre 2025 (faranno ancora due estati) quando i km saranno 70.000 di cui 50.000 estivi e dire che nascevano già con poco battistrada (6,5 mm) e ha pure 325 CV.
      Gli incentivi? Nel 2023 l’Italia ha fatto peggio esclusivamente di: Svezia (perchè hanno ormai saturato…), Romania (ma siamo al pelo), Malta (…), Croazia e Ungheria. Poi c’è la Germania (e sappiamo perchè), tutti gli altri (compreso Latvia, Lituania, Estonia, Slovacchia e persino la Polonia che ha cambiato governo solo a metà anno (il precedentemente era peggio del nostro attuale) è riuscita a fare meglio di noi. E’ un problema di reddito? ANCHE. Ma soprattutto di cultura e ideologia. Almeno un quarto di possessori di auto potrebbe hic et nunc passare alle BEV senza rinunce: ma non lo fa. In Italia.

      • “almeno un quarto di possessori di auto potrebbe passare subito alle BEV”… mi spieghi per quale motivo dovrebbero farlo? (ammesso che il dato sia vero)

        • Perchè ha dei figli? Nipoti? Perchè in Pianura Padana viviamo 3 anni in meno della media causa inquinamento? Perchè il clima sta inesorabilmente cambiando e stiamo raggiungendo il punto di non ritorno? Perchè se fosse tutta una balla, miglioreremmo soltanto il mondo? Perchè ci toglie dalla dipendenza di paesi esteri guerrafondai? (il 50% di tutte le guerre dal 1974 al 2013 sono state causate dal petrolio) Perchè possiamo togliere dalla bilancia internazionale l’acquisto di oltre 80 miliardi di combustibili fossili comprando UNA volta del fotovoltaico/eolico stando contemporaneamente meglio?

          Mica ho scritto di rottamare di corsa le auto e prendersi una BEV: stiamo parlando di NUOVE immatricolazioni, di chi già sta cambiando l’auto. E vigliacca miseria se qualcuno prende in considerazione di prendersi una elettrica: in Italia, gli altri lo fanno, siamo sicuramente noi quelli che stanno andando nella direzione giusta e tutti gli altri sono contromano, mi pare evidente.

          • Mah siamo il primo o il secondo paese europeo con la migliore speranza di vita, come sarà possibile? Tutte le altre “motivazioni” sono solo discorsi vaghi che non mi toccano direttamente e quindi non spostano le mie preferenze sull’acquisto di un’auto nuova (mie e vedendo i numeri quelle di molti italiani).Rifaccio la domanda, devo cambiare auto e potendo ricaricare solo alle colonnine che vantaggi reali percepibili ottengo scegliendo bev? Ho fatto un preventivo e provato una mg4 ma sulla bilancia vedo pochi pregi e troppi difetti

          • L’Astuto
            Ho già postato il link dello studio che lo dimostra in risposta alla stessa obiezione, c’è ne siamo dimenticati?
            INon scrivo MAI a vanvera, ho sempre una fonte a supporto, io.

      • Avvilente. Davvero. Ricordiamo, caro Guido, che qualche anno fa uno studio valutava che circa un italiano su due è un analfabeta funzionale. A parer mio (non qualificato), molti di questi “successi” degli italiani sono effetti collaterali di quella condizione di base. Compresa l’assenza, in politica, di una vera destra liberale e di una sinistra progressista.

        • Beh, ma è ovvio: se uno è brillante compra elettrico, gli analfabeti funzionali no. Con lo stesso parametro sono brillanti quelli che votano per il nostro stesso partito, tifano per la nostra squadra eccetera. Ma questo non è snobismo, no no….

          • una persona di destra liberale è una persona con una cultura diversa dalla mia, ma una cultura solida e di sostanza
            quella sostanza è progresso, la destra liberale ha fatto grandi cose nel mondo e in Europa.

            in Italia la destra liberale è finita 100 anni fa. e la rivoluzione liberale non c’è mai stata, Cazzullo qualche giorno fa sul Corriere ha scritto un articolo molto interessante al riguardo.

            quindi sì, la destra populista e ignorante
            e la sinistra piagnona e ferma agli anni 70
            SONO roba da analfabetismo funzionale perché testimoniano di persone che vivono e parlano ma non capiscono di cosa parlano e dove vivono.

          • Credo tu confonda l’AF con la mancanza di intelligenza.

            La prima si può prevenire e, in qualche modo, curare.

      • Scusa ma la tua BEV la ricarichi alla colonnjna o in box, perché sai chi fa 80 o più km al giorno (di cui molti in autostrada) per arrivare e tornare dal posto di lavoro (come mia figlia) ai 45 – 50 minuti di viaggio (a/r ovviamente i minuti raddoppiano) se dovesse aggiungere la mezz’ora circa ogni 2 / 3 giorni di ricarica il suo tempo buttato salirebbe di un’altra ora e mezzo alla settimana … e questo per chi già è costretto a buttare tante di ore non è certo un buon incentivo all’acquisto.

        • Perchè ho scritto un quarto e non la metà?
          Perchè come scrivo sempre, io mi rivolgo a chi OGGI può per: reddito, possibilità di ricarica, percorrenza. Vogliamo dire che solo il 3% degli italiani possiede il box, può spendere 10/15mila euro in più per una BEV rispetto ad una ICE e non fa 300 km tutti i santi giorni?
          Sul serio è sostenibile che la motivazione sia quella?

      • Guardi, io faccio 85+85 km al giorno per andare al lavoro, e dalla porta di casa, al cancello del lavoro in centro a Zurigo (città da quasi un milione di pendolari al giorno) ci metto 45 minuti nel migliore dei casi, 60 nel peggiore. significa che viaggio a una media di oltre 85 km/h. Nessuno di voi qui può aspirare a più di 30km/h. aggiungiamoci altri 200km nel weekend, fanno quasi 4k km al mese. A 3000 euro all’anno (ok, io pago 6800 perchè posso e quindi viaggio in prima), con emissioni quasi 0 (treno, tram, monopattino e solo saltuariamente battello, quello un po’ inquina 🙂 )con 3300 euro con quale qualità e con quali emissioni vi muovereste a Modena oggi? per svago ho una termica (perchè nessuna elettrica da due tonnellate è paragonabile come prestazioni e feeling , almeno secondo la mia esperienza) e se devo andare all’estero in paesi civilizzati uso il treno, mentre i subumani che hanno fatto la svolta green stanno in coda per 15 km beandosi di avere la pompa di calore alla facciazza di quelli con le “puzzomobili” e intanto perdono ore e ore di vita fermi in coda. Al posto di spendere per un’ inefficiente e inquinante impianto fotovoltaico ho investito in un’efficiente pompa di calore in geotermia con cui scaldo tutta casa a costi irrisori, e, da quando mi sono deciso di vendere il naftone e farmi un pioneer (al costo di una qualsiasi audi o tesla decente) vengo facilmente giù in italia in due orette e mezza a costi irrisori (e poi ecco, lì magari noleggio una bev o una phev). Ora, io ho il reddito, non ho pregiudizi verso l’elettrico, anzi, ero mega fan della tesla roadster quando uscì, eppure mi tengo lontano dall’elettrico: questo perchè esistono alternative spesso migliori. Chiaro non sempre e chiaro non per tutti. Ma io mi aspetto un concetto di efficienza e pragmatismo da chi amministra la cosa pubblica: spingere i bev significa avere solo qualche minimo vantaggio in materia di qualità dell’aria; spingere un trasporto pubblico elettrificato (con rete persistente, non a batteria), significa più efficienza, meno inquinamento, meno città congestionate (e li si potrebbe iniziare il discorso dei 30km/h in maniera sensata) a costi inferiori nel lungo termine. Poi chi vuole/può sarà libero di comprarsi tutte le baraccone bev che vuole, però si darebbe un’alternativa economica e di qualità anche a chi ha un reddito inferiore. Ormai la macchina come mezzo di trasporto per andare da A a B nel 2024 è obsoleta come lo è stato il cavallo 100 anni fa; e le bev sono l’equivalente di una sottorazza equina poco pregiata. Non sono il futuro, sono un paradigma passato imbellettato per tirare avanti ancora una decina di anni.

        • Ah già, il trasporto pubblico….diciamoche può essere valido per chi abita in città. Per gli altri che facciamo, cavallo?

        • A parte che il suo commento dalla Svizzera suona oltremodo posh, ritengo che se gli italiani sembra che siano tutt’altro che pronti per le auto elettriche, li vedo ancora meno pronti per il trasporto pubblico.
          Che poi avercelo un trasporto pubblico decente, e per una volta mi trovo d’accordo con L’ Astuto, se nelle grandi città del nord il trasporto pubblico è a livelli accettabili, quasi quanto il resto d’Europa probabilmente, nelle periferie la situazione diventa drammatica e la differenza di tempi tra auto e mezzi pubblici diventa abissale.
          Altra considerazione inaccettabile è considerare le BEV una sottorazza, quando da proprietario di BEV mi pare esattamente il contrario, oltre al fatto che i tre pilastri, energia e auto a basso impatto e la guida autonoma, sono il futuro che con maggiore probabilità ci aspetta, però qui mi fermo perché un approfondimento su questo argomento non si può certo fare in un commento.

  20. Le solo elettriche vendono meno delle plug in, che vendono meno delle ibride, a me pare che se c’è anche la batteria uno ci fa un pensiero e la prende, già se c’è anche il motore no, e se non c’è il motore rimane in piazzale.
    Il motivo a me pare ovvio, se c’è anche la batteria è un auto quasi normale che però può aggirare tutti i dispetti messi in opera per obbligare ad abbandonare le auto normali a favore di altro di cui non è proprio sentita la necessità.
    Poi ci potete ricamare sopra tutti i discorsi pseudo ambientali che volete, i presunti risparmi con incentivi, bolli ecc. ma il pensiero comune rimane sempre quello sopra all’atto pratico.
    Se non si da alla gente quello che vuole, prima o poi non vorrà nemmeno in regalo ciò che viene propinato come alternativa.

    • Ciò che vuole… mah vedremo se è ciò che vuole oppure ciò che DEVE. Ho il vago sospetto che la maggioranza degli acquirenti non abbia poi tutta questa consapevolezza in questo momento, consapevolezza che arriverà col tempo, ma tant’è vedrà che a molti faranno acquistare due auto anziché una.

  21. È vero che le auto elettriche sono più care ma è troppo comodo dare la colpa al governo per il ritardo incentivi. Secondo me anche a pari prezzo delle termiche, le elettriche qui da noi non avrebbero il successo immaginato. Al momento l’ utilizzo dell’ auto elettrica prevede un po’ più di scomodità nella gestione e maggiore organizzazione nei viaggi. Non abbiamo voglia, non abbiamo ancora la ‘testa’ per affrontare il cambiamento.

    • Concordo.
      La model 3 e la model y vengono 40/42k€ e sono auto di quasi 5m, possono tranquillamente rivaleggiare con berline endotermiche ben più costose.
      Il problema è se ti serve qualcosa di più piccolo, una avenger? 42k
      Una corsa? 38k
      Non scherziamo, le elettriche vendono poco perché hanno prezzi fuori di testa, se poi le rapportiamo agli stipendi italiani la situazione è ancora più tragica.
      Nel frattempo quel filibustiere di tavares delocalizza la produzione, la progettazione, si raddoppia lo stipendio e piange miseria davanti ai governi.
      Iniziamo a non dare un centesimo a questi beceri figuri e a far capire che le auto,se le vuoi vendere, devi farlo ad una cifra congrua.
      Continuare ad arricchire queste aziende succhia soldi pubblici non mi va giù

  22. Vogliamo sfatare questo discorso dei bonus cone se fossero la panacea per tutti i mali? Dj cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di 240 milioni e ipotizzando un 10000 euro a macchina avremmo 24000 BEV con lo sconto. Bene di quanto sposterebbe in % questa vendita? Lo scorso anno sono state immatricolate 1 milione e 500000 auto circa …24000 auto (ammesso per assurdo che siano tutte auto che non si sarebbero vendute senza bonus, cosa assolutamente non vera) varrebbero l’uno virgola sei% aggiuntivo. E cosa cambierebbe a livello generale dopo 4 mesi col 2,3 % dj share? Nulla o quasi.
    I bonus sono come il metadone dato all’eroinomane non serve quasi a nulla!! Sono ben altri i problemi, sono le colonnine che mancano, sono il fatto che ora la ricarica costa parecchio più di prima, sono che i bonus sono ridicolarmenre pochi (in numeri non come importo), sono che gli italiani non hanno soldi (2 auto su 3 immatricolate sono auto usate) e anche con gli sconti le auto elettriche “serie” sono comunque care, sono che gli italiani non si fidano dello stato e già immaginano che appena ce ne saranno di più, bolli, accise, assicurazioni, società energetiche ecc ecc si attaccheranno tutti alla nuova vacca da mungere senza che nessuno metta dei freni …

    • “2 auto su 3 immatricolate sono auto usate”. Confesso la mia ignoranza: sarei curioso di sapere come si può immatricolare da usata un’auto già immatricolata nuova. Davvero, vorrei saperlo.

        • In pratica ci si compra auto ritenute più buone nel mercato d’origine da chi se l’è levata pensando di fare l’affare.
          Bell’affare, poi ci chiediamo perché la pianura padana e le nostre città da nord a sud sono inquinate.

          • Ma cosa vi state inventando, qui si tratta di acquisti di auto usate e ovviamente cambiando proprietario abbiamo u a variazione du pubblico registro automobilistico, non volete chiamarla reimmatricolazione chiamatela come volete ma il discorso non cambia sempre auto usate restano e non rientrano nei numeri del venduto nuovo che è 2 volte inferiore come numero.

        • Si Dario, senz’altro. Ma sul serio i 2 terzi delle auto immatricolate come nuove in Italia provengono dall’estero? Dai….

  23. Se andiamo avanti così ci tolgono le colonnine aiuto. Non credo sia questione di incentivi per cui in Italia le auto elettriche non si vendono.

    • Se togli le colonnine uccidi la possibilità ai turisti stranieri con auto elettrica di venire in Italia. Affossando ulteriormente questa claudicante penisola.

  24. Calma, le elezioni sono l’8 e il 9 Giugno. Le risorse della campagna elettorale vanno dosate con giudizio.

  25. “non saranno Legge prima di metà maggio”
    Occhio che non implica che lo saranno da metá maggio in poi…

    • Diamo un voto da 0 a 10 alla serietà di questo governo: due? oppure 2½ ?
      W l’Italia, assassinata dai giornali e dal cemento!

  26. Ma, premetto che questa mia curiosità attiene più alla politica che non alla tecnica, ma mi chiedo (senza minimamente voler parlar bene di questo governo, lungi da me!) mi chiedo come mai han pensato di dare questi oggettivamente “sontuosi” incentivi per le bev? Cioè più o meno tutto il governo è contrario alle bev o quantomeno scettico. Non è un po’ una contraddizione? (tra parentesi i ritardi incomprensibili sono sì incomprensibili ma sono solo ritardi) E’ una domanda esclusivamente politica ma io ho il vizio scientifico di volere, un po’, se possibile, capire le cose. Grazie.

    • Forse perché era l’unico modo per riaprire i rubinetti sulla fascia 60-135 gr CO2/km. Mossa che la Corte dei Conti potrebbe far saltare visti gli obiettivi climatici.

    • Avrei una proposta per l’attuale governo:
      Potrebbe togliere gli incentivi per bev e mettere dei sovrapprezzi sulle ice in base alle emissioni, così da ridurre l’inquinamento e aumentare le entrate.
      Che dite?

        • Il prezzo medio delle automobili nuove vendute in Italia nel 2023 è di 28.000 euro, secondo quanto elaborato dal Centro Studi Fleet&Mobility. Questo numero è la media dei 45 miliardi di euro spesi dagli italiani per comprare le 1.590.610 vetture targate lo scorso anno, per il 96% termiche. Questo sarebbe il “pane dei poveri”? Ma ci faccia il piacere…

          • Potresti per cortesia fornire i dati scomposti per fascia di prezzo. Secondo me troveremo su 100 auto immatricolate 85 tra 10 -20 mila euro e 10 nel range 20-40 e 5 nel range oltre 40. E’ solo un esempio. Da che so io, forse sbagliando, il prezzo medio che pagano gli italiani per le auto è 12 /15 mila

          • Dia un’occhiata ai listini: sotto i 15 mila euro non c’è più nulla. E guardi le auto nuove che circolano per strada…
            nessuno nega che le elettriche siano mediamente più costose (attorno al 20-30 per cento) ma sarebbe anche l’ora di finirla con questa rappresentazione degli italiani in mutande. Chi è in mutande, troppi purtroppo, non si può permettere nè elettriche nè termiche.

          • @franky, @massimo mi ha tolto le parole di bocca. Un paio di volte a settimana scendo a Torino in pausa pranzo. Audi, Mercedes, BMW, Stelvio…. l’ auto di lusso non è indispensabile ma uno sfizio, lo dico io che per due anni ho avuto come unica auto di famiglia una Punto a metano di 6 anni. Non mi è mancato nulla di indispensabile rispetto ad oggi eccetto la rata mensile che sto invece, per sfizio, pagando oggi

          • Gli incentivi più corposi sono per chi economicamente sta peggio. ISEE basso, auto vecchia. Io ho molti dubbi che una persona in quelle condizioni scelga l’auto elettrica. Se vive in un centro abitato e usa poco l’auto sfrutta abbonamenti ai mezzi e mobilità soft. Se vive fuori gurda all’usato, anche non freschissimo, con evidenti risparmi. Auto elettrica? Forse, ma dubito come prima scelta. Chi invece sta al margine degli incentivi, ovvero con quelli di minore entità, facendo due conti trova ibride equivalenti funzionalmente a costi pari o inferiori alle elettriche incentivate. E sceglie ciò che è più comodo da gestire.
            Probabile anche che lo 0-100 non lo interessi troppo. Inoltre la crescita dell’anzianità del parco auto dice che gli italiani sono incerti, quindi attendono prima di cambiare auto.

          • Franky ti ci vuole poco verificare. Basta che consulti i dati pubblicati ieri da UNRAE sulle vendite.
            Ma visto che sei pigro ti riporto in breve com’è stato il mercato da gennaio a fine aprile.
            – segmento A + A-SUV 13,9% (fascia di prezzo tra i 10k€ e 18k€ di cui 11,9% solo A
            – segmento B + B-SUV 52,6% (fascia di presso tra 12k€ scontata a 30k€ i B-SUV) di cui il 29,6% sono i B-SUV
            – segmento C + C-SUV 24,6% (fascia di prezzo da 20k€ a 45 k€ le tedescone ultra ricercate Audi, VW, BMW, Merceders) di cui 19,8% C-SUV
            – i segmenti D/E/F rappresentano 8,8% dove la declinazione SUV è il 7,8%
            come puoi notare 5 auto su 10 (i B-SUV + C e C-SUV) appartengono alla categoria di auto che costano dai 25k€ in su. Quindi il tuo ragionamento di 8,5 su 10 sotto i 20k€ è completamente sballato.

          • Se contiamo anche quelle acquistate usate che sono 2 volte quelle acquistate nuove, scoprirebbe che il valore dell’acquisto è assai jnferiore e sotto i 15000 ne trova quante ne vuole … usare l’app di autoscout non è difficile … ci provi e vedrà cone stanno veramente le cose 🙂

          • La discussione con il lettore riguardava le auto nuove. Ma mettiamoci pure anche l’usato. Non siete vi a dire che l’usato elettrico vale quattro soldi? Se è vero, ecco risolti tutti i problemi dei meno abbienti.

          • Sig. Massimo degli Esposti, lei questa volta ha alzato di brutto il gomito, posi il fiasco per cortesia.
            Invece di leggere quello che le fa comodo, e di farsi le statistiche a modo suo, si guardi semplicemente le vendite di auto in Italia nel 2023.
            Comprendo la sua agiatezza e la sua saccenza, ma non l’ arroganza. Non si può non guardare alla realtà, quella vera, non quella fantasticata da lei magari facendo certe medie che stanno tanto care a lei e a una cerchia di gente.
            Mi sta diventando purtroppo irrispettoso di una moltitudine di italiani, come se questi per lei non esistessero o non avessero diritto di esistere, di vivere, magari in modo decente. Torni con i piedi per terra.
            Prima di tutto, in Italia esistono i poveri, i meno poveri, ecc. Non esistono solo quelli che lei definisce in modo dipregiativo “in mutande” e l’altra classe benestante, non esistono solo 2 classi sociali, non sono nemmeno 3, sono molte di più.
            Ed è un dato di fatto che queste auto elettriche siano state acquistate finora da classi sociali che di sicuro non hanno problemi economici.
            So di non esserle simpatico, so di darle fastidio, ma è lei che è andato oltre, certe frasi e certe convinzioni meglio magari seppellirle.

          • Sono astemio, signor Roby. Non so lei, ma sembra leggermente fuori di testa. Ripropongo il commento che l’ha fatta sbroccare, peraltro rivolto a un altro lettore: “Dia un’occhiata ai listini: sotto i 15 mila euro non c’è più nulla. E guardi le auto nuove che circolano per strada…
            nessuno nega che le elettriche siano mediamente più costose (attorno al 20-30 per cento) ma sarebbe anche l’ora di finirla con questa rappresentazione degli italiani in mutande. Chi è in mutande, troppi purtroppo, non si può permettere nè elettriche nè termiche.
            “. Insulti a parte, ha qualche argomento sensato da contrapporre?

    • Direi che il fatto (forti incentivi promessi) potrebbe essere plausibilmente interpretato come uno stratagemma da parte del governo per dotarsi di una grossolana arma di “pressione” nei confronti delle ditte automobilistiche (e di una in particolare): se fate i bravi sblocchiamo presto gli incentivi con vostro grande vantaggio, altrimenti li ritardiamo alle calende greche e nell’attesa nessuno in Italia comprerà più le vostre auto (bev in particolare)! Insomma, potrebbe essere uno strumento a doppio uso (bastone e carota) da gettare sul tavolo della contrattazione industriale (a spese però di forti ritardi nella transizione ecologica e industriale). Se gli incentivi previsti dal governo fossero stati bassi e simili ai precedenti, come arma di pressione sarebbe stati una pistola a tappo.

    • In effetti le prime parole della canzone erano “Parcheggi abusivi” (davanti ai punti di ricarica) 🙁

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