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Ansia da autonomia ingiustificata, dice questo studio

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La Chevrolet Bolt, una delle auto elettriche al centro dell'indagine americana americana.

Ansia da autonomia ingiustificata, dice un ampio studio condotto dai ricercatori dell’Università del Delaware (UD) con la Dalhousie University e la Georgia Tech

Ansia da autonomia ingiustificata
Willett Kempton, capo del team di ricerca, con un modulo di batteria.

Ansia da autonomia ingiustificata, a molti basterebbero auto da 250 km

La ricerca, pubblicata della rivista  Energies , analizza i dati registrati da 333 auto alimentate a benzina in un periodo da uno a tre anni. E quindi delinea la capacità delle batterie di auto elettriche delle stesse dimensioni necessari per le stesse percorrenze. “Quello che abbiamo fatto è stato capire quanto le persone guidano ogni anno. Distinguendo ogni singolo viaggio e fermata. E poi abbiamo sovrapposto a questo con tutti i possibili veicoli elettrici che potresti acquistare“, spiega l’autore principale del report finale, Willett Kempton, professore di scienze e politiche marine e di ingegneria elettrica e informatica presso la UD. “Se sai quanto lontano devi guidare, i nostri dati sull’autonomia e sulla velocità di ricarica ti diranno quali veicoli elettrici funzioneranno per te“.

Ansia da autonomia ingiustificataChi vive nelle città può accontentarsi di 250 km

Le conclusioni sottolineano che, come le scarpe da ginnastica, i veicoli elettrici possono portarti dove vuoi più o meno velocemente. Ma che l’opzione più costosa, per batterie molto capaci, potrebbe non valere l’investimento. “Un malinteso  che circola nell’opinione pubblica è che non saremo in grado di sostituire la benzina, se non con batterie più grandi e ricariche super veloci“, aggiunge Kempton. “Ma lo studio ci dice è che c’è un segmento di mercato, tra il 25% e il 37% di chi guida, a cui elettriche con batterie più piccole bastano. Se combinati con ricariche domestiche o di condominio, possono soddisfare tutte le esigenze di viaggio in auto“. Si parla in particolare di chi vive nelle grandi città, usa l’aereo o il treno per viaggi più lunghi, le persone a basso reddito e più anziani. A costoro potrebbero bastare auto con 250 km di autonomia, con cui gestire (programmando le ricariche) anche i viaggi più lunghi che fanno solo 3-4 volte l’anno.

Ansia da autonomia ingiustificata
I modelli elettrici monitorati durante la ricerca americana.

Ansia da autonomia ingiustificata: perché spendere per batterie che userei pochissimo?

Pensa alle tue abitudini di guida prima di acquistare un’elettrica“, aggiunge il professore. “Pensa al maggior numero di miglia che percorri in un giorno e a quante volte ciò accade. E su quello scegli l’auto con la batteria giusta.  Poi, quando vuoi fare quel viaggio annuale per visitare la zia Sally, che vive a 500 miglia di distanza, magari prendi in prestito l’auto del tuo vicino. O prendi un treno, o noleggi un’auto, o pianifichi un paio di fermate, presso stazioni di ricarica affidabili. Specialmente se vivi in ​​​​un’area urbana, non hai bisogno di grande batterie, che possono aggiungere 10.000 o più dollari al costo di un veicolo. E chi vuole pagare 10.000 dollari più del necessario? Inoltre, non ha senso trascinarsi dietro il peso-extra di batterie che non servono”. Ma è ovvio che per fare queste scelte a cuor leggero occorre disporre, anche in città, di reti di ricarica capillari: “Se la tua situazione abitativa ti costringe al parcheggio in strada, anche lì deve esserci la ricarica”.

Ma davvero da noi l’energia costa 6 volte più che in Olanda, come dice Maurizio Crozza? IL VIDEO di Paolo Mariano.

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49 COMMENTI

  1. É evidente che é così. In Italia ci sono 40mln di auro per 50mln di patentati scarsi.
    Siamo alla media di 0,8 auro a persona NON 0,5. Per cui nella maggiorparte delle famiglie ci sono DUE auto. In genere una più piccola ed una più grande. Così funziona in città hai la citycar per le faccende quotidiane e la berlina/crossover/SUV per fare le gite con la famiglia. Ecco perché lo studio parla di 25/37% perché parla proprio dell’utenza cittadina che ha la seconda macchina citycar per farci 20/40 Km al giorno nel traffico ed é lì che le BRV danno il meglio con coppia istantanea e consumi ridicoli e senza l’esigenza di 500 Km WLTP e carica rapida da 150 KW.

    Una Spring extreme, a 19.900€ spaccherebbe il mercato. Se la Segaull con motore da 75CV e batteria da 31KWh la mettono sotto i 20.000€ (17/15.000 incentivata) da una bella pettinata alle ICE perché nel suo ambito di utilizzo 250 Km WLTP bastano ed avanzano per caricarla 2 volte a settimana.
    Io la prenderei subito per sostituire la 207.

    Ecco perché lo studio parla di a

      • Ilariovs voleva dire che – abbassando i prezzi – le BEV con batterie “grandi quanto basta” potrebbero sostituire in molti casi le attuali auto piccole da usare per tragitti sotto i 30/40 km (in genere la maggioranza)

    • Per quello che dici dai tu stesso la conferma e la prova che è stupido spendere per una BEV, basta una Citroen AMI. Una termica invece può essere usata al posto dell’auto principale essendo versatile e molto più economica di una BEV, e rimane comunque una auto vera, e non un giocattolo elettrico costoso, complicato e con prestazioni limitate. Lo hai spiegato tu.

  2. Se si affrontasse la questione con un minimo di onestà, verrebbe fuori che ben oltre il 70% degli italiani (immagino che nelle metropoli USA la percentuale sarebbe anche maggiore) non avrebbe realmente necessità di un’automobile (elettrica, termica, a molla o quel che preferite) perché potrebbe usare i mezzi pubblici o gli basterebbe una vetturetta come quelle che si usano sui campi da golf o un “risciò” a pedali come quelli di Riccione per fare la spesa a 500 metri da casa. A fine anni ’70, quando ero bimbo, noi milanesi prendevamo in giro quelli dell’hinterland che usavano l’auto -dicevamo noi- anche per “andare a fare pipì”. Purtroppo il trend si è diffuso e della vecchia abitudine milanese di usare il tram o la bici non è rimasto molto.

    Fatta questa premessa, quando sento dire che le elettriche a bassa autonomia sono le auto ideali per la città, penso che, allora, potremmo proprio levare l’auto a chi non deve uscire dalla città e lasciare gli altri viaggiare perfino a carbonella: il numero di auto tolte dalla circolazione sarebbe tale che l’inquinamento prodotto da quelle residue sarebbe comunque un ottimo risultato. Occhio che Beppe Sala punta a questo: parla di far pagare il parcheggio anche ai residenti per “scoraggiare” l’uso dell’auto in città.

    Non raccontiamoci la favoletta: questi sono studi fatti per convincere le persone a comprare un’auto nuova ed elettrica e far guadagnare soldi a chi ha finanziato lo studio, non per ridurre la CO2.

    Se l’obiettivo fosse quello di riduzione delle emissioni, il primo passo sarebbe quello di favorire l’uso dei mezzi pubblici riducendo le tariffe di tram e treni, aumentare i costi del possesso delle autovetture (altro che incentivi) aumentare i pedaggi autostradali, favorire il car sharing, rendere indeducibili i costi di gestione ed acquisto delle vetture private etc. etc.. Tutte misure forse discutibili, ma a costo bassissimo e, nel contempo, certamente sarebbe opportuno favorire il passaggio all’elettrico, ma contemplando una riduzione del parco auto circolante, non al mantenimento degli stessi numeri.

    Come ho detto altrove, qui si punta a non deflettere per nulla dal consumismo imperante ed al banale shift dal termico all’elettrico come se ciò potesse essere in qualche modo efficace in sé e per sé.

    • l’italia non è milano. prima affrontiamo questa realtà, prima capiremo veramente perché le auto elettriche non sono la soluzione.

    • Sfortunatamente la società ci porta ad usare l’auto.
      Ma ti do ragione sul fatto che dovremmo avere più quadricicli pesanti piuttosto che SUV e utilitarie (come in Asia).

      Sul lavoro la flessibilità diminuisce e anche pochi minuti risparmiati si riflettono sulla vita fuori.
      Inoltre la sicurezza cala, così come i servizi e la loro qualità, così il genitore intasa le strade per portare il figlio a scuola, al corso, alla visita ecc …e in tutto proprio Milano insegna perché ha iniziato questo trend molto prima che in città come Parma dove abito.
      Mia moglie ha fatto la pendolare 1 anno e non credo prenderà più il bus e treni se non sporadicamente.

      Sfortunatamente quadricicli leggeri e pesanti sono visti come “auto da handicappati”, quindi l’ignoranza ci penalizza.
      …ma insomma vedendo la quantità di SUV, auto che a parità di stazza sono meno spaziose, meno agili, consumano di più, costano di più e non danno alcun vantaggio se non all’ego del proprietario… impossibile sperare in qualcosa di meglio.
      Per me i SUV dovrebbero essere vietati/limitati alla pari delle termiche.

      Tra l’altro in Italia abbiamo la cultura dell’auto base, l’automatico è inutile, ma il 90% delle persone non sa usare il manuale e non si accorge di quanta distrazione arreca, basta vedere quanto si usano le frecce e come tagliano le curve.
      Questo porta ad un pericolo crescente per pedoni e ciclisti.
      Ancora l’Asia insegna, strade caotiche con tanti pedoni e 2 ruote e il 90% delle auto sono automatiche.

      Io faccio 7km per andare a lavoro, 90% in tangenziale sono 6-7′, coi mezzi pubblici avrei una coincidenza e circa 45-50′, in bici i km salgono a 8,5 e dovrei fare strade piuttosto pericolose e non impiegherei meno di 30’… Quindi per essere green perderei almeno 45′ e rischierei la vita ogni giorno, no grazie.

    • “oltre il 70% degli italiani (immagino che nelle metropoli USA la percentuale sarebbe anche maggiore) non avrebbe realmente necessità di un’automobile ” “penso che, allora, potremmo proprio levare l’auto a chi non deve uscire dalla città ” Come ho già detto più volte, ecco il vero obiettivo: togliere la libertà della mobilità individuale.

      • /// come ho già detto più volte, ecco il vero obiettivo: togliere la libertà della mobilità individuale \\\ Piú che toglierla si cerca (magari non con i metodi piú efficaci) di renderla possibile con altre modalitá

  3. Con tutto il rispetto per questo studio, trovo molto più centrato quello che aveva svolto il politecnico di Milano. Anche quello confermava come l’ansia da autonomia sia molto più un problema da blog che effettivo.

  4. Mi spiace per loro,io questo problema NON ce l’ho! Appena acquistato una “merdomacchina” a GPL da 15K€ , con 25 € si fa un pieno e si percorre circa 5/600 km,poi c’è ancora la benzina.
    Oggi è domenica e tra cinque minuti vado a fare un giretto fino al mare e poi torno a casa. Problemi ZERO!
    Gli altri possono arrangiare come possono 🤷🤣🤷

        • non l’hai capita… 😉

          “autoironia, “auto-ironia”, “auto ironia”, e di nuovo “autoironia” sarcastica (perchè ovviamente so benissimo perchè la chiama merdomacchina)

          😉

    • Sei un grande! Io lo (ri)farò a breve dopo averne ‘consumata una di recente. Non riesco a trovare un senso alle elettriche. Per ora.
      Gpl tutta la vita.

  5. Questo studio si è squalificato da solo quando hanno scritto “magari prendi in prestito l’auto del vicino”.

    • Credo che abbiano fatto l’esempio dell’auto del vicino (o comunque di un parente o amico) solo per chi puó metterlo in pratica.. Gli altri possono usufruire di un servizio di car sharing o al limite di un noleggio “classico” (che in molti casi costerebbe meno che possedere l’auto)

  6. Ricordando che è uno studio su suolo americano, dove anche i voli e le frequenze sono ben diverse che in italia/Europa, il dato del 25/36% da noi potrebbe anche essere sensibilmente più alto data la maggior densità abitativa fuori dalle grandi città (siamo nani e abbiamo solo un quinto della popolazione usa tutta).
    Personalmente non è ansia da autonomia, ho ragioni pratiche per volere autonomie da non meno di 5/600km invernali garantiti, ma sicuramente per una larghissima fetta di utenti non è così, se usi l’auto per andare a lavoro e al supermercato, i parenti abitano nel tuo paesino e non hai mai accettato lavori a più di 15 minuti d’auto da casa (credetemi cenè molti più di quanto si pensi) non puoi avere ansia con una autonomia minima di 180/200km, alla peggio ricaricherai una volta a settimana o magari anche ogni due, che ansia vuoi avere?
    Si per carità ogni due settimane se non hai garage ti farai una passeggiata di 20/30 minuti per caricare, ma si parla di due volte al mese pure io che son pigro come pochi mi sentirei una M a farne un problema (se fosse l’unico ovviamente hehe).

    Il problema è il restante 60%, soprattutto quella fetta che non è solita a cambiare auto ogni 3/4 anni creandosi una uscita fissa per avere sempre l’auto più nuova a disposizione, francamente non saprei fare una stima, magari è una mia percezione errata ma stanno aumentando parecchio grazie alle fantomatiche promozioni paghi per 3 anni poi vediamo (che me lo facessero su 6 quasi quasi ci si pensa seriamente).
    Ipotesi batteria da 500km, ne fai 80 medi al giorno, dato che sei una persona informata sai che cmq farai qualche km in meno andando in autostrada per una meta del tuo viaggio preventivi un ottimistico 450, una carica ogni 5 giorni ti basta, il che è fantastico se lavori da lun/ven, ma sempre perché sei informato sai che sarebbe comunque meglio caricarla tra 20 e 80, quindi salvo quei rari viaggi lunghi, userai sempre la batteria al suo 60%, 270km, cioè ricarica ogni 3 giorni. Sempre perché sei informato sai che negli anni (dato che non sei quello che la cambia ogni 3/4 anni) l’autonomia calerà, ti garantiscono però 160k km o 8 anni (chi meno anche) avrai più del 69% delliniziale, sapendo che col tuo kilomettaggio ci arrivi a poco meno di 6 anni, ma sei fiducioso pensi arriverai ai 10 anni in cui di solito tieni l’auto con quale batteria? Probabilmente penserai che dovrai cambiarla di tasca tua, quando sarà al 80% della sua capacità per tenerla tra 20 e 80 dovrai caricarla ogni 2 giorni (2,7 ma con meno di uno non torni a casa), ora… Con una media di due cariche a settimana (a meno che nel fine settimana non tocchi l’auto le devi cmq fare), in 8 anni hai passato i 1500 cicli di carica scarica che bene o male tutti paventano per le attuali batterie… Ma te l’auto la tieni almeno 10/12 anni…
    Si riduce quindi tutto a un discorso di fiducia, che siano stati molto molto molto larghi nel dare i parametri delle batterie (ma sembrerebbe non sia cosi largo il margine), che non abbiano palesemente mentito per ignoranza o meno, di avere culo che la batteria che ti arriverà sia di quelle in linea con la media di produzione (ed essendo le prime fasi produttive come si è visto molte han già avuto richiami in garanzia, cioè problemi usciti subito). Chi si fida, acquista, chi ha qualche dubbio attende e si informa meglio… E va benissimo per carità…

    Ma tutto questo partendo da 500km dichiarati, con 350? O 250? Una carica al giorno e quando cala una a metà viaggio? Più cariche più degrado, più degrado più cariche, quindi aumento esponenziale del degrado come un cane che si morde la coda.
    Avere un punto di carica a lavoro, al ristorante al supermercato, mi toglie il problema di dove caricare se serve, ma non mi aiuta il degrado, anzi potrei essere indotto a far più cicli ammezzati del necessario peggiorando (anche se di poco) la situazione, sempre guardando al termine dei 10/12 anni tenendo l’auto (considerato che la media è attorno ai 15 non è nemmeno così esagerato).
    Più aggiungici la pigrizia di dover attaccare tutte le sere, brrrr 😂

    • /// Più cariche più degrado, più degrado più cariche, quindi aumento esponenziale del degrado come un cane che si morde la coda \\\ In effetti potrebbe essere un problema per chi si trova a dover fare percorsi piú lunghi di quello che pensava al momento dell’acquisto.. Speriamo che le chimiche delle batterie riducano il degrado da ricarica in modo da rendere piú importante quello dovuto al comunque inevitabile trascorrere del tempo.

  7. Ma perchè ansia di autonomia?
    Negli occasionali viaggi lunghi basta programmare una sosta ogni 200 Km circa.
    E’ scomodo? Sì… ma se è occasionale chissenefrega.
    Chi i viaggi lunghi li fa spesso quasi certamente non usa una 500 o una e-up.

  8. Non arrivo a capire perché uno dovrebbe acquistare una EV visto che ci sono questi problemi. A meno che l’EU non forzi la gente a comprare l’auto elettrica con leggi tipo quella che volevano fare sul divieto di immatricolazione di auto termiche dopo il 2035, con queste limitazioni l’auto elettrica sarà un flop assicurato.

    • per evitare :
      carestie dovuti al cambiamento climatico
      disasti ambientali dovuti al cambiamento climatico
      guerre per gli idrocarburi
      malattie cardiovascolari da inquinamento nelle città
      malattie polmonari nelle città
      per migliorare il rapporto export import nel medio periodo

      e se creaiamo un modo migliore e è tutta una bufala ?
      Joel Pett

      • Ancora con questa storia del cambiamento climatico. Ma lo volete capire che anche se tutte le auto europee fossero elettrico si avrebbe una riduzione di appena lo 0,1% della CO2 a livello globale e questo non impatterebbe minimamente sul clima. Comunque, volete la EV? Compratevela ma poi non lamentatevi dei suoi difetti.

        • La “storia del cambiamento climatico” gliel’ho spiegata. L’ha capita? Perchè non mi risponde? Si è accorto che gli unici a lamentarsi dei difetti delle Ev sono quelli che…non ce l’hanno?

          • Se ci pensa è piuttosto naturale. Per molti motivi. Perchè hanno fatto una scelta oculata basandosi sulle loro esigenze, per esempio. Perchè privilegiano la scelta di proteggere l’ambiente, e considerano quelle che per altri sono scomodità cose invece del tutto irrilevanti. O, anche, perchè è piuttosto difficile sentire qualcuno darsi dello sciocco da solo. Le auto dei miei conoscenti, per dire, vanno sempre tutte benissimo, anche quando magari non vanno proprio così bene.

          • Mentire era la terza ed ultima delle mie ipotesi, ed è molto umana. Ma era la terza. Perchè trascura le altre due?

          • Perchè inserire la terza, chiedo io. E rispondo: il solito intervento “peloso”

        • ho citato propririo un premio pulitzer come Joel Pett
          che con una vignetta , ha spianato per sempre la retorica di gente come lei

          Vale la pena ottenere un mondo migliore anche se non esistesse il cambiamento climatico ?

          SECONDO ME SI UN MILIONE DI VOLTE !!

          https://en.wikipedia.org/wiki/Joel_Pett#/media/File:What_if_it's_a_big_hoax_and_we_create_a_better_world_for_nothing?.png

          i punti elencati nella vignetta per chi non conosce l’inglese

          SUMMIT PER LA SOLUZIONE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

          indipendenza energetica
          conservazione delle foreste pluviali
          sostenibilità
          occupazione nell’economia verde
          città più vivibili
          rinnovabili
          acqua e aria pulita
          cura del futuro per le nuove generazioni

          lei dal pubblico :
          “E se è tutta una balla
          e miglioriamo il pianeta per nulla ?”

          P.S.
          bisogna avere un cervello con un QI almeno medio per capire
          la sottile ironia di questa battuta ,
          e perchè gli è valso il Pulitzer

    • Dovrebbe farlo per dare un contributo, ove possibile, a quell’insignificante particolare che è il riscaldamento globale e per molte zone l’inquinamento.
      Per questi motivi l’EV sarà un successo obbligato e molto prima del 2035.

      • Dai un contributo maggiore limitando Instagram Facebook e affini a mezz’ora al giorno per persona su tutto il pianeta 😂

    • É semplice perché.
      Perché riapria un sacco di soldi. Una Model 3 a 16 KWhX 100 Km e 30cent a KWh costerebbe 4,8€ ogni 100 Km.
      Parliamo di un segD che costa 38500€ oggi, 0-100 in 6,1s, supercharger, 400 Km di autonomia, 500L di bagagliaio.

      Guarda quanto costa cun segD termico e quanto costa mantenerlo ed avrai la risposta sul perché ne vendono a pacchi.

      Ma anche con una Spring extreme consuma 13 KWhX100 Km ossia 4€X100 Km.
      Per me che la corrente la pago 21€cent a KWh 2,8€X100 Km. Se ci conto il FV arrivo a 2€X100 Km.

      Costa 23200€ questo é il vero difetto ma se la Seagull di BYD la mettono a 19900€ ed ha 250 Km WLTP e gli spazi e prestazioni della Spring extreme io la prendo. Perché attualmente uso la 207 HDi a 6LX100 Km in città.
      Ad 1,89€/L sono 11,3€ X100 Km. Solo il 650% in più. Se ci aggiungo bollo, tagliandi mi costa SETTE volte in più.

      Chissà perché comprano le BEV io non me lo spiego.

      • Magari fa un conto con metano ora 1.35Kg (ancora ok lontano a 0.9 del 2021) e con un kg fai 25km , e considera dal 20 al 30% di perdite da incrementare sui Kwh che carichi la macchina, autonomia reale 400Km e magari anche poi benzina se occorre,
        e per chi anche il tempo è denaro e lo sbattimento pure.

        Saluti.

  9. Mi viene in mente la pubblicità del pennello Cinghiale, chissà perché.
    Questo aspetto, della necessità/capacità del pacco batteria, è stato più volte evidenziato anche dal bravo Paolo Mariano, nei suoi servizi. E l’indovinometro va bannato, serve a poco nulla e crea disagio ai neofiti, per non dire altro. 🤟

  10. Me lo immagino se chiedessi l’auto non al vicino ma ai vicini x fare un viaggio lungo ( a parte se mi capitasse un incidente…) la risposta…Confermo dopo tre anni di utilizzo che abitando in mezzo alla valle la scelta Kona 64 x le mie esigenze è stata semplicemente vincente …4,5 km solo x andare a prendere il giornale + il ritorno e tutto il resto. Voglio anche sottolineare che il risparmio non è l’unico aspetto che si considera quando la si sceglie ( una Ferrari conviene? ) Poi x qualsiasi cosa bisognerebbe sempre fare tutte le valutazioni possibili e magari ci si accorge ( dopo) che si poteva fare meglio l’importante è che non ci si accorga di averla fatta fuori dal vaso perché in gioco ci sono i propri risparmi e relativi sacrifici. Non voglio essere scortese ma ( sarà anche x l’esperienza acquisita) ma in fondo è quasi come se avessero scoperto l’acqua calda…lo ripetiamo in città si guarda + al tempo che ai km… lontano dalla città si guarda prima ai km e di conseguenza al tempo che ci vuole x un determinato percorso.

  11. La scelta della batteria dipende molto da dove si vive oltre che dalle abitudini. Chi vive in montagna ad esempio tra rarità delle colonnine e temperature mediamente più rigide potrebbe preferire, a parità di percorrenza, una batteria maggiore.

    • Con una batteria piú grande in montagna, a seconda del percorso in certi casi si puó anche conciliare una buona autonomia residua con la possibilitá di rigenerare molto in discesa.

  12. Mi pare che i risultati di questo studio e le raccomandazioni che ne sono discese siano tutte cose già note e già dette, almeno qui in Europa e sicuramente qui su Vaielettrico.it.
    Personalmente analizzare quanti km percorro giornalmente (~20) e settimanalmente (~100, max 150), quanti viaggi “fuoriporta” (1 al mese) e oltre i 300 km (2-3 all’anno, che già oggi preferisco effettuare in treno, se possibile) è stato esattamente ciò che ho fatto, tenendo anche conto del fatto che comunque mia moglie utilizza ancora un’utilitaria a benzina e che, pur vivendo in condominio, abbiamo un box collegato al nostro contatore in cui avrei potuto ricaricare.
    Il risultato è che dal 1° giugno ho felicemente “pensionato” il diesel E4 (tra l’altro, d’inverno ormai fuori legge qui in pianura padana) e sono passato con piena soddisfazione ad una semplice Renault Zoe senza sforzo alcuno, in modo del tutto naturale e trovandola perfettamente adeguata alle mie esigenze.
    Con ~1100 euro ho fatto aggiornare l’impianto del garage e montare una nota wallbox padovana con sensore di carico, approfittandone anche per passare ai 6 kW di fornitura – anche se ammetto, ora che ci ho preso le misure, che probabilmente avrei potuto fermarmi a 4,5 kW – e ricarico ogni 10-12 giorni di notte in tutta tranquillità. Mi vergogno un po’ a confessarlo, ma… finora non ho ancora mai avuto bisogno di ricaricare ad una colonnina pubblica! 😬

  13. Proprio di fronte a me c’è una stazione di ricarica ionity, sono in autostrada, e con rammarico mi rendo conto di non far parte del campione di persone prese in esame.

    Mi sento escluso. ☹

    Però è vero, se pascoli in città e magari puoi pure ricaricare a casa, con 250 km in saccoccia fondamentalmente hai risolto

  14. “Poi, quando vuoi fare quel viaggio annuale per visitare la zia Sally, che vive a 500 miglia di distanza, magari prendi in prestito l’auto del tuo vicino.”

    Il mio vicino è armato, prima mi spara e poi occulta il cadavere.

    Comunque stamani mi sono alzato tardi e mi sono sparato i miei 500 km senza soste con le mie medie. Domani il viaggio di ritorno. Stavolta ho incontrato per strada 2 elettriche: una mg4 con batteria da 64kwh e una Tesla Model 3. Miracolo

    • Pensa… l’altro giorno ho visto una Maserati (tutta camuffata) ad una stazione di servizio Eni, però era attaccata alla colonnina fast di Be Charge, vai a capire…

    • Quando giro, penso sempre più spesso che non vedo elettriche diverse da tesla solo perché le altre non le riconosco io 😂

  15. Concordo, perché scegliere una batteria più grande per usarla un paio di volte al mese?.. è il ragionamento che abbiamo fatto noi preferendo una id3 58kwh alla 77kwh…gli 80km Cira in più non ci servivano mentre la differenza di € sì 😁,sarebbe uscita 6mesi dopo nostro acquisto quella da 45kwh che per i nostri 100km giornalieri medi sarebbe bastata…ma abbiamo fatto alcune considerazioni..1° abbiamo tolto un 50km autonomia dal ciclo WLTP alla guida reale..2° abbiamo tolto un 20km autonomia della guida “invernale”..3° da considerare un 20% quotidiano mancante per salvaguardare vita batteria…4° per ultimo abbiamo considerato un po’ di margine per il degrado finale batteria(spero ben oltre i 200.000km)…ecco tutte queste considerazioni fatte con prove in strada e guardando un po’ qui e là on line🖖

    • Sarà, ma considerando che una batteria più piccola a parità di km percorsi in un anno richiede più cicli di ricarica andando ad influire sulla longevità.

      • Appunto non ho preso la 45kwh ,ma nemmeno la 77kwh…avrei fatto meno cicli in 200.000km ma peggiorato i miei consumi giornalieri per l’aumento di peso per fare due volte al mese la gita?..avrei perso anche un posto auto dovendo scegliere moduli batteria al posto di un componente di famiglia o amica delle figlie😂😂

    • È come dire perché uno prende un’auto 3000 anziché una1000cc…. Perchei piace così. Perché dovrei uniformarmi alla massa , voglio un veicolo che soddisfi ai miei gusti e richieste personali , personalizzabile ,con le performance che più mi piacciono.se preferisco avere 100 kW di batteria anche per fare 10 km al giorno o farli con un 3000 benzina è giusto che i produttori me la rendano disponibile ed acquistabile. Pretendete e Spendete che così l’economia gira…. Il risparmio nn è un guadagno.

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