Agrion: mirtilli e agrivoltaico per resilienza climatica

Agrivoltaico

Più mirtilli, ma anche energia pulita per l’autoconsumo e la vendita: così l’agrivoltaico migliora il bilancio delle aziende agricole. È il risultato promettente di un test condotto in Piemonte dalla Fondazione Agrion, punto di riferimento per la ricerca applicata al settore agricolo. In un contesto segnato dal cambiamento climatico, i sistemi fotovoltaici si rivelano strumenti preziosi per attenuare gli effetti degli eventi estremi, mitigare le gelate e contenere le temperature elevate. Vaielettrico ha sentito i protagonisti del progetto: Cristiano Carli e Matteo Bontà per la Fondazione Agrion, e Gaël Nardin per l’azienda Insolight.

I risultati dello studio: più produzione sotto i pannelli

Cristiano Carli, responsabile sezione ortaggi, fragola e piccoli frutti della Fondazione Agrion, ci ha fornito i dati della sperimentazione: «Il test ha preso il via nel 2022 nella nostra sede di Manta, in provincia di Cuneo,  all’interno di un impianto che si sviluppa su 80 metri quadri. Al di sotto dei quali sono state disposte le file dei vasi con i mirtilli, varietà Brigitta Blue, e una fila non coperta dai pannelli per la prova in pieno campo ma con protezione anti grandine».

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L’impianto realizzato a Manta nei terreni della Fondazione Agrion

La struttura è protetta mentre l’ombreggiamento è variabile a seconda delle necessità di insolazione delle piante.  Questo dato è fondamentale perché permette durante il periodo invernale, con le piante in riposo, di massimizzare la produzione energetica come sottolinea Carli. «Da aprile ad ottobre durante la fase vegetativa si riduce l’ombreggiamento per favorire la resa agronomica. La percentuale varia dal 60 al 40%. Quest’anno abbiamo aumentato l’insolazione nel periodo primaverile e ed autunnale».

Sotto i pannelli temperature più adeguate per le piante

Un cambiamento che ha permesso «una maggiore  produzione sotto i pannelli rispetto al primo anno. I mirtilli non hanno subito danni  da gelate, sotto i pannelli  abbiamo registrato un minor contenuto di clorofilla, un leggero anticipo della ripresa vegetativa, un minor numero di foglie ma di dimensione maggiore». Interessati i dati di tutela dalle condizioni meteo avverse: «Sotto i pannelli aumentano di mezzo grado le temperature minime e il decremento di circa un grado per le massime che permettono di ridurre lo stress alle piante». Bene il test che proseguirà: «Abbiamo iniziato con piante già adulte, ora partiremo con piante nuove, varietà Duke, e in numero maggiore sotto e fuori dai pannelli».  Per ottenere risultati positivi è evidente la necessità di sistemi modulari che offrono la possibilità di variare la percentuale di ombreggiamento in ceri frangenti a seconda delle condizioni meteo.

Il test ha permesso di produrre energia utile a soddisfare il 30% dei consumi

Matteo Bontà, responsabile area progettazione, ha spiegato a Vaielettrico il funzionamento del sistema: «Si tratta di un impianto pilota con sistema modulare e costante monitoraggio della radiazione luminosa al di sotto dei pannelli. Si spostano le celle fotovoltaiche per mantenere costante l’illuminazione al di sotto. La potenza massima è di 10 kWp  e abbiamo coperto il  30% del nostro consumo». Bene vista l’area ridotta.

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Risultati del test nell’impianto realizzato da Agrion

 

Gaël Nardin  responsabile del progetto per Insolight, l’azienda svizzera che ha realizzato l’impianto, ha presentato la sperimentazione alla fondazione Agrion  alla Conferenza Mondiale sull’Agrivoltaico che si è svolto a inizio luglio a Friburgo, in Germania. «Si tratta di risultati incoraggianti, poiché la produzione di mirtilli nei due anni sotto i pannelli è stata paragonabile alla zona di riferimento, nonostante un ombreggiamento piuttosto intenso».

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Alcuni dei benefici che può offrire un sistema agrivoltaico

Passiamo alle caratteristiche tecniche dell’impianto: «Per quanto riguarda i pannelli, si tratta di prototipi da 100 W con strisce di celle cSi e lenti integrate, che forniscono un ombreggiamento medio di circa il 70% durante la stagione agricola. Nei progetti più recenti utilizziamo pannelli solari convenzionali, più economici e affidabili, e progettiamo il sistema per garantire una maggiore trasparenza. Utilizziamo strumenti di simulazione per prevedere la produzione di elettricità e la disponibilità di luce per le colture, al fine di determinare la progettazione ottimale per ciascun progetto».

Sono numerosi i progetti portati avanti dall’azienda in Francia, Svizzera, Paesi Bassi dove oltre i mirtilli il sistema è stato realizzato per la coltivazione di lamponi, ma anche albicocche, ciliegi e fragole.

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