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Altroconsumo: quale ricarica conviene

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Altroconsumo fa i conti in tasca alla ricarica, mettendo a confronto i costi di colonnine “lente”, fast e prese domestiche. Risultato: vince la ricarica a casa. “In un anno si paga la metà rispetto alla benzina e molto meno anche del diesel“.

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La tabella di Altroconsumo con i costi media nelle varie modalità di ricarica, aggiornati a febbraio.

Altroconsumo: rifornendo a casa si risparmia

Tra le varie associazioni, Altroconsumo è sicuramente uno dei riferimenti più rispettati e attendibili, con comparazioni effettuate in modo accurato. In questo caso sono state analizzate le diverse tipologia di ricarica, facendo la media dei prezzi dei principali fornitori.  Sono dati di grande interesse, anche se nel frattempo in marzo si sono verificati alcuni aumenti da parte di grandi aziende come Enel X Way. Mentre da aprile Arera ha nuovamente tagliato il prezzo dell’energia elettrica ai clienti ancora legati da contratti in regime tutelato.  Nelle rilevazioni di Altroconsumo  si passa da 36 centesimi/kWh nel caso della ricarica a casa (considerando il costo medio) fino a 93 centesimi/kWh se si fa il pieno alle colonnine ultrafast.  Sono poi stati confrontati i costi di percorrenza di diverse tipologie di auto: benzina, diesel, elettrico, ipotizzando due scenari per una famiglia di 4 persone. Risultato: “L’auto elettrica continua a convenire se confrontata con il caro carburanti“.

AltroconsumoGli abbonamenti convengono, a patto di utilizzarli per intero

Secondo Altroconsumo, i costi di percorrenza delle elettriche sono molto inferiori rispetto a quelli delle auto a combustione interna. In particolare quando le si ricarica in casa, ma anche (in misura minore) alle colonnine a bassa potenza. In un anno si stima 500 euro di spesa, contro 890 delle diesel e 1.000 delle auto a benzina.  Mentre se si ricarica  alle colonnine rapide o ultra-rapide, le auto diesel o benzina risultano più vantaggiose. Ma per gli automobilisti elettrici che fanno molti km c’è sempre l’arma degli abbonamenti, con l’acquisto di pacchetti mensili di ricariche pre-pagate. “Il prezzo del pieno a consumo va da 0,58 €/kWh a 0,93 €, a seconda della velocità di ricarica”, spiega Altroconsumo. “Mentre in ab­bonamento, guardando alle tariffe dei principali operatori di mercato, si paga­no da 0,31 a 0,53 €/kWh in base al piano scelto“. Con un’avvertenza: “Il problema però può sorgere se non si utilizzano ogni mese tutti i kWh inclusi: si rischia di pagare un costo fisso superiore alle proprie necessità“.

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15 COMMENTI

  1. Enel mette a disposizione pacchetti di ricarica, io in autostrada utilizzo le ultrafast acquistando 320kwh al costo di 100 Euro e con la mia Opel Corsa e, ho fatto 1800 km a patto che andassi alla velocità di 100 kmh. Quando la volpe non arriva all’uva dice è acerba…

  2. Il mio vicino di casa, uno che ha fatto manifestazioni contro il 5G, mi ha candidamente confessato che alla sua Audi è stato tolto il FAP circa 4 anni fa “ma alla revisione è passata senza che mi dicessero niente”.
    Beata ingenuità… O no?

  3. E non dimentichiamo il fotovoltaico, che è vero che non tutti ce l’hanno o non lo possono avere, però l’ultima stima è di c.a. 1.140.000 impianti attivi in italia

  4. Caspita! si sono messi cinque minuti con la calcolatrice a fare 4 moltipliche e divisioni e hanno ricavato queste fantastiche tabelle!

    Io li assumerei per spendere i soldi del PNRR, di peggio tanto non possono fare.

  5. Le stime per 10000 km annui sono corrette, in effetti sull’elettrica caricata a casa ci sono 390€ di risparmio ( Ma non sulle ricariche fuori casa ).
    Anche se fosse il costo dell’auto elettrica rispetto a un diesel è di 10000€ in più ma anche se fossero 7800€ in più ci vorrebbero 20 anni per ammortizzare il costo sul risparmio carburante.

    • Fosse solo quello il risparmio, avrebbe ragione.
      Ma per le auto termiche occorre mettere in conto anche i costi di manutenzione, molto più alti di quelli delle auto elettriche… ed ecco che la differenza nel costo iniziale – peraltro non sempre così marcata e comunque destinata a calare – già oggi si riassorbe in pochi anni.

    • Prova a comparare il prezzo di una Model Y con quello di una Audi Q5 di pari accessori e vediamo se è l’elettrica quella che costa 10.000 in più 😉.

      • Bisognerebbe comparare auto x lo meno simili , ad esempio una corsa a benzina e una corsa elettrica o una 500 a benzina e corrispettiva elettrica

    • @Stefano, se ACI non racconta fregnacce e ogni tanto mi viene qualche dubbio, c’è la possibilità di confrontare i “COSTI COMPLESSIVI PER LE PERCORRENZE ANNUE RICHIESTE”, come proposto da roberto ho fatto il confronto per una percorrenza di 20000km annui tra Model Y e la più scarsa delle Audi Q5 e in effetti roberto sembra non sbagliare, il delta è di oltre 470€ annuo a favore di Model Y. Quando si parla di costi complessivi vengono presi in considerazione “COSTI NON PROPORZIONALI IN €” e quelli “COSTI PROPORZIONALI IN €/KM” quindi tutto, ma proprio tutto. La redazione potrebbe verificare se ho scritto stupidaggini oppure il calcolo è corretto. Ovvio, qualcuno potrebbe sostenere che Audi è Audi e Tesla nessuno se la fila, ma questi sono i numeri quindi l’utente finale deve valutare se acquistare i nome o il prodotto.

  6. Come al solito i consumi NON sono corretti: hanno sottostimato consumi le auto a pistoni e sovrastimato i consumi di quelle elettriche.
    ad esempio noi in famiglia usiamo una Renault Twingo ZE usata in citta e tangenziali con un consumo di 0,13 kWh/km ed una Tesla Model 3 SR+ con batterie LFP usata in autostrada e tangenziali con un consumo di 0,17 kWh/km.
    Consumi rilevati in un anno di utilizzo

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