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A MetsTrade (20/21 novembre) le novità di Yamaha, Molabo e Torqeedo

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Yamaha

A MetsTrade c’è tanto elettrico. La conferma nell’edizione numero 36 della fiera di Amsterdam. Fino al 21 novembre 2024 appuntamento con 1500 espositori e le loro soluzioni green. Scopriamole.

yamahaYamaha a MetsTrade lancia il nuovo fuoribordo Harmo 2.0

Lo abbiamo provato a Venezia (guarda il video) ma è stato migliorato. Stiamo parlando di Harmo 2.0, il fuoribordo elettrico di Yamaha che viene presentato ad Amsterdam nella sua ultima versione.

Le novità riguardano il design, ispirato alle linee del predecessore ma si è migliorata pure la funzionalità e il sistema di controllo.

Il nuovo HARMO 2.0 disponibile nella configurazione completa di joystick per singola e doppia motorizzazione, presenta una completa integrazione con HelmMaster EX di Yamaha.

Innovazione che significa accedere a funzionalità avanzate come Autopilota – semplifica la navigazione –  e SetPoint che consente di individuare l’esatta posizione.

L’azienda sottolinea la versatilità della nuova versione: «può essere installato su un’ampia varietà di imbarcazioni, dalle case galleggianti ai taxi boat passando per le barche a noleggio».

Fabrice Lacoume, direttore della divisione marina di Yamaha Motor Europe: «Harmo 2.0 incorpora tutta l’ingegneria innovativa che ha reso Harmo 1.0 un modello pionieristico e ora offre la massima versatilità con un’ampia gamma di possibili applicazioni nautiche, configurazioni e sistemi di controllo del motore».

«Noi crediamo che i motori elettrici siano fondamentali per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio nel settore marino, insieme ai carburanti alternativi sostenibili e all’ idrogeno». Questi i tre percorsi del Gruppo che a gennaio inizierà il percorso con il nuovo marchio di casa: Torqeedo.

Torqeedo a MetsTrade  con motori da 1 a 200 kW

Torqeedo  sarà presente a MetsTrade con soluzioni elettriche da 1 a 200 kW.

In particolare la casa tedesca – da gennaio nel perimetro di Yamaha – si punta sulla nuova Travel Family per piccole imbarcazioni da diporto e sui  sistemi Cruise  per barche a vela e a motore fino a dodici tonnellate.

I motori travel Torqeedo

Poi il capitolo delle  soluzioni di propulsione personalizzate con i sistemi modulari Deep Blue per imbarcazioni e yacht di grandi dimensioni. Una soluzione sartoriale.

«La domanda di Le soluzioni a impatto climatico zero esistono e continuano a crescere. Con la nostra gamma completa siamo lieti di poter soddisfare questa domanda e presentare prodotti pionieristici a un pubblico internazionale», parole di Fabian Bez, Ceo di Torqeedo.

nautica elettrica
Il Molabo ARIES50 su Frauscher Alassio 650

Molabo a bordo di Frauscher Alassio con il 50 kW

il cantiere Frauscher (qui la nostra visita nella casa austriaca) porta a bordo il motore del brand Molabo. Più precisamente il 650 Frauscher Alassio. Una barca elettrica di successo: più di 320 unità  vendute dal suo debutto.

Il sistema di propulsione ora cambia grazie all’Aries i50 di Molabo.  Si tratta di un entrobordo da 50 kW, abbinata a un pacco batterie da 36 o 48 kWh, autonomia fino a 83 km ad una velocità di crociera di 5,3 nodi e una velocità massima di oltre 17 nodi.

Nautica elettrica
L’entrobordo Molabo da 50 kW

Una delle novità di Molabo che sarà presente al salone di Amsterdam.

Sul nuovo sistema di propulsione si esprime Florian
Helmberger, direttore vendite e marketing di Frauscher. «La tecnologia a basso voltaggio di Molabo renderà anche la Alassio più sportiva più facile da possedere e mantenere». Si punta, nonostante l’esperienza nell’alto voltaggio, sulla sicurezza.

Ricordiamo che il cantiere austriaco ha consegnato la sua prima barca elettrica nel 1955.  Pionieri. Ora i motoscafi elettrici da 7,5 metri di Frauscher, il 740 Mirage e il 740 Mirage Air, nel 2025 saranno  offerti anche con i sistemi di Molabo.

Adrian Patzak, COO di Molabo GmbH: «È particolarmente gratificante che a Frauscher abbiano scelto di equipaggiare i propri modelli più venduti con il nostro sistema di azionamento Aries con tecnologia Iscad».

Cmc
Il Thruster TP75EA di CMC Marine

Il thruster elettrico di CMC Marine per elettrificare gli  yacht

Anche le grandi barche possono essere – in parte – elettrificate. Obiettivo degli italiani di CMC Marine, ne abbiamo scritto qui, leader globale nelle tecnologie di stabilizzazione e controllo per yacht, protagonista al MetsTrade .

L’azienda leader del mercato della stabilizzazione in Italia e, con società in Gran Bretagna e Stati Uniti, «fornitrice dei più importanti cantieri nel mondo», porta in fiera le sue innovative soluzioni dedicate alla stabilità e al comfort in mare, all’insegna della sostenibilità e dell’efficienza energetica.

nautica elettrica
Anche il Sunseeker 100 con i prodotti di CMC Marine

Tra i prodotti rappresentativi in esposizione, il thruster elettrico TP75EA e lo stabilizzatore LR250, il «più grande stabilizzatore elettrico disponibile oggi sul mercato».

La gamma TP, parte della serie Dualis Electra, rappresenta «una soluzione di avanguardia per il mercato delle eliche di manovra elettriche».

«Progettato per garantire un alto rapporto spinta/potenza in dimensioni contenute, il TP75EA in particolare utilizza una nuova generazione di motori elettrici ad alta efficienza, riducendo notevolmente il peso e il volume dell’intero sistema senza compromettere le prestazioni».

Accanto ai thruster verrà esposto anche il nuovo stabilizzatore LR250.  CMC Marine, leader nella stabilizzazione completamente elettrica con i sistemi Stabilis Electra e Waveless STAB, conta oltre 2.500 installazione in tutto il mondo e un investimento continuo in ricerca e sviluppo pari a 10 milioni.

Sam Crockford, è il managing director di CMC Marine UK e in una nota sottolinea: «Il mercato olandese dei pocket superyacht sta vivendo un periodo molto positivo, con la domanda in aumento».

Vediamo i numeri: «All’interno di questo contesto, siamo fieri di constatare che i nostri sistemi sono installati sul 66% degli yacht da 30 a 40 metri attualmente in costruzione nel Paese: un risultato importante, soprattutto considerando che il nostro primo ordine per il mercato olandese risale solo al 2018, con il cantiere Moonen”.

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