Allarme Volkswagen: troppi costi, con taglio del personale amministrativo, e timori sul futuro di una macchina aziendale troppo lenta, coi cinesi alle porte.

Allarme Volkswagen: il futuro fa paura, tempo di risparmi nella macchina amministrativa
Qui non è problema di elettrico o non elettrico. I vertici Volkswagen sono convinti di avere una struttura aziendale troppo pesante per i difficili tempi a venire. E vogliono approfittare del fatto di avere ancora tanti baby-boomers in azienda per varare un piano di pensionamenti che consenta di tagliare il numero degli amministrativi. Secondo l’Handesblatt, l’obbiettivo è risparmiare 10 miliardi di euro dal 2026. L’azienda non conferma ufficialmente il piano, ma fa sapere di voler trarre vantaggio dalla “curva demografica” con cui è composto il personale. Entro dicembre sono attese comunicazioni ufficiali. La mossa mira ad aumentare i margini di profitto dal 3,4% dei primi 9 mesi 2023 al 6,5%, in modo da finanziare più agevolmente anche la transizione all’elettrico. Ma non si tratterebbe di uscite tout court: secondo la Reuters, ai nati nel 1966 verrebbe offerto un pensionamento part-time. Uno scivolo a cui potrebbero aderire in 3 mila.

Il top manager sferza i suoi: siamo troppo lenti…
+Il capo della marca Volkswagen, Thomas Schäfer, ritiene comunque che non sia solo questione di numeri. Ma anche di mentalità aziendale: ”Siamo troppo lenti, troppo complicati: questo non è più accettabile“, ha detto durante un evento interno. Se le cose non cambieranno, secondo il top manager, il futuro stesso dell’azienda è a rischio, non essendo più competitiva in molti business. L’aumento dei costi delle materie prime e gli alti tassi di interesse stanno rendendo le auto più costose, mentre la concorrenza (anche cinese) è sempre più aggressiva sui prezzi. “Il tetto è in fiamme“, ha scandito Schäfer. Un’espressione già utilizzata in passato dal manager, che ha sollevato l’ironia di alcuni dirigenti “Sembra proprio che nessuno abbia avuto l’idea di chiamare i Vigili del fuoco“, ha sussurrato uno di loro. Ma a non c’è molto da scherzare, anche perché a Wolfsburg preoccupa il fatto che le vendite di auto elettriche, su cui sono investiti enormi capitali, continuano a non decollare.
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Signori, questi sono gli stessi che truccavano le emissioni dei veicoli diesel: non dimentichiamolo. Per quanto mi riguarda ho perso da anni tutta la credibilità che avevo verso il brand. A quanto pare comunque nemmeno loro credono più in loro stessi.
Se fai pessime auto e super costose automaticamente la gente non la compra o preferisce altro di molto più efficiente e che costa anche meno. Per non parlare del design vecchio e antiquato, che per carità, ai 50/60enni può piacere, ma devono capire che bisogna fare veicoli per i giovani in quanto sono più propensi a comprare qualcosa di tecnologico (elettrica) ma allo stesso tempo devono capire che i giovani sono più informati e si sanno informare meglio, finché non cambieranno mentalità butteranno soldi su soldi…
lo avrò già postato, comunque:
ci sono commentatori americani di automotive e Bev (Munroe ed altri) che è un po che sbertucciano VW facendo siparietti comici sui manager VW, descritti come un’azienda lenta con troppi livelli di manager e lenta a prendere decisioni, ad esempio sui problemi avuti con i software ed altre scelte
un po’ li sfottono (con simpatia) un po sono seri:
in uno schetch, raccontano di dirigenti VW che comunicano via fax (loro dicono sia vera questa parte; ma il fax, oltre che anacronistico, può essere anche una forma di auto-tutela, pararsi, nelle aziende con problemi nella catena decisionale, usare il fax o stampare su carta le email come ‘prova’ conservabile)
poi lo schetck continua perc***ndoli, devono decidere una cosa, per cui si contattano via fax per fissare la data entro un mese per la riunione in cui verrà fissata la data per la riunione effettiva in cui decidere la cosa..
e poi esagerando:
why? perchè non siete andati a chiedere aiuto a tesla o a una grossa azienda esterna di software, quando avete capito che stava diventando un bagno di sangue da decine di miliardi e non ne uscivate con un buon sofwtare, rischiando di rovinarvi anche la clientela mente state lottando per la vostra sopravvivenza futura ( le prime generazioni di bev, ora pare che vada meglio)
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Molto in passato, in VW tirarono avanti per decenni il maggiolino Kafer con motori posteriori raffreddati ad aria, con piccoli affinamenti progressivi delle meccanica anche molto ingegnosi ma di retroguardia, conservativi, e riuscendo anche a realizzare varianti berline, station vagon, coupé ma tutte ancora sulla stessa meccanica e pianali simili del maggiolino
aspettarono parecchio fino ad essere abbastanza indietro dal mondo e fecero un certo sforzo per passare infine alla Golf (chiamando Giugiaro e copiando la meccanica della fiat 128) e alle prime Audi, con struttura moderna
bravi negli affinamenti, anche precisi, ma poco flessibili, lenti al cambiamento
Come sempre detto i posti di lavoro per l’elettrico sono infintamente meno solo parte di questi andrà in ricerca e sviluppo…. Se vogliono abbassare molto i prezzi (anche se secondo me potrebbero farlo già oggi) bisogna automatizzare quanto più possibile ed abbassare i costi, basti vedere le gigapress……
Dal mio aver lavorato lì dentro, posso dire che non è tutto oro quello che vendono, e questa loro presunzione nel voler essere sofisticati e altolocati gli si sta rivoltando contro. Incominciassero a fare veramente le “auto del popolo”, e non vetture super premium ( che poi non sono ).
Il problema di VW è il software e il prezzo. Troppo costose le auto, troppo obsoleto il software.
A proposito di software, mi fa sorridere il fatto che le uniche auto che hanno un software decente sono quelle che hanno Android Automotive OS, ovvero lo stesso software presente sulle auto a benzina. E la cosa divertente è che non tutte ce l’hanno, molte continuano con soluzioni proprietarie. VW a marzo di quest’anno ha annunciato il passaggio ad Android Automotive OS mettendo in pausa Cariad. Insomma alla fine il software è quello di una Panda del 1980 su cui gira un autoradio da 100 euro con Android Auto (sì, lo so che sono cose diverse, ma tanto Android Automotive OS di VW userà Android Auto per i contenuti aggiornati, perché tutti i produttori quando si tratta di aggiornare Android Automotive OS … state freschi …).
L’altro problema è il prezzo. Le VW sono le auto elettriche meno convenienti in circolazione. VW fa benissimo a continuare ad alzare i prezzi perché fintanto c’è richiesta sarebbe stupido svenderle. Ma qualcosa potrebbe cambiare con id2all e id1. Io ho qualche dubbio in proposito, nel 2025 tutti ci hanno promesso elettriche da 25000 euro e 400 km di autonomia … vediamo che esce fuori …
Questo è quel giorno dell’anno in cui incredibilmente devo concordare con tutto quanto scritto da Enzo. 😮
Ora, questo ragionamento non vale allo stesso modo, anzi in peggio vista l’arretratezza di partenza, per Toyota di cui si parlava giorni fa?
Toyota che fatica persino a supportare Android Auto e il DAB…. 😐
E che vende auto a prezzo pieno senza componenti perchè non riesce a procurarseli.
Ma anche altri brand non è che siano tanto diversi. Se VW inizia ad ammettere che il re è nudo potrebbe uscirne. Servirebbe un management con più libertà e vision. Direi… chessò…. mi viene in mente un certo Diess. Ah, già.
/// le uniche auto che hanno un software decente sono quelle che hanno Android Automotive OS ovvero lo stesso software presente sulle auto a benzina \\\ Questo (anche) per il principio di sfruttare tecnologie giá esistenti.. Perché creare fin da subito un apposito OS per auto elettriche ?
/// non tutte ce l’hanno, molte continuano con soluzioni proprietarie \\\ Quali (di larga diffusione) a parte VW ?
// Quali (di larga diffusione) a parte VW ?
Quasi tutte. Sono in realtà poche le auto con Android Automotive (Polestar, Renault, ora non ricordo altre)
Se ti riferisci a supporto Android Auto ormai quasi tutti.
Io credo che VW fa auto mediocri fin troppo sopravvalutate, mi riferisco anche e soprattutto ad Audi, ne ho possedute varie, ho visto negli anni la qualità peggiorare, in particolare degli interni, ed i prezzi aumentare. Il loro slogan è all’avanguardia della tecnica… Si a chiacchere. Sono abbastanza convinto che la mia prossima auto sarà elettrica, non sarà di sicuro una VW che trovo esteticamente orribile. Poi sul discorso economicità dell’elettrico, più passa il tempo e più mi aumentano i dubbi lo sia.
Continuo a chiedermi perché la ID3 non preveda a breve una versione con batterie LMFP Gotion. Rispetto ad una NCM da 60KWh ci sono ad occhio 3300€ tagliabili mantenendo gli stessi margini di oggi.
Passare da 40900€ a 37600€… getterebbe una nuova luce (ed un boost di ordini).
Su questo sono d’accordo troppo lenta a muoversi. Se Tesla e BYD vendono milioni di BEV con LFP… cosa aspetta VW a usarle? CATL non ne fa abbastanza forse?
Perche’ una grande azienda non compra da uno shopper ma ha partnership e rapporti con dei fornitori con cui si fanno accordi di lungo termine. I fornitori poi devono avere dei requisiti, processi certificati e dati su impronta carbonica per essere accreditati.
VW ha sicuramente poi un processo di acquiti molto complesso che non le consente la flessibilita’ necessaria ma creato negli anni per evitare frodi, dipendenti pochi onesti etc. cose molto piu’ comuni di quanto si pensi.
la sua mastodonticita’ non le ha impedito di truccare i dati delle emissioni dei diesel per anni
È un circolo vizioso. Le vendite non decollano perché i prezzi non scendono. I prezzi non scendono perché le vendite non decollano
E’ vero, ma in parte, le vednite non decollano per l-enorme numero di fake news sull’elettrico messo in circolo ANCHE da produttori di auto termiche
DIverso tempo fa avevo letto che in Europa c’erano troppi produttori di automobili e l’articolista prevedeva che un marchio di rilievo avrebbe chiuso i battenti, schiacciato dalla concorrenza…. forse sarà più d’uno!
Comunque VW ha la struttura amministrativa elefantiaca al pari della vecchia FIAT
Sicursissimo al 100% e anche piu’ di uno, rimarranno 3, forse 4, grandi gruppi europei
Tanto sanno che alla peggio potranno andare a batter cassa in lacrime, e finirà tutto a tarallucci e bailout.
Han trovato i soldi per studiare il dieselgate?
Vedevano che Tesla ed i cinesi stavano investendo sull’elettrico….e se ne fregavano, compatendo chi a loro dire stava buttando via soldi e pensando invece ad intascare profitti facili.
Non hanno capito che da un veleno non si tirano fuori che emissioni cancerogene e CO2? Il dieselgate a cosa gli è servito!?!?
Cosa continuano a frignare!!!!
Forse invocano la cancellazione del 2035?
Forse vogliono più soldi dal loro governo o dall’Europa?
Hanno pure cacciato via Herbert Diess (che aveva invitato Elon Musk a parlare alla propria dirigenza in quanto aveva capito che occorreva cambiare paradigma) ed hanno dato retta alla capa dei sindacati (Daniela Cavallo) facendo (forse) tresca con Blume, ma che vadano in bagno…
Chi ha investito soldi sull’elettrico ai tempi del diesel gate era in principalmente la Renault di Ghosn, che non ne ha tratto molto guadagno.
Il diesel gate ha insegnato a tutti che i crucchi pretendono il rispetto delle regole solo agli altri, oltre a distruggere commercialmente un efficiente motorizzazione.
Non mi pare compaia una sola lagna nell’articolo, solo un tragico ripetersi di ciò che vedo ogni giorno nel mondo dell’automotive: la volontà di ridurre drasticamente gli addetti.
Lo hanno cacciato via perchè era troppo innovatore, e diverse poltrone sarebbero in un attimo diventate superflue. E sono stati scornati dalla loro supponenza…
Hai ragione, son parecchio confusi, senza una guida chiara. Dies che aveva idee fin troppo chiare lo hanno cacciato …
Uno scivolo anche per i troppi dirigenti che in qualche modo devono giustificare la loro, spesso, inutile presenza nonchè le laute prebende?