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AgrifoodTEF: 60 milioni per robotica e IA in agricoltura

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robot agricolo agricoltura elettrica
Il robot che raccoglie le mele

La Ue crede nella robotica, nella guida autonoma, nei droni e nell’intelligenza artificiale (IA) in agricoltura. Con AgrifoodTEF ha stanziato 30 milioni (altri 30 dagli Stati membri) per dare impulso alla ricerca. Il progetto è coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler.

Agricoltura smart con energia pulita e meno chimica

robot agricoloAbbiamo scritto spesso dei robot che già esistono in commercio, da Farmdroid a Dino che abbiamo visto in campo e utilizzati dagli agricoltori italiani, che permettono il diserbo meccanico senza uso di diserbanti chimici e con macchine alimentate in un caso solo dal sole, tramite pannello, o dalle batterie che si ricaricano in azienda. Senza dimenticare i droni (alimentati da batterie) che permettono attraverso sensori intelligenti di ridurre l’uso di agenti chimici e un uso più razionale dell’acqua e dei fertilizzanti. Una nuova filiera promettente, dove non esistono problemi di autonomia delle macchine, ma che ha necessità di investimenti in sviluppo e ricerca. Per questo la Ue finanzia progetti come AgrifoodTEF.

Il video di Farmdroid 

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Il progetto mira alla creazione di “una rete di infrastrutture che aiutino a testare e validare le soluzioni di intelligenza artificiale e robotica utilizzate nel settore dell’agroalimentare e per fornire nuovi servizi alle aziende manifatturiere impegnate nel comparto della meccanizzazione agricola“.

Ma non solo: “Il progetto offrirà anche soluzioni di certificazione, di benchmarking e di validazione ancora non disponibili sul mercato, per tutte quelle applicazioni innovative che comprendono l’intelligenza artificiale applicata alle macchine agricole, la robotica, il telerilevamento (anche con droni), la connettività ultraveloce e l’analisi automatizzata di immagini e dati a tutto vantaggio della sostenibilità e della tracciabilità delle produzioni“.

Video robot Dino 

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Il progetto coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler vede la destinazione di 3 milioni di euro di risorse per il nodo milanese costituito dal Politecnico di Milano e Unimont ovvero il centro universitario d’eccellenza Università della montagna che vede insieme Comune di Edolo (Brescia), Consorzio dei Comuni Bim di Valle Camonica, Provincia di Brescia, unione dei Comuni Alpi Orobie Bresciane e Comunità Montana di Valle Camonica e l’Università degli studi di Milano.

Agricoltura ma anche zootecnia più pulita e robotizzata

Si parla tanto di agricoltura, ma anche il settore zootecnico (leggi) è interessato dalle transizioni energetica e digitale. Lavorare in spazi chiusi come le stalle rende necessario, per tutelate la salute umana e animale, l’uso  di motori a zero emissioni. La digitalizzazione permette di aumentare la qualità e la sicurezza dei prodotti.

Carro elettrico stalla
Electra di Supertino al lavoro in una stalla

Sul tema e in riferimento ad AgrifoodTEF è interessante la riflessione di Davide Facchinetti e Matteo Matteucci, docenti universitari protagonisti di questo programma di ricerca. “La robotica sarà chiamata in un futuro più prossimo di quanto ci si aspetti a fornire un grande contributo alle attività agricole – commentano i due docenti -. Una evidenza la si ha già nel settore zootecnico dove i robot per la mungitura sono ormai una realtà in rapida diffusione, ma molti sono anche i prototipi o le macchine innovative già commercializzate che sono in grado di effettuare ad esempio un diserbo meccanico selettivo, oppure ancora chimico ma limitando fortemente l’impiego degli erbicidi alle sole zone ove questi sono effettivamente necessari, con innegabili vantaggi sulla sostenibilità delle produzioni“.

La raccolta della frutta robotizzata

Abbiamo anche raccontato su Vaielettrico sulla robotizzazione, siamo in una fase più acerba rispetto ad altri settori agricoli, della raccolta della frutta, con soluzioni molte innovative come quelle di Tevel Aerobotics,  ma sono anche numerose le macchine agricole elettriche (spesso alimentate solo dal sole) per la raccolta dell’ortofrutta. Spesso prodotti della eValley emiliana come Ecogreen o Vallisi.  E su questo settore Facchinetti e Matteucci sottolineano Facchinetti e Matteucci:  “Si tratta ormai di tecnologie pressoché pronte per essere utilizzabili anche su larga scala che porterebbero anche a risolvere molti problemi connessi sia con la scarsa salubrità di certi lavori, sia con la ormai cronica mancanza di manodopera specializzata”.

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