Le Jeep Avenger consegnate ai sindaci di una Comunità montana dell'Alto Vicentino.
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Alto Vicentino: Jeep elettriche a 10 Comuni coi fondi del PNRR, grazie al progetto Green Communities, che prevede anche l’installazione di pannelli fotovoltaici. Ce lo segnala Gian Pietro, un lettore. La mail per scriverci è info@vaielettrico.it
Alto Vicentino / Per ogni Comune anche due impianti fotovoltaici
“Vorrei far arrivare una nota di ottimismo facendo conoscere il progetto Green Communities promosso dall’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti dell’Alto Vicentino e finanziato dal PNRR. Il 29 dicembre c’è stata la consegna di 11 Jeep elettriche, una a ciascuno dei 10 comuni aderenti alla Unione Montana, più una destinata alla Unione stessa. Tutto ciò a realizzazione di uno dei 9 obiettivi complessivi del progetto.
Una seconda linea d’azione già ben avviata è la installazione di 2 impianti fotovoltaici per ognuno dei 10 comuni aderenti, per un totale di 20 impianti della potenza di 20 Kwhp ciascuno. Gli impianti verranno collocati sui tetti di edifici pubblici già identificati e la gara d’appalto dei lavori è già avviata.
Sono convinto che la diffusione di BEV nelle pubbliche istituzioni, come avvenuto nel nostro caso, contribuirà a rendere la mobilità elettrica più familiare. Consentendo a tutti di apprezzarne le notevoli opportunità e di sviluppare una maggiore sensibilità ecologica. Complimenti per la vostra rivista che seguo con interesse“. Gian Pietro Piazza
Esperienze virtuose da far circolare (anche con un bilancio finale)
Risposta. Siamo ben lieti di far circolare le esperienze più virtuose, che molto spesso ci vengono segnalate dall’Italia dei piccoli centri, più che dalle grandi città. Auto a emissioni zero più impianti fotovoltaici per produrre energia pulita ci sembrano un ottimo modo di mettere a terra i fondi del PNRR.
E ci piacerebbe far conoscere meglio le idee che consentono di fare dell’Italia un Paese più sostenibile. Non solo per l’annuncio della partenza dei progetti: è altrettanto importante, poi, condividere anche un bilancio di queste esperienze. Tanto più se le auto vengono utilizzate per i servizi essenziali su strade di montagna e con tutte le temperature, offrendo un banco di prova interessante per tutti. E grazie a Gian Pietro per la segnalazione.