Anche Telepass ritocca le tariffe di ricarica: il nuovo listino scatta dal primo aprile e parte da 0,70 euro al kWh per le colonnine in AC fino a 49 kW.
Anche Telepass ritocca le tariffe: a 0,80 DC e HPC
Le fasce di prezzo che si pagheranno su tutte le colonnine delle aziende convenzionate sono in teoria tre. Oltre alle citate AC a 0,70, ci sono le DC da 50 a 99 kW e le HPC oltre i 100 kW, ma per entrambe queste potenze il prezzo è stato fissato a 0,80 euro/kWh. La prima cosa che salta all’occhio è il fatto che il costo delle ricariche più potenti è decisamente competitivo, solo 10 centesimi in più della corrente alternata. Questo anche nei confronti dei leader di mercato come Enel X Way (che opera attraverso Ewiva) e Be Charge. I quali, però, offrono pacchetti in abbonamento più competitivi. Abbiamo chiesto chiarimenti all’ufficio stampa della società, ma senza avere risposta. I marchi convenzionati compaionosul sito di Telepass: Duferco Energia, Enel X Way, Ewiva, Plenitude-BeCharge (ENI), Quinnenergy, Free to X, evway e Acea.
Ricarica: accordo tra Porsche e BeCharge
Il nuovo listino di Telepass arriva a pochi giorni dall’aggiornamento del tariffariodi Enel X Way, in vigore da lunedì 27 marzo. E intanto Be Charge e Porsche Italia hanno fatto sapere di avere firmato un accordo di interoperabilità. Chi guida un’auto del marchio tedesco potrà ricaricare negli oltre 14.000 punti accessibili tramite la società del gruppo ENI Plenitude. “Presso i punti Ultrafast, che hanno una potenza di ben 300kW, sarà possibile rifornire di energia la propria Taycan fino all’80% in soli 22,5 minuti, in condizioni ottimali“, si legge in una nota. “Attraverso il Porsche Charging Service, i clienti Porsche potranno anche accedere alle tariffe a loro riservate e ricaricare la propria vettura presso tutte le colonnine abilitate. Ovvero l’88% dei punti disponibili in Italia in e-roaming ed oltre il 95% se si considerano le sole strutture Hyper Charge (HPC)“.
In A22 ricarichi con carta di credito: VIDEO-SHORT
“… URGE un riordino normativo teso a facilitare la cosa.”
Appunto, sottolineavo come necessario un lavoro di “lobby”.
Anche ENI è lobby.
Chi vende BEV, chi le noleggia, chi vende KWh, eccetera dovrà adattarsi…
Un amministratore condominiale dovrebbe consentire al condòmino che ne fa richiesta di transitare sulle parti comuni per elettrificare il proprio garage o posto auto senza passare in assemblea. Naturalmente a proprie spese e nel rispetto delle norme tecniche incombenti.
Questo per riferirmi a un possibile riordino regolamentare.
Telepass (s.e.) è diventata (come socio di maggioranza/guida) di Cassa Depositi e Prestiti che è controllata da Ministero dell’economia e delle finanze con a capo guarda caso Giorgetti (il nemico giurato dell’auto elettrica).
In pratica come:
– Enel > Enel X > Ministero dell’economia e delle finanze;
– Eni > Plenitude > Ministero dell’economia e delle finanze.
Quando si dice “le coincidenze”;
E nei giorni scorsi ho letto (se non ho capito male) che è nelle intenzioni di rincarare il costo al kw anche per le utenze domestiche oltre un certo limite (guarda caso chi possiede l’auto elettrica e non vuole farsi dissanguare dalle colonnine cerca di collegarsi a casa, chiaramente consumando molta energia elettrica).
Di questo passo le auto elettriche le useranno solo coloro che hanno l’impianto FV e quando c’è il sole, ma a patto che:
– non usino l’auto per lavoro;
– lavorino da casa;
– siano pensionati;
– lavorino di notte.
Per tutti gli altri l’unica alternativa è un allevamento di criceti nottambuli che corrano sulle giostre senza sosta quando l’auto è in garage.
ad essere manichei spesso non si capiscono le cose ….
L’annuncio “rincarare il costo al kw anche per le utenze domestiche oltre un certo limite” è una delle tante sparate che NON potrà essere messa in pratica per evidenti motivi, tra cui l’elettrificazione dei consumi ormai irreversibile.
Infine con Fotovoltaico a casa si può comunque caricare di notte sfruttando: le batterie di accumulo e lo scambio sul posto
Più che altro Caprone,
spero che questi aumenti pensati per utilizzi sopra la media restino una sparata (quello che mi spaventa è che solitamente la realtà supera la fantasia), ma:
– con la batteria di accumulo per ricaricare l’auto devi averne una bella grossa (da quel che ho visto al massimo le vedo di max 10/15 kw e con costi non indifferenti;
– per lo scambio sul posto effettivamente non l’ho mai capito bene, se fosse che tutta l’energia inutilizzata che passo al gestore mi venisse restituita sarebbe una bella cosa, ma se così fosse a cosa servirebbero le batterie d’accumulo??!?
Infatti le batterie d’accumulo hanno l’unico scopo di farti risparmiare le tasse sulla corrente che riacquisti in proporzione a quella ceduta. La differenza è solo quella.
Qualcuno dovrebbe spiegare a tutti gli operatori delle ricarica che in termini di distanza percorribile un litro di gasolio equivale a circa 3 kWh, quindi fissare il costo a 0,80 euro/kWh equivale ud un costo di 2,4 euro al litro per il disel. Con questi prezzi mettono la mobilità elettrica fuori mercato senza l’uso degli abbonamenti.
La transizione verso l’elettrico si sta facendo per una questione di impatto ambientale, poi secondariamente se c’è, anche per il risparmio!
Se avessi voluto risparmiare all’osso girerei ancora con la vecchia Corsa GPL del 2009, che adesso utilizzo molto sporadicamente, invece che con la EV!
Se il prezzo per essere “basse emissioni” è questo sono felice di pagarlo per salvare i polmoni ai miei figli!
Sei uno dei pochi che può risparmiarsi di risparmiare fino all’osso. Evidentemente stai messo bene economicamente, ma c’è tanta (troppa) gente che con l’inflazione degli ultimi anni fa fatica ad arrivare a fine mese (se ci arriva), che pensa a sopravvivere ORA.
Un commento volutamente ot, off topic.
Riguarda l’argomento “Ricarica”. Si parla poco qui di quella domestica, ragguppandone gli interventi in una autonoma porzione di rubrica. Senza per altro pretendere di fare da maestro al vostro egregio lavoro.
È un problema molto complesso e vasto, rendere possibile e regolamentare in concreto l’elettrificazione dello sterminato numero di garage e di posti auto privati almeno nelle residenze di prima casa.
A questo scopo è ormai evidente che le assemblee di condominio si sono inceppate e che gli amministratori condominiali ignorano il problema negli ordini del giorno.
Eppure qui sta il grosso del gregge dei possibili acquirenti di BEV, e non solo delle utilitarie…
Bisogna farci un lavoro da “lobby”.
Lei ha centrato in pieno il problema. Ma non è vero che qui se ne parli poco, anzi. Pubblichiamo perfino un listino interattivo delle wallbox. https://listini.vaielettrico.it/wallbox
-A questo scopo è ormai evidente che le assemblee di condominio si sono inceppate e che gli amministratori condominiali ignorano il problema negli ordini del giorno.-
Confermo senza meno caro Ambro.
O c’è qualcuno di “buna volontà” (e aggiungo di “occhio lungo” visto che la possibilità di ricaricare a casa farà salire il valore degli immobili dove è possibile farlo) oppure è semplicemente un macello.
Sono riuscito a far passare il principio in quattro diversi condomini e sto lavorando per il quinto.
Con gli argomenti giusti (€€€€… evocare il plusvalore…) non è nemmeno così difficile.
Ma urge, anzi, URGE un riordino normativo teso a facilitare la cosa.
x Alessandro D.
“… URGE un riordino normativo teso a facilitare la cosa.”
Appunto, sottolineavo come necessario un lavoro di “lobby”.
Anche ENI è lobby.
Chi vende BEV, chi le noleggia, chi vende KWh, eccetera dovrà adattarsi…
Un amministratore condominiale dovrebbe consentire al condòmino che ne fa richiesta di transitare sulle parti comuni per elettrificare il proprio garage o posto auto senza passare in assemblea. Naturalmente a proprie spese e nel rispetto delle norme tecniche incombenti.
Questo per riferirmi a un possibile riordino regolamentare.
Telepass (s.e.) è diventata (come socio di maggioranza/guida) di Cassa Depositi e Prestiti che è controllata da Ministero dell’economia e delle finanze con a capo guarda caso Giorgetti (il nemico giurato dell’auto elettrica).
In pratica come:
– Enel > Enel X > Ministero dell’economia e delle finanze;
– Eni > Plenitude > Ministero dell’economia e delle finanze.
Quando si dice “le coincidenze”;
E nei giorni scorsi ho letto (se non ho capito male) che è nelle intenzioni di rincarare il costo al kw anche per le utenze domestiche oltre un certo limite (guarda caso chi possiede l’auto elettrica e non vuole farsi dissanguare dalle colonnine cerca di collegarsi a casa, chiaramente consumando molta energia elettrica).
Di questo passo le auto elettriche le useranno solo coloro che hanno l’impianto FV e quando c’è il sole, ma a patto che:
– non usino l’auto per lavoro;
– lavorino da casa;
– siano pensionati;
– lavorino di notte.
Per tutti gli altri l’unica alternativa è un allevamento di criceti nottambuli che corrano sulle giostre senza sosta quando l’auto è in garage.
ad essere manichei spesso non si capiscono le cose ….
L’annuncio “rincarare il costo al kw anche per le utenze domestiche oltre un certo limite” è una delle tante sparate che NON potrà essere messa in pratica per evidenti motivi, tra cui l’elettrificazione dei consumi ormai irreversibile.
Infine con Fotovoltaico a casa si può comunque caricare di notte sfruttando: le batterie di accumulo e lo scambio sul posto
Più che altro Caprone,
spero che questi aumenti pensati per utilizzi sopra la media restino una sparata (quello che mi spaventa è che solitamente la realtà supera la fantasia), ma:
– con la batteria di accumulo per ricaricare l’auto devi averne una bella grossa (da quel che ho visto al massimo le vedo di max 10/15 kw e con costi non indifferenti;
– per lo scambio sul posto effettivamente non l’ho mai capito bene, se fosse che tutta l’energia inutilizzata che passo al gestore mi venisse restituita sarebbe una bella cosa, ma se così fosse a cosa servirebbero le batterie d’accumulo??!?
Ogni spiegazione è bene accetta.
Infatti le batterie d’accumulo hanno l’unico scopo di farti risparmiare le tasse sulla corrente che riacquisti in proporzione a quella ceduta. La differenza è solo quella.
Qualcuno dovrebbe spiegare a tutti gli operatori delle ricarica che in termini di distanza percorribile un litro di gasolio equivale a circa 3 kWh, quindi fissare il costo a 0,80 euro/kWh equivale ud un costo di 2,4 euro al litro per il disel. Con questi prezzi mettono la mobilità elettrica fuori mercato senza l’uso degli abbonamenti.
E’ il loro preciso scopo, e se ci riescono hanno pure il premio.
La transizione verso l’elettrico si sta facendo per una questione di impatto ambientale, poi secondariamente se c’è, anche per il risparmio!
Se avessi voluto risparmiare all’osso girerei ancora con la vecchia Corsa GPL del 2009, che adesso utilizzo molto sporadicamente, invece che con la EV!
Se il prezzo per essere “basse emissioni” è questo sono felice di pagarlo per salvare i polmoni ai miei figli!
Ragionamento più che corretto.
Sei uno dei pochi che può risparmiarsi di risparmiare fino all’osso. Evidentemente stai messo bene economicamente, ma c’è tanta (troppa) gente che con l’inflazione degli ultimi anni fa fatica ad arrivare a fine mese (se ci arriva), che pensa a sopravvivere ORA.
Un commento volutamente ot, off topic.
Riguarda l’argomento “Ricarica”. Si parla poco qui di quella domestica, ragguppandone gli interventi in una autonoma porzione di rubrica. Senza per altro pretendere di fare da maestro al vostro egregio lavoro.
È un problema molto complesso e vasto, rendere possibile e regolamentare in concreto l’elettrificazione dello sterminato numero di garage e di posti auto privati almeno nelle residenze di prima casa.
A questo scopo è ormai evidente che le assemblee di condominio si sono inceppate e che gli amministratori condominiali ignorano il problema negli ordini del giorno.
Eppure qui sta il grosso del gregge dei possibili acquirenti di BEV, e non solo delle utilitarie…
Bisogna farci un lavoro da “lobby”.
Lei ha centrato in pieno il problema. Ma non è vero che qui se ne parli poco, anzi. Pubblichiamo perfino un listino interattivo delle wallbox. https://listini.vaielettrico.it/wallbox
-A questo scopo è ormai evidente che le assemblee di condominio si sono inceppate e che gli amministratori condominiali ignorano il problema negli ordini del giorno.-
Confermo senza meno caro Ambro.
O c’è qualcuno di “buna volontà” (e aggiungo di “occhio lungo” visto che la possibilità di ricaricare a casa farà salire il valore degli immobili dove è possibile farlo) oppure è semplicemente un macello.
Sono riuscito a far passare il principio in quattro diversi condomini e sto lavorando per il quinto.
Con gli argomenti giusti (€€€€… evocare il plusvalore…) non è nemmeno così difficile.
Ma urge, anzi, URGE un riordino normativo teso a facilitare la cosa.