
Il Principe Carlo d’Inghilterra che viaggia su una Jaguar I-Pace (elettrica) non è una notizia di gossip. È un altro segnale che la controversa famiglia reale ha voluto dare, dopo il colpo di scena del matrimonio tra il principe Harry e Meghan.
Allora gli sposini lasciarono la chiesa a bordo di una Jaguar E-type Roadster anch’essa a propulsione 100% elettrica, fornita dalla divisione Classic di Jaguar. E anch’essa di proprietà del principe Carlo. L’auto, denominata Zero Concept, era stata realizzata nel 2017 dal reparto Classic Works, che ha sede nel Warwickshire, come esemplare unico partendo da una E-Type serie 1.5 del 1968. I tecnici di Jaguar l’hanno modificata radicalmente per renderla elettrica, con il gruppo di propulsione da 220 kW (pari a 295 Cv) che, assieme alle batterie, si trova sotto al lungo cofano anteriore. Le batterie agli ioni di litio da 40 kWh assicurano circa 270 km di autonomia.

Un principe molto attento all’ecologia
Adesso arriva la scelta di Carlo di presentarsi agli eventi ufficiali a bordo di una I-Pace di colore blu. La conferma di una scelta ecologista che l’erede al trono ha abbracciato già da tempo nella gestione delle sue aziende agricole, convertite al biologico e al bio-dinamico nello scetticismo generale. “Gli esperti sono stati molto gentili in mia presenza. Ma si può solo immaginare, una volta lontani dagli occhi, ciò che hanno realmente pensato su questa mia ultima dimostrazione di squilibrio mentale“. Sono le parole che il principe pronunciò, con una certa dose di auto-ironia, quando fu resa nota la sua decisione di passare a coltivazioni prive di di prodotti chimici. Ora la scelta dell’elettrico, un’altra opzione che anche nel Regno Unito viene ancora vista con un certo scetticismo. Ma ormai le cronache ci riportano ogni giorno notizie di personaggi che hanno deciso di passare ad auto a emissioni zero. Volenti o nolenti. È di qualche giorno fa l’annuncio di un diktat molto particolare. Il presidente del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess, ha scritto ai suoi top manager invitandoli ad abbandonare le loro limousine a benzina o gasolio, per passare all’elettrico. Lì c’è il futuro e lì ci sono enormi investimenti della ditta: cominciamo noi del vertice a dare il buon esempio.
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