Amsterdam mantiene le promesse. Dal 1 aprile, via alla Ztl riservata alle barche green in centro città. Solo a remi, elettriche o ibride ma che navigano in elettrico. A emissioni zero.

Il Comune di Amsterdam pubblica la mappa con le stazioni di ricarica con le barche
Il dato interessante di questa scelta è la buona organizzazione della Ztl. Nel suo sito il Comune pubblica tutte le disposizioni e le regole da rispettare.
Ma oltre il regolamento però la città mette a disposizione dei diportisti urbani anche la mappa delle 15 stazioni di ricarica. Un link interattivo come guida per l’utente.
Chiaro l’obiettivo, ma è importante leggere la comunicazione istituzionale: «Ridurre l’inquinamento e promuovere una navigazione più sostenibile nei canali».
In una città con intenso traffico su acqua l’inquinamento è un dato significativo e impattante sulla salute pubblica.
Lo ribadiscono le autorità: «L’aria sporca della città è malsana per i residenti di Amsterdam. Riduciamo le emissioni di CO₂ e l’inquinamento acustico in città».

Quali imbarcazioni saranno ammesse nella Ztl del centro?
Via libera alle imbarcazioni elettriche, a idrogeno o a remi. Canali aperti anche alle ibride, ma sottolineano che ci deve essere un motore elettrico e uno termico.
Durate la navigazione nella Ztl si deve utilizzare esclusivamente quello elettrico.
Come tutti i periodi di transizione sono previste delle deroghe. Chi ha un permesso e ha pagato le tasse portuali può accedere al centro di Amsterdam fino al 2030.
Per i proprietari di imbarcazioni che sono in possesso del permesso di transito acquistato prima del 1° aprile 2025, la disposizione transitoria sarà valida fino al 1° gennaio 2028.
Sono escluse anche le barche commerciali (quindi non houseboat a vela)
Tutti, anche le imbarcazioni elettriche, devono aver richiesto un’autorizzazione rilasciata dalla Città di Amsterdam. L’eccezione vale anche per le imbarcazioni storiche.
Devono essere iscritte al registro FVEN (Federatie Varend Erfgoed Nederland), considerate patrimonio nautico. Attenzione anche qui la deroga vale solo fino al 1° gennaio 2030.

A emissioni zero anche il trasporto pubblico locale
La disposizione vale per i diportisti, ma pure per le imbarcazioni passeggeri che, come si legge nel sito della comunale, «devono essere a zero emissioni su tutte le vie navigabili interne di Amsterdam entro il 2025».
Anche in questo caso sono previste deroghe. «L’ambizione dei traghetti GVB è di essere completamente a zero emissioni entro il 2030».
Se si osserva la mappa – qui il link – la zona interessata non è ampia ma la norma incentiverà la conversione in elettrico/ibrido della flotta cittadina.

Supporto per i porti turistici, 14mila barche da diporto, su 600 unità passeggeri già 500 sono elettriche
«Offriamo un’analisi E-port gratuita per comprendere le attuali e future esigenze di alimentazione a terra e le possibilità di modernizzare le strutture di ricarica». Questo il messaggio delle autorità.
Sono 14.000 le imbarcazioni da diporto che navigano regolarmente nella Ztl che partirà ad aprile. Si contano anche 600 traghetti passeggeri: ma ben 500 sono già elettrici. Infine 10.500 navi ormeggiate in acque pubbliche.

In Italia siamo indietro, peccato soprattutto per Venezia
La situazione di Amsterdam non è paragonabile alle nostre città, i canali olandesi sono più facilmente navigabili, ma tanto si può fare anche in Italia.
A iniziare da Venezia dove i vaporetti – un nome che dice tutto sul loro impatto ambientale e sanitario – sono ancora super inquinanti. L’amministrazione ha annunciato dei traghetti ibridi, ma il percorso è ancora lungo.
Nelle altre città le vie d’acqua sono poco valorizzate. Segnaliamo il caso di Torino, con una piccola barca elettrica turistica. E poche altre iniziative.
Più interessante il dato sui laghi. Nell’Iseo stanno navigando due traghetti completamente elettrici. Sul Garda la compagnia statale Navigazione Laghi ha introdotto dei traghetti di linea ibridi.
In Sicilia la Liberty Lines ha puntato su un’intera flotta ibrida con navigazione elettrica vicino alla costa. Ricordiamo anche l’originale dei Navigli di Milano con GardaSolar.
Qualcosa si muove, ma poco. Con il paradosso che una parte importante dei motori elettrici delle barche di Amsterdam sono di una azienda italiana.
Ottima notizia!