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Ai 140 dormiva sulla Tesla con l’Autopilot: a processo

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La Tesla Model S fermata a bordo autostrada dalla Polizia canadese.

Ai 140 dormiva sulla Tesla con l’Autopilot inserito. Alcuni automobilisti hanno segnalato alla Polizia l’auto con i sedili reclinati: fermato, ora verrà processato.

Ai 140 dormiva coi sedili reclinati: inseguito e preso

È successo in Canada, nello Stato dell’Alberta. Ed è stata la stessa Polizia locale, in sigla RCMP, a darne notizia in un tweet accompagnato da una fotografia in cui l’auto, una Tesla Model S, è ferma a bordo strada : “L’Alberta RCMP ha ricevuto una segnalazione per un’auto che sfrecciava sull’Autostrada 2, vicino a Ponoka. L’auto sembrava in modalità guida autonoma, viaggiava a oltre 140 km/h ed entrambi sedili anteriori erano completamente reclinati, con gli occupanti addormentati“.

Ai 140 dormiva sulla Tesla

L’auto è stata inseguita a sirene spiegate. Evidentemente l’uomo alla guida, un ventenne, ha sentito il rumore delle sirene e ha ripreso il controllo fermando l’auto. In un primo tempo la Polizia canadese gli aveva inflitto una forte multa. Poi ha valutato che l’infrazione era troppo grave per chiudere la questione e ha deciso di mandare a processo il proprietario della Tesla, con varie accuse legate alla guida pericolosa.

Il precedente del guidatore che guardava un film

L’episodio canadese costituisce l’ennesima violazione nelle regole che guidano l’utilizzo dell’Autopilot Tesla. Non più tardi di un mese fa, nella Carolina del Nord, un uomo con la sua Tesla Model S ha addirittura centrato un’auto della Polizia. La pattuglia era ferma a bordo strada per intervenire su un incidente, mentre l’uomo stava guardando un film sul telefonino con l’Autopilota inserito.

ai 140 dormiva
Guardava un film sul telefonino con l’Autopilot inserito: così si è ridotta la Tesla. Ha investito un’auto della Polizia.

La Casa di Fremont a più riprese ha ricordato che l’Autopilot non può essere considerato un sistema di guida autonoma. Ma  piuttosto una serie di funzioni di assistenza alla guida, richiedendo ai conducenti di tenere sempre le mani sul volante e di prestare attenzione in ogni momento. Ma chi possiede una Tesla sa bene che l’auto è in grado di gestire i viaggi in modo autonomo. Per indurre i clienti a mantenere il controllo dell’auto, il costruttore ha implementato un sistema che rileva l’assenza di pressione delle mani sul volante. Ma c’è chi ha aggirato questo sistema di controllo, segnala Electrekattaccando un peso al volante. Un esacamotage ritenuto molto pericoloso dalle autorità Usa che vigilano sulla sicurezza.

 

 

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25 COMMENTI

  1. @Giuseppe Dell’Osso
    Rispetto a Lei, io penso che chi ignora o elude (come nel caso del soggetto-oggetto di questo thread) le regole di utilizzo stabilite dalla casa sia comunque il principale responsabile.
    Sono poi d’accordo con Lei che la denominazione Autopilot possa in parte essere fuorviante benché Tesla avvisi sia all’atto di acquisto che sul monitor interno che il guidatore deve sempre mantenere il controllo della situazione. E se stacchi le mani dal volante per oltre 30 secondi, la vettura prima ti avvisa poi accosta e si ferma e disattiva l’autopilot.
    Ma allora anche l’ESP può essere considerato fuorviante perché sicuramente stimola qualche imbecille a prendere le curve troppo velocemente confidando che tanto il sistema lo terrà in carreggiata.
    Per chiarire, gli incidenti da fuochi d’artificio non sono colpa del prodotto ma di chi ne fa un cattivo uso.

  2. Bisogna fare una leggera pressione sul volante, ma è abbastanza suscettibile se non la fai come vuole lui comincia a lampeggiare, poi suona e ti dice di arrangiarti a guidare. Io troverei estremamente difficile abbassare il sedile e mettermi a dormire ‘fregando’ il sistema, ma se è uscita la notizia evidentemente con qualche accorgimento si può aggirare. Bisogna essere comunque molto motivati a farlo..

  3. Non si deve scusare, è uno scambio legittimo di opinioni. Anche se potrei postarle gli url di tutti gli incidenti provocati da umani al volante.
    Non penso affatto che il sistema sia infallibile ma che va inteso come un ausilio alla guida e non come un suo sostituto.
    Le posto invece l’ultimo Tesla Safety Report che trova sul loro sito:
    In the 2nd quarter, we registered one accident for every 4.53 million miles driven in which drivers had Autopilot engaged. For those driving without Autopilot but with our active safety features, we registered one accident for every 2.27 million miles driven. For those driving without Autopilot and without our active safety features, we registered one accident for every 1.56 million miles driven. By comparison, NHTSA’s most recent data shows that in the United States there is an automobile crash every 479,000 miles.

    • Assolutamente. Concordo perfettamente sul concetto dello scambio d’opinioni e su questi principi si basano i miei interventi e, per quanto riguarda il sistema, d’accordissimo sul numero delle tragedie dovute all’uomo e proprio grazie a questi numeri sono nate, come principio, questi sistemi.
      Ma per essere chiamato Autopilot oppure, come sul loro sito in italiano, per aver introdotto in italiano “guida autonoma”, se lo s’interpreta nel senso stretto delle parole da parte di chi non mastica tecnologia soprattutto per il fidarsi troppo dopo averlo usato poi non lo s’interpreterà più quale ausilio alla guida così come sarebbe giusto fare.
      Inoltre , e qui forse non concordiamo, mentre l’abs non fallisce per quel che serve nel suo ausilio alla frenata così come l’ESP non fallisce entro i limiti della fisica quale ausilio alla tenuta di strada (non so se ho fatto bene a definirla così), l ‘Autopilot fallisce perché se tutti questi casi di irresponsabilità fossero stati casi di persone vigili e con le mani sul volante a venir un colpo di sonno (che è il responsabile di tante tragedie autostradali e strade statali) oppure a distrarsi con il cellulare o per qualche altro motivo, i risultati sarebbero stati uguali….quindi, a che mi serve questo ausilio alla guida se ancora immatura a maggior ragione del fatto che la gente se ne approfitta in modo sbagliato ?
      Poi non capisco come sia possibile che tesla non metta sensori al volante e allo schienale del sediolino di guida oppure una telecamera a vigilare sul conducente stesso affinché non si possa escludere l’autopilot visto quanti sarebbero questi casi di irresponsabilà.

  4. Il vero problema è che incolpiamo la tecnologia invece di chi ne fa cattivo uso. Nel caso in questione, l’autopilot ha funzionato perché nessuno si è fatto male. Quello che non ha funzionato è il deficiente alla non-guida. Il quale se fosse stato al volante di un auto normale avrebbe magari investito qualcuno sulle strisce mentre mandava messaggini col cellulare.
    Allora dovremmo dare la colpa al cellulare ?

  5. Ritiro della patente (a vita) e pignoramento del mezzo. E ringraziamenti alla sua ‘buona stella’ per non aver investito nessuno.

  6. @pietro
    @tedeschini
    Secondo il mio punto di vista, I problemi sono vari perché generalizzati :
    Si sovra valuta troppo la tecnologia dando loro compiti che invece non hanno. L’ABS è nata per permettere di avere una certa giudabilità in casi d’emergenza dando direzionalità alle ruote quando sterzi per superare un ostacolo e non per permettiti di andare più veloce perché l’auto frena prima.
    L’ESP ha il compito di prevenire e controllare una possibile sbandata durante la guida utile in situazioni tipo la prova dell’alce ma se esageri in una curva o vai a 200 con strada bagnata, nulla può fare contro le leggi della fisica o l’acquaplaning a quella velocità.
    Oltre questa naturale tendenza di abbusare della tecnologia, con Autopilot o detta erroneamente giuda autonoma (anche se sarebbe la traduzione) , già il suo nome induce a far quello che hanno fatto questi due in tesla visto che viene percepito già solo dal nome come un sistema che ti permette di impostare le coordinate del punto d’arrivo e poi fa tutto l’auto e forse sarebbe pure questo la finalità del sistema a se sarebbe funzionato ed invece, per essere ancora immatura, la tesla stessa dichiara : “Le attuali funzioni Autopilot richiedono la supervisione attiva del conducente e non consentono la guida autonoma del veicolo” lasciando comunque questa funzione in balìa degli irresponsabili che abbusano l’utilizzo visto che non c’è un sistema che permetta di escluderlo in casi di comportamenti scorretti mentre è inserito.

    • Anche qui, il termine corretto è autopilot, termine usato dal 1912 sugli aerei e richiede la continua supervisione dei piloti. Tesla correttamente avverte che le funzioni non consentono la guida autonoma.

      • Giustissimo, alzo le mani per ciò che dici, però sia in inglese che in italiano o in altre lingue l’utenza normale (che non se ne intende come noi visto anche che l’elettrico sarà destinato per tutti) lo interpreta pure male…al netto di chi lo usa apposta in modo non appropriato cosi come ci si vorrebbe ottenere miracoli dall’ABS o dall’ESP, sarebbe stato più opportuno un’altro nome che non desse l’intrepretazione che l’auto diventi completamente autonoma nel senso stretto della parola.

  7. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.

    Chissà cosa accadrà quando arriverà sulle strade una nuova potenziale arma di distruzione di massa: Semi, “il camion più sicuro e più comodo di sempre“.

    Sicuro, ma solo ad una determinata condizione: non utilizzare l’Autopilot.

    Tesla afferma che è installato sul Semi, l’Autopilot più sicuro di sempre, in grado di “aiutare” ad evitare ogni collisione.

    L’autista è in posizione centrale per consentirgli la massima visibilità e controllo in stato vigile.
    Il battery pack poi, contribuisce a determinare un baricentro basso contro il ribaltamento in caso di nefasto colpo di sonno.

    La condizione è una dichiarazione di principio: “Ogni conducente è responsabile nel rimanere vigile e attivo durante l’utilizzo dell’Autopilot e deve essere pronto a intervenire in qualsiasi momento.“

    L’Autopilot è ormai diventato l’oppio dei Teslari. Dopo la prima fase di rilassamento alla guida, ti inebetisce fino a farti abbandonare lo stato vigile e inevitabilmente ci lasci lo zampino.

    • Credo in un concetto : se chiami ed introduci sul mercato un sistema del genere chiamandolo Autopilot, allora quello deve fare (giuda autonoma sarebbe la giusta traduzione). Se non era affidabile al 100 %, e quindi immatura, non andava proprio introdotta.
      Inoltre, già per come dicono che debba essere usata, cioè sotto la supervisione attiva del conducente, ciò (la supervisione) comunque dopo lunghe percorrenze svanisce in quanto l’affidabilità accettabile (se anche non perfetta) del sistema induce ad avere una certa fiducia e questo quindi provoca disattenzioni e potrebbe far venire pure sonnolenza che già in molti casi avviene (colpi di sonno) a portare un auto normale.
      Mentre nei casi di scuola guida dove chi ha i doppi comandi prende in mano la situazione perché da supervisore attivo diventa il conducente, chi ci prende confidenza distraendosi perdendo la supervisione come potrebbe mai prendere in mano la situazione in tempo?

      • Il termine autopilot però è corretto: in ambito aeronautico non sostituisce il pilota e almeno uno dei piloti deve essere in cabina a supervisionare e pronto a prendere il controllo dell’aereo in ogni momento. In questo senso è l’interpretazione sbagliata degli utenti o l’eccessiva confidenza a portare fuori strada alcuni utenti.

        https://en.wikipedia.org/wiki/Autopilot

        • Esatto, piu o meno conoscevo già come funzionava sull’ereo… hai ragione .
          Concordo ed era quello che intendevo ossia che il nome stesso induce ad interpretazioni sbagliate per lo meno per ora che il sistema non è perfetto.
          Era meglio assistenza alla guida o similare.

  8. E’ stato poco furbo, gli sarebbe bastato reclinare meno i sedili, usare un cuscino per la testa (per tenerla in posizione dritta) e indossare degli occhiali da sole. C’è incoscienza e incoscienza, questo episodio stabilisce nuovi record negativi. Bene ha fatto la polizia a mandarlo a processo.

  9. Al di là della gravità dell’episodio ci sono quotidiamente persone che purtroppo si addormentano alla guida. Uno strumento che permetta all’auto di accostare in autonomia, chiaramente mutuato dalla ricerca sulla guida autonoma, salverebbe molte vite. Avanti tutta così

    • Beh, non è proprio la stessa cosa che addormentarsi alla guida: uno è un comportamento deliberato, voluto. L’altro no.

      • Assolutamente. Il mio pensiero è quello che la fiducia negli ADAS, già molto bassa nella media dei guidatori, di certo non migliora con questi episodi, nonostante la tecnologia rappresenti spesso un salvavita. Fa più notizia il mancato intervento dell’elettronica che il contrario, e questo genera disinformazione. Il deficente che guida con i sedili abbassati è giustamente da punire, ma la notizia purtroppo è negativa per tutto quel mondo che fa ricerca sui sistemi di guida autonoma, con conseguenti ricadute sulle decisioni politiche. (Vedi depotenziamento dell’autopilota Tesla in Europa)

        • Concordo sul fatto che la guida autonoma salverà un sacco di vite umane. E anche sul fatto che i deficienti vanno puniti, severamente.

  10. Come raccomandava il compianto zio Ben: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”.

    Come nel caso delle armi e delle sostanze pericolose, per fare due esempi, per i veicoli a guida autonoma e, più in generale, per tutti gli apparecchi immobili e mobili dotati di qualche forma avanzata di capacità decisionale (robot?), andranno, in un futuro prossimo, introdotti controlli obbligatori sull’acquirente prima della vendita/noleggio.

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