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Amsterdam: premio a Transfluid e Sealence presenta jet da 1000 kW

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Amsterdam

Apre Electric & hybrid ad Amsterdam, fiera della nautica elettrica fino al 23 giugno. Folta la delegazione italiana (qui tutte le aziende con le loro proposte) da giganti come Fincantieri ad operatori di stazza internazionale come Torqeedo o l’italiana Transfluid che in Olanda ha acquisito la Bellmarine e che si è aggiudicata il premio per il miglior sistema di propulsione dell’anno. Tra gli espositori  Sealence che presenta diverse novità a iniziare dal potente jet da 1000 kW. 

Transfluid sul podio più alto premiato per il sistema di propulsione dell’anno

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Il prestigioso premio conquistato dal marchio: il miglior sistema di propulsione dell’anno

Sono italiani con un piede in Olanda – dove hanno acquisito Bellmarine – e insieme al marchio Genevos specializzato in celle a combustibile  per l’idrogeno (ne abbiamo scritto qui) e quest’anno si sono aggiudicati il premio per il sistema di propulsione dell’anno dei ‘Electric & Hybrid awards’.

Ottimo riconoscimento per l’azienda italiana di Ugo Pavesi presente in tutto il mondo con i suoi motori elettrici, a iniziare dai canali di Amsterdam, sia in versione ibrida sia in versione full electric e che ora sta sperimentando con Genevos l’idrogeno.

Il motore da 1000 kW di Sealence più la batteria da 83 kWh

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Lo stand mobile di Sealence

Abbiamo parlato con Wiliam Gobbo, Ceo di Sealence, presente alla  fiera più importante con la startup (ma con grandi capitali raccolti) innovativa. “Quest’anno presentiamo nuovi jet, sono sempre più potenti e arriviamo fino a 1.000 kW (1.360 cv)“.

Grandi motori devono essere accompagnati da batterie con capacità estesa: “La nuova batteria SAFE-Li da 83 kWh che si caratterizza per una elevatissima densità energetica, al livello delle migliori Tesla, e soprattutto per essere Fireproof ovvero non può prendere fuoco neanche nei casi di danneggiamento grave“.

start up innovative
A sx il ceo Wiliam Gobbo fondatore della società, a dx il professor Ernesto Benini

Questa novità tecnologica: “E’ stata sviluppata in collaborazione con Fiat Powerttain Technology (Iveco Group) e messa a punto nei laboratori di eDrivelab, startup dell’Università di Parma“. Recentemente entrata nel mirino ed acquisita da William Gobbo anticipando altri big del settore. L’altro prodotto in vetrina ad Amsterdam è “un incredibile powerbank per yacht e megayacht in grado di fornire energia per almeno 12 ore per tutti i servizi hotel di bordo.

Quando il sistema rileva di essere in ‘riserva’ un recharger a biodiesel riporta il sistema al 100% in meno di 20 minuti“. Queste le novità presentate allo stand 1512 Hall 8, anche questo innovativo come si può vedere dalle foto e in ottica di economia circolare perché riutilizzabile in altri siti ed eventi.

I caricabatterie di bordo di EDN

EDN Nautica elettrica
EDN- BHP19-22 i caricabatteria di
bordo proposti da EDN

Ad Amsterdam (stand 1070) un altro marchio italiano che espone è la EDN – fa parte della multinazionale MTA – conosciuta a livello internazionale per lo sviluppo e la produzione di convertitori di potenza e caricabatterie per i veicoli elettrici e ibridi. A Electric & Hybrid Marine Expo presenta “un’ampia gamma di caricabatteria di bordo (OBC) per applicazioni nautiche”. Più nel dettaglio “particolare attenzione meritano i nuovi caricabatteria di bordo BHP19, per il mercato USA, e BHP22 per quello europeo“.

Di cosa si tratta? “BHP19 e BHP22 si distinguono per una tecnologia di conversione che migliora la densità di potenza e la potenza specifica, e per la loro bidirezionalità che consente il flusso di energia in due direzioni: da e verso la batteria“.

Questa caratteristica permette “di poter essere impiegati in applicazioni quali la V2L (vessel to load) dove l’OBC viene utilizzato come inverter per alimentare carichi in corrente alternata all’interno dell’imbarcazione. BHP19 e BHP22 hanno inoltre, rispetto ai precedenti prodotti di EDN, peso e volumi inferiori, rispettivamente del 30% e del 25%, e la densità di potenza è stata aumentata del 35%. BHP19 e BHP22 si caratterizzano per l’isolamento galvanico che assicura una netta separazione del mezzo dalla rete, garantendo la massima sicurezza operativa“.

L’azienda, ci ha fornito una descrizione molto tecnica, nella sede di Cinisello Balsamo in provincia di Milano ospita un dipartimento di ricerca e sviluppo avanzato e un’area produttiva.

Seguite Vaielettrico.it nei prossimi giorni per conoscere  le altre novità presentate ad Amsterdam.

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2 COMMENTI

  1. E’ dal 2019 che questa azienda va in giro a presentare la sua startup e raccogliere soldi da chiunque gli dia credito ma finora non mi risulta ci sia nessun prodotto in commercio. Abbiamo visto cilindri colorati esposti nelle fiere nautiche, piccoli prototipi girare in pozze d’acqua, e tanta propaganda su varie riviste del settore e nel web in genere, per il resto non c’è niente che navighi o che stia a galla… aspettiamo fiduciosi in qualche prodigioso risultato (più o meno).

  2. Benissimo per questi riconoscimenti. Ma ancora di progetti concreti ed applicazioni commerciali non se ne vede ombra. Il gruppo Sealence se non erro dovrebbe applicare la sua tecnologia su un mezzo che servirebbe l’utenza delle isole campane, vado a memoria, di altro, tranne qualche forma di sperimentazione, su battelli pneumatici o imbarcazioni per uso diportistico, non c’è altro. La domanda è, ma quanto tempo occorrerà per vedere esempi e applicazioni fattive? L’interesse per questa nuova tecnologia sembra abbia trovato interesse da più aziende nel settore, ma la cosa pare si fermi lì. Felice di essere smentito, con progetti, nomi e date reali sull’impiego dei jet.

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