Allacciamenti fotovoltaico, l’Enel: domande triplicate

Allacciamenti fotovoltaico: con la crisi energetica è boom di richieste di allacciamento da imprese e privati. I nuovi dati forniti dal n.1 di Enel, Starace.

allacciamenti fotovoltaico
Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani: “La mia esperienza al governo finisce qui, è tempo che i tecnici lascino il posto alla politica”.

Allacciamenti fotovoltaico: boom di richieste da privati e imprese

Nei primi 6 mesi di quest’anno le domande di allacciamento a impianti fotovoltaici da imprese e privati sono triplicate rispetto allo stesso semestre 2021. E il trend del secondo semestre è in accelerazione, “forse saranno ancora triplicati“. I dati sono stati forniti dall’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, al Green Talk di Rcs Academy. Precisando: “I 450 megawatt mediamente installati sono 1.200 e vuol dire che potrebbero arrivare a 2.500 nell’anno senza quasi rendercene conto, perché lo hanno fatto gli italiani. Il ministro Cingolani ha detto che ne servono 8mila per l’autosufficienza, ma se il prossimo anno raddoppiassimo saremmo già arrivati a 5 mila di quegli 8 mila. Senza coinvolgere le grandi imprese. Dobbiamo dare all’Italia la possibilità di allaacciare alla rete tutti questi impianti e lavorare ai pannelli che oggi importiamo dalla Cina“.

allacciamenti fotovoltaicoL’estate prossima via alla produzione dei pannelli Enel -3Sun a Catania

A tal proposito Starace ha indicato che la gigafactory di Enel a Catania, 3Sun, “comincerà a produrre dall’estate 2023 e sarà a regime in altri sei mesi. Produrrà 3mila megawatt dall’anno di pannelli solari, aumentando di 15 volte l’attuale produzione“. Per diventare la più grande fabbrica d’Europa per la produzione di moduli fotovoltaici bifacciali ad elevate prestazioni. Dei 600 milioni investiti in Sicilia, quasi 118 verranno dal Fondo europeo per l’innovazione. La produzione di 3Sun includerà celle fotovoltaiche a eterogiunzione bifacciale (B-HJT) che catturano più luce solare, rispondendo sulla superficie anteriore e posteriore. I pannelli potranno incorporare anche una struttura chiamata Tandem, con due celle sovrapposte, catturando più luce rispetto alle strutture a cella singola.

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Visualizza commenti (32)
  1. Anche se non sono riusciti a stare al passo con le richieste, gli allacciamenti del 2022 sono comunque raddoppiati rispetto all’anno precedente . La maggioranza delle installazioni si è concentrata al nord.

  2. Sfortunatamente io sono nel materasso… impianto finito di montare a fine maggio…. ancora nessun contatto per l’allacciamento… che rabbia…

    1. Denis Furegato

      Praticamente un estate buttata e nessuno risarcisce per un sacrificio fatto in investimento!io è 1 mese e mezzo e continuo a tempestare di telefonate!

      1. Nel 2012 quando misi a regime il mio, al numero di telefono del responsabile enel per il mio allaccio per oltre un mese e mezzo non rispose MAI alcuno alle chiamate.
        Tentati altri canali sempre con numeri enel, tutti mi rimbalzavano sempre alla stessa figura.
        Esausto e inviperito decisi di andare di persona al centro direzionale provinciale enel della mia provincia e nonostante non volessero farmi parlare con alcun responsabile dopo quasi mezzora di mie rimostranze, alla fine il povero malcapitato esausto per la mia filippica mi congedo’ dicendo di rirprovare da li a poco a richiamare il responsabile del mio allaccio. Nel mentre andavo a recuperare l’auto dal parcheggio feci l’ennesimo tentativo di chiamata e come per magia a quel numero qualcuno rispose…
        L’allaccio avvenne di domenica mattina del settembre 2012, l’ultimo giorno utile per rientrare nel quarto conto energia, oltretutto rietrando per un giorno dalle ferie al mare con la famiglia…

      2. Le connessioni degli impianti fotovoltaici alla rete elettrica BT ed MT (Bassa e Media Tensione) sono regolati da ARERA. E-Distribuzione, come tutti i distributori locali di energia rispettano, quasi sempre, i tempi imposti. Nei pochissimi casi in cui sforano sui tempi, pagano delle penali agli aspiranti produttori.
        Per comodità riporto alcune informazioni sulla procedura di connessione.
        a) Si inizia con la richiesta di un preventivo di connessione (sul sito del distributore). Il tempo richiesto per l’emissione del documento (per impianti fino a 100 kW), è di 20 giorni lavorativi. Il preventivo riporta i costi ed i tempi relativi all’allaccio. I lavori possono essere “semplici” (che prevedono solo l’installazione del contatore di produzione e poco altro (e che terminano in 30 gg lavorativi dalla data di “fine lavoro”). L’alternativa prevede la realizzazione di “lavori complessi”, da completare in 90 giorni lavorativi dal “fine lavoro”, a cui bisogna sommare i tempi di eventuali autorizzazioni amministrative (ad esempio per la realizzazione di una nuova linea).

        b) Il preventivo si intende accettato (semplificando al massimo) dopo il pagamento degli oneri richiesti nel documento.

        I ritardi delle connessioni sono, secondo la mia esperienza, quasi sempre dovuti all’impresa o al tecnico incaricato di seguire la burocrazia sul portale del distributore.

  3. Scorrendo l’elenco dei 10 maggiori produttori di moduli fotovoltaici degli ultimi anni non compare nessuna azienda Europea. Ritengo che la produzione, in Italia, di 3 GW di moduli fotovoltaici sia da valutare in modo estremamente positivo. In Italia, nel 2021, sono stati installati circa 0,94 GW di fotovoltaico. Inoltre un rapido sguardo al data sheet preliminare dei moduli 3Sun evidenzia delle caratteristiche tecniche “notevoli”. Infatti sono utilizzate celle ad eterogiunzione bifacciali, che promettono un rendimento molto elevato e prestazioni eccellenti anche a bassa insolazione. E’ chiaro che il prezzo di vendita, ancora sconosciuto, ne definirà anche il successo commerciale.
    A proposito del numero delle connessioni di impianti fotovoltaici nel 2022 e sulla possibilità che i tempi di connessione siano rispettati: la mia esperienza ultra-decennale di progettazione e connessione di impianti da fonte rinnovabile mi rende ottimista. Nel 2011 sono stati collegati alla rete elettrica circa 10 GW di impianti, che utilizzavano pannelli ed inverter di “altra epoca storica”, Collegare circa 2 MW, nel 2022, non credo sia un problema.
    Una precisazione: non ho mai lavorato in E-Distribuzione o qualsiasi altro distributore locale di energia.

    1. Da capire se 3Sun produrrà esclusivamente i moduli per grandi impianti (come quello annunciato da 680 W, che occupa circa 2.82 m²), ad esempio per l’utilizzo diretto nei nuovi impianti Enel-X, oppure anche quelli standard per uso residenziale da circa 1.7 m².

      1. Abelardo Provolini

        Essendo l’azienda di proprieta’ di Enel, penso che produrra’ per le proprie installazioni. Se e’ cosi’ non credo che il prezzo di vendita sia particolarmente influente.

        1. L’impianto già produce al 100% pannelli per le installazioni industriali di Enel.
          L’ampliamento dovrebbe servire per moduli residenziali

  4. Io non ho questo problema, mi hanno bocciato ogni richiesta per impatto ambientale, comune e provincia hanno detto “nein” non s’ha da fare; ne sul tetto , ne sulla pompeiana, neanche quello a margherita richiudibile.

  5. Allacciamenti, domande triplicate.
    Hanno aumentato il personale oppure dovremo aspettare un anno e mezzo per essere allacciati?
    Nel frattempo paghiamo… a chi?
    La “tangentina” per l’allaccio sono però velocissimi a farsela pagare.

    1. elettrotecnico38luglio

      Non hanno certo aumentato il personale non si assume su ipotesi o bolle immediate. Le aziende ragionano su leggi che garantiscano ragionevoli durate nel tempo. Probilmente già adesso utilizzano aziende terze, le aumenteranno, consideriamo che però data in Italia, l’abbondanza di umanisti e la penuria di tecnici sarà opportuno prenderla con “filosofia”, auguri Italia 🙂

      1. Non c’è alcuna ipotesi ma la triplicazione di vere richieste.
        Più la tirano per le lunghe più gli italiani si impoveriscono e più inquinamento e riscaldamento la faranno da padroni.
        E noi dobbiamo rimanere succubi di interessi di categorie o di grandi lobbisti.
        Mi pare di una stupidità infinita.

        1. Chi fa gli allacci sono le utilities (o le stesse di zona). La piu’ importante ha anche un suo impianto per la produzione di pannelli fv (3Sun).
          Secondo voi che fretta c’e’ di allacciare nuovi impianti privati che non possono far altro che della sana concorrenza sui prezzi…
          Cosi’ da rendere meno remunerativi gli impianti fv delle stesse utilities che sono in procinto di essere fatti/allacciati…
          Ce lo spiegarono bene i due piu’ importanti magistrati Siciliani cosa seguire per trovare delle risposte.

    2. Credo che ti riferisci agli oneri di allaccio che sono del tutto pubblici e trasparenti e non decisi dall’Enel. E non si tratta affatto di tangentine, i cavi e le attrezzature come del resto l’impianto fotovoltaico, non sono affatto gratuite come lo è invece la luce del sole … sfortunatamente 🙁

      1. Era fra “” per dire che non hanno atteso l’allaccio per farsi pagare.
        Poi quello arriverà, prima o poi… per loro meglio poi evidentemente.

  6. A me l’unica cosa che irrita del lavoro fatto a casa mia è che è tutta roba cinese….sarebbe il caso di iniziare a farle anche in Europa certe cose.

    1. Cinese come il tuo iPhone, iWatch, TV, laptop, tablet, microonde, ventilatore, Alexa, lampadine, aspirapolvere, scolapasta, …?

      Nessun problema: basta accordarsi con tutti i sindacati UE per dimezzare lo stipendio degli schiav… operai.

      Comunque “certe cose” le facciamo anche in Europa, ma costano di più e l’utente finale medio, al primo preventivo, chiede sempre “Acc, ma non ci sono altre marche più economiche!?” Al che sei costretto a proporre “pasta 100% italiana fatta con grano ucraino”.

      1. Nello Roscini

        il problema è che non esistono nemmeno più gli schiavi operai ..
        OGGI COME OGGI E’ UNA LEGGENDA !
        almeno per l’elettronica , una volta aveva un senso,si saldava a mano respirando fumi di stagno misto piombo ;
        ma sono più di 30 anni che l’eletronica si salda coi robot
        a onda o ultrasuoni

      2. nochinaplease

        Più che ridurre le paghe qui bisognerebbe mettere i dazi ed isolare i cinesi, che sfruttano i loro lavoratori e opprimono i cittadini, che si sognano le nostre libertà. Non dimentichiamo che è una dittatura.
        Non possiamo insegurli sulla riduzione delle paghe .

    2. Nello Roscini

      una fabbrica di semiconduttori costa una manovra di un paese medio piccolo
      da 5 miliardi di dollari in su

    3. Guido Baccarini

      Sarebbe dannatamente ora. Sì, costerebbe di più, ma se ci si vuole affrancare dalla dipendenza di certi paesi, non ci sono alternative.
      In realtà un 6% di fotovoltaico è già Europeo. I miei Sunpower sono made in Germania (11 anni di fedele servizio).

        1. Guido Baccarini

          E in ogni caso rispondevo ad un commento sul fatto che non deve essere Cinese, beh, SunPower non lo è (Californiano) e lo stabilimento Tedesco è stato il primo costruito in Europa, se non sbaglio.

    1. Questo più l’effetto legato all’aumento prezzi energia (installazioni “di pancia” Senza calcoli di rientro economico).

      E dire che cingolani sembra avesse provato in tutti i modi a intralciare le installazioni private…

      1. Alessandro Lotti

        Sarà anche di pancia, ma cosa si sarebbe dovuto attendere ?
        Ad ogni accenno di cambiamento in senso ecologista vedrai che ci sarà sempre un venditore di fossili che ti farà un’offerta.
        Questo in tempi normali.
        Ci voleva una guerra per farci capire che non dobbiamo disprezzare l’unica fonte non inquinante che ci rimane.
        E non venite fuori con trovate ” ah, ma il silicio inquina ” perché lo sanno quasi tutti che altro non è che sabbia raffinata.

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