Anche la Hyundai scommette (e investe) su Rimac

Anche la coreana Hyundai, con la controllata Kia, scommette su Rimac. E investe 80 milioni di euro nell’azienda croata di supercar elettriche. E non solo.

80 milioni e collaborazione sull’elettrico

Mate Rimac con i suoi bolidi a emissioni zero si è guadagnato l’appellativo di “Ferrari dell’elettrico“. E con il suo know-how sta seducendo I grandi nomi dell’automotive: dopo la Porsche (qui l’articolo) ora è la volta del colosso orientale ad acquistare una quota del costruttore di Zagabria (qui il sito). Con l’obiettivo di sviluppare congiuntamente anche la tecnologia di batterie, fuel-cell e supercar elettriche.

Mate Rimac con il vice-presidente esecutivo di Hyundai, Euisun Chung

Nel piano-prodotti dei due costruttori coreani ci sono 44 modelli elettrici di qui al 2025. Due di questi saranno auto sportive ad alte prestazioni, a cui a partire dal 2020 collaborerà Rimac. Il cui fondatore si è detto ovviamente entusiasta: “Vediamo in Hyundai Motor Group un solido investitore e un partner tecnologico. E crediamo che questa collaborazione rafforzerà il posizionamento della nostra azienda come fornitore Tier-1 di componenti per l’elettrificazione”.

L’anno scorso l’ingresso di Porsche

Oltre che con la Porsche, che possiede il 10% della Rimac, l’azienda croata collabora allo sviluppo dei modelli elettrici di Pininfarina, Cupra (il marchio sportivo di Seat), Aston Martin, Renault e Koenigsegg. La produzione con marchio proprio si concentra sulla C-Two, una hyper-car, già presentata al Salone di Ginevra, con incredibili prestazioni. La potenza massima è di 1,408 kW (oltre 1.900 cavalli), con 412 km/h di velocità di punta. L’autonomia dichiarata, con batterie da 120 kWh (raffreddate a liquido) è di 650 km (standard NEDC). La C-Two è un mostro capace di accelerare da 0 a 300 in 11,8 secondi. L’accelerazione da 0 a 100 richiede invece 1,97 secondi. Niente male per un’azienda nata in una terra non proprio votata all’automotive. Ma anche questo è il bello dell’elettrico: mettere in pista anche Paesi che sembravano tagliati fuori. E ora tutti pronti a scommettere su Rimac.

— Qui la nota ufficiale di Hyundai Motor Group

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

La mitica Prinz convertita in Ev da Fausto, che ora cerca l'omologazione

Articolo Successivo

Una Triumph elettrica? Due anni di studio per stupire

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!