Rassegniamoci: anche Beagle Plug getta la spugna e alza i prezzi dei suoi abbonamenti flat, i più convenienti rimasti sul mercato. Un rincaro di circa il 30%
«Abbiamo resistito il più a lungo possibile, ma le dinamiche di mercato ci impongono ora questo nuovo tariffario. Siamo certi che comprenderete la necessità di questi cambiamenti» ha comunicato ieri ai clienti.
Da lunedì primo luglio l’abbonamento Flash da 100 kWh al mese passa da 50 a 65 euro. Quello Turbo da 250 kWh rincara da 120 a 155 euro.
In altri termini il kWh, che costava rispettivamente 0,50 con il Flash e 0,48 con il Turbo, passa a 0,65 e 0,62.
In poco più di un anno è raddoppiato il costo della ricarica pubblica
Quelle degli abbonamenti Beagle Plug restano tra le migliori tariffe sul mercato e una delle ultime possibilità di non svenarsi per un pieno di elettroni, soprattutto nei lunghi viaggi autostradali. Ma anche così utilizzare l’auto elettrica ricaricata fuori dalle accoglienti mura del proprio garage costa più o meno come utilizzarne una a benzina.
Sembrano lontanissimi i tempi in cui i prezzi erano esattamente la metà. Invece basta fare un salto indietro di 15 mesi. Gli abbonamenti flat della principale rete italiana, quella Enel x Way (interoperabili alla stessa tariffa con tutte le altre) prevedevano allora prezzi unitari oscillanti fra 0,31 e 0,48 euro, a seconda della capienza mensile. Ad agosto erano già saliti rispettivamente a 0,40, minimo, e 0,61, massimo. E poco dopo sparirono del tutto con le tariffe pay per use schizzate a 0,69 euro a kWh per le ricarica in AC, è fino a 0,99 per le HPC (ora ritoccate a 0,94).
Per chi non ha i Supercharger vicini rimane:
– Wroom a 0.44 AC e 0.49 DC fino a 50kW
– Repower Recharge Around a 0.6 sulle Free2X
Una inesattezza. Enel x non ha mai abolito i vecchi contratti flat e chi ce l ha, come me, se lo tiene ben stretto . Ha semplicemente impedito a nuovi utenti di sottoscriverli, proponendone altri.
In 10 mesi di guida in elettrico non mi sarei mai immaginato un aumento dei costi di ricarica su strada, così incisivo.
Chi ha tesla ha i supercharger, per gli altri salvo un paio di operatori che ancora reggono su specifiche colonnine o in specifiche situazioni, è un bagno di sangue. Che tristezza
I supercharger sono aperti ai non tesla da.piu di un anno. Sono l unica fonte di ricarica a prezzi accessibili per chi non ha una tesla.
Il mio prezzo di riferimento è sempre stato il metano (salvo il periodo dell’infinita abbuffata).
Caricando a casa da quanto ho l’EV più o meno ci sto dentro.
Se faranno in modo che non sia più possibile eviterò tutti i viaggi che non siano strettamente necessari, il che poco o tanto avrà conseguenze anche sul resto del ciclo economico.
Certo, finchè saremo 4 gatti, il danno non sarà tale da s-muovere la politica e l’imprenditoria.
Francamente l’ aumento dei costi di ricarica anche in paesi con PUN molto basso (con tanto apporto F.E.R.) faccio un po’ fatica a comprenderlo…
Capisco che con l’inflazione aumentino i costi per sviluppare nuovi punti di ricarica, magari ci saranno pure maggiori costi di urbanizzazione delle postazioni per la ricarica pubblica… Ma arrivare a raddoppiare in breve tempo il costo di un servizio che ha la materia “energia” con prezzi in rapido calo… è poco chiaro.
In Italia accusiamo facilmente i due oligopolisti a controllo governativo di imporre tariffe a tutti gli operatori in roaming … ma se accade anche all’ estero? Teoricamente Spagna e Portogallo dovrebbero avere tariffe molto basse pur in presenza di una rete ancora non molto distribuita e sottoutilizzata per scarsa presenza di BEV..
Chiedo… qualcuno sa spiegarmi questo andamento?
(se legato a fenomeni inflattivi dovrebbe essere uguale nella distribuzione carburanti…con rialzi molto forti pur in presenza di quotazioni Brent/WTI non certo record..considerando i rischi di trasporto attuali e le rotte seguite -a parte il forte commercio di idrocarburi illegali per triangolazioni con prestanome della Russia).
Damiano, scusami ma non capisco il tuo riferimento ad aumenti dei costi di ricarica in altri paesi europei in relazione a questa notizia sugli aumenti di BeaglePlug. Mi sono perso qualcosa?
Ho cercato qui su VE articoli recenti in merito, ma non ho trovato nulla.
Riguardo a BeaglePlug, condivido in pieno le tue perplessità e le tue domande, però osservo:
• nell’articolo non si specifica se gli aumenti che BeaglePlug applicherà riguardano solo l’Italia o anche altri paesi europei (ammesso che BeaglePlug abbia roaming attivi in altri paesi europei)
• il tono del commento della redazione è molto incentrato sull’Italia, cosa tuttavia comprensibile visto che gli effetti negativi principali in Italia riguarderanno la ricarica alle colonnine FreeToX
• ho provato a cercare le tariffe italiane ed europee sul sito di BeaglePlug, ma, al contrario ad esempio di Ionity – che trasparentemente indica le diverse tariffe in vigore in ognuno dei paesi in cui è presente –, questi ti rimandano all’app… (che non ho voglia di scaricare solo per verificare che tariffe praticano)
Tu hai verificato che, BeaglePlug a parte, siano scattati aumenti in generale negli altri paesi europei? Grazie!
Ciao Eugenio… sono in giro con famiglia fino a martedì.. Appena posso cerco di risponderti.
Buon w.e.
“Según estudios de la OCU, cargar un vehículo eléctrico en un punto de recarga de acceso público de carga rápida puede costar entre 50 y 80 cents./kWh y entre 25 y 50 cents./kWh para cargas lentas de hasta 50 kW.
En el caso de que cuentes con tu propio cargador eléctrico, estos precios se pueden reducir aún más si cuentas con una tarifa adecuada. ”
Cao Eugenyo … non ho potuto far molto stamane ma se guard le statstche d OCU .org (assoc az one consumator spagnola come Altroconsumo) son aumentat abbastanza negl ultm due ann come qua .. ma se guard le tarffe domestche quelle calano parecch o quando F.E.R. alymentano la rete.. )
nb: tastyera guasta…
Oramai la realtà dei fatti è questa, quanti credevano che i carburanti fossili sarebbero aumentati esponenzialmente e l’energia elettrica sarebbe stata a basso costo grazie al solare col paese cosparso ovunque di colonnine di ricarica sono ora piuttosto delusi.
Ora come ora i vantaggi economici (che fino a prova contraria sono quelli che alla fine fan fare le scelte di acquisto) pendono sull’elettrico solo se si può ricaricare a casa magari col supporto di un buon fotovoltaico. I prezzi di acquisto sono scesi si ma non sono ancora concorrenziali senza bonus e sicuramente non giustificano un acquisto con la scomodità di dover ricaricare a una colonnina quasi sempre non proprio sotto casa e soprattutto a questi prezzi al Kw, in più occorrerà vedere cosa succederà in Europa coi verdi probabilmente fuori dalla coalizione di governo guidata da PPE che non ha molte simpatie sulle politiche portate avanti da Timmersmans, con dall’altra sponda dell’Atlantico un Trump che vede le elettriche come il fumo negli occhi.
Insomma per il futuro ci sono oggi molte più incognite che certezze nei modi e nei i tempi, vedremo cosa accadrà.
Ma non bisogna confondere il breve periodo col medio/lungo, il problema politico è che si continua a lasciare che la Cina vada avanti.
Vedremo quanto saranno convenienti le ibride quando la Cina attaccherà Taiwan.
Quando è se la Cina attaccherà Taiwan il problema del costo delle ibride (o delle elettriche) temo che sarà l’ultimo degli ultimi problemi che dovremo affrontare
Vero, vero, ma oltre agli altri problemi avere anche il problema del costo del carburante. Lascia o raddoppia?
Ho sempre pensato che un giorno avrebbero portato i prezzi della ricarica ai livelli della benzina/gasolio…purtroppo sta avvenendo 😮💨 le mie paure si stanno confermando. Perché favorire una diversa mobilità senza guadagnarci un pò, visto che la gente è comunque disposta ad andare via ai prezzi dei carburanti fossili
Se l’avessero fatto per guadagnarci avrebbero dovuto aspettare ancora un po’.
Invece si sono mossi presto, perché l’obiettivo non è guadagnare dalle ricariche ma rallentare il più possibile per continuare a mantenere in vita la filiera degli idrocarburi, altrimenti destinata a ridimensionarsi molto velocemente.
Non mi sono mai considerato un privilegiato , ma viste le follie che continuano a vedersi sulle ricariche pubbliche, io che ricarico comodamente da casa , ammetto che sia un bel privilegio.
Siamo in un momento di grossa confusione. Un po’ di tempo fa c’era chi caricava alle pubbliche perché a casa la tariffa era più alta.
Ovvio che il tentativo sia quello. E poi stanno spostando il servizio sanitario tutto sul privato quindi oltre a pagare i carburanti quando ti ammali paghi di nuovo
Sono perfettamente della stessa idea, questo bel governo che abbiamo l’ha studiata bene con gli incentivi: anzichè impostare degli incentivi ragionevoli di lunga portata che avrebbero consentito di pianificare degli acquisti ragionati ha pensato bene di proporre incentivi roboanti (ma estremamente limitati: voglio vedere chi fino a ieri guidava una euro 0 con ISEE a 25k e oggi si sveglia a prenderla elettrica), bloccando di fatto il mercato nei mesi precedenti all’uscita di incentivi con un budget ridicolo che si esaurisce in mezza giornata. Ma secondo me, non solo il mercato è bloccato nei mesi precedenti agli incentivi, ma anche dopo, perchè come si sa, la speranza è l’ultima a morire e allora magari aspetta che in questi incentivi ci buttano ancora due soldi e io che non ho fatto in tempo a comprare la macchina aspetto sperando di riuscire ad avere di nuovo lo sconto… Il mio parere è che riusciranno solo a rallentare l’incedere della storia che presto arriverà, travolgendo tutti quelli che sono stati così ottusi da non voler riconvertire (mentalità, produzione, quello che vogliamo) e sono rimasti attaccati nella speranza che benzina e diesel continuino a vivere. Intanto chi è stato capace di farsi due conti in tasca (e vive in una casa dove riesce a ricaricare) non può che osservare allibito l’ottusità dell’ideologia che riesce a prendersela pure con gli oggetti inanimati che sono le macchine.
Chissà come mai da quando l’auto elettrica ha iniziato a diffondersi i prezzi alle colonnine sono arrivati fino quasi ad essere triplicati!?!?
Il gioco della politica nostrana è semplice: io rendo impossibile la vita ai possessori di auto elettriche e giocando con gli incentivi, come è sotto gli occhi di tutti, cerco di fermare, rinviare, disincentivarne l’acquisto.
In questo modo le persone finiranno per tenersi le vecchie termiche o di acquistarne delle altre facendo rallentare da parte dei car maker gli investimenti e lo sviluppo delle auto ad elettroni raggiungendo così lo scopo finale: MANTENERE ALTA LA DOMANDA DI IDROCARBURI.
Belle persone, con a cuore la salute delle persone ed i danni causati dalla crisi climatica.
E soprattutto, considerando che gli idrocarburi sono praticamente tutti da importare dall’estero (cosi come l’uranio di Fichetto Pratin) e andranno a costare sempre di più, mentre al contrario sole e vento li abbiamo già e ci costerà sempre meno sfruttarli, questi sono patrioti così del mega che più del mega non si può.
AGCM, se ci sei e non sei a pelle di leone, batti un colpo…
Deve essere un gioco della politica europea perché costano così ovunque e pure con pun al minimo. Immagina che si alzi male uno che abita vicino a un pozzo di gas