Alstom va alla conquista del trasporto pubblico locale italiano con Aptis, il bus elettrico in prova in sette città. Siamo saliti sul modello in “servizio”a Bologna.
Porta 95 passeggeri, tocca i 70 km, ha un’autonomia di 200 km con le batterie che si ricaricano in 6 ore. Sono collocate sul tetto del bus per aumentare la capacità del 20% – in pochi minuti – ad ogni capolinea, mediante soluzioni di ricarica a terra (SRS) o dall’alto (pantografo inverso). Questo l’identikit tecnico di Aptis, l’autobus da 12 metri che i francesi di Alstom stanno lanciando in Europa e ora sulle strade italiane (qui il sito web).
I primi modelli venduti in Francia
Alstom ha prima venduto in casa, ovvero a Parigi e Strasburgo, che ha acquistato 12 unità. I francesi sventolano la certificazione ufficiale Origine France Garantie: “Garantisce che più del 60% del valore aggiunto di Aptis è di provenienza francese”. Ora la prua è puntata sull’Italia, con un tour in 7 città dove l’e-bus entra in servizio per qualche giorno, gratuitamente, su una tratta gestita dal servizio pubblico. Sperimentazione e operazione di marketing già riuscita tra marzo e aprile a Firenze e Genova. In questi giorni è a disposizione dei bolognesi. Samo saliti a bordo, nel primo giorno di lavoro.
I commenti dei passeggeri bolognesi
Aspettiamo la seconda corsa della giornata alla fermata della Fiera di Bologna, nella piazza dove sorge anche la sede della Regione Emilia-Romagna. I bolognesi si sono già accorti di questa nuova presenza a emissioni zero.
Proprio sotto la pensilina della fermata notiamo la foto di Aptis in pieno centro, immortalato nel post della collega giornalista Chiara Pazzaglia: “Oggi in centro a Bologna mi è passato davanti il nuovo bus 28, Aptis, completamente elettrico. Fino al 5 maggio si sale senza biglietto, così che tutti i cittadini possano provarlo. Una bella idea, nella speranza che prima o poi, quando parcheggio 8-9 ore il motorino in via…, la sera non debba più trovarmelo ricoperto da due dita di polvere nera. E comunque Aptis è veramente bellissimo”.
Siamo a bordo, si viaggia comodi
Aptis arriva. A bordo l’autista, un tecnico aziendale francese e una coppia di pensionati bolognesi che appresa la notizia hanno voluto subito provare la novità. Tipo San Tommaso. Il veicolo viene promosso per il silenzio e per i benefici alla salute. L’autista sta prendendo le misure: “Ci si deve abituare”. Infatti ha quattro ruote sterzanti, rispetto alle due di un bus normale. L’autonomia? “Ho fatto il primo giro e sono al 90%, il display mi segna 160 km disponibili”.
Alstom sottolinea altre caratteristiche tecniche: “Il pianale interamente ribassato e le ampie porte doppie agevolano la circolazione e consentono alle persone con ridotta mobilità e ai passeggini di salire e scendere comodamente”. Si è pensato anche ai turisti: “E’ dotato di grandi finestrini panoramici per l’intera lunghezza: il 25% di superficie a vetri in più rispetto a un autobus standard più un’area posteriore di seduta con vista panoramica della città”. Un modello che si rifà al mondo del tram.
Dopo Bologna, Merano e Torino
La nostra valutazione nel breve test a bordo è positivo, per quanto riguarda il silenzio e il comfort. Si viaggia comodi. I bolognesi possono provarlo fino al 5 maggio gratuitamente, poi il tour tocca Merano (vista la sensibilità ecologica) e Torino.
Naturalmente il tour è promozionale, come sottolinea Giuseppina Gualtieri, presidente di Tper (l’azienda di trasporto locale): mancano accordi commerciali perché il piano triennale degli investimenti è ancora da scrivere e le gare da bandire.
Per di più a pochi minuti dal capolinea resta aperta la BredaMenarinibus la storica fabbrica bolognese degli autobus. C’è chi disegna un suo futuro elettrico, ma l’incertezza è grande. L’assessore comunale alla mobilità Irene Priolo assicura che la mobilità pubblica locale sarà elettrica. A partire dal centro storico, che ha necessità di aria pulita.
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