Agrivoltaico a Vignole (isola di Venezia) per alimentare case e lampioni

agrivoltaico

Agrivoltaico per coltivare ortaggi e produrre energia per la comunità energetica che la distribuirà alle case, alle attività economiche e alimenterà l’illuminazione pubblica. Un modello verso l’autosufficienza a Vignole, isola di Venezia.

Agrivoltaico da 100 kW in 400 m²

Probabilmente la produzione da rinnovabili non permetterà l’autosufficienza dell’isola di Venezia, ma è un primo gran passo in questa direzione. E smentisce tutti gli odiatori dell’energia pulita in nome del sacro suolo agricolo. Qui al contrario si conferma la simbiosi e una produzione sostiene l’altra.

La localizzazione della serra nell’isola

I numeri: si tratta di una serra agro-voltaica di circa 400 mq con una potenza installata di circa 100 kW. Sorgerà in area demaniale e ha avuto il via libera della giunta comunale.

Vignole dall’alto credit :Berto78 – https://it.wikipedia.org/wiki/File:Vignole1.jpg

Si tratta della realizzazione di una serra fotovoltaica in un ambito demaniale localizzato a sud dell’Isola delle Vignole, destinato dagli strumenti urbanistici comunali a verde pubblico e affidato in concessione temporanea all’associazione locale Veras – ha spiegato  l’assessore Massimiliano De MartinL’associazione intende costituire una comunità energetica rinnovabile (Cer) per la produzione e il consumo di energia pulita“.

L’isola di Venezia che ospiterà la serra. Non lontana dalla città

Alimentare case, attività economiche e illuminazione pubblica

Vediamo gli obiettivi: “E’ in grado di soddisfare la domanda di energia pulita espressa dall’insieme delle utenze presenti sull’isola (abitanti, attività economiche, illuminazione pubblica), avviando il processo di decarbonizzazione del territorio“. C’è ottimismo, ma bisogna capire quanta sarà l’effettiva produzione di energia.

L’assessore di Venezia parla di “modello di riferimento e laboratorio di apprendimento per altre esperienze analoghe“.  L’investimento è minimo: “Il costo stimato dell’intervento è di 60.000 euro, che l’associazione intende coprire con specifici finanziamenti nazionali e regionali dedicati al sostegno delle comunità energetiche“.

Agrivoltaico con ortaggi tradizionali dell’isola

Il sindaco Luigi Brugnaro e l’elettrico

La serra sarà destinata alla coltivazione degli ortaggi, come nella tradizione colturale dell’isola ma pure a sviluppare azioni di sensibilizzazione e didattiche rivolte ai giovani e giovanissimi del territorio, sulle relazioni tra territorio naturale, cibo organico e salute, affiancate dalla produzione di energia pulita.

Sull’isola vivono circa cinquanta abitantiche si dedicano all’orticoltura. Estensione di 69 ettari e  la presenza di una  caserma dei Lagunari. Piccola comunità, quasi un condominio.

Immancabile l’intervento del sindaco Luigi Brugnaro: “L‘intervento alle Vignole ha l’obiettivo di sperimentare ruoli innovativi per la gestione e il governo della comunità, promuovendo nuove forme di efficientamento e di produzione di energia sostenibile. Un esempio concreto di transizione ecologica“.

Visualizza commenti (4)
  1. La prima foto di esempio (cit. “impianto agrivoltaico di Enel Green Power in un vigneto in Sicilia”) mostra tra l’altro un uso razionale e bi-valente dei nuovi pannelli fotovoltaici bi-facciali.
    Poter utilizzare i pannelli in verticale significa poter rendere produttive persino le superfici inutilizzate, come le recinzioni dei terreni. Un po’ come anche le autostrade (o le ferrovie) che mettono pannelli FV a complemento delle barriere di recinzione e fonoassorbenti. Possono anche contribuire a rendere la temperatura più bassa di edifici (impedendo il riscaldamento da irraggiamento solare, e portandolo “a vantaggio” con produzione energia).

    L’orientamento verticale è tanto più produttivo quanto più ci si sposta a nord; propongo a parte due link (se accettati dalla redazione) perché mi son ricordato le fonti…

    Ovviamente altri vantaggi arriveranno dai nuovi pannelli in polimeri (leggeri e flessibili) adatti a ricoprire serre ed altri edifici con coperture che non impediscono la diffusione luminosa al di sotto… ed hanno costi realizzativi in forte discesa… stando a quanto letto in rete…

      1. Grazie Gian Basilio
        Non c’ è problema…
        E poi..chi vuole approfondire…si cerca le fonti. 😉
        Saluti e complimenti per l’ illuminante articolo.. spero sia d’ispirazione a tanti imprenditori…i privati…👋

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