ALD e Leaseplan, matrimonio che s’ha da fare. Almeno nelle intenzioni del colosso francese del noleggio, che lancia un’offerta sul concorrente olandese.
ALD e Leaseplan: dalla proprietà all’utilizzo, con auto connesse e sostenibili
È un affare da 4,9 miliardi di euro, nato dall’ambizione di creare un grande player mondiale nella nuova era della mobilità. Sempre più connessa, sostenibile e legata non alla proprietà delle auto, ma al noleggio. Non a caso nel comunicato messo in rete da ALD si fa riferimento a tre pilastri fondamentali:
- il passaggio dalla proprietà all’utilizzo su tutti i fronti: B2B, B2C e persino B2E (Business to Employee, le offerte delle aziende ai loro dipendenti).
- la trasformazione digitale data-driven del settore della mobilità
- la transizione verso una mobilità sostenibile e a emissioni zero
Per fare il salto di qualità, ALD ha individuato LeasePlan come preda ideale. La società olandese è tra i leader a livello mondiale nel fleet management, con una flotta di 1,8 milioni di veicoli. Con un’ offerta globale che si integra bene con la società francese.
“Il settore auto sta vivendo una vera rivoluzione”
“La giornata di oggi segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia e un primo passo verso la creazione di NewALD” dichiara Tim Albertsen, n.1 di ALD. “Di fronte alla grande trasformazione che sta investendo il settore auto e della mobilità, l’operazione è finalizzata alla creazione di un attore globale leader nella mobilità. Unendo i tanti punti di forza di ALD e LeasePlan, guadagnando in termini di dimensioni, unendo le forze nel digitale e creando un player leader di soluzioni di mobilità sostenibile, trasformeremmo il nostro settore. E saremmo nella posizione migliore per fornire soluzioni e aumentare ulteriormente il valore della nostra offerta alla nostra base di clienti ulteriormente ampliata. Questa transazione creerebbe molteplici opportunità per il management e i talenti di entrambe le società, in tutte le aree geografiche. E sosterrebbe la nostra attenzione alla sostenibilità con un chiaro percorso verso la mobilità a emissioni zero”.
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