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Anche Citroen prepara l’elettrica primo-prezzo

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Anche Citroen prepara l’elettrica primo prezzo e ne dà un assaggio con un breve video. Si chiamerà e-C3, nella versione basic e avrà un’autonomia di 300 km.

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L’attuale della Citroen C3: la nuova versione sarà anche elettrica.

Anche Citroen in arrivo con la nuova e-C3

Le multinazionali hanno logiche tutte loro. E così succede che la prima immagine della citycar francese compaia sul profilo Twitter di Citroen India. Il motivo sembra proprio legato al fatto che la versione elettrica della nuova C3 verrà costruita nel grande Paese asiatico, per ragioni di costi. Con 3,98 metri di lunghezza (25 cm. più della Dacia Spring) e un bagagliaio con una capacità di 315 litri. Quanto ai dati tecnici, si parla per la versione entry-level di un batteria da 40 kWh, che garantirebbe un’autonomia di circa 300 km. Con un motore da 60 kW (82 Cv). Ma naturalmente per i mercati europei sarebbero previste anche versioni batterie più capaci, per un’autonomia più vicina ai 400 km, e motori decisamente più potenti. Come base tecnica si parla della stessa piattaforma sulla quale è stata costruita anche la piccola Jeep Avenger, da poco proclamata Auto dell’anno 2023.

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Olivier Francois, capo della marca Fiat.

Molto probabile che ne nasca anche una versione Fiat

È verosimile che della C3 elettrica arrivi anche una versione Fiat, dato che il Gruppo Stellantis ha stabilito un futuro a braccetto per i due marchi. Con auto essenziali, in grado di declinare una buona qualità a prezzi competitivi (ma non proprio low-cost). Il n.1 della marca Fiat, Olivier Francois, ha parlato dalla sinergia con Citroen in un’intervista rilasciata due mesi fa alla testata inglese Autocar. Spiegando con un’immagine colorita che produrre elettriche con prezzi accettabili (vista l’incidenza delle batterie) sarà possibile proprio grazie all’accoppiata con Citroen: “Quando si innescano le sinergie è come essere bambini a Natale, perché tutto diventa meno spaventoso”. È più che verosimile, quindi, che sulla base della e-C3 nasca anche una versione Fiat: col nome Punto, Panda o che altro? Ma non è detto che il clima sarà così natalizio, perché è normale che tra i due marchi mass market si innesti una sana competizione interna.

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9 COMMENTI

  1. C’è tanta strada da fare….vero e
    Prima o poi potremmo comprare EV a prezzi decenti!!!
    Sono fiducioso….ma guardandomi in giro vedo molte e dico molte persone che hanno a malapena i soldi per comprare auto dal valore dello sconto che a fatto Tesla (12000€),
    Oggi però le auto hanno dei prezzi assurdi, quando ho comprato la prima auto nuova costava 8.900.000 lire e guadagnavo da apprendista 1.100.000 diciamo che la compravi con 8 stipendi….. Il mese scorso un neopatentato figlio di un vicino è andato in conce per comprare una panda
    Prendendone una che avevano in casa e modello base….. 14.500€ che per lui che fa l’apprendista a 800€ al mese sono ben 18 stipendi!!!! Morale della storia??? Ha preso una Clio del 2003 tenuta molto bene con 60000km a 1200€…..

  2. É tutto bello e sarebbe IL segmento B per eccellenza. Città e dintorni (compresa gita domenicale fuori porta) per 4 persone, 310l di bagagliaio, 300Km di autonomia…
    A QUALE PREZZO?

    Perché la Avenger elettrica parte da 36000€ con 50KW di batteria (a 1000€ in meno c’é la MG4 64KW).

    Questa a quanto la mettono a 29900?
    Perché se é così “scaffale” e meglio la MG4 54KW a 800€ in più.

  3. Ed ecco come le marche blasonate salvano la produzione in Europa che tanto vi sta a cuore (dico “vi” rivolto ai commentatori da bar).
    Ma certo, scagliatevi tutti sulle cinesi o su Tesla che produce in Cina.
    Almeno le cinesi ve lo dicono chiaramente che sono cinesi (ovviamente 😀 ).
    Questi producono in Asia ma se non sei un po’ informato non lo sai. E paghi a prezzo europeo.

    Si torna sempre al solito discorso. Non serve salvare le vecchie fabbriche, serve cambiare mentalità e adattarsi al lavoro che il mercato richiede. Rimboccarsi le maniche e darsi una mossa.
    E se anche va male, chiudere avendoci provato sarà sempre meglio di chiudere avendo solo piagnucolato!

  4. -versione entry-level di un batteria da 40 kWh, che garantirebbe un’autonomia di circa 300 km. Con un motore da 60 kW (82 Cv).

    La Spring con 30 kwh fa circa 200/220 km veri in città carica a 30 kw in DC e ha 45 cavalli.
    E al di là delle note questioni di sicurezza, pare che il suo lavoro lo faccia benone.

    82 cv e 40 kwh… Se la ricarica in DC è sugli 80 kw come la 500 “base” … allora è grasso che cola.
    Certo: bisogna vedere il prezzo…

    -una versione Fiat: col nome Punto, Panda o che altro?-

    Balilla! Balilla!!! ahahahah!

    • Ma anche se é da 50KW DC. Questa NON é un’auto da autostrada se fa 300 Km WLTP in autostrada quanto può fare 200Km?

      Non é che ogni 150 Km ti fermi quanto deve durare il viaggio? E se dove ti fermi trovi la fast occupata?

      Secondo me questa sarebbe una buona seconda macchina da città/interland max 200 Km di distanza.

      Diciamo il fine settimana con la famiglia con 2/3 valige e l’albergo con il servizio di ricarica disponibile.

      Per fare lunghi viaggi ci vuole la 77KW che 400 Km te li fa in autostrada. E li dopo 250 Km prendi un caffè, vai in bagno, fai la fila alla cassa e quando esci hai il pieno.

      Ma questa se riescono a metterla a 25000€ (ma se non lo vedo non ci credo) io un pensiero ce lo farei sul serio

      • -Ma anche se é da 50KW DC-

        Senza dubbio.

        Mi limitavo a confrontare/incrociare le performance più o meno reali di un mezzo che esiste (dacia Spring) con le performances “potenziali” di questa Citroen. Partendo in quest’ultima valutazione da ciò che in Stellantis esiste già (500 elettrica)

        Per dire: la 500e in entrambe le sue versioni di batteria che io sappia può caricare in CC a un massimo di 85 kwh.
        Mi aspetto che questa futura Citroen, per altro annunciata con batteria da 40 kwh proprio come la 500, come minimo faccia almeno altrettanto.
        Cioè, sarei stupito se fosse diverso.

        -ogni 150 Km ti fermi-

        Senza dubbio. confermo che non rientrerebbe nella lista dei miei “desiderata” viaggiare in quel modo. Però se la sosta non è tragicamente lunga…

        -E se dove ti fermi trovi la fast occupata?-

        Ahhhh… a me lo dice? 😀
        Io son quello che sostiene che un na rete autostradale che prevede “per progetto” due o tre colonine ogni autogrill è qualcosa che nasce “già superato” dagli eventi. Per adesso mi danno dello sciocchino, vedremo più avanti.

        -Per fare lunghi viaggi ci vuole la 77KW che 400 Km te li fa in autostrada.-

        Eh beh, ma certo. 😉
        Però tutto dipende da cosa uno ci vuole fare con una vettura che sta a cavallo tra il segmento A e il segmento B. Personalmente rimango dell’ipotesi che con una vettura di quel tipo, ancorchè piccola, per quanto son diventate comode e funzionali sia del tutto lecito ipotizzare percorsi di anche 300 km con una o due persone a bordo.
        Se la velocità di ricarica sopperisce più o meno a quello che non riesce a fare la batteria… Mi par di capire che questo sarà il “filone di indagine” del prossimo futuro.
        Preferirei non dovermi appoggiare alla buona sorte (come dice lei: troverò la colonnina giusta, al momento giusto, nel posto giusto? la vettura caricherà davvero alla svelta?), ma se funzionasse … Meglio una mezza vittoria di una sconfitta piena. Diciamo così.

        -se riescono a metterla a 25000€-

        Sperèm. che già pochi non sarebbero.

  5. Benissimo, in Italia servono proprio queste bev.
    Ho visto qualche render della ipotetica nuova Panda e si nota la condivisione dei componenti con la futura R5.
    In pratica è sempre la stessa auto che, gira e rigira, Stellantis cerca di proporre (STLA Small ex e-CMP).
    Se portasse ad una cospicua riduzione dei prezzi, farebbero meno pena ma temo che inizialmente saranno esosi.
    L’unica mia speranza è che i volumi di produzione tornino a salire per abbattere il margine di profitto unitario mantenendo inalterato quello intoccabile degli azionisti.

    • Siamo lontani, di strada da fare ce n’è tanta. Ad oggi se vuoi minimo 400 km di autonomia WLTP spendi ben 35000 euro (32 con gli incentivi), non un euro in meno. Che poi 400 km in WLTP significa 300 km di autonomia in autostrada che nella vita vera significa prima rabbocco dopo 255 km, successivi rabbocchi ogni 210 km. Insomma gli consegni 35000 euro per avere indietro un’auto con queste limitazioni.
      La buona notizia è che nel 2025 la ID.1 e altre auto dovrebbero costare 25.000 e avere 400 km di autonomia. Già molto meglio ma di strada ce n’è da fare e non poca …

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