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App, Card e interoperabilità: cosa sono e come funzionano?

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colonnine
Alessandro: "Perché non possiamo pagare la ricarica in contanti o col bancomat, come la benzina?".
Alberto ha sempre ricaricato a casa, ma in previsione di qualche futuro viaggio ci chiede informazioni su App, Card e, soprattutto, l’interoperabilità fra i diversi circuiti di ricarica. Inviate i questiti a info@vaialettrico.it.

interoperabilitàCon l’abbonamento a Enel X posso ricaricare da Free to X, Ionity o Be Charge? E’ questa l’interoperabilità?

Chiedo un cortese chiarimento.
Leggendo l’articolo su Free to X scrivete: “app o card interoperabili dei principali circuiti”. 
Mi viene un dubbio. Io non ho esperienza ancora sull’uso di carte e app perché purtroppo non ho ancora fatto viaggi lunghi con la mia Enyaq che ricarico sempre a casa. Sto imparando, grazie a voi, che con abbonamenti si riesce a fare ricariche a prezzi del tutto interessanti. Ma dalla vostra frase non capisco se sia possibile fare un abbonamento ad esempio con enelX e utilizzarlo su colonnine Be Charge, Ionity, Free to x o di altri operatori ancora, mantenendo ovviamente l’offerta scelta con l’abbonamento iniziale. Mi sembra strano, però consentirebbe di poter fare un viaggio preoccupandosi solo di trovare la colonnina, non LA colonnina.
Vi ringrazio molto per le informazioni e i chiarimenti.
Complimenti per il sito/newsletter etc che aiutano molto a conoscere un mondo nuovoAlberto Morabito 

Sì: App o Card unica, per molt operatori

Risposta- Sì, Alberto: gli operatori da lei citati sono tutti legati da un accordo di roaming che consente l’interoperabilità delle rispettive reti. E nell’accordo non rientrano solo i grandi network nazionali, ma anche reti forti territorialmente, come A2A, Neogy, EvWay, Hera, Acea e Iren.
Questo significa che su tutti i punti di ricarica delle reti interoperabili l’utente può ricaricare alle condizioni previste dal proprio contratto, utilizzando la App o la RFID Card ad esso collegata. Il discorso vale anche per gli abbonamenti mensili flat prepagati. Sulla App di ogni operatore lei vedrà sia i punti di ricarica gestiti direttamente, sia quelli degli altri operatori interoperabili e potrà attivare la colonnina, avviare la ricarica, controllarne l’avanzamento e interromperla al termine.
In sostanza, durante un viaggio a lungo raggio non avrà l’esigenza di trovare la colonnina del suo circuito, ma una qualsiasi colonnina di un circuito collegato. E scoprirà che sono molte più di quelle che immaginerebbe. I principali network italiani hanno identici accordi anche con reti e operatori esteri. Questo le consentirà di viaggiare per tutta Europa senza attivare più contratti.

Interoperabilità per molti ma non per tutti

 Purtroppo oggi l’interoperabilità non riguarda tutte le reti. Le consigliamo perciò di verificare nei siti (leggi) di ogni operatore, scegliendo quello che le consente di accedere al più ampio numero di colonnine possibile nelle zone da lei più frequentate.
Il sistema è in rapida evoluzione. Con tutta probabilità si arriverà nel giro di qualche anno ad uno standard di dialogo diretto fra colonnina e auto che consentirà il cosiddetto Plug&Charge. Basterà collegare il veicolo alla colonnina e questa, riconoscendo la vettura, il suo proprietario e il contratto di fornitura ad esso collegato avvierà direttamente la ricarica senza ultoriori passaggio. Come già avviene per tutti i modelli Tesla nel Tesla Supercharger di tutto il mondo.

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8 COMMENTI

  1. Buon pomeriggio,
    Vorrei portare alla Vostra attenzione il servizio della Neogy la quale non permette di ricaricare un’ auto elettrica con l’ abbonamento BECHARGE in Alto Adige nello specifico nel comune di Merano.
    Ho chiamato l’ azienda in questione la quale per mezzo dei suo collaboratori telefonici mi ha esortato ad utilizzare le proprie app o tessere in quanto loro non hanno idea di INTEROPERABILITÀ con altre aziende.
    Qualora volessi avere più informazioni dovrei inviare una mail all’ amministrazione della propria azienda.
    Grazie della Vostra pazienza per aver letto questa mail.
    Merano 26.09.23

    Fabrizio Goffredi

  2. Anche io sono un utente “a consumo” molto saltuario.
    Oltre all’imprescindibile Enel X, consiglio anche account e tessera RFID di NextCharge: oltre ad aggregare tanti altri fornitori oltre Enel X, dopo l’ultimo aumento del “pay per use basic” di Enel X a 0,69 €/kWh ho scoperto che alle stesse colonnine Enel X con NextCharge ricarico a 0,57 €/kWh + 0,01 €/minuto. Sono piccole soddisfazioni, ma sono comunque soddisfazioni.

  3. Io ho una card rfid di enel-x ( costo 15€) che posso utilizzare con quasi tutti gli operatori ( sono molto pochi quelli esclusi) , però l’ abbonamento flat mi costerebbe meno con alcuni di questi ( duferco o ionity) garantendomi la stessa interoperabilità, consiglio sempre la tessera rfid a chi me lo chiede perché molte volte il telefonijo non garantisce la copertura per avviare la ricarica

  4. Intanto sarebbe utile che tutti i produttori avessero e fornissero alla consegna dell’auto anche la relativa carta x ricaricare…in attesa di poter usare il bancomat in tutte le colonnine…poi se uno vuole usare app… farà come crede opportuno… certo testa insegna come può essere tutto più semplice…ma appunto sarebbe troppo facile…

    • Io sono sempre dell’idea che Tesla venga fin troppo mitizzata. All’acquisto forniscono un account con il quelle è possibile ricaricare SOLO alla rete di ricarica Tesla. E per fare ciò non si fa nulla di diverso da ciò che può fare ognuno in 10 minuti. Potrebbero aprire anche gli altri un account dando i vostri dati (carta di credito inclusa) a società di loro scelta? Certo. Francamente preferisco fare da me e scegliere a quale operatore abbonarmi/iscrivermi per poter avere una compatibilità più alta e prezzi più bassi

      • Ho la tessera di Hjundai ( che ho richiesto io al solo costo di spedizione) e quella Enel x con relativo contratto…è capitato che quest’ultima non attivasse la ricarica mentre con la prima nessun problema (??)( pagando un piccolo sovrapprezzo)

      • Luca
        Certo, è proprio questo che fa venire il nervoso: Tesla non fa niente di trascendentale, potrebbe farlo qualsiasi operatore e qualsiasi produttore di auto. E allora perchè non lo fanno, dato che esiste uno standard per le colonnine? Perchè una colonnina Tesla risulta occupata quando è occupata e libera quando è libera con uno scarto di pochi secondi (visto sul PAD, quando una Tesla si stacca dopo pochi secondi il numero di stalli liberi si aggiorna) ma non è sempre vero per tutte le altre? Perchè il plug&play è sostanzialmente appannaggio esclusivo di Tesla? Perchè chi ha un’auto diversa da Tesla e ricarica in un Supercharger (di quelli aperti a tutti) non ha mai problemi sull’occupazione/funzionamento/guasti? Non è che quelli di Tesla sono bravissimi: sono gli altri che non raggiungono il minimo sindacale!! Lo dico da possessore di Tesla.

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