L’alluvione dell’anno scorso in Romagna ha anticipato il fine vita di migliaia di auto. Ben 4407 da rottamare. Solo 12 sono elettriche.
Certo in giro ce ne sono poche di auto con la batteria, ma durante l’evento estremo si è montata una campagna contro le Bev senza precedenti. Ma come confermano i numeri della Regione: sotto l’acqua si rovinano tutte le auto, sia termiche che elettriche.
Anche duemila da riparare, 9 le elettriche
Abbiamo i dati grazie al bando della Regione Emilia-Romagna che offre un contributo da 3/5mila euro per le auto da rottamare e 2mila per quelle da riparare.

Sono numeri che smontano le bufale e l’allarme lanciato nei giorni di piena. Sguazzarono nel fango della polemica giornali locali, poi Nicola Porro e il Comune di Ravenna emanò un’ordinanza solo per le auto elettriche (leggi qui). Come si legge nei dati il 99% dei rimborsi andrà a ripagare auto termiche.

Ci sono anche i dati sui veicoli da riparare. Sono 1906 e solo 6 sono elettrici. Insomma, come spesso succede sul tema, tanto rumore per nulla. Nelle schede qui sopra la Regione ha censito anche le auto da rottamare ibride e plugin. Difficile estrarre dati, ma è chiaro che sotto l’acqua il motore termico è in pericolo.

I dati sono destinati ad aumentare perché la Regione Emilia-Romagna ha riaperto i termini di un nuovo bando. “A partire dal 18 settembre prossimo, si apre il secondo bando regionale per la sostituzione dei veicoli distrutti, o danneggiati, dall’alluvione di maggio 2023”. A disposizione ci sono sei milioni, che derivano dalla raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna.
C’è una novità: si amplia la tipologia di veicolo per cui si può chiedere il contributo. Alle auto, ciclomotori e motocicli si aggiungono i furgoni a uso privato, le auto rovinate dalle frane, quelle vendute a privati nel periodo dal 1° maggio al 30 ottobre 2023.
Contributo più alto per le auto green
Più l’auto è ecologica, più alto è il contributo. “Saranno, come nella precedente edizione del bando, di 3mila o di 5mila euro per la sostituzione dei veicoli a seconda della classe ambientale (più la classe è alta, più alto sarà il contributo), di 700 euro per i ciclomotori e motocicli. Per la riparazione dei veicoli, invece, l’importo sarà fino a 2mila euro.
Bastava levare il “solo” dall’articolo per evitare i commenti da voi non graditi. Come al solito,come fate spesso voi giornalisti, un titolone fuorviante che non c’entra nulla con il senso dell’articolo.
Gli articoli si leggono prima di commentare, io faccio così, il solo 12 è legato a quello che ho postato prima ovvero si lanciava l’allarme rottura su tutte le macchine elettriche. Una falsità e solo 12 su centinaia di auto elettriche sono da rottamare. Mi sembra molto chiaro
Scoperta del secolo! Le auto, immerse nell’acqua fino al tetto, si rovinano! Allora anche le moto o che so, un aeroplano, sott’acqua si rovinano. Grazie a quest’articolo ho scoperto cose che non immaginavo potessero accadere… 🤣🤣🤣
Lei Enrico l’articolo, si spera, perché non avrebbe scritto queste due righe. L’articolo spiega l’ovvio, ma con dei numeri per rispondere a una bieca campagna portata avanti da giornalisti, testate e siti nazionali dove si sono lette queste assurdità: “Ebbene, se le automobili tradizionali si stanno recuperando con i consueti lavori di pulizia post allagamento, per le auto elettriche e ibride non c’è nulla da fare. Le batterie immerse nell’acqua non funzionano più. Era una circostanza già notoria, in quanto tutte le case automobilistiche precisano ai loro clienti che se guidano un’auto elettrica o ibrida non possono guidare in zone in cui l’acqua “supera la parte inferiore dei cerchi“. Cioè bastano pochi centimetri di acqua per mandare in tilt tutto l’apparato energetico della vettura. Figuriamoci un’alluvione che in molti casi ha sommerso le macchine”
Insomma Enrico prima di scrivere legga con attenzione
Un paragone che non ha senso, solo dodici non vuol dire nulla, dodici su quante auto del parco circolante elettrico?
Facciamo una bella prova, prendiamo due auto una elettrica e una termica, poi le immergiamo una accanto all’altra per cinque giorni, ma non in semplice acqua, ma fanghiglia limacciosa (quello che è realmente accaduto) e poi tiriamo le somme.
non ha letto l’articolo o non l’ha letto bene. Riscrivo le prime righe: Certo in giro ce ne sono poche di auto con la batteria, ma durante l’evento estremo si è montata una campagna contro le Bev senza precedenti. Ma come confermano i numeri della Regione: sotto l’acqua si rovinano tutte le auto, sia termiche che elettriche.
Ovvero non c’è stato nessun paragone. Si è risposto con i numeri a una falsa e orientata campagna mediatica nazionale durante l’alluvione che indicava le auto elettriche come non idonee in caso di eventi climatici estremi. “Sono come i cellulari quando cadono in acqua…”. Questo il livello, di giornalisti nazionali, smentiti completamente da questi numeri da migliaia e migliaia di auto termiche da buttare. E solo 12 elettriche. Cosa vuol dire? Che non è vero che l’acqua uccide all’istante l’auto elettrico. Quando entra molta acqua nelle auto si creano dei problemi. Quindi basta creare casi mediatici come fatto a Ravenna.
Riprendo da Meteoweb cosa scrisse: “Adesso si stanno verificando le prime esplosioni: una volta tolte dall’acqua, nelle ore e nei giorni successivi, le batterie esplodono e i mezzi prendono fuoco“). Capito?
Sulla prova le consiglio di leggere il nostro articolo dell’epoca per intero e le conclusioni https://www.vaielettrico.it/alluvione-in-romagna-2-tutti-i-rischi-di-unauto-elettrica/
Questi valori andavano rapportarti al parco totale e all’età dei mezzi, forse qualcuno approfitta per rottamare un vecchio mezzo anche se funzionava
Barbieri ritorniamo al punto, gli studi non si fanno a tavolino o al bar. Sono questioni complesse e che meritano competenze specifiche. L’articolo, grazie ai numeri della Regione, smentisce che solo le elettriche – come è stato inscenato durante l’alluvione – si rompono. Al contrario anche le termiche e in gran numero come si vede dai numeri.
Mah…la proporzione forse poteva avere un senso se in Italia il parco macchine fosse al 50% termico ed al 50% elettrico . Magari le 12 elettriche distrutte rappresentano la totalità (100%) di quelle presenti sul territorio alluvionato .
Non ho scritto le proporzioni nell’articolo, abbastanza semplici da fare, perché il dato da mettere in evidenza era uno: le auto termiche sono da buttare in caso di alluvione. Una ovvietà ma durante i giorni dell’alluvione si è montata una campagna mediatica senza parti, trasbordata con enfasi a livello nazionale, per una auto una elettrica bollita (neanche andata a fuoco). I dati della Regione dimostrano e smentiscono tale lettura di parte e interessata e mettono il tema nei binari giusti: tutte le auto che prendono acqua presentano dei problemi. In un Paese questo articolo sarebbe stato inutile, in Italia è necessario visto i tanti creduloni delle fake news
Forse ho letto l’articolo troppo di fretta, ma non mi sembra di trovare nessuna informazione percentuale, solo informazioni sul numero di domande, come potete pensare di fare delle statistiche sulle mancano le informazioni essenziali. Eg. Su un totale di N auto elettriche che sono state colpite durante l’alluvione vene sono X% che sono da riparare ed Y% che sono da rottamare. Dove sta N ? N non è il numero di domande. Grazie di completare l’articolo che altresì risulta del tutto con conclusioni errate.
Ma nessuno vuole fare statistiche. Sono stato abbastanza chiaro, riprendo un pezzo dell’articolo: “Certo in giro ce ne sono poche di auto con la batteria, ma durante l’evento estremo si è montata una campagna contro le Bev senza precedenti. Ma come confermano i numeri della Regione: sotto l’acqua si rovinano tutte le auto, sia termiche che elettriche”.
L’articolo, insomma, è una risposta alla campagna mediatica durante l’alluvione che indicava la fragilità delle sole elettriche. Qui si offrono i numeri che parlano di migliaia di auto termiche da buttare. Quindi la teoria delle sole elettriche è farlocca come quella delle elettriche che si incendiano facilmente. Sarebbe presuntuoso e metodologicamente errato estrarre dati e trarre conclusioni senza una serie e complessa indagine sul campo. Siamo sicuri però che in caso di alluvione sono in pericolo tutte le auto e non solo le elettriche
PS: praticamente tutte le elettriche consentono di continuare a guidare in acqua alta per allontanarsi senza spegnersi (a differenza delle termiche che aspirano acqua nel motore), intanto evitano che restino bloccate a “marinarsi”, o di lasciare il conducente in una situazione di pericolo crescente
poi buona parte delle elettriche hanno batterie e power train completo stagni fino a 1 metro di immersione.. con buone probabilità di sopravvivere alle alluvioni anche se lasciate a marinarsi
poiovvio pulire e far asciugare le tappezzerie e rivestimenti e interruttori vari interni senza che facciano la muffa o malfunzionamenti minori, e far controllare giunti, cuscinetti e paraoli trasmissione, è un altro discorso.. comunque per provare a salvare l’auto c’è almeno un lavoro/danno per migliaia di euro
Se una macchina va sott’acqua, che sia termica o elettrica sarà da buttare. Non capisco cosa si vuole dimostrare. Se ci fossero state 4000 auto elettriche e 12 termiche il risultato era lo stesso. Se proprio si vuole fare una comparazione interessante si prendano due auto uguali, una termica e l’altra elettrica, le si lascino entrambe a mollo in acqua fino al pianale per mezza giornata e poi si vede quale e se una delle due riparte
Purtroppo quella che lei ritiene un’ovvietà purtroppo non lo è per i fanatici degli idrocarburi che allagano il web con le loro pseudo teorie sulla fragilità maggiore delle auto elettriche durante un evento estremo come l’alluvione. Ha ragione però. In un paese normale sarebbe un articolo inutile, ma viviamo nel fanalino d’Europa per quanto riguarda la mobilità elettrica e probabilmente tra i primi per fake news sul tema.
Visto l’inquinamento mediatico riteniamo cosa buona e giusta far sapere come stanno le cose.
Onestamente non riesco a comprendere il senso di questo articolo. Cosa si vorrebbe dimostrate con questo “studio”? Che le auto elettriche possono funzionare anche sott’acqua? E meno male che i tifosi fanatici erano gli anti BEV. Mahhh…
Qui non è questione di fanatismo pro o contro le Bev. E’ questione di comprensione del testo. Eppure è scritto in perfetto italiano…
No no, ha ragione l’utente, non ha senso questo articolo, manca solo un bel pappapero finale per sancirne la definitiva infantilità
Ha ragione Lord Talpa, questo articolo è inutile. E lo dice chi lo ha scritto. Inutile in un paese civile dove non ci sono tanti creduloni alle più evidenti balle sparate al quadrato e tanti manipolatori seriali.
Si credo di saper leggere. E quindi, ripeto, cosa si vuole dimostrare? Dai su..se un’auto viene ricoperta dal fango la si butta, elettrica o termica che sia
Si vuole rispondere a queste sciocchezze che hanno impatto sui tanti che non hanno tempo e capacità per informarsi. Ecco cosa scrivevano noti siti nazionali : “Ebbene, se le automobili tradizionali si stanno recuperando con i consueti lavori di pulizia post allagamento, per le auto elettriche e ibride non c’è nulla da fare. Le batterie immerse nell’acqua non funzionano più. Era una circostanza già notoria, in quanto tutte le case automobilistiche precisano ai loro clienti che se guidano un’auto elettrica o ibrida non possono guidare in zone in cui l’acqua “supera la parte inferiore dei cerchi“. Cioè bastano pochi centimetri di acqua per mandare in tilt tutto l’apparato energetico della vettura. Figuriamoci un’alluvione che in molti casi ha sommerso le macchine”
Capito Marco?
Onestamente vorrei capire quale genio o fenomeno ha potuto dichiarare che un auto, di qualunque tipo essa sia, sommersa dal fango come ritratto nella foto, quindi non solo semplice acqua, non possa subire danni!
Che sia termico o BEV le auto non sono sommergibili e quella tipologia di fango ha la caratteristica di insinuarsi ovunque.
Quindi a prescindere dalla propulsione tutti i componenti sarebbero seriamente compromessi in una situazione del genere.
Così come le temperature invernali estreme bloccano i diesel senza la miscela artica.
O come è ormai assodato che anche le elettriche con climi rigidi, esempi ne hanno fatto la NAF Norvegese o la più recente Recurrent con prove su diversi modelli di BEV, riscontrano una perdita media di circa un 20% dell’autonomia dichiarata, alcune fanno anche peggio.
Sono situazioni particolari ma ci sono!
Probabile che in zona il rapporto termiche elettriche fosse in proporzione a 4000:12.
Con alluvione non si salvano, anche le termiche sono piene di elettronica, le elettriche non credo abbiano batterie stagne…
Premesso che qualsiasi auto sommersa a lungo è da buttare, le BEV hanno le batterie più stagne di un motore termico/serbatoio di benzina, questo si. Difatti è pieno YouTube di video in cui BEV attraversano dei piccoli guardi senza problemi mentre le termiche si fermano con fumate di vapore acqueo che esce dai tubi di scappamento… Ripeto, non è il caso dello stare a mollo nel fango 48h+
Ecco l’esperto nonostante i numeri molto chiari. Noi abbiamo messo i dati, forse sono gli unici al mondo, che sono evidenti. I suoi? Non mi faccia pentire di aver approvato il commento e cerchi di rispondere con dei numeri
Si tratta di un commento forse off-topic, ma sarebbe interessante conoscere tali dati in vista di eventuali assicurazioni aggiuntive che converrà stipulare non solo per l’auto (ma per anche pannelli fotovoltaici ed immobili).
Sarebbe interessante sapere, vedendo i video delle alluvioni sparse per il mondo, quante auto, annualmente, in Italia e nel mondo, vengono distrutte ogni anno.
Mi piacerebbe conoscere lo stesso dato relativo alle auto i cui parabrezza sono sfondati dalla grandine.
Conoscete se tali dati esistono/sono consultabili?
Secondo Aiped (Associazione Italiana Periti ed Estimatori danni) le tariffe delle polizze assicurative accessorie che coprono i danni alle auto prodotti da eventi climatici sono quasi raddoppiate
Qualcosa di simile lo stanno facendo anche per le case: a me hanno aumentato la polizza del 32 %, e la casa è nelle stesse identiche condizioni dell’anno prima.
Tra l’altro, hanno anche giocato sporco: ho chiesto un preventivo nei tempi corretti, in modo da poter poi eventualmente dare disdetta, ma non me lo hanno mai fatto.
Così, quando è arrivato il momento di pagare, ero obbligato a pagare, perché su quella polizza c’è il tacito rinnovo
Se avessi tolto la copertura per gli eventi atmosferici, avrei pagato molto meno
Grazie a tutti per le risposte.
In realtà sono interessato maggiormente al caso degli immobili. Il fotovoltaico, condominiale 5 kw (non superbonus) , installato dall’azienda che ha realizzato la ristrutturazione. Ho provato a chiedere un preventivo all’assicurazione con cui abbiamo stipulato una polizza per l’immobile. Ma mi ha inviato un questionario a cui non so rispondere in quanto chiedono molti dati tecnici che non conosco, essendo dati posseduti dall’azienda, che nel frattempo ha chiuso.
Secondo me sarebbe conveniente pagare una cifra commisurata al rischio grandine, che mi sembra aumentato negli ultimi anni. Ma la mia è una percezione basata sulle foto ed i video relativi ad eventi della scorsa estate.
In conclusione potrebbe essere giusto pagare una cifra intorno ai 50 €, se proporzionata al rischio, ma non converrebbe se superiore.
Ho amici assicuratori… visti pochi giorni fa perché pagato anche polizza x la casa (con F.V. e BEV); han confermato che i rincari sono generalizzati … ovviamente le vetture moderne son piene zeppe di componenti molto complesse e costose… anche molte ultilitarie han fari LED, impianti ABS/ESP e ultimamente tanti ADAS basati su sensori, telecamere, radar… E’ ovvio che tutti questi componenti in fase di riparazione e successivo risarcimento impennino i costi anche per i segmenti più bassi, figuriamoci vetture di categoria superiore.
In certi casi poi le vetture son “poco conosciute” e quindi si dilatano i tempi di riparazione, sia per le procedure da seguire che per il reperimento dei necessari ricambi.
Francamente sarei curioso di sapere l’effettivo destino delle vetture BEV alluvionate… Se i pacchi batterie son completamente danneggiati o solo alcune parti (contatti, fissaggi, etc) e quindi in grado di essere ripristinati, magari anche solo per uso storage domestico…. (un mega-pack da >40kWh non sarebbe male in casa no ? 😉)
le 12 auto elettriche sono assolutamente in linea con le % di BEV sul parco circolante (200000 rispetto a 40000000) per cui le BEV da buttare sono ne piu ne meno in % con le endotermiche da buttare .. l’unica diversità è che forse in media costano un po di più .
Come ho scritto nell’articolo: “Come confermano i numeri della Regione: sotto l’acqua si rovinano tutte le auto, sia termiche che elettriche”. Questo per tutti coloro che si stanno esercitando con le proporzioni. Il problema è un altro. Chi per ignoranza chi per bieca speculazione politica ha gridato e creato un allarme ingiustificato. C’è chi ha disegnato scenari tragici ma che alla realtà dei fatti e dei numeri si confermano tragicomici. Questo lo slogan: se tutte le auto sono elettriche durante un’alluvione – sempre più frequenti in tutta Italia – si rompono tutte e si rimane a piedi. Non è vero: se c’è l’alluvione sono da buttare tante, tantissime auto termiche che non resistono all’acqua alta. Questa la verità?
Magari ricordo male, ma l’unico problema che ricordo è quello segnalato nell’articolo qui sotto: una Leaf andata a fuoco dopo essere stata immersa sott’acqua per uno o 2 giorni.
E’ su quello che hanno puntato quelli che sono contro le BEV, anche perché in condizioni meno estreme, come ad esempio se si attraversa una strada allagata, è più facile rimanere a piedi con un un’auto a pistoni che con una BEV
Ricorda male, sono stati diversi gli articoli, per non parlare delle boiate scritte sui social. Senza citare la fonte, per non fare pubblicità a un noto giornalista anti Bev, questo scriveva e poi commentava: “Secondo quanto riportato dalla sezione automotive del…., infatti, se l’auto elettrica “rimane sommersa dall’acqua (specialmente in acqua salata) per un tempo prolungato, si può avere un danneggiamento dei componenti elettrici del sistema di alto voltaggio”. Un po’ come i cellulari”. Peccato che ben 4mila auto termiche sono da buttare via, e non finite perchè hanno riaperto il bando e quindi il numero è più alto. Questo il tema. Per di più io personalmente ho sentito i vigili che hanno parlato non di auto a fuoco, ma di auto “bollita” quindi probabilmente quella si è salvata le 400 termiche no.
Il problema è capire chi seguire …
Il mese scorso mi hanno invitato ad un incontro in cui si discuteva di mobilità elettrica, avente come relatori alcuni esperti ed un noto giornalista.
Al momento ho accettato, poi il giorno dopo ho scoperto che il noto giornalista era “il famoso ortaggio”, così ho subito declinato l’invito
P.S. Chi si informa solo tramite i social non va considerato capace di intendere e volere
Cero hai ragione anche tu
ma infatti io ho detto questo, elettriche o endotermiche finite sotyo l’acqua sono entrambe da buttare solo che mediamente le elettriche costano assai di piì (anche perchè più rrcenti) delle endotetmiche e un conto è rottamare 10 o 15000 euro e un conto è tottamarne più di 40000 … ci si incazza magati in tantinello di più … tutto li.
Antonio però scusami. Un esempio banale: puoi avere una Mercedes termica da 120mila euro e una Dacia pagata 15 mila perchè hai usufruito di incentivi, penso che ti faccia più male la prima che la seconda. E’ vero che le elettriche costano di più, ma in 25mila hanno usufruito di generosi incentivi, e altri prima di lavoro. Se la tua elettrica ha 4/5 anni puoi anche aver abbattuto il differenziale grazie a sconti su bollo, assicurazione, tagliandi, parcheggi ma anche energia se carichi quasi sempre da casa o con i pannelli. Io risparmio un po’anche caricando sempre da colonnina.
Insomma il discorso è ben complesso
Esatto, il ragionamento non fa una piega ma qualcuno usa i numeri per fare propaganda. Io bho…
Sarebbe interessante avere le percentuali, parco auto circolante diviso per categoria rapportato alle auto danneggiate per categoria.
Ho provato a fare qualche ricerca, e non ho trovato dati certi. Si va dallo 0.2% allo 0.6% di BEV circolanti in Italia.
Se non ho sbagliato a fare i conti, 12 auto corrispondono allo 0.27 % sul totale di quelle danneggiate, quindi bene o male il valore è in linea con il parco circolante
Esattamente. Che se son andate sott’acqua 9000 auto termiche e 25 elettriche. Direi qualquadra non cosa.
Scusi Paul dove ha letto 9mila? I rimborsi per le auto da rottamare sono 4407 le auto termiche da buttare, 12 elettriche. Poi da riparare 1906 termiche e 6 elettriche