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Amburgo: dal 2025 solo taxi EV

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Una Tesla utilizzata come taxi: la marca di Elon Musk è tra le preferite dagli autisti.

Amburgo sarà la prima città in Germania a vietare i taxi a motore termico dal 2025: da allora solo emissioni zero, con una transizione già iniziata da tempo.

AmburgoAmburgo, una conversione senza traumi e polemiche

Il provvedimento era nell’aria da tempo ed è stato approvato in settimana con nuove norme locali sui cambiamenti climatici. Ma le flotte di taxi si stanno già muovendo. 65 mezzi dei 150 che compongono la flotta della società Best Taxi, per esempio, sono già passati alla trazione elettrica o a idrogeno. Altre 34 sono già stati ordinati e stanno per essere consegnati, attrezzati anche per il trasporto di persone su sedia a rotelle. “Siamo fermamente convinti che il futuro del nostro settore sia elettrico e che questa data di passaggio sia realistica e fattibile“, è l’analisi di Thomas Lohse, CEO di Hansa, altra società di taxi. Gli fa eco Anjes Tjarks, senatore dei Verdi:  “L’industria è pronta a lasciarsi alle spalle l’era dei motori a combustione. Gli e-taxi si sono dimostrati affidabili, convenienti ed economici rispetto ai taxi a combustione“. Al momento sulle strade di Amburgo sono circa 350 i taxi a emissioni zero in servizio.

AmburgoE in Italia? molto ibrido, ancora poco elettrico

In effetti in Germania il passaggio alle emissioni zero, previsto dalla UE per il 2035, viene vissuto con una certa naturalezza, senza le aspre polemiche in corso da noi. Pochi giorni fa la Mercedes ha fatto sapere di condividere la decisione di Bruxelles e di puntare a lanci di novità solo-elettriche già a partire dal 2030. In Italia anche la transizione alle emissioni zero nel trasporto pubblico, bus e taxi, procede con più lentezza è difficoltà. Bologna e Firenze sono tra le città che più si sono adoperate per una progressiva elettrificazione delle flotte di taxi, ma tra mille polemiche e resistenze. Nei decenni passati molto tassisti sono passati all’ibrido, grazie a offerte piuttosto allettanti da parte di Toyota. Ma l’ulteriore salto verso l’elettrico è vissuto con molta più difficoltà, per il prezzo delle auto e per l’autonomia più contenuta.

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13 COMMENTI

  1. Buongiorno
    Un altro esempio in Europa
    La società di taxxi ad idrogeno Hype che gestisce 600 taxxi ad idrogeno a Parigi
    Cordiali saluti
    Patrick Droulers

    • ITROCENO? ITROCENO???
      noi fanatici della batteria italiani non lo vogliamo l’itroceno.
      tutta corrente sprecata che blablabla..

  2. Anche i tassisti italiani non sanno fare di conto e si fanno influenzare dalle teorie complottiste?

    “Ma l’ulteriore salto verso l’elettrico è vissuto con molta più difficoltà, per il prezzo delle auto e per l’autonomia più contenuta.”

    Ohhhhhhh! Evviva la verità! I tassisti italiani, che è la categoria che in assoluto conosce tutti i consumi reali e tutti i trucchetti per risparmiare anche sfociando nell’illegalità (ricordate le tante storie sul pos?), gli unici che sanno fare i conti perfettamente senza basarsi sul mi sembra, mi pare, mio cugggino mi ha detto, non passa all’elettrico per i 2 motivi citati. Eppure sono proprio i tassisti che apprezzerebbero i vantaggi dell’elettrico, la guida nel lusso del silenzio, i passeggeri comodi anche loro, l’auto che si muove in città, l’ambiente ideale per i consumi di un’elettrica, il risparmio delle colonnine flat di EnelX, l’autonomia di vetture come Kona e Tesla, il fullselfdriving di Tesla …

    Meno male che l’avete scritto voi, l’avessi scritto io apriti cielo. E meno male, dai, per una volta non tocca a me sorbirmi gli strali degli hater …

    • Ma perché un tassista dovrebbe essere credibile nella contabilità? Serve una laurea in economia per la licenza?
      Senza offendere nessuno ma a volte sbagliano anche i commercialisti….
      Ognuno pensa di fare bene i propri conti ma a volte capita di ricredersi.
      Per me il problema principale è l’alternanza dei governi e l’incertezza sugli investimenti.
      Non ci capisco più niente con questi decreti intermittenti

    • Enzo amico mik ma ti senti bene? Oscilli come un pendolo. Fai 15 giorni a dire peste e corna dell’elettrico, poi altri 15 a chiederti come mai non l’hanno inventato prima.

      Mi preoccupi. ☝️

      • Forse ho capito: Enzo, come me, te e il Dott. Magnum ha bisogno di una Tesla Performance per usarla in Drift Mode.
        Ma costa troppo e la frustrazione ha dato alla testa 😂

        • Il fatto che prima o poi comprerò la mia elettrica dei sogni, la Daytona EV che, per inciso e guardacaso, ha davvero il drift mode, non significa che poi guarderò dall’alto in basso i miei amici che guidano auto che hanno 30 anni e li accuserò di essere conservatori, retrogradi e disinformati perché non sono passati all’elettrico. E sono molti di più gli amici che guidano bagnarole che quelli che guidano auto da drift o che possono permettersi una Tesla.

          • Anche la M3P ha davvero il drift mode, me l’ha fatto provare l’unico amico che ce l’ha. Neanch’io posso permettermela.
            Ammetto che anch’io, quando sento persone che ostentano l’acquisto di una nuova auto da 35/40k in su (non elettrica), penso ad un’occasione mancata. Ma devo tenerlo per me dicendo quello che la gente vuole sentirsi dire: bravo!
            Ormai l’acquisto è fatto e di sicuro non intendo offendere o prevaricare.
            Se invece vengo interpellato prima, è ovvio che i ragionamenti propendono verso l’elettrico

      • La risposta è semplice ed è poi quella che alla fine dice VaiElettrico. Oggi l’auto elettrica va già bene per un certo tipo di persone. Più passa il tempo, più si risolvono certi problemi (autonomia, costi, velocità di ricarica) più sarà adatta a sempre più persone. La differenza tra me e VaiElettrico è che io non sono affatto certo che nel 2035 sarà adatta per il 100% di persone per cui auspicherei che ci fosse una finestra di salvaguardia per quella fetta di persone che, il 1 gennaio 2035, se gli rubano l’auto e devono comprarne una nuova, vorrebbe per motivi oggettivi e comprensibili continuare a comprarla a benzina o al più plugin. Per questo auspico che, ad esempio, la proposta sui “combustibili rinnovabili” (che non vanno confusioni con i “combustibili fossili alternativi”) avanzata dalla Commissione Europea venga approva così com’è scritta, senza variazioni. O, in alternativa, che si copiasse quanto stabilito in Oregon o in California. Basterebbe ed avanzerebbe.

        In questo modo dal 2035 in poi (ma anche prima) acquisteremmo tutti auto elettriche, tranne quei pochi che per una serie di motivi non possono e che quindi punterebbero o alle plugin o ad auto con combustibili rinnovabili. Non credo alla teoria dei no-scossa, sono una minoranza a cui si dà un risalto esagerato, credo che semplicemente quando i prezzi dell’elettrico si abbasseranno in tantissimi si butteranno a comprare l’auto elettrica. Per nostra fortuna, perché un vantaggio sull’ambiente lo dà. L’elettrica si venderà da sola sempre di più ogni anno che passa, non ha bisogno di tifosi e di faziosi, tutte queste lamentele sul perché non abbiamo già i numeri della Germania e della Norvegia quando abbiamo gli stipendi che abbiamo li trovi insopportabili, peggio quando poi qualcuno commenta (ma parlo anche di altri media) è che è colpa dell’italiano che è complottista, diffidente, odiatore e conservatore. Sarà che da meridionale ho subito tutti i pregiudizi del mondo, ma quando vedo la caccia al pregiudizio non ci vedo più, soprattutto se si ignorano i dati reali che sono questi e fotografano invece ben altra realtà: https://www.vaielettrico.it/findomestic-italiani-e-auto-elettrica/ . Questi sono studi, non la scienza di mio cuggggino.

        Chiuso il discorso. Per quanto riguarda la mia posizione personale, io sto solo aspettando di mettere da parte i soldi. Ti confido una piccola vicenda personale: ho un parente più giovane che ha fatto i soldi (lecitamente, eh …) e che ha proposto spontaneamente a me e a mia moglie una generosa donazione. Molto, molto, molto generosa, del tipo che dopo potrei acquistare quasi qualunque auto (e di certo quelle che mi piacciono). Ne ho parlato a lungo con mia moglie e sono dell’idea di non accettare quella donazione, non perché poi dovrei ricambiare o per chissà quale motivo, penso semplicemente che quei soldi sono suoi, un domani potrebbero servirgli e quindi è bene che se li goda lui perché lui se li è guadagnati. Insomma fossi indigente li prenderei subito, ma stando a galla credo di poterne fare a meno. Non so come finirà questa vicenda personale, ma dovesse finire diversamente e dovessi finire per accettarli, la prima cosa che farei andrei da un importatore ufficiale Dodge (ce ne sono diversi in Italia) e staccherei l’anticipo per prenotarmi la Daytona EV Banshee. Ma siccome quasi certamente non li accetterò, dovrò aspettare di mettere da parte lo stretto necessario per poter importare la versione base (e ci vorranno un po’ di anni).

        • Quando si corre in un prato, il fatto che ci sia un fosso profondo in vista, di solito, spinge le persone a prepararsi per il salto. Solo alcune, italiani di solito, spesso anche con il blasone Ferrari cucito in bella vista sulla giacca, arrivano incerte, non predispongono la postura per il balzo, che poi fanno immancabilmente male e in modo scoordinato. Alcuni individui più atletici, arrivano oltre il fosso comunque. Ma alcune di queste persone cadono perfino dentro il fosso e usano il fatto che – proprio loro, deh! – si siano sporcati, si siano strappati i pantaloni, si siano inzaccherati le scarpe, per dimostrare che andare verso il fosso, quando ci si è accorti che un branco di cani rabidi si dirigeva verso di noi con sguardo simile a quello di Putin, non era, in fondo, una buona idea. Secondo loro, farsi mordere, ferire e infettare è poca cosa, rispetto a scappare correndo verso un fosso senza la certezza di riuscire a saltarlo. O almeno, ritengono più equo dare loro la possibilità di fermarsi e farsi azzannare, anziché urlare “Saltiamo!”. Qui ci vogliono soluzioni, piani, mica tentativi! Si sentono più a loro agio con gli struzzi, che almeno un buco lo trovano e non vedono più quei brutti canidi bavosi.

    • ” I tassisti italiani, che è la categoria che in assoluto conosce tutti i consumi reali e tutti i trucchetti per risparmiare anche sfociando nell’illegalità”

      Io non ho mai visto dei Pitagora alla guida di un taxi… questo non vuol dire che siano delle bravissime persone, ma a fare di conto forse sono meglio altre categorie.

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