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Andrea, il benzinaio che gira solo in elettrico

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Le due auto del benzinaio
Le due auto elettriche di Andrea: una vecchia 600 Elettra e una Renault Zoe.
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Andrea Ponzini vende benzina, ma gira in elettrico. Il benzinaio, dipendente in una pompa bianca di Lecce, ha iniziato 6 anni fa con una Fiat Elettra. Poi l’anno scorso è arrivata la Zoe Intense che ha dato la scossa anche a sua moglie Alessia. 

Per campare vende carburante fossile, ma complice anche la sua passione per l’elettronica Andrea Ponzini è diventato un grande tifoso delle auto elettriche.

La prima scossa di Andrea: la 600 Elettra 

l'ELETTRA 600 DI ANDREA
La prima auto di Andrea: la FIAT 600 Elettra

E’ iniziato tutto per gioco 6 anni fa. Ho preso una Fiat 600 Elettra (di un altro fan dell’Elettra abbiamo scritto qui, Ndr), l’ho sistemata e sostituito le batterie con quelle al litio”. Un giocattolino ma funzionale alle esigenze di Andrea: “Ci ho viaggiato per 5 anni e ci ho fatto 55 mila km, circa 11 mila l’anno. Andare al lavoro e ogni tanto al mare che sono circa 25 chilometri da dove abito con la mia famiglia”. Tutto bene. “Ma con l’usura delle batterie l’autonomia è calata ad una cinquantina di chilometri. Mi è diventata stretta anche se la tengo sempre in garage e un giorno la rimetterò su strada”.

Andrea ha preso la cotta per la Zoe 

il figlio carica la Zoe
Il figlio Nicolas davanti alla Zoe

Neanche un anno fa Andrea passa ad un’auto elettrica di nuova generazione. “Abbiamo preso una Zoe Intens del 2014. Di seconda mano, da un italiano che abita in Francia. L’ho pagata 12 mila euro, ancora non c’erano gli incentivi e oggi forse farei un’altra scelta”. Ma è comunque soddisfatto: “Le prestazioni sono buone, ha cerchi in lega da 17 che hanno un loro valore e poi le batterie a noleggio”. La famiglia Ponzini, compreso il piccolo Nicolas – ha preso subito la scossa: “L’ho presa a 30 mila km e ne ho già fatto 15 mila in meno di un anno. Sui 12 mesi toccherò i 20 mila”. L’elettrico piace alle donne: “Mia moglie Alessia non scende più dall’auto, è diventata la sua macchina. Si è innamorata della Zoe. Con l’ autonomia da 150 km ricarichiamo circa ogni due giorni. Ho un contratto con un operatore e poi a casa”.

Benzinaio elettrico. Un paradosso? “È il futuro”

Andrea con la moglie Alessia e il figlio Nicolas
La famiglia di Andrea al completo, con la moglie Alessia e il figlio.

Per un benzinaio scegliere la mobilità elettrica può essere un paradosso? “Sembra che questo sia il futuro. Io sono per l’ambiente e quindi più che dalla macchina elettrica parto dall’auto-produzione”. In altri termini: si è fatto installare in casa i pannelli fotovoltaici  e lo hanno seguito pure  i suoi titolari: “Con un impianto da 180 kW”. Un buon investimento. “L’idea è partita con il fotovoltaico. Abbiamo fatto funzionare tutti gli elettrodomestici di casa e poi restava ancora dell’energia. Questo fatto mi ha fatto venire il pallino della macchina elettrica. Con il fotovoltaico ti fai la benzina in casa”. Parola di benzinaio.

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5 COMMENTI

  1. Si potrebbe dire che la storia di Andrea “elettrico” riassume la storia elettrica recente della Norvegia: grande estrattore di idrocarburi che vende nella quasi totalità dei casi, perché la produzione idroelettrica copre ampiamente i fabbisogni nazionali (95%), e forte spinta all’elettrificazione in tutti i settori.

    Sarebbe interessante sentire da lui, o dalla Società per cui lavora, che cosa pensano sul futuro della loro professione. Affiancheranno, regolamenti e leggi permettendo, all’impianto fotovoltaico industriale esistente uno di immagazzinamento per rivendere localmente l’energia con colonnine fast, oppure continueranno a vendere la quasi totalità di quell’energia al gestore nazionale?

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