Si è aperta a Parigi la cinquantacinquesima edizione dell’Air Show. Il Salone Internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio, fino al 22 giugno, è l’occasione più seguita al mondo per guardare all’innovazione; quest’anno è molto focalizzato sull’utilizzo commerciale del motore elettrico. Un sogno che pare ancora lontano. Eppure, la statunitense Beta Technologies, con il suo Alia CX300, sembra accorciare le distanze.
Alia CX300, il gioiello di Beta Technologies
I riflettori sono puntati sul progetto Alia CX300, per il quale l’azienda del Vermont conta di ottenere la certificazione della Federal Aviation Administration entro il 2026. Il Cx300, che in queste settimane è impegnato in tour dimostrativo tra Irlanda, Francia e Norvegia, non è un mega drone, ma un velivolo Ctol (Conventional Take off & Landing). Richiede un aeroporto per le procedure di decollo e atterraggio, e nelle specifiche diffuse da Beta viene confermato un range di percorrenza da record di oltre 600 km a una velocità massima di 153 kts (circa 280 kmh). Risultato raggiunto non tanto dalla potenza del motore e della batteria, quanto dalla sorprendente progettazione dell’aerodinamicità e delle ali.
Un pilota, cinque passeggeri e un unico motore, il piccolo One H500A (566 mm di diametro e 588 di lunghezza) che consentirebbe di arrivare a un 75% di consumi in meno rispetto a un Cessna 208 ad un costo di 18 dollari per ora, contro 347 del Cessna.
Il motore sviluppato dall’azienda ha una potenza massima dichiarata di 427 kW e una potenza al decollo di 324 kW. Pesa 71 kg e sopporta un’altitudine massima di 4270 m. Il pacco batterie è unico e l’azienda dichiara una capacità totale di soli 45 kWh. Misura 66 cm di larghezza e un 1.20 di lunghezza per 255 kg. Del CX c’è anche la versione Vtol (a decollo verticale come un elicottero), ancora in fase di sviluppo, con quattro rotori per il decollo e uno per l’avanzamento. Raggiungerebbe una riduzione dei consumi rispetto a un elicottero tradizionale dell’84%, ma con un costo orario più alto, fissato a 28 dollari rispetto al Ctol.
L’aereo taxi senza pilota di Boeing e altre novità

Punta in alto anche Wisk Aero, divisione di Boeing, che a Parigi presenta la Generation 6, un aerotaxi elettrico a decollo e a atterraggio verticale a guida totalmente autonoma. Ha 4 posti, 144 km di autonomia e una velocità massima di 110-120 kts (circa 212 kmh). Bastano 15 minuti per una ricarica completa. Le 12 eliche sono posizionate sulla parte superiore dei bracci. Le 6 anteriori sono tilt-propeller, quelle posteriori sono fisse e orizzontali. Ognuna ha il suo motore dedicato, alimentato da un pacco batterie leggero ed efficiente.
E poi c’è il Velis Electro di Pipistrel, un biposto con 50 minuti di autonomia e un’altezza di volo massima di 3.650 metri. E infine segnaliamo i prototipi della svizzera SmarFlyer AG che ha realizzato tre modelli del suo SF1: uno completamente elettrico con un’autonomia di due ore e mezza, uno ibrido capace di percorrere oltre 800 km e uno ad idroigeno fuel cell con un’autonomia operativa di 5 ore. La mobilità aerea regionale è al centro delle ricerche di Voltaero che con il Cassio 330, configurabile da 6 a 12 posti, ha realizzato un velivolo ibrido-elettrico con una batteria da 40 kWh in grado di portare il mezzo a una velocità massima di 333 km/h, con un’autonomia di 1.200 km.
Un futuro sempre più vicino: una batteria da 400 Wh/kg

Un Europa che ha cieli affollatissimi (10 milioni di voli nel 2024 e una percentuale del 13% di emissioni totali) guarda con grandissimo interesse ogni innovazione che possa offrire un’autonomia adeguada ai velivoli 100% elettrici. anche nei voli interni a breve raggi. Per questo ha fatto scalpore la nuovissima batteria di MagniX, la Samson 400 con un a cella , esposta proprio qui a Le Bourget dalla densità record di 400 Wh/kg. E’ circa il doppio rispetto alle batterie classiche ad uso automobilistico, il che consentirà di estendere sensibilmente l’autonomia dei velivoli a parità di peso. La durata dichiarata è di mille cicli.
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L’evoluzione in questo settore serve come il pane. Forza forza!
Faccio una previsione: un giorno anche gli aerei a medio raggio (3000-4000 km), con a bordo qualche centinaio di passeggeri, saranno completamente elettrici.
E per il lungo raggio? Ricarica in volo: un aereo a corto raggio trasporterà una batteria per rifornire (tramite cavo elettrico) quello a medio raggio.
La prima è una previsione facile. Airbus sta lavorando in tal senso da un po’.
La seconda no. Pratcamente impossibile.