Amministratore di condomini a Mattarella: incentivi ingiusti

Amministratore di condomini contro gli incentivi in arrivo. L’esclusione dal bonus di chi vive nei piccoli centri crea indignazione anche nella categoria. Ed  è all’origine di una documentata lettera di protesta inviata da  Paolo Pietro Ucini, titolare di uno studio a Soleto, nel Leccese. Indirizzata al presidente Mattarella e ai ministri competenti.

Amministratore di condomini a Mattarella: l’inquinamento non c’è solo in città…

amministratore di condominio

Come ormai noto a tutti, il decreto, così come è stato impostato, prevede la possibilità di usufruire degli incentivi Statali per l’acquisito di auto elettriche o a basse emissioni, solo a chi vive nelle cosiddette aree urbane funzionali (FUA). Senza che vi sia una qualsiasi ragione ambientale o giuridica posta a fondamento di tale provvedimento” si legge nella lettera.

Questo criterio adottato appare del tutto ingiustificato e discriminatorio e oltremodo contradditorio rispetto agli obiettivi ambientali prefissati. L’inquinamento non è un problema di esclusiva pertinenza delle grandi città o di qualche paese limitrofo ad esse. Inoltre penalizza i residenti delle aree urbane rurali e periferiche, dove l’auto è spesso l’unico mezzo utilizzato per gli spostamenti in direzione dei grandi centri abitati. Tale divario è amplificato anche dalla inadeguatezza dei mezzi pubblici. In tal modo viene impedito loro di sostituire veicoli obsoleti con auto a minor impatto ambientale”.

Perché escludere i piccoli centri dalla transizione ecologica?

amministratore di condominio

Prosegue la lettera: Questa decisione di fatto costituisce una palese violazione dei diritti di eguaglianza e parità di accesso alle risorse pubbliche di ogni cittadino italiano, sanciti dagli Art. 3 e 97 della Costituzione. Creando di fatto un grave precedente di esclusione territoriale nei diritti legati alla transizione ecologica. E delineando una divisione territoriale gravemente lesiva dei diritti di ogni singolo cittadino, aprendo le porte a forti contestazioni. Ritengo invece che gli incentivi ambientali debbano essere accessibili a tutti i cittadini “sulla base di criteri equi e oggettivi, come il reddito e l’effettiva necessità di sostituire un veicolo inquinante, senza discriminazioni legate al luogo di residenza. E chiedo alla SV Ill.ma, quale Garante dell’Unità e dell’equilibrio della Repubblica…, di vigiliare e sensibilizzare il Governo a rivedere con urgenza tali criteri. Eliminando la limitazione territoriale e garantendo a tutti i cittadini una transizione ecologica giusta e inclusiva“.

Risposta. Continuiamo a ricevere lettere di protesta per un provvedimento che sembra spaccare in due l’Italia. Non più tra Nord e Sud, ma tra grandi e piccoli centri. Vedremo che cosa accadrà quando la norma entrerà in funzione e che toni assumerà la protesta, tutt’altro che infondata.

Visualizza commenti (10)
  1. Ed eccoli qua gli italiani, tutti pronti a rivendicare il proprio particolare interesse fottendosene degli altri.
    Mi riferisco più che altro a quasi tutti i commenti qua sopra ed in parte minore all’amministratore che probabilmente fino ad oggi potrebbe pure aver ostacolato ogni tentativo di installazione di una semplice WB da parte dei condomini.

  2. Non capisco il senso di tutte queste lamentele. Fermo restando che non condivido le politiche ambientali dell’attuale governo. Questo provvedimento in particolare mi pare corretto nella sua logica. Le risorse (incentivi) sono limitati e a parer mio è giusto usarli dove l’inquinamento di prossimità è più concentrato. Semplice e lapalissiano.

    1. Il senso sarebbe nella buona possibilità che il cittadino percorra pochi Km per recarsi al lavoro, magari usa l’auto solo nel w.e. mentre il provinciale ne possa percorrere molti proprio per recarsi tutti i giorni in città.
      Per esempio mio fratello che da quasi 40 anni parte dalla provincia e va tutti i giorni in centro città.
      Ecco, forse usata da lui, che comunque non la vuole, l’EV porterebbe maggiore vantaggio sotto il profilo della lotta all’inquinamento.

    2. Pierluigi Mariotti

      Salve, non capisce il senso di queste lamentele ? Provo a spiegarglielo io : in provincia di Frosinone, dove risiedo io, possono usufruire degli incentivi solamente quattro, dico 4, comuni, due dei quali hanno pochissimi abitanti essendo piccoli paesi.
      Frosinone e provincia si trova nel bel mezzo della valle del Sacco una zona molto inquinata dove tra industria, autostrada del sole e strade importanti come la Casilina impattano molto dal punto di vista ambientale.
      C’è un pendolarismo con Roma molto ma molto sostenuto con tantissimi comuni della provincia di Frosinone ma ne rientrano solamente 4 come scritto prima.
      L’ incentivo dovrebbe essere aperto a tutti indipendentemente da dove si risiede essendo soldi di fondi pubblici.
      La metto a conoscenza anche del fatto che chi vende automobili come me ne venderà pochissime o nulla al contrario di chi le vende nelle zone che rientrano, le sembra giusto anche questo ?
      Se fossero soldi erogati dalle singole regioni o province sarei anche d’ accordo con lei ma qui parliamo di fondi nazionali ( europei ) quindi dovrebbero essere aperti a tutti.
      Da parte mia sono anche troppo alti come incentivi i singolii importi,
      La meta’ sarebbe stata più che sufficiente raddoppiando le vendite di auto a zero emissioni.

  3. Innanzitutto, bisogna legalizzare la professionalità dell’ amministratore di condominio, con l’ iscrizione in un apposito albo.

  4. E dopo il “lamento” dell’amministratore di condomini aspettiamo quello del fruttivendolo, del calzolaio, del pescatore…

    1. e dove erano tutti questi co frati quando hanno voluto il blocco del diesel euro 5 che impattava principalmente le grandi città??? come mai lì nessuno alzava dito per la difesa di chi abitava in quei luoghi? che ricordo dal prossimo anno entra in vigore comunque. Quindi no gli incentivi vanno bene così come li hanno fatti!

      1. Infatti il titolo corretto sarebbe “cittadino che è stato escluso dagli incentivi e che di lavoro fa l’amministratore di condominio”.

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