Gli incentivi per sostenere la mobilità elettrica non sono presenti solo in Europa e in alcuni Stati degli Stati Uniti, come spesso scrivono i denigratori delle emissioni zero. Ci sono anche paesi asiatici come l’Indonesia, senza dimenticare la scelta tutta elettrica dell’Etiopia in Africa (leggi qui), che ha approvato un pacchetto di misure per auto e autobus elettrici.
Iva ridotta al 1% per i veicoli elettrici made in Indonesia
Il ministero delle Finanze del grande Paese asiatico, oltre 270 milioni di abitanti, ha annunciato un’estensione degli incentivi relativi all’imposta sul valore aggiunto (IVA) per le auto elettriche.

Il governo ha fissato l’IVA per le auto e gli autobus elettrici all’11%, ma non è finita qui perché nel tentativo di incentivare i consumatori, il governo ha deciso di coprire il 10% dell’onere IVA. Di conseguenza, i consumatori dovranno pagare solo l’1% sul prezzo di vendita delle auto elettriche.
Uno sconto considerevole, ma attenzione come si legge sul quotidiano Jakarta Globe la riduzione è applicabile a condizione che il veicolo elettrico incorpori il 40% di componenti prodotti localmente. Attualmente in questa condizione solo Hyundai Ioniq 5 e Wuling Air EV.
Differente il sostegno sugli autobus elettrici: “Quelli con componente locale compresa tra il 20% e meno del 40% riceveranno un sussidio IVA del 5% da parte del governo. Ciò significa che i proprietari degli autobus saranno tenuti a pagare solo il 6% di IVA“.
Via la tassa sul lusso e quella sulle importazioni
Le nuove regole non sono indirizzate solo a sostenere la produzione di veicoli elettrici locali. Il Governo, come riporta l’agenzia Reuteurs ha anche approvato l’eliminazione della “tassa sul lusso sui veicoli elettrici per l’anno fiscale 2024 e la tassa sulle importazioni fino alla fine del 2025“.
Obiettivo: 20% di auto elettriche entro il 2025
Questa scelta politica mira a centrare due obiettivi: potenziare la domanda di veicoli elettrici per il mercato interno e attirare gli investimenti di case costruttrici. La localizzazione in Indonesia assicura più incentivi.

Dalla testata Diplomat: “Il presidente Joko Widodo mira a far sì che i veicoli elettrici costituiscano il 20% di tutte le auto vendute entro il 2025, e alla produzione di 600.000 veicoli elettrici entro il 2030, più del numero totale di automobili (505.985 ) vendute nella prima metà di quest’anno“.
Nel 2020 Hyundai Motor Company ha investito 1,5 miliardi di dollari in Indonesia. “La produzione di auto elettriche in Indonesia sarà la pietra miliare per Hyundai Motor Company. Finora, la Hyundai importa completamente tutte le unità dalla Corea all’Indonesia”. Si vuole create un hub di auto elettriche anche in questo grande Paese orientale.
Oltre i dati economici si sottolineano i benefici ambientali: “L’adozione dei veicoli elettrici presenta molti vantaggi collaterali, tra cui il miglioramento dell’inquinamento atmosferico che soffoca le città indonesiane e la riduzione dell’onere fiscale derivante dal sostegno dei sussidi per i carburanti del paese“.
Come scrivono i commentatori locali la politica di conversione della flotta nazionale non è semplice. Nonostante gli incentivi il prezzo delle auto elettriche, ma sono molto popolari le moto convertite, resta considerevole ed è carente la rete di ricarica.
C’è pure la carbon tax

Non solo investimenti sulla mobilità sostenibile. Il governo punta a rendere più pulita la produzione di energia. Dal sito del ministero delle Finanze leggiamo di alcune iniziative: “La carbon tax attraverso il regime di cap-trade-tax nel settore della produzione di energia elettrica. Attraverso questo schema, le centrali elettriche a carbone con processi inefficienti o emissioni superiori al limite massimo saranno soggette a tariffe aggiuntive“.
Il Ministro Airlangga ha spiegato che la tassa sul carbonio “è uno degli strumenti del Carbon Economic Value (NEK) che mira a cambiare il comportamento delle persone per passare ad attività economiche verdi e a basse emissioni di carbonio“.
E verremo battuti anche dell’Indonesia 🙂