Al circolo polare artico approda Enegy Observer, prima nave green

vista dall'alto

Al circolo polare artico solo con la spinta delle energie rinnovabili. Questa la sfida della nave laboratorio Energy Observer partita da San Pietroburgo per 2400 miglia di navigazione verso Spitsbergen. Il sito termometro del cambiamento climatico.

L’imbarcazione ha mollato gli ormeggi il 2 agosto e su facebook documenta con dei live la navigazione più lunga dal 2017 quando ha iniziato questo giro del mondo. Un tour con obiettivi scientifici e di promozione delle alternative.

“Oggi noi, domani tutti con le rinnovabili”

In navigazione da Helsinki
Il passaggio da Helsinki

L’obiettivo del viaggio _ hanno dovuto superare 40 nodi di vento _  lo descrivono bene i protagonisti sui social: “Far sapere al maggior numero di persone che se possiamo navigare in totale autonomia grazie alle rinnovabili e all’idrogeno domani tutti potremo vivere senza danneggiare la natura”.

Al circolo polare artico con solare ed eolico

Immagine di grande fascino

Energy Observer è alimentata da un mix formato da energia solare, eolica ed idroelettrica. A bordo dell’aliscafo c’è un pezzo d’Italia con la torinese Solbian che ha fornito i pannelli: “Se uno standard pesa fino a 20 kg per 300 W, quelli che equipaggiano Energy Observer – fanno sapere dall’azienda – a pari potenza pesano solo 4 kg, un quinto dei moduli tradizionali. Sono a base di silicio monocristallino le cui celle raggiungono il record di conversione del 24% di luce solare in elettricità”.

Circolo polare artico, dove non gelano più i fiordi

La missione di Energy Observer si spinge nell’arcipelago norvegese ovvero il termometro dei cambiamenti climatici. Spitsbergen è, infatti,  considerato dagli scienziati uno dei luoghi più importanti per lo studio sul clima. Qui i fiordi non ghiacciano più, si riducono i ghiacciai e compaiono  nuove specie. Il mondo che cambia per troppo riscaldamento.

LEGGI ANCHE: Energy Observer nel suo giro del mondo fa tappa a Venezia

Visualizza commenti (1)
  1. alberto spriano

    Innovative le vele Oceanwings, le più grandi testate fino ad oggi. Un trovato d’ingegno brevettato da VPLP Design. Hanno una superficie di 31,5 m² hanno la forma di ala strutturalmente autoportante, con la possibilità di ruotare di 360°.

    Consiglio:
    http://www.energy-observer.org/pdf/EO-bilantech-2018-fr.pdf
    https://www.engie.com/wp-content/uploads/2019/01/presskit_en.pdf

    E l’infografica:
    http://www.cea.fr/multimedia/Documents/infographies/energy-observer.pdf

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