Alla Transat Jacques Vabre, la regata velica transatlantica che ripercorre la mitica Rotta del Caffè dalla Francia al Brasile, l’Italia è in gara anche con una barca/progetto che ha l’obiettivo di sostituire il motore diesel con quello elettrico. Grazie a pannelli solari, una pala eolica, un idrogeneratore, un impianto di accumulo. Una storia tutta da conoscere.
In una regata di barche a vela in teoria non si dovrebbe neanche parlare di motore, si corre sull’acqua spinti dal vento. Giusto, chiaro. Ma su tutte vi è un serbatoio con carburante, più il motore. Sempre utile in caso di emergenza o durante le manovre prima o dopo la competizione sportiva. Oggi si punta a sostituire il carburante con le energie rinnovabili e il motore a scoppio con quello elettrico. Uno dei progetti che va in questa direzione batte bandiera italiana. La regia è di Enel Green Power e il protagonista sul campo è lo skipper Andrea Fantini partito nei giorni scorsi, insieme al collega Albero Bona, con la flotta dei concorrenti della Transat Jacques Vabre. Una regata che ha visto protagonisti i maggiori velisti mondiali che da Le Havre in Normandia ne avranno per 4.350 miglia, fino a Salvador De Bahia, in Brasile. Senza sosta e senza assistenza.
Obiettivo 100% ecopower
Gli esperti di Enel hanno equipaggiato la barca con sistemi di generazione e accumulo da energie rinnovabili, l’obiettivo è farla diventare 100% ecopower. “La partnership tecnologica con il team Andrea Fantini Racing ci permette di mettere a frutto la nostra esperienza nello sviluppo di soluzioni energetiche sostenibili e innovative e, allo stesso tempo, di far vedere al vasto pubblico di appassionati di vela, le enormi potenzialità offerte dalle rinnovabili – ha spiegato Antonio Cammisecra, Responsabile di Enel Green Power in un comunicato -La barca a vela EGP solcherà gli oceani portando in giro per il mondo le soluzioni più innovative e sostenibili; un vero e proprio laboratorio galleggiante in grado di fornire informazioni preziose per il perfezionamento delle tecnologie di generazione marine”.
La Barca: un class40
Si tratta di un Class 40 da 12 metri che Enel Green Power ha dotato di una minigrid che “integra l’energia prodotta da pannelli solari, da una pala eolica e da un idrogeneratore, con un impianto di accumulo; il tutto controllato, anche da remoto, attraverso un sistema di energy management e di monitoraggio – si legge nel comunicato -. In particolare, sono stati installati 8 pannelli solari con una potenza totale di circa 520 W: 4 a poppa (2 da 110 W e 2 da 50 W) e 4 sulla tuga (da 50 W ciascuno), e una pala eolica a poppa da 420 W a cui si aggiunge un idrogeneratore da 600 W. Gli impianti di generazione sono stati collegati a due batterie con una capacità totale di circa 3 KWh. Grazie al sistema di gestione e monitoraggio dell’energia installato da EGP, la barca sarà in grado di inviare a terra, in tempo reale, i dati sulla produzione e sul consumo, per definire la configurazione ottimale e dare modo ai tecnici di studiare e applicare le soluzioni più adeguate”.
Al termine della Transat Jaques Vabre i tecnici di Enel Green Power installeranno sulla barca una macchina marina: “sviluppata in collaborazione con Wave 4 Energy (W4E), con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la capacità di generazione da rinnovabili a bordo e farla diventare 100% ecopower grazie anche alla sostituzione del motore con uno elettrico a cui verrà abbinato un sistema di accumulo dedicato per garantire l’autonomia”. Sarà un laboratorio itinerante di sperimentazione.
Gli italiani alla Jacques Vabre
Un futuro ecopower grazie ad Enel Green Power per Andrea Fantini e il collega Alberto Bona che solcano gli oceani con la barca portata alla notorietà da Giovanni Soldini. Mitico navigatore oceanico e pure imprenditore di energie rinnovabili. Alla Jacques Vabre nelle diverse edizioni hanno partecipato i più importanti velisti italiani oltre Soldini, ricordiamo Pietro D’Alì, Giancarlo Pedote, Gaetano Mura, Alessandro Di Benedetto, Vittorio Malingri, Andrea Mura. Quest’anno oltre Fantini e Bona sono in gara Massimo Juris e Pietro Luciani e ci riprova Giancarlo Pedote, questa volta in compagnia del francese Fabrice Amedeo. Buon Vento ragazzi.