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Aprile elettrico 2023: flop di vendite

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La Tesla Model Y: in 4 mesi 3.440 immatricolazioni in Italia.

Aprile elettrico 2023: flop di vendite in un mercato dell’auto che in generale continua invece a crescere. Solo 3.966 EV consegnate, la quota scende al 3,1%.

Aprile elettrico 2023: Model Y ancora prima, ma…

aprile elettrico 2023

Svanito per un mese l’effetto Tesla, le immatricolazioni di EV sono tornate ai minimi, ben lontane dai numeri registrati nel resto d’Europa. Non c’è un’auto a batterie che abbia raggiunto in aprile le 500 immatricolazioni. E la stessa Model Y si ferma a quota 480, anche a causa del fatto che Tesla concentra le consegne nelle ultime settimane del trimestre (in questo caso giugno). La 500e si piazza al 2° posto, ma con la miseria di 372 auto vendute (un quarto di quel che ha fatto in Francia nello stesso mese). Seguono la solita Smart, che va verso il fine-produzione, la MG4 e la Tesla Model 3. Gli altri 5 modelli che completano la top ten non arrivano a 200 immatricolazioni. Al flop dell’elettrico fa da contraltare il buon andamento delle ibride plug-in, risalite al 4,8% di quota. Bene anche le vendite delle GPL, all’8,3% e delle ibride, al 34,8%. Il metano è fermo allo 0,1%. Molto bene le auto a benzina (29,2%), mentre il diesel cala al 19,7%.

aprile elettrico 2023
Le 10 automobili elettriche più vendute in Francia. Fonte: Automobile-Propre.com.

In Francia vince la Dacia Spring, davanti a Peugeot e-208 e 500e

Altra musica in Francia, dove per un mese la Tesla Model Y è stata spodestata dalla testa della classifica delle EV più vendute. A favore dalla piccola Dacia Spring. Come spesso accade, Tesla concentra le consegne nelle ultime settimane del trimestre, lasciando spazio alla concorrenza. E infatti il Model Y in aprile si è piazzata solo al quarto posto, con 1.333 immatricolazioni, preceduto dalla Spring (2.432), dalla Peugeot e-208 (1.563) e dalla Fiat 500e (1.365). Il Suv della Tesla conserva comunque il primato nel totale delle vendite dei primi 4 mesi del 2023, a quota 10.697, ma la Spring la tallona con 10.696 esemplari venduti. Seguono la e-208 con 8.248 e la 500e con 6.903. Tornando alle vendite di aprile, la top ten è completata da Renault Megane (1.184), MG4 (782), Peugeot 2008 (638), Hyundai Kona (618), Zoe (567) e Mini (502).

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61 COMMENTI

  1. Noto che molti insistono sul tema degli incentivi, cioè sul fatto che le auto elettriche non si venderebbero perchè gli incentivi sono troppo bassi. Ma questo è come ammettere che ancora non esiste, in generale, una convenienza dell’auto elettrica, visto che senza gli incentivi statali se ne vendono ben poche. E mi pare che questo succeda non solo in Italia: non appena il governo riduce o toglie gli incentivi, le vendite calano. D’ altra parte gli incentivi sono soldi dei contribuenti, posso capire che vengano spesi per favorire, in questa fase storica, la transizione verso l’elettrico, ma non potranno esserci per sempre….

    • E’ sempre stato così. Se non ci fossero stati gli incentivi, col cavolo che mio collega nel 2011 avrebbe montato 3 kW di FV a 23.000€ e io stesso nel 2013 5,1kW di FV con conto energia V a 13.500€. E se non avessimo montato tanti FV, col cavolo che i prezzi sarebbero scesi e avrei potuto montare il FV da mia figlia da 3kW a 5.100€ nel 2017.

  2. A mio parere è l’incertezza del costo alla colonnina o a casa a influire su questo andamento negativo.
    Si provi a chiedere ad un automobilista incompetente quanto costa un Kwh alla colonnina : risponderà circa 1€.
    Se fosse meglio informato direbbe che Enel ha aumentato del 50% il costo degli abbonamenti.
    Se avesse possibilità di ricarica garage direbbe che 6 mesi fa in bolletta ha pagato 0,70.
    Adesso costa molto meno, ma sono stati azzerati gli oneri di sistema e si chiederà legittimamente fino a quando sarà così.
    L’unica tipologia che si salva è quella che ha un impianto fotovoltaico, che gode al solo pensiero di non cedere alla truffa del GSE che ti dà pochi spiccioli all’anno per l’energia cceduta e li devi pure dichiarare nel 730.

    • Non puoi parlare di automobilisti incompetenti perché non approfondiscono, o non gli interessa l’auto elettrica, e poi dire che l’energia venduta al GSE la devi dichiarare, perché non è così. Da possessorie di fotovoltaico l’unica cosa che devi dichiarare sono le eccedenze, non quello immetti in rete non è tassato.

    • E aggiungo a Luca: l’energia costa ora molto meno PUR AVENDO RIMESSO GLI ONERI DI SISTEMA. Erano a 0 fino a marzo, da aprile sono 0,030263€/kWh.

  3. La transizione obbligata alle auto a batteria sembra avere un costo che, dove non e’ coperto dai governi o da vendite sottocosto, non e’ assorbito dai clienti. In UK il market share e’ al 16% nonostante i tantissimi soldi pompati sulle auto aziendali elettriche.
    Quindi i governi non ci mettono abbastanza soldi, le case non vogliono perderci soldi (mica fanno beneficenza) ed i privati dovrebbero pagare di tasca loro ma, stranamente, non lo stanno facendo

      • Concordo, come tra il miliardo all’anno in mancate entrate fiscali (stima al 2021) in supporto alle auto aziendali UK e i soldi messi in Italia.

    • In Germani il mese scorso erano al 15%, in francia al 16%.

      Inutile che so nasconnemo, l?italia è un caso a parte. Non voglio ne mi interessa indagare il perchè ma siamo un unicum, pure negli USA che vendono petrolio e gas, gurada caso sono ben oltre il 3,1%.

      Lasciamo stare il 20% cinese, e NOI dovremmo guardare al 20% cinese perchè come loro NON abbiamo petrolio e gas. Ma nche senza guardare i cinesi restiamo un’anomalia.

      Anomalia che avrà ripercussioni nefaste sul comparto automotive italiano, oggi NOn si vede ma pian paino con l’elettrico in salita ovunque serviranno Know-how, filiera, maestranze proprio in quel settore (vedere gigafactory Berlino di tesla).

      • Mah, in realtà il comparto automotive italiano non esiste, dal momento che Stellantis non è una società italiana…..

      • Non le interessa indagare? Beh, se vuole le posso dare uno spunto. Ho uno stipendio di poco inferiore ai 30.000 lordi l’anno. Anni fa ho comprato una segmento C a metano full optional, 22.000€. Ho provato a guardare per una elettrica negli ultimi mesi. Una Megane full optional (auto molto simile alla mia) non è incentivabile; provo a configurarne una più spoglia, con gli incentivi mi costa 37.000 più altri investimenti in wallbox. Se non tiro fuori subito altri 10-12.000 per i pannelli solari (poi avrò lo sconto fiscale al 65%), pago le ricariche ben più del metano (che è tornato a 1,3 € al chilo, faccio 25 km con un chilo di metano). 37.000 euro per un’auto compatta è una cifra improponibile, anche considerando il bollo gratis (ora pago 60€ l’anno con la monovalente a metano). In alternativa, non faccio un finanziamento tan e taeg al 10%. E se non metto i pannelli, fino a quando l’elettricità mi costerà più del metano?
        Io non so come siano messi in Francia, UK e Germania, ma da noi va così. E c’è molta gente che prende meno di me. Bene che si vendano già ora le auto elettriche: che se le godano chi può permettersele. Oppure, che il governo alzi il limite in fattura incentivabile e che alzi il bonus almeno a 10.000€, al fine di favorire davvero le vendite delle utilitarie elettriche. Per i pannelli può andare bene la detrazione al 65 ma serve il ritorno dello sconto in fattura. L’attuale bonus è un fallimento, perchè non abbatte a sufficienza l’esborso iniziale. Prova ne sia il fatto che gli incentivi per le auto elettriche non sono stati ancora esauriti.

        • @Ronbo: non so dove viva e che contratto “luce” abbia. Apra “prezzibenzina.it” e si renderà conto in quali pochi posti il metano costa meno di 1,5€/kg.
          Le ricorderò che con l’attuale “Maggior Tutela” l’energia elettrica per ricaricare l’auto di notte (esclusi i costi fissi) costa 0,1923273 €/kWh da cui 0,0275€/km (7km/kWh, ZOE, mio figlio consuma così nella media di 41.000km). Tutto senza fotovoltaico.
          Con la mia panda a metano spendo 0,66€/km (1,55€/kg, 250 km e 11kg a pieno), nel suo caso spende 1,3/25= 0,052€/km.
          Autonomia similare, anzi, se paga 60€ di bollo ha un serbatoio benzina ridicolo, da cui autonomia ugualmente angosciante.
          Rottura di palle per andare a far metano, il mio distributore (più vicino ma meno conveniente) è a 3,5km da casa (7km complessivi).
          Bollo 0, manutenzione 80€/anno e non ogni 10.000km (cambio filtro aria🤦‍♂️).
          Lo sconto per il FV è del 50% e non 65%.
          Quando l’elettricità costava anche 0,45€/kWh nel maggio 2022 (il massimo l’ha avuto a nov-dic 2022 0,68€/kWh) qui da me il metano costava anche 4€/kg, non si fanno confronti nel breve periodo ma a lunga scadenza.
          Nel solo ultimo trimestre del 2022 l’elettrico costava (non maggior tutela) similmente al metano, in quel momento a me (panda) conveniva la benzina.
          E ripeto, il confronto è col Maggior Tutela, chi faceva abbonamenti e/o aveva contratti fissi, spendeva in ogni caso meno della metà della mia Panda.

  4. Italia aprile 2023, immatricolate 125.805 autovetture, il 29,2% in più rispetto ad aprile 2022.
    Di queste, 13000 vengono dal noleggio a breve termine, poco più del noleggio a lungo termine che ha assorbito a sua volta poco più degli 11000 pezzi destinati alle autoimmatricolazioni come KM0.
    Le BEV hanno segnato un +30% rispetto allo scorso aprile ma va considerato che l’aprile 2022 è stato il peggior aprile dal 1980 ad oggi, quindi mese pessimo che nel 2023 è migliorato di poco.
    Tesla: evidentemente ad aprile non sono arrivate le navi (tutte le Tesla ad eccezione della Y arrivano via nave) e, per quanto riguarda Y, avranno forse destinato ad altre zone i lotti di aprile. Nel cumulato gennaio-aprile, non vi è alcuna Tesla nei primi 50 posti e scorrere quella classifica rende in maniera chiarissima quali siano le preferenze ma, soprattutto, le capacità di spesa degli italiani: ridicolo tirare in balle fake news ed “gli hater dell’elettrico” per giustificare numeri così risibili delle elettriche in un paese con l’attuale situazione economica e lo stato delle infrastrutture di ricarica che va bene solo a chi ha della voglia e del tempo da perdere. Nel cumulato gennaio marzo, Model Y grazie ai boom dei mesi precedenti non era andata oltre al 44esimo posto della top50 Italia, c’è poco da girarci intorno.

    • Aggiungo, quando si legge di 11000 pezzi di km0, si deve intendere 11000 auto immatricolate negli ultimi 2-3 giorni del mese, perchè le concessionarie si intestano l’invenduto per ben figurare con le proprie case e mantenere determinate condizioni agevolate sugli ordini dei mesi successivi. Oppure sono le case stesse che spingono le concessionarie per immatricolare determinati modelli, ora BEV e PHEV ma in certe gamme anche solo HEV, per far risultare vendite di esemplari a basse emissioni di CO2 e quindi ridurre o azzerare le sanzioni UE a carico del costruttore per l’immatricolazione di altri esemplari con emissioni oltre soglia, sanzioni che alzano i listini o riducono i margini di guadagno. E pure le vendite alle società di noleggio breve o lungo termine sono viziate da fortissimi sconti del costruttore per le vendite a stock, in cui son queste società ad avere ancora il coltello dalla parte del manico.

    • Non dico che la sua analisi non possa essere condivisibile,anzi.
      Rimane il fatto che (per fare un esempio) nel mese di aprile si sono venduti più Audi Q3 (5838 pezzi, fonte quattroruote, prezzo a partire da € 36.416,7) che tutte quante le auto elettriche messe assieme.
      Per non parlare del confronto quasi alla pari con la sola Audi Q5 (3516 pezzi, a partire da € 54.216,7)

      Forse ci sono anche altri motivi.

      • Ho bagliato tutto, chiedo scusa.
        Cantonata clamorosa
        Ho letto la colonna sbagliata

        ad aprile 1638 audi q3 e Q5 non pervenuto (i numeri precedenti si riferivano al periodi gennaio aprile)

        In sostanza, però, il discorso rimane aperto: i sldi per delle vetture costose bene o male ci sono. La model 3 e la Model Y ormai non sono più “incomprabili”.

        La chiosa è quindi corretta e la ribadisco: Forse ci sono anche altri motivi.

        E non sto dicendo che siano per forza tutti sbagliati. Ma parlare solo di disponibilità economica secondo me è fuorviante.

      • Sicuramente ci sono ancora dei ritardi di consegna per problematiche di produzione, nel senso che alcuni costruttori non hanno ancora risolto del tutto problemi di approvvigionamento (chip shortage, sempre quello) e nell’ambito di questa problematica, la priorità nella produzione va a quei modelli che restituiscono i margini maggiori o i maggiori benefici in termini di emissioni complessive della gamma. Oppure come per Tesla o per auto prodotte in altri continenti che arrivano via nave (le Subaru, le Honda o altri modelli specifici) le consegne avvengono dopo l’arrivo delle navi che le trasportano e se il trasporto non è frequente si vedranno picchi in base ai mesi di arrivo. Però queste dinamiche si manifestano grandemente sul singolo mese o sul bimestre, già osservando gli andamenti dei quadrimestri o semestri i numeri danno tendenze più consolidate. Un dato oramai acquisito è l’alta percentuale di immatricolazioni negli ultimi 3-4 giorni lavorativi del mese, quelle in gran parte sono KM0 oppure stock, anche se si tratta di percentuali in diminuzione perchè le case stanno passando ad altre modalità di produzione.
        Nel caso delle Q3, per esempio, può tranquillamente essere che una parte non indifferente delle vendite di aprile sia finita nel noleggio. Sarà un caso che ricollego in questo momento, ma dal 20 di aprile ho avuto in visita al lavoro due manutentori arrivati a Malpensa in aereo e poi da me con un’auto presa a noleggio, ed erano entrambe delle Q3 con targa GN ovvero roba freschissima.

  5. Domanda: oltre ai fattori già citati negli interventi precedenti, non è che il problema fondamentale, per l’ Italia, sia il costo dell’energia elettrica, che è superiore rispetto agli altri paesi europei? Questo è in effetti un bel fattore. Uno, se li ha, può anche permettersi di tirare fuori 40000 euro e passa per una Tesla, ma poi spera almeno di recuperare la spesa risparmiando sul costo dei rifornimenti. Per esempio, ho sentito dire, da un signore che è passato all’elettrico (Tesla model Y) e che ne è letteralmente entusiasta, che è meglio evitare il passaggio ad una EV se non si ha la possibilità di ricaricare da casa o al lavoro, perchè costerebbe troppo. Ma moltissimi non hanno, almeno oggi, questa possibilità…

    • Se non hai la ricarica a casa la BEV in molti casi è un supplizio, lo si dice da tempo.
      Sulle vendite, qui c’è il cumulato dei primi 4 mesi in Italia, si guardi categoria e prezzo delle auto più vendute in questo quadrimestre. Si guardi anche ai numeri stessi, con la Panda al primo posto che vende oltre il doppio della 500, al terzo, e si consideri che queste vendite non avvengono al prezzo di listino ma con scontistiche che non saranno il 20-25% come per certi modelli prima del Covid ma che portano comunque via cifre dell’ordine delle migliaia di euro, non centinaia. Per le BEV val la pena di segnalare che gli incentivi rimangono inutilizzati perchè manca addirittura la clientela che li richieda, talmente è risibile il mercato per quelle auto con prezzi sotto la soglia della richiedibilità.

      • Per quanto riguarda la mancanza di utilizzo degli incentivi, Io credo che una parte sia dovuta anche al fatto che il tetto per l’elettrica è fissato a 35.000 quando per una termica siamo a 45.000. sbaglio? Una rimodulazione potrebbe essere utile ma non credo che ci sia la volontà politica per farlo.

      • Se mettessero incentivi da 50 € per l’acquisto di una casa, chi li sfrutterebbe?
        Tali sono gli incentivi attuali per le BEV, pochi € per auto da pochi €.
        Io presi la ZOE il primo giorno degli incentivi 6+2(+2) e non credo che sarei riuscito a vincere gli ostacoli moglieschi se non ci fosse stata la necessità di “prendere subito l’incentivo prima che si esaurisca”. Adesso che ce l’ho e ne ho toccato i vantaggi la comprerei (appoggiato del solito figlio) anche con i soli 6.000€. Ma gli attuali sono 3.000€ + 2.000€ per un’auto da rottamare e con i prezzi dell’usato attuali i 2.000€ della rottamazione nel mio “parco amici & conoscenti” nessuno ne fruirebbe, neanch’io con la panda metano del 2009.

  6. All’estero le auto elettriche si vendono di più ? Forse perche con gli stipendi della stragrande maggioranza degli italiani e con incentivi meno importanti per l’acquisto le auto elettriche restano difficilmente affrontabili?

    • Se non mi sbaglio, e se non mi ricordo male finché al potere c’era il governo Conte gli incentivi erano validi e la vendita di auto elettriche era in crescita.

      Poi Renzi lo ha fatto cadere ed è arrivato Draghi, il quale con il contributo filosofico delle nuove forze arrivate al potere gli incentivi li ha fatti morire a singhiozzo, e da li sono iniziati i problemi.

      Poi con l’attuale governo peggio che andar di notte.

      • E’ talmente un problema di incentivi nel governo Draghi che i fondi stanziati per le BEV rimangono non utilizzati per mancanza di richieste. Nel 2022 erano stati stanziati 220 milioni di euro per le sole BEV, al 31/12 ne erano rimasti disponibili 127 milioni.
        E’ proprio la tipologia di prodotto a non essere adatta al nostro mercato.

  7. Una barzelletta: forse l’ho già scritta, ma la riscrivo….

    “un camionista guida in autostrada contromano e sente alla radio la notizia: “attenzione attenzione, un camionista impazzito contromano!!!” e commenta ad alta voce: “non è uno, sono più di cento.

    L’italia per volere del suo governo è il camionista contromano, gli altri il resto del mondo.

    Unica differenza: il governo non è pazzo ma si comporta in questo modo per un preciso scopo.

  8. Alla fine chi può prende Tesla
    Chi vuole un’auto solo cittadina prende la smart o la 500
    Gli altri prendono la MG4 che ha un prezzo medio elevato ma discretamente più accessibile delle altre.

    Le ibride plug-in fintanto che non garantiscono almeno 100 km invernali le considero a metà strada fra una fregatura ed una truffa.

  9. Mi stupirei del contrario.
    Sono i frutti di:

    – incentivi inadeguati;
    – incentivi in attesa di decreto attuativo;
    – proclami politici;
    – lavaggio del cervello del popolino su ogni rete televisiva a copertura nazionale in programmi di approfondimento serale;
    – prezzi al kw che vanno nella direzione opposta al mercato.

    Mi sembra di essere ai tempi del duce quando tappezzavano i muri di manifesti che raffiguravano i tedeschi dal volto gentile e gli americani di colore con espressione cattiva, e non ultimi i carrozzoni con altoparlanti e nastri registrati che giravano le piazze per catechizzare il popolino.

    Ma io mi chiedo, ma gli italiani non si chiedono come mai l’andamento negativo delle vendite di auto elettriche sia un fenomeno solo italiano?

    • quindi il problema sono gli incentivi, non i limiti di utilizzo e tecnologici e i costi alti.
      Un po’ come quando Fiat non vendeva la Tipo o le varie lancia Delta etc etc e si dava la colpa agli nicentivi e non alle auto penose che produceva.

      • Se non ricordo male finché c’era la 6k + 4k in caso di rottamazione le immatricolazioni erano in aumento (però io sono vecchio e rimbambito, e magari faccio confusione).

    • Secondo me dimentichi le cose più pratiche a cui tutti guardano, tipo di utilizzo, dove abiti, possibilità di ricarica, costi del mezzo, diffidenza verso la nuova tecnologia, valore residuo del mezzo…..ci sono molte cose su cui ponderare, non è questione di farsi prendere in giù dalla Tv

  10. Forse c’entra qualcosa la capacità elettrica installata nei due paesi: Italia 36,6 GW – Francia 136,2 GW. Quasi 4 volte tanto. A conferma del fatto che in Italia le EV non posso essere lasciate crescere troppo.

  11. Sarebbe interessante conoscere i dati di vendita delle papabili concorrenti termiche per capire se c’è un calo di vendite del segmento oppure se il problema riguarda solo l’elettrico.
    Ad ogni modo io sono convinto che gli italiani abbiano preso una bella strizza lo scorso anno con l’impennata dei prezzi dell’energia elettrica (sostenuti dai rincari alle colonnine di qst anno) e per questo motivo c’è timore e diffidenza. Lo stesso fenomeno accade per il metano che, nonostante sia rientrato o quasi ai prezzi storici, non vende nulla.

  12. Ma paragonare il mercato italiano per vendite a quello francese considerato che sono quasi 15 milioni di abitanti più di noi non fa un po ridere?

      • In realtà italua 58851000 contro 68 milioni…quindi siamo a quasi 10 milioni in più direi che forse sul totale vendite impattano oppure no?

        • L’articolo dice che in Francia si vendono 4 volte (leggi 400%) le 500e che in Italia. Che differenza fa se la Francia ha il 10% in più di popolazione?

      • Comunque aldilà dei numeri..le vendite risultano essere poco più del doppio rispetto all Italia ma considerato che i nostri vicini producono energia dall atomo che abbiamo spesso comprato anche noi forse i costi energetici sono diversi?

    • Ragionando in percentuali, fatto 100 il totale di un mercato il 3,1 è tale indipendentemente dalla platea degli acquirenti.
      Poi chiaro che un mercato “pesa” più o meno di un altro (vedasi Norvegia: 90% di elettrico su una platea di meno di 5.5 milioni di persone per di più ad alto reddito medio è un dato interessante, ma anche un po un “unicum” difficilmente replicabile)

      Ma tra Francia e Italia al netto della differenza di abitanti le condizioni di base non sono del tutto dissimili.
      Di conseguenza ragionando in percentuali sul venuto il confronto ha senso.

      Direi però che nessuno si è ricordato che, per esempuio, in Francia una Dacia Spring con optional ricarica in CC costa 22900 euro, a cui vanno tolti 5000 euro di contributo statale per un totale di 17900 euro.
      Che pochi non sono, ma sensibilmente meno dei 23800 dell’italico listino a cui sottrarre i nostrani 3000 euro in assenza di rottame (totale 20800 euro).
      Lo stesso discorso è più o meno replicabile per la maggior parte dei modelli (esempio: mg4 “base”: 22900 in francia, 26990 in italia. Sempre senza rottame per quest’ultimo prezzo)

      Aggiungiamo che la corrente costa meno e che per avere addirittura la trifase in casa non bisogna scomodare il ministero dei lavori pubblici spendendo cifre totalmente al di fuori della realtà per installare una semplice wallbox.

      Ne discende che:
      a) ovviamente con condizioni più favorevoli si ottengono risultati migliori
      b) stanti da noi condizioni decisamente più sfavorevoli, forse è anche un po’ ingeneroso bollare per forza come “troglofossili” tutti quelli che proprio non si sentono così eroici da voler affrontare a tutti i costi il drago della burocrazia e la tarantola del sovrapprezzo ingiustificato.

  13. Non capisco! Vi invito a leggere l’articolo su INSIDEEEVs “La Tesla Model Y è di nuovo regina. Il comparto delle zero emissioni cresce del 29,9%, arrivando a una quota pari al 3,1%”. Tralasciando le percentuali, l’umore è tutt’altro che pessimista, anzi proprio il contrario.

    • Vi invito a leggere i numeri per quello che sono, rapportati al mercato complessivo: siamo ridiscesi al 3,1% di quota, di gran lunga la peggiore tra tutti i mercati europei, oltretutto con l’anomalia che qui si vendono più ibride plug-in che elettriche pure. È la stessa quota dell’aprile 2022, ma allora si era in attesa di capire che cosa avrebbe fatto il governo col bonus ISEE e il mercato era bloccato. Poi se uno vuol dire che va bene lo stesso che lo faccia, ma la realtà è un’altra.

  14. Da una parte sono contento.. troverò le colonnine più libere, qualcuno pagherá le accise e tasse sui carburanti, così il governo guadagna e non dovrá tassare altro.
    Salvini é contento e i posti di lavoro per i prossimi 2/4 anni sono apposto.. poi si accorgeranno che non sapranno a chi vendere i pistoni, i filtri gasolio, le candele ecc… poi vediamo cosa si inventeranno..
    Intanto mi godo la mia ev…. spendendo un quinto e con intagliandi gratis per 7 anni… buono smog a tutti

    • Volevo ricordare che le auto a pistoni a parte l’Europa nel resto del mondo si potranno vendere anche dopo il 2035..noi europei pensoiamo di essere ancora al centro del mondo ma ciò non è più vero..

    • Per avere 7 anni gratis di tagliandi, che non c’entra con l’elettrico ma con la casa costruttrice, avrai una Kia o qualcosa di simile. Beh vorrei capire di cosa godi con un’auto del genere, che a precisndere dai pistoni o dagli elettroni, è sempre triste come auto in se.

    • Che non si vendano più pistoni e che i meccanici restino senza lavoro e la classica favola metropolitana, abbiamo un parco circolante di 40 milioni di auto e anche ipotizzando di decuplicare in pochi anni le vendite delle bev prima di sostituirle tutte i meccanici fanno a tempo a rinascere una seconda volta e poi arrivare alla pensione. Peraltro resa anche un altro problma che nessuno ha ancora toccato, ovvero le reti di distribuzione dell’energia comprese le cabine di trasformazione, con l’avvento dell normativa delle case green con pompe di calore obbligatorie fra pochi anni e un aumento di condizionatori, colonnine nelle syrade e wall box per i gortunati che hanno un garage, qualcuno ha fatto i conti di come aumentera il carico elettrico o forse si pensa di tappezzare le campagne italiane di pannelli fotovoltaici (ovviamente cinesi e in gran parte a spese degli italiani)?

      • Nessuno l’ha mai scritto? No, caro Antonio: è lei non ha mai letto quello che abbiamo scritto decine di volte. Non ci crederà, ma alimentare il parco auto italiano con energia elettrica comporta un aumento dei consumi inferiore al 15%. Provi a farsi due conti e capirà da solo.

  15. Qui però si parla di auto immatricolate, non vendute.
    Leggevo altrove che Tesla ha molte M3 e MY in pronta consegna e sta pensando di abbassare ancora i prezzi, sarà vero?

    Ad ogni modo come ho scritto in altri post, per quanto non mi piaccia esteticamente e qualitativamente Tesla, è l’unica a spiccare per tecnologia del power Train e l’unica che al momento meriti l’acquisto. Quindi non credo che l’effetto Tesla sia svanito, semplicemente le consegne sono schedylate a fine trimestre.
    Per me l’ideale sarebbe la i4 o la Q4 con il powertrain Tesla.

    Per il resto trovo queste statistiche sempre fuorvianti, dato che in mezzo al l’ibrido per fare numero si includono sempre le mild hybrid che di elettrico non hanno nulla.

  16. Ragazzi tranquilli che la Meloni ci ha triplicato lo stipendio, da domani tutti a comprare la ID. Buzz a partire da 66000, come i cugini norvegesi dove lì l’ID.Buzz è il modello più venduto.

    • Enzo io per lavoro frequento le stazioni dei treni e ogni giorno vedo treni merci pieni di auto tedesche venire in Italia, e sono auto dai 30k al 60k euro.. ma a chi le venderanno?
      … inoltre questi treni tornano al nord vuoti o forse uno pieno di furgoni Ducato… quindi non andare a cercare il pelo nell’uovo.. i “poveri” italiani che se le possono permettere anche come mantenimento non li vedi? O fai finta di non vederli?

  17. Sarà anche vero che è finito l’effetto tesla però a guardare i numeri:
    Tesla MY 2022 25pz; 2023 480 pz
    Tesla M3 2022 2 pz; 2023 224 pz

    Mi pare che nel confronto con lo stesso mese dell’anno scorso sia cresciuta leggermente così come Megane da 1 a 143.

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