Aeroporto sempre più a emissioni zero grazie a un accordo siglato da Enac e Gse sul tema decarbonizzazione. E nei nostri scali aumentano i servizi per la mobilità elettrica – anche alimentati con l’autoproduzione da fonti rinnovabili come a Fiumicino con l’impianto fotovoltaico più grande d’Europa – dalle navette elettriche ai servizi di ricarica.

La navetta elettrica sperimentale da Bologna all’aeroporto Marconi
Veloce, comodo ed elettrico. Questo lo slogan per il servizio di navetta con l’autobus elettrico in sperimentazione a Bologna. Iniziativa ha preso il via l’estate scorsa e in questi giorni è stata annunciata la proroga del servizio fino al 4 maggio. Si chiama “Marconi Express 949” la linea con bus elettrici che collega l’aeroporto Marconi e il centro città, con capolinea in piazza Malpighi e senza soste intermedie.

La linea è attiva dalle 5.40 (prima corsa da piazza Malpighi) a mezzanotte (ultima corsa alle ore 23.53 dall’aeroporto), con frequenza di una corsa ogni 66 minuti.
L’aeroporto, che punta al traguardo net zero carbon entro il 20230, da pochi mesi può contare anche sull’investimento della società di handling GH Italia che ha messo in pista due nuovi bus elettrici per il trasporto dei passeggeri in area aeroportuale.

Veicoli che possono trasportare fino a 110 passeggeri e fanno parte del piano di investimenti della società di handling per il rinnovamento completo della flotta e la riduzione delle emissioni. Sugli autobus, una batteria da 300 kWh che offre 16 ore di autonomia con una sola ricarica da fare nella nuova stazione rapida da 240 kilowatt.

In aeroporto 10 colonnine alimentate (anche) dall’energia di 300 pannelli
La società Aeroporto di Bologna ha investito sull’elettrico. Nell’area operativa sono presenti 10 punti di ricarica alimentati con energia pulita, parte della quale proviene da 300 pannelli fotovoltaici, che sviluppano una potenza complessiva di 120 kilowatt. Ora è previsto anche un altro impianto da 300 kilowatt.
Senza dimenticare gli altri investimenti sulle rinnovabili. «La società Aeroporto di Bologna è anche impegnata nella costruzione, a nord dell’aeroporto, di un nuovo impianto fotovoltaico da oltre 4 megawatt, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente l’autonomia energetica dell’aeroporto».
In totale, come si legge in una recente comunicazione, «abbiamo installato più di 20 punti di ricarica al servizio di tutti i mezzi operativi aeroportuali». Non è finita qui: «Abbiamo acquistato 13 nuove auto elettriche più 3 ibride e ne acquisteremo altre quest’anno».

Per gli automobilisti “Parcheggia e ricarica”, la tariffa è alta (0,70 €) ma gratis per bici e monopattini
Oltre i mezzi di trasporto pubblico in elettrico, al Marconi è possibile usufruire del servizio di ricarica per gli automobilisti. Si chiama “Parcheggia & Ricarica” ed è disponibile nei parcheggi P2 Business, Car Valet e P Express. Al P2 Business e Car Valet bisogna rivolgersi al personale, Al P Expres si deve scansionare direttamente il biglietto di sosta nella colonnina per attivare il punto di ricarica, oppure inserire la targa del veicolo e seguire le indicazioni nello schermo.
Si paga prima di ritirare l’auto al presidio parcheggi. La tariffa non è proprio popolare: 0,70 euro/kWh.

Nel segno della gratuità, invece, la ricarica per la micro mobilità. «Nella Biike Station sono arrivate le nuove colonnine di ricarica per le biciclette e i monopattini elettrici. A disposizione 15 punti di ricarica completamente gratuiti, pensati per facilitare coloro che decidono di utilizzare mezzi a zero emissioni per raggiungere lo scalo». Un servizio rivolto anche a chi lavora in aeroporto.
Questi alcuni degli interventi per la decarbonizzazione dello scalo bolognese. Ma il percorso verso le emissioni zero è un impegno nazionale. L’accordo di collaborazione siglato tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e il Gestore dei
Servizi Energetici (GSE) ha come obiettivo principale l’efficienza energetica delle infrastrutture aeroportuali e lo sviluppo dell’autoconsumo e dell’autoproduzione da fonti rinnovabili.
Tra le iniziative, anche la condivisione di energia pulita e l’implementazione di progetti sperimentali per l’uso di biocarburanti e idrogeno verde nel trasporto aereo.
Questo il futuro ma si può fare già tanto a terra, come dimostrano le iniziative nello scalo di Bologna e delle altre città italiane.