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Anche i piccoli Comuni sono contro l’elettrico?

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Anche i piccoli Comuni sono contro l’elettrico? Sembra di sì, a leggere la mail di Claudio da un paesino dei Castelli Romani, che ha spostato la ricarica nell’are del mercato. Vaielettrico risponde. L’indirizzo mail per scriverci: info@vaielettrico.it

Anche i piccoli ComuniAnche i piccoli Comuni… / “Ora paghi il parcheggio sulle strisce blu”

“Da alcuni mesi sono possessore di una stupenda Tesla Model 3. Fino al mese scorso nel mio Comune, Colonna, un piccolo paesino dei Castelli Romani, era possibile parcheggiare senza pagare il tagliandino delle strisce Blu. Dopo le elezioni e la riconferma del Sindaco, supportato dal Partito Democratico, apertamente schierato per la transizione ecologica, sono cambiate alcune cose. Ad oggi, oltre ai parcheggi a pagamento sulle strisce blu in tutto il comune che già erano presenti, hanno esteso il pagamento alle auto elettriche anche nei parcheggi di scambio della stazione ferroviaria. Ora, capisco che i Comuni devono fare cassa. Ma non riesco a capire la scelta di non far lasciare i mezzi di proprietà per allentare il traffico (meno inquinamento anche acustico) per prediligere i mezzi pubblici. Soprattutto per chi viene da fuori Roma.

Anche i piccoli ComuniE la ricarica di Enel X è inaccessibile quando c’è il mercato, che senso ha?

Inoltre il nostro sindaco ha permesso l’installazione di una colonnina EnelX a ricarica rapida nella strada principale, dove esiste un parcheggio in una piazzetta. Ultimamente ha avuto l’idea di spostare il mercato settimanale proprio dove è la colonnina di ricarica, risultando non utilizzabile durante le ore di mercato. Ora mi chiedo: qual’è il senso di proclamarsi Green da parte di un sindaco che era propositivo verso il fotovoltaico, tanto da voler inizialmente fare impianti fotovoltaici a benefici di tutta la comunità? Che senso ha fare installare delle colonnine per poi non averle sempre a disposizione? Che senso ha far pagare dei parcheggi in aree di scambio (anche alle auto elettriche quando nel Comune ci sono al massimo tre possessori)? Mi sorge il dubbio che sia più una presa di posizione contro l’elettrico che una scelta ponderata e condivisa. Mi chiedo: quanti Comuni in Italia oltre al mio hanno fatto scelte come quelle descritte?” Massimiliano Di Claudio
Anche i piccoli Comuni
Uno dei tanti esempi di colonnine ‘imprigionate’ che abbiamo pubblicato: è una Eni Plenitude recintata e inaccessibile per far posto a una sagra.

Di colonnine imprigionate è piena l’Italia. E anche i piccoli Comuni…

Risposta. Purtroppo il caso di Colonna non è isolato. Sono ormai decine le segnalazioni che abbiamo ricevuto e pubblicato di Comuni che fanno installare le colonnine in spazi che poi diventano periodicamente irraggiungibili. Chi le posiziona dove poi ci sono sagre e pranzi all’aperto, chi (come in questo caso) nella piazza del mercato settimanale. E chi le transenna per far spazio all’albero di Natale…Il risultato è che la ricarica risulta libera dalle app, ma quando si arriva a destinazione si scopre che è inutilizzabile perché ‘imprigionata’. In questo Destra e Sinistra pari sono, perché abbiamo registrato vicende di queste tipo in Comuni di tutti i colori politici. Quanto al far pagare la sosta alle auto elettriche, anche qui sono diversi i casi di centri che hanno fatto marcia indietro, anche sotto la spinta di proteste di vario tipo. Era un piccolo incentivo ad acquistare auto che non inquinano, nell’interesse di tutti, ma viviamo in tempi in cui dell’aria che respiriamo sembra che nessuno si interessi più.
  • Eni-Plenitude taglia i prezzi per due mesi (0,65 in DC). Che succede? Altri seguiranno? Guarda il VIDEO

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20 COMMENTI

  1. Ho visto molte colonnine ostaggio di mercati fiere feste concerti ed eventi vari…pure per divertirsi giorni. Forse non è un problema per residenti che si fanno l’abitudine ma per uno che vorrebbe mangiare in uno ristorante e dal app ti dice che c’è una vicino poi scopri che non è accessibile. Sarebbe utile che queste colonnine fossero messe offline dal comune tramite una chiave. Sul app verrà segnalata offline.

    • Non c’è nessuna motivazione, un’auto elettrica dovrebbe pagare il parcheggio. Però non si può fare pagare il parcheggio per accedere ad un’area di ricarica, non ho mai visto un benzinaio fare pagare la sosta per effettuare un rifornimento.
      P.s. ho un’auto elettrica ma anche una a benzina

      • Dal benzinaio ci stai 5 minuti ed è un’area privata.
        La colonnina viene utilizzata per un periodo maggiore ed è su suolo pubblico di competenza del comune.
        La differenza è questa.

    • Soprattutto pensando che la maggior parte delle elettriche occupano più spazio essendo mediamente più grosse delle altre vetture.

      • Non diciamo cavolate.
        L’area di parcheggio del singolo autoveicolo è delimitata da strisce, e lo spazio è standard per tutti, dalla Smart all’Hummer.

        • Certo, ma tanti parcheggi delle piazze dei comuni più piccoli sono spesso sprovviste di delimitazioni. Dove ci passano 5 panda non ci stanno 5 tesla model y o anche le varie eqs o altri

  2. Ci sono molti casi simili, nei parcheggi a pagamento.
    Ed in effetti pagare pochi spicci non crea sto grande problema.
    Hai comunque il posto auto “riservato” a te che ricarichi.
    Il problema nasce quando le colonnine sono installate nei parcheggi a pagamento con sbarra apribile.
    Colonnina libera ma sbarra inesorabilmente chiusa, a causa del semaforo rosso per parcheggio full.
    EnelX a Sottomarina per esempio.

      • I 2 stalli, visibili da fuori, erano liberi.
        Il personale del parcheggio ha semplicemente detto di attendere che qualcuno esca dal parcheggio.
        I 2 stalli di ricarica sono fuori dal conteggio dei posti auto.

  3. https://www.ansa.it/ansa2030/notizie/energia_energie/2025/04/10/demanio-avvia-concessione-terreni-per-impianti-fotovoltaici_265ae0f4-56ea-43f6-90b7-16aa8bdfa7d7.html

    Se questa bella notizia porterà a risultati apprezzabili… credo che a breve anche i più piccoli enti pubblici cercheranno di facilitare la transizione energetica..se non per convinzione, per convenienza.
    I costi crescenti delle proprie attività ordinarie e la frequente casistica di opere straordinarie e di somma urgenza da realizzare (causa frane alluvioni etc) porterà a cercare di tagliare almeno i costi energetici quando realizzabili con F.E.R. locali o tramite C.E.R., anche a partecipazione pubblica.

    A quel punto diventerà automatico acquistare o fare noleggio CONSIP di mezzi elettrificati e dover decidere dove posizionare nuovi punti di ricarica, sia ad uso esclusivo che pubblico.

  4. Comprare l’auto elettrica non vi rende speciali e superiori… Pagate i 2 euro di parcheggio come tutti i comuni mortali senza frignare

  5. Quelli segnalati da Claudio non mi sembrano problemi insormontabili, né mi pare che il sindaco sia improvvisamente diventato un agente della SPECTRE.
    Il mercato settimanale si tiene UNA VOLTA a settimana (appunto), solitamente nelle ore mattutine. Qualche ora di indisponibilità della colonnina non sarà la fine del mondo visto che, molto probabilmente, in un piccolo comune l’area mercatale è l’unico spazio che si prestava ad ospitare un punto di ricarica per BEV.
    Se poi lei pretende di dover caricare proprio in quel giorno e in quelle ore, vuol dire che la rogna se la cerca di proposito.
    Riguardo ai parcheggi nelle aree blu, con 40.000 euro di macchina sotto le natiche, stiamo a spaccare il capello per 2 euro?!
    Suvvia siamo seri…..

    • Esatto! In molti piccoli comuni la piazza del mercato è la stessa da decenni, lamentarsi perché la mattina di un giorno non si può caricare.
      Tra l’altro il mercato si tiene solitamente al mattino, che problema c’è, visto che leggendo qua caricano tutti di notte gratis?

  6. L’agevolazione dei parcheggi gratuiti è evidente che prima o poi sarebbe sparita, anzi il comune di Roma la abbona persino alle auto mild hybrid….
    Per risolvere il problema della colonnina imprigionata basterebbe metterne una seconda in un posto sempre accessibile, il problema semmai è del gestore che dovrebbe segnalare quelle temporaneamente indisponibili in alcuni momenti della settimana.

    • Come le Ztl. Nel momento in cui dovessero essere intasate da auto elettriche, verrebbero limitati gli accessi a pochi eletti.

      Un po’ come le figurine, prima volta album gratis, poi paghi.

  7. Sarebbe bello un vostro articolo a Dolo, unico comune della provincia veneziana a non avere neanche una colonnina di ricarica nonostante la sua estensione e importanza. Quando si parla di volontà politica ..

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