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Altro aumento di ricarica, ora di Electroverse

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Altro aumento di ricarica, ora di Electroverse: un lettore veneto ci segnala che con questa app sulle Be Charge il prezzo in AC è salito a 0,65. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

altro aumento di ricaricaAltro aumento di ricarica: ora paghi 0,65 in AC, quando finirà questo Far West?

“Guardando l’app Electroverse, mi accorgo che hanno aumentato di nuovo la tariffa… 0,65 euro al kWh in AC, 0,90 DC su colonnine di ricarica Be Charge, che a Treviso è l’operatore più diffuso. Prima in AC si pagava 0,60. Il motivo dell’ulteriore aumento non è dato saperlo, visto che non c’é stato un avviso. Quando finirà questo Far West? È davvero frustrante per chi non può caricare a casa. Ci si sente in balia delle decisioni altrui, senza alcuna tutela o garanzia. Buon lavoro“. Andrea Mestriner 

altro aumento di ricarica
(Illustrazione dal sito Eni Plenitude).

Chi ha le grandi reti può dettare legge…

Risposta. Noi per primi ci chiedevamo fino a quando le app come Electroverse Octopus avrebbero potuto continuare a praticare prezzi così convenienti. In Italia i giochi li fanno i due operatori più capillari, che fanno capo ai grandi gruppi a controllo statale dell’energia, l’Enel (con Enel X) e l’Eni (con l’ex Be Charge, ora Plenitude On the Road). In una fase iniziale, per acquisire clienti (con i relativi dati), queste app hanno praticato prezzi molto convenienti, lavorando probabilmente in perdita. Noi non conosciamo i costi che i grandi gestori praticano per l’interoperabilità, ma possiamo immaginarli. E quindi, dopo un po’, le varie app si devono allineare al costo praticato dai grandi gruppi a tutti i clienti. Prezzi che, come dichiarato sul sito, in questo momento per l’ex Be Charge sono esattamente 0,65/kWh per le AC e 0,90 per le DC da 75 kW in su. Resta il fatto che siamo sui livelli più alti d’Europa, un problema di cui si dovrebbe occupare il governo. Ma si sa che l’auto elettrica non è in cima ai pensieri dei ministri, anzi…

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41 COMMENTI

  1. Finirà quando la gente smetterà definitivamente di acquistare auto elettriche (e venderà quelle che possiede).

    Forse qui non abbiamo ancora capito chi abbiamo al governo!?!?

  2. Speriamo in una implementazione più rapida di FER per poter staccarci dai prezzi innescati da GAS e petrolio… è l’unica.
    comunque sia, considerando un consumo di 6Kwh/100Km e 30€cent a Kwh a casa
    siamo su 1,8€ per 100Km e 3,6 spendendo sui 60€cent a Kwh caricando a bassa potenza. con 0,9 alle HPC siamo sui5,4€/100Km…
    Con una ICE considerando un consumo sui 5l/100Km in base a dove si fa rifornimento, siamo tra gli 8€ e i 10€ ogni 100Km

    Ok che le BEV sono meno diffuse, ma non misembra molto regolare questo andamento dei prezzi alle colonnine. Non esiste un qualche organismo che si interroghi e lo possa vietare/controllare?

    • 6 kwh/100km credo sia un po’ ottimistico. Una media potrebbe essere sui 15kwh/100km (io in città faccio 12.9 con id3, 9.5 su twingo). A 0.60 conviene ancora, soprattutto se paragonato ai consumi di un benzina (con Alfa Mito 13 km/l era un ottimo risultato nell’uso quotidiano). Se si pensa a un diesel i conti sul consumo possono cambiare, ma poi entrano altri fattori da considerare per l’uso (km annui, problemi fap se pochi, adblu, manutenzione, ecc).
      Il problema già affrontato qui è il costo di ricarica più alto d’Europa accompagnato da una miriade di app che fanno un po’ quello che vogliono e che, ahimè, rincorrono i prezzi di EnelX e Be Charge, in assenza di una vera concorrenza, privando così il consumatore della scelta. Auto elettrica o meno, un mercato in queste condizioni va regolato per ridare una tutela ai consumatori.

      • Si ma la mito è vecchia, fai un paragone con macchine moderne, se no non è paragonabile. Ti faccio l’esempio dei prezzi che mi aveva fatto il concessionario quando ho preso la mia corsa per le varie motorizzazioni: Te la danno per 36.500 elettrica (dicono 17,7kwh/100km, contando la dispersione del caricatore di bordo), 17.000 per il benzina (ed abbondiamo a 5,4l/100km)…
        Ora, se dovessi pagare la corrente 0,60 kwh non rientrerei più dei 20.000 euro di differenza, 100km mi costerebbero 10,62euro di elettricità contro 10 euro di benzina… Per fortuna che carico solo a casa.

        • In città le benzina sui 1.4 sopra i 100cv non credo facciano molto di più nel reale. I dati indicati sono sempre molto ottimistici poi. Il caso tuo non lo conosco, mi fido. C’è da dire poi gusto di guida, coppia, silenziosità… si valuta anche altro. Per il costo dell’elettrico ho fatto un paragone tra acquisto a rate, noleggio lungo termine e leasing… e ho preso nlt e il costo non è troppo diverso dalle rate e non ho il pensiero del rientro o perdita di valore per anzianità della tecnologia oltre kasko assicurazioni cambio pneumatici ecc incluse.

    • Forse volevi dire 6 km al kWh? 🙂 Vuoto per pieno, io dico sempre “con 3 kWh fai tanta strada quanto con 1 litro di benzina”, alle fast siamo ai .90 euro al kWh, altro che risparmiare, è come pagare 1 litro la bellezza di 2.7 euro…

    • Ma si che merluzzo… sono partito con i conti totalmente sballati….. abbiate pazienza… si… pessimistici siamo sui 6Km/Kwh….. considerando dissipazioni da ricarica…clima.. .etc etc…

    • Eccerto quando invece di produrre 100€ di fatturato a settimana, faranno 100€/giorno con tasso occupazione del 66% invece che del 2,3% OVVIAMENTE il KWh costerà 2€.

      Mo capisco perché le volpi si stanno estinguendo in Italia, ve le mangiate tutte voi.

  3. Fuori casa, tempo fa Wroom faceva 0.44 in Ac solo su Enel, ora 0.63. Poi Northe 0.51 sempre in Ac ora a 0.66, ora Electroverse da 0.60 a 0.65. Sono aumenti non banali in un momento dove i costi per l’energia sono abbastanza stabili. Rimane Repower a 0.60. Oppure la ricarica gratis dove disponibile di Lidl, Aldi o altri, che però non possono sostituirsi in toto a una rete di ricarica. Altre app non ne conosco. Bump e Evdc su tariffe ev sembrano più convenienti ma della seconda ho letto di qualche problema di troppo con i reali addebiti. Di Bump non ho idea.

  4. Questi articoli sembrano Benigni e Troisi, fermi al passaggio a livello chiuso, seduti nella FIAT Ritmo decapottabile, che gridano, di tanto in tanto “Oh, casellante!” in direzione del presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato – Roberto Rustichelli e poi “risolvono” da soli.

  5. non mi risulta che quando aumentano il prezzo della benzina avvisino prima… te ne accorgi quando arrivi alla pompa.

      • E qui lo dicono sui social, visto che il mainstream va a benzina. Con le auto termiche sei completamente alla mercé dei prezzi dei benzinai, con l’elettrico pure quando sei in giro ma per lo meno se carichi a casa li freghi e abbatti i costi a 1/3 (cosa che con la benzina non puoi fare)… La vergogna è che il prezzo alla colonnina non è manco legato al l’andamento del costo all’ingrosso, fanno quel che gli pare e l’Antitrust sta a fare il pelo nell’uovo su 1000 cavolate e su questo andazzo cieco è muto!

  6. Io l’ho sempre detto a chi mi diceva che con l’elettrico si risparmiava che era qualcosa destinato a finire. Quando tutti saremo elettrici sarà ancora peggio. Tutte le accise di diesel e benzina passeranno solo elettrico. Del resto il passaggio dell’elettrico non è per risparmiare sui costi di trasporto ma per non inquinare. Resta il fatto che in Italia non c’è persecuzione verso le elettriche è che i governi tutti quanti non si interessano mai ai cittadini in nessun campo trasporti pubblici prezzi energetici affitti mutui disturbatori telefonici con relative truffe. Interessano solo banche grossi gruppi finanziari e assicurativi e grandi industrie

    • condivido, forse solo se hai un supercharger Tesla dietro casa può ancora avere senso, di contro, sei hai il box dove ricaricarla, una BEV vince a mani basse.

  7. Finché non verrà spezzato il duopolio, c’è poco da fare: giungla è, e giungla sarà.
    L’unica bussola in questa giungla è e rimane TariffEV, ovviamente al costo di essere disposti a cambiare le proprie app di ricarica per inseguire quelle che offrono le tariffe migliori nel momento in cui si intende ricaricare e in funzione della colonnina a cui si intende ricaricare… 🤷🏻‍♂️
    À la guerre comme à la guerre!

  8. Scusate, ma quando mai i prezzi di Electroverse Octopus sono stati convenienti? Non la uso mai se non per vedere quante colonnine ci sono in una determinata zona, una volta ho caricato con la loro tessera e per 27kWh ho speso più di 24€, non capisco chi la usa, quando con altri operatori si spende anche meno 😅

  9. Vorrei ringraziare pubblicamente A22 Brennero. Colonnina da 180KW, 16,3KWh erogati in 10 min (rabbocco 45/70%), 6,9€ addebitati.
    Pagamento con POS senza app o altro.

    Se fossero ogni 100Km così chi la userebbe più la termica? E le 50KW a 38cent. Se non sei di fretta e vuoi fermarti mezz’oretta risparmi ancora di più.

  10. Ringrazio ogni giorno di avere un box per caricare e di aver scelto Tesla, così le poche volte in cui ho bisogno carico ai Supercharger se possibile. Negli ultimi anni ho fatto vacanze principalmente in aereo all’estero. Con la comodità della nuova EV in famiglia si pensava di cominciare a girare più in auto. Vivendo al nord alla fine finiremo per viaggiare comunque all’estero, tra carenza colonnine in certe regioni d’Italia e i salassi generalizzati del nostro paese, mi spiace, ma faremo così. E temo che tanti turisti elettrico stranieri cominceranno a domandarsi se vale la pena viaggiare con la loro EV in Italia. Alla faccia dell’Open to Meraviglia.

  11. Io non capisco perché ad ogni rimodulazione o aumento di tariffa si invoca il governo / il ministro / il complotto dei petrolieri.
    si chiama semplicemente libero mercato
    se all’estero costa meno, ogni utente è libero di andare a ricaricare all’estero 😀
    Anche io quando passo da san Marino o dalla Svizzera faccio benzina li.
    Qualsiasi prodotto in commercio non costa solo in base ai costi impiegati per produrlo ma ci sono studi approfonditi anche in base al luogo di vendita.
    quello che dovrebbe essere chiesto al governo é una riforma di semplificazione totale della tariffa e della vendita al pari degli idrocarburi.

    • “Io non capisco…”

      Forse perché non sa che oltre il 70% delle colonnine installate oggi in Italia è in mano a due proprietari, i quali sono a controllo governativo.
      Da tale posizione dominante, i due stanno bullizzando gli altri operatori della ricarica imponendo loro prezzi per il roaming sulle loro colonnine che strangolano qualsiasi tentativo di praticare prezzi concorrenziali.
      Nei paesi civili queste manovre vengono di solito intercettate e smantellate dalle varie autorità garanti. Ma questo, in questo paese governato da chi non crede nel cambiamento climatico né nella transizione ecologica e opera concretamente per perpetrare l’utilizzo di combustibili fossili, non succede, nel disinteresse (per non dire nell’interesse contrario) dei ministri (in)competenti.
      Le è più chiaro, ora?

    • A parte che fare il pieno di carburante in Svizzera non conviene proprio più già da diverso tempo, anche per il Franco più forte, ma qui non si parla di aumenti dello 0.5% come al massimo può avvenire per benzina o gasolio e per il quale c’è la stessa indignazione che proviamo noi, qui si parla degli aumenti che da oltre un anno ormai vengono fatti nell’ordine del 20/30% ma anche del 40% in alcuni casi, così, all’improvviso da tutti gli operatori. È come se a lei, Daniele, dopodomani portassero in tutti i distributori la benzina a 2.20 €/litro e fra 6 mesi a 2.80 €/litro. Beh, penso che non ci sia San Marino che tenga e si indignerebbe anche lei.

    • Avviso per tutti i benzinai: da domani, se DanieleR viene a fare il pieno da voi, 10 euro al litro e, se ha fretta, fate pure 15 al litro!

      • Andava bene quando enelx faceva super tariffe in roaming e si abbonavano da tutta europa?
        Tanto è solo un azienda a proprietà statale che regalava soldi a utenti esteri.
        Poi per vostra info, la benzina ha un costo di produzione di 0,90 cent al litro in europa. Per non parlare nel resto del mondo.
        Direi che la speculazione c’è già e da anni. Ed è esattamente cosi, ogni giorno ha un prezzo diverso e puo’ cambiare il prezzo anche del 30% nell’arco di pochi giorni.
        Poi, la proprietà delle colonnine non ha alcuna attinenza al costo finale del prezzo dell’energia.
        forse è meglio che vi fate un ripassino:
        https://www.enelx.com/it/it/faq/come-viene-fissato-il-prezzo-ricarica-auto-elettrica#:~:text=Oneri%20di%20rete%3A%20Questa%20voce,Reti%20e%20Ambiente%20(Arera).
        considerando il cronico sottoutilizzo delle attuali esistenti, direi che i prezzi praticato sono un miracolo ancora. Vedrete quando cominceranno ad invecchiare quanto costerà rifornirsi (costi di manutenzione a gogo).
        Anche sul discorso cambiamento climatico, sono pienamente d’accordo che esiste. ma se davvero vuole contribuire, di certo la soluzione non sono le auto elettriche, ma bensì abolire la mobilità privata. Tutti in elettrico si, ma sul bus o treno.

        • Com’è che io pago l’energia 16 centesimi al kWh (comprensivi di noleggio contatore e oneri di distribuzione) e chi me la vende ci guadagna ugualmente?
          Enel quando la produce dal gas la paga 8 centesimi, com’è che arriviamo a 60, 70, 80 centesimi?
          Perché Tesla, che non la produce ma la compra a sua volta, riesce a farla pagare 43 centesimi?
          Non c’è sotto un “filino” di speculazione?

    • Il mercato libero ha comunque delle regole. Quando poche aziende detengono la quasi totalità di un servizio/bene (che tra l’altro è stato un servizio essenziale, visto quanto lo Stato ha già investito centinaia di milioni in incentivi) e agiscono coordinatamente contro i consumatori per mantenere rincari generalizzati si chiama CARTELLO, ed è una pratica vietata dalla legge più o meno ovunque, perché va contro il principio di concorrenza del libero mercato. Chi deve fare rispettare le leggi riguardo? L’Antitrust, che pur essendo indipendente, viene nominato dal parlamento. Non aiuta il fatto che di fatto ENI è controllata dal ministero dell’economia e Enel è quasi nella stessa situazione…
      Ecco perché si invocano ministri, parlamento e governo…

    • Da possessore di Tesla, quando sono in viaggio, ricarico ai Supercharger intorno ai 0.45€ al kWh, diversi stalli a disposizione, no tessere, no app, no sbatti!

      I Supercharger sono in continua espansione sul territorio italiano e europeo, quindi nessuna preoccupazione.

      • Caro Duca… sei privilegiato…io ne ho uno a 40km da casa (il più vicino)..e tutti quelli che hanno Tesla nella mia zona (sono tanti) si devono arrangiare alle colonnine presenti in zona…non poche ..ma i prezzi son quelli noti…

  12. Ricordo che tempo fa appena mi arrivò gratuitamente a casa la card rfid di Electroverse raddoppiarono quasi il costo in DC alle ultra fast (Free to X), la tagliai subito e la buttai. Adesso che anche Repower ha aumentato il costo alle ultra fast durante i viaggi uso solo i Tesla Supercharger e per fortuna, sempre disponibili, sempre efficienti, sempre molto convenienti, sempre con ottimi servizi a disposizione (molto meglio che alle stazioni di servizio autostradali), sempre più apprezzati ed utilizzati. In AC rimane su qualche colonnina ancora Repower a 0.60 €/kWh, il resto è una giungla.

  13. chiederei ai vicini che dispongono di fotovoltaico e non , di mettere a disposizione posto auto per rabbocchi o cariche estese . ovvio dietro compenso

    • Era l’idea di Spark-E, presentata a inizio anno qui (https://www.vaielettrico.it/spark-e-l-app-di-ricarica-condivisa/), ma non so che fine abbia fatto l’iniziativa. Sicuramente c’è qualche intoppo burocratico che impedisce ai privati di scambiarsi elettricità tra di loro.

      Dal punto di vista economico avrebbe sicuramente senso: anche contando contratti non ottimali, costi fissi e balzelli, diciamo che a casa si pagano al massimo 30 cts al kwh. Pagarla 40 cts permetterebbe un rientro per il venditore e un prezzo ottimo per l’acquirente, e c’è gente che in casa ha pure wallbox trifase 11kw, quindi niente da invidiare alle colonnine AC pubbliche in termini di potenza.

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