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Addio all’energia russa: ecco il piano di Energia per l’Italia

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energia per l'italia
Il gruppo di scientifico “Energia per l’Italia” ha presentato un documento  che sollecita le istituzioni ad adottare con urgenza un piano energetico d’emergenza per affrancare l’Italia dalla dipendenza energetica dalla Russia. Il piano è incentrato sulla sostituzione degli idrocarburi con elettricità da fonti rinnovabili. Valuta la fattibilità e i benefici che ne deriverebbero, raggiungendo tra l’altro gli obiettivi di decarbonizzazione fissati per l’Italia dall’Unione europea.

Le tre schiavitù: gas, carbone e petrolio

La Russia, premette il documento,  è l’unico paese da cui l’Italia dipende per tutte le fonti fossili: è il primo fornitore nazionale di carbone (3,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, Mtep) e di gas (24 Mtep), e il terzo di petrolio (8,4 Mtep). In particolare dalla Russia proviene il 40% del gas utilizzato in Italia, il 12% del petrolio e il 52% del carbone. Questi flussi di risorse da un lato, e di denaro dall’altro, proseguono nonostante il terrificante conflitto scatenato da Putin contro l’Ucraina dal 24 febbraio 2022.
Secondo le analisi del gruppo di scienziati impegnati sui temi dell’energia e del clima (tra questi Nicola Armaroli, Leonardo Setti e Vincenzo Balzani che lo presiede) «l’attuale dipendenza grave dell’Italia dalle fonti fossili russe potrebbe essere eliminata o drasticamente ridotta attivando subito un Piano di emergenza energetica e climatica che trasformi radicalmente la condizione energetica del Paese».
energia pe l'Italia
Leonardo Setti, a sinistra, e Nicola Armaroli

LEGGI ANCHE:  La guerra in Ucraina secondo Armaroli: “Più rinnovabili o schiavi di Putin”

Case e auto, tutto alla spina

Secondo l’analisi di Energia per l’Italia sarebbe necessario portate alla ristrutturazione almeno 430mila abitazioni ogni anno di qui al 2030. Si arriverebbe così ad avere 3,5 milioni di case coibentate e senza più caldaie. Per annullare la dipendenza dal petrolio russo bisognerebbe rimpiazzare 3 milioni di auto termiche con altrettante elettriche. Bisognerebbe quindi passsare dai 60mila veicoli elettrici a batteria (veb) venduti ogni anno (4% su circa 1,5 milioni auto nuove acquistate) ad almeno 350mila.

Raddoppiare la generazione elettrica rinnovabile

Per spegnere le centrali termoelettriche alimentate oggi da carbone e gas russi corrispondenti a circa 53 TWh (terawattora) sui 278 totali (importazioni
escluse) è necessario raddoppiare la generazione elettrica da fotovoltaico ed eolico (da 33 a 66 GW). Di questi circa 10 verrebbero dal fotovoltaico sulle abitazioni derivante dalla citate ristrutturazioni edilizie.
Considerando anche gli ulteriori consumi dovuti alle abitazioni e ai veicoli elettrici si dovrebbe passare dal 40% attuale al 66% di elettricità da rinnovabili, una stima che sostanzialmente coincide con le recenti proposte di Elettricità futura (Confindustria). Il tutto entro il 2030.

Emissioni, 27 milioni di tonnellate in meno

Questa trasformazione radicale consentirebbe di «arrivare ad eliminare almeno 16 milioni di tonnellate di CO2 emesse dal settore elettrico, 4,5 milioni emesse dagli automezzi sostituiti con veicoli elettrici, e 6,9 milioni dalle abitazioni private della caldaia a gas, per un totale di almeno 27,5 milioni di tonnellate CO2 ogni anno, dando un contributo sostanziale e stabile agli obiettivi climatici nazionali e internazionali».

Ma il Governo batte strade già vecchie

Di fronte alla crisi bellica europea, sottolinea invece Energia per l’Italia, il Governo italiano «mantiene inalterata la politica energetica nazionale, cercando sia altrove sia nel nostro sottosuolo le medesime tipologie di fonti fossili che oggi arrivano dalla Russia, ignorando così l’opportunità storica di passare alle rinnovabili».
L’analisi completa è disponibile qui.

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Apri commenti

58 COMMENTI

  1. A me serve energia dalle 6.00 alle 7.00 e dalle 18.00 alle 22.00 cosa me ne farei del fotovoltaico boooo. E poi il discorso che l’energia green immessa in rete non venga pagata nulla in confronto a quella prelevata che è generata da gas e carbone, una truffa.

  2. Queste tempistiche non tengono assolutamente conto di quanto ci vorrà per rifasare correttamente la rete. Non che non sia fattibile o inutile, ma semplicemente la produzione, trasporto ed installazione dei rifasatori a livello di distribuzione come minimo li raddoppiano. Che poi mi roderebbe meno se non avessi letto questo proprio oggi
    https://scenarieconomici.it/cina-e-india-aumenteranno-luso-di-carbone-di-700-milioni-di-tonnellate-lanno-piu-di-tutta-la-produzione-usa-greta-vai-a-scioperare-a-nuova-delhi/
    Siamo il faro di un porto non utilizzato ed oltretutto inquinato dagli altri

    • Scenari economici è il sito di Antonio Maria Rinaldi, dei no euro e dei sovranisti europei. Non lo definirei un modello di obiettività

  3. E niente tutti questi fantomatici studi che parlano sempre e solo di solare ed eolico che hanno il problema dell’ intermittenza quando esistono le centrali geotermiche che sono pulite e possono funzionare come una centrale termoelettrica..e pensare che Enel Green Power è al top nella costruzione di tali strutture ma le fa in giro per il mondo piuttosto che in Italia.

    • Nulla vieta di includere nel Piano anche centrali geotermiche, tanto oltre a quello russo di gas e carbone ce n’è da eliminare molto altro se vogliamo veramente tagliare le emissioni di carbonio in atmosfera.

  4. Di tutti i condomini che stanno esufruendo dei bonus del governo non ne ho ancora visto uno che abbia messo pannelli fotovoltaici sul tetto, gli unici sono i proprietari di villette unifamiliari, perché ai condomini non arreca beneficio, quanto spazio inutilizzato, dovrebbero rendere obbligatorio il fotovoltaico se vuoi usufruire dei bonus.

    • Concordo in pieno, tutti gli edifici soggetti a restrizioni con superbonus devono montare il fotovoltaico, anche se secondo loro non c’è beneficio, che nella realtà il beneficio è di tutta la collettività, ma fin quando si guarda a IO ( il proprio orticello o il proprio portafoglio ) anziché a NOI non andremmo da nessuna parte.
      Io sto impazzendo con milleeun documento in provincia per coprire il tetto e avere un esubero di 20/23’000kwh/anno appunto per tutti.

  5. A mio avviso bisognerebbe iniziare a parlare di un argomento caldo come il Nucleare ☢️
    Solo con Nucleare e Rinnovabili possiamo davvero decarbonizzare allo stato attuale l’energia e garantire che ci sia sempre energia
    Il Carico base dovrebbe esser sostituito da Gas a Nucleare +Rinnovabili
    Ovviamente sarebbe da affidare lo stoccaggio delle scorie a qualche altro paese europeo tipo la Francia 🇫🇷
    Da affidare così almeno in Italia 🇮🇹 non si creerebbe questo problema complesso come la gestione dei rifiuti nucleari .
    I Biocarburanti trovo che siano un buco nell’acqua ,non sono assolutamente così a emissioni basse di come sembra ,potrebbero risultare utili in un settore come l’aviazione(dove le batterie sono difficili da applicare per il peso),ma la loro applicazione la trovo davvero risicata ..
    La cosa che mi preoccupa parecchio è che l’Italia è un paese fortemente metanizzato e lì solo il bio metano prima e poi l’idrogeno verde dopo potrebbero sostituire il gas nelle tubature .
    Idrogeno verde che richiede molta energia per esser prodotta e la presenza di fonti rinnovabili per la produzione se lo si vuole considerare green
    Di certo per il 2050 non riusciremo a fare tantissime cose si potrà cercare sempre di migliorare ma quel che è certo che l’auto termica va bloccata il primo possibile (2035)

    • Ma hai letto l’articolo? E l’approfondimento? Per costruire 1 sola centrale nucleare servono almeno 14 anni ( minimo di tempo degli ultimi 50 anni nel mondo, Cina compresa). Quindi al 2035 non ne metti nemmeno una. Poi voglio proprio vedere in Italia dove te la fanno costruire e quanto ci metti, per non parlare dell’uranio da importare e le scorie da gestire

      • E niente, ormai il nucleare è come il prezzemolo.
        La soluzione a tutti i problemi (ma non li ha risolti negli ultimi 50-60 anni, neppure in Francia).
        La pietra filosofale.

        Più nucleare per tutti!

        • Primo: andate a leggere quanto reattori realizzeranno in Cina nei prossimi 10 anni. Non pretendo l’efficienza cinese ma iniziare é già qualcosa. Aspettiamo la fusione tra 30 anni??? Riempiamo di pannelli campi e mari??? Che schifo. Quello non é inquinare vero?
          Secondo: il nucleare é ancora un gran risorsa quello costruito negli anni 70 80!!!! Figuriamoci quello di ultima generazione. E per la cronaca, la Francia é l’unico paese che non patisce la mancanza del gas Russo e che esporta (ripeto: esporta) energia al resto dei babbei Europei.

          • -Riempiamo di pannelli campi e mari?-

            Guardi, non è che non sia in buona parte d’accordo con il complesso del suo commento, ma già riempiendo i tetti male non si farebbe. E non sarebbe poco.

          • Sì rilassi, tanto la politica energetica italiana e men che meno europea non si fa nei commenti di un sito che parla di mobilità elettrica. 🙂

          • Perche il nucleare di ultima generazione forse risolto il problema di scorie che restano radioattive per qualche decina di migliaia di anni? Non credo proprio

    • Nucleare un altro buco nero a costi folli, e per poi dipende sempre dai mercati esteri, no grazie le follie anche no.

  6. Io avrei bisogno SOLO del fotovoltaico se il governo me lo regala lo faccio installare subito sul tetto……

    • Se usufruivi del superbonus 110% avevi gratis anche il fotovoltaico e magari riempivi il tetto così ne usufruiva anche la comunità.

  7. La mia vuole essere una riflessione e non una polemica o provocazione!
    Non mi so spiegare la motivazione della deindustrializzazione che in italia va avanti da più di 30 anni ad oggi! Le fabbriche italiane chiudono e vengono aperte in qualsiasi altra parte della galassia, tranne che in Italia! Il made in Italy poco o forse nulla! Manifatturiero ed artigianato italiano sta scomparendo. Acquistiamo tutto dall’estero: grano, carne, alimenti, energia, elettronica, auto, ecc ecc ecc; e si preferisce fare scappare il know how italiano all’estero, piuttosto che investire sulla ricerca e sviluppo! Ma noi, in Italia non siamo più capaci di fare? Tutto deve essere per forza made in Cina?
    Mi chiedo: ma se la politica italiana 30 anni fa avesse investito sul fotovoltaico, oggi, avremmo avuto il problema energetico? Io ho una modesta casa da 108 metri quadri in un condominio di villette a schiera. 150 metri quadri di tetto, di cui circa 50 con pannelli fotovoltaici che giornalmente producono 40 kWh. Io ne utilizzo solo 10/12 kWh; il resto la cedo al gestore perché con i 28kwh restanti, non mi ci posso fare ne il bagno o innaffiare le piante! Se tutti coloro che come me (e non sono pochi) avessero pannelli fotovoltaici sui tetti, avremmo realmente bisogno di bruciare gas per generare energia elettrica? Io ho altri 100 metri quadri di tetto disponibile e sarà mia intenzione ricoprirlo di pannelli. Ma serve denaro per fare questo. E la politica? Dov’è? Io metto a disposizione lo spazio, ma ci devo pure mettere altri 12000€? Dopo averne già spesi 6000€ per l’impianto esistente! In teoria, Potrei produrre 120 kWh al giorno. E così come me, chi sa quanti milioni di 120 kWh giornalieri si potrebbero produrre a costo zero in Italia! Già, dimenticavo, poi Sgarbi non vuole! Lui (sempre Sgarbi) dice che le pale eoliche deturpano l’ambiente, sono una violenza al panorama, sono un obbrobrio (magari ci mette nel mezzo un paio di capra, capra, ignorante, vai a scuola)! Ma noi, in Italia, non siamo in grado di costruire i pannelli fotovoltaici? O le pale eoliche? Li dobbiamo per forza acquistare dalla Cina o dall’estero? Ma facciamo lavorare chi percepisce questo benedetto RdC, almeno abbiamo un ritorno economico più utile del divano! Sapete cosa serve per realizzare un pannello fotovoltaico? Silicio, che lo troviamo nelle spiagge (si chiama sabbia)! Vetro, questo lo troviamo ovunque, visto che vedo bottiglie vuote ovunque (spiaggia, ciglio delle strade, nelle campagne ecc) per altro pericoloso, ci si può tagliare! E dulcis in fundo un piccolo telaio di alluminio! Serve anche qualcuno che lavora, e con la disoccupazione che regna sovrana in Italia, chi potrebbe lavorare non è certo merce rara! E va bene così, io ho espresso un mio pensiero! Sono certo di aver sollevato un vespaio! Ora, chi sa quanta gente mi risponderà in malo modo! Io, viceversa, auguro una buona giornata a tutti!

    • Scusate, dimenticavo di aggiungere che ho anche una EV ed i 10/12 kWh giornalieri, oltre che all’utilizzo domestico, servono anche per caricare l’auto agratis! E sempre dalla serie “viva il made in Italy” quello che mi continuo a chiedere: ma noi, non siamo in grado di costruire (oltre che i fotovoltaici, generatori eolici, inverter, regolatori di carica) anche le EV in casa nostra? O li dobbiamo importare dall’estero per forza?
      P.S. chi percorre più di 400 km al giorno per lavoro, può utilizzare il diesel, ha tutta la mia approvazione e sostegno! Ho sicuramente messo altro vespaio in moto!

      • Guarda che fare pannelli non è sabbia della spiaggia. È un procedimento molto complesso che non sto qui a descrivere.
        Le pale eoliche idem. Hai ragione ma non è il caso di banalizzare a questo punto…
        La storia e’ complessa… Molto di più di così

        • Sì ma anche estrarre petrolio sotto km di roccia sul fondo del mare o in mezzo agli iceberg non è una passeggiata, eh!
          Quel gesto semplice di pompare 50 litri di liquido aromatico in un serbatoio o collegare qualcosa a una presa e magicamente tutto funziona, nasconde complessità mica da poco!
          Fino alla complessità massima del nucleare venduto come se fosse un gioco da ragazzi, quando richiede una filiera complessa a partire dall’arricchimento del combustibile fino allo stoccaggio in sicurezza.

          • Vedo che è contro il nucleare, ma probabilmente poco aggiornato. I reattori che sta proponendo Terrapower con aggiunta di accumulo per produzione da qualsiasi altra fonte rinnovabile sono il futuro immediato. Producono pochissime scorie ed anzi possono consumare scorie di altri reattori lenti.
            Poi ai spera che nel frattempo arrivino i reattori nucleari a fusione commerciali.

            Purtroppo le rinnovabili senza stoccaggio non possono bastare, se ho bisogno di energia di notte da qualche parte devo averla immagazzinata se sono senza sole e vento. E creare idrogeno per stoccarlo è un controsenso energetico al momento.

          • @diego rs2

            Nella sua fantasia forse li sta proponendo ma Terrapower lo conosco: è un progetto su cui ha investito anche Bill Gates se non ricordo male.

            Al momento è un progetto di ricerca: “Field activities in Kemmerer are scheduled to be complete in early July 2022 and the trailers onsite will be removed. Several groundwater monitoring wells will remain in place for long-term groundwater monitoring.

            Once this work is completed, our team’s attention turns to laboratory testing and analysis. Early construction activities will likely begin in 2024.

            There is still much work to be done. Progress to date has been encouraging and we are grateful for the continued support we receive from Kemmerer and the State of Wyoming.”

            Ne riparliamo se e quando diventerà una tecnologia commerciale ed economicamente valida.

          • RS2 14 Giugno 2022 at 19:20
            Il nucleare è la strada sbagliata, il primo motivo è che non è quello che sembra, ha costi assurdi ( stiamo ancora pagando per le centrali dismesse ) la materia prima è sempre estera quindi gli altri fanno alto e basso, come con qualsiasi prodotto e noi rimaniamo in balia degli eventi, poi prima di un ventennio non vedremo un Wat prodotto, ma faranno usciti milioni di euro, con le rinnovabili mese per mese si potrebbe spendere e avere già un ritorno immediato, in vent’anni superiamo la produzione della centrale e materie prime gratuite, non capisco perché vi faccia schifo questo, e non dipenderemmo da nessuno.

          • @Fabio M
            Il dibattito sul nucleare in Italia è al meglio un fattore di isteria collettiva, al peggio il solito gioco di interessi economici e politici.
            Oltre a ciò che hai indicato giustamente tu e a differenza di quanto molti pensino la questione non è tecnica ma economica (del nucleare conosciamo molto bene vantaggi e svantaggi sia in termini tecnici che economici e ambientali).
            Le rinnovabili hanno visto i costi scendere sempre di più e le soluzioni tecniche e commerciali migliorare in continuazione. I fautori del nucleare giocano sul fattore intermittenza instillando dubbi sulla possibilità di avere un sistema elettrico alimentato da sole fonti rinnovabili. Perché è così importante questo argomento? Principalmente perché i sistemi elettrici stanno facendo una transizione da sistemi centralizzati (occorre fare molta attenzione a questa parola, è fondamentale) a sistemi decentralizzati. Il fatto è che una volta che hai decentralizzato il sistema elettrico, le centrali elettriche (di qualunque tipo) diventano sempre meno importanti. Ciò che comanderà in futuro sarà, come per le reti dati, le linee di trasmissione e la capacità di storage. L’arrivo di internet ha decretato la fine dei mainframe a favore del calcolo distribuito, certo esistono ancora i datacenter e i supercalcolatori, ma sono usati per scopi diversi rispetto all’era dei mainframe.
            Questo spiega anche le ostilità di alcuni grossi produttori di energia contro Terna, con forti pressioni, anche a suon di carte bollate, per impedire la proliferazione di sistemi di accumulo senza i quali le rinnovabili restano azzoppate e si autoavvera la favola che senza le centrali a gas o nucleari non è possibile produrre l’energia che ci occorre. Centrali a gas che, ricordiamolo, attualmente costituiscono il 45% della produzione elettrica italiana e che hanno conti economici risicati laddove il fattore di capacità scenda, quindi non c’è da stupirsi che sia così fondamentale dimostrare che le rinnovabili non sono sufficienti, denigrandole e azzoppandole.
            È per questo che sorrido ogni volta che il nucleare viene tirato fuori come argomento di distrazione sul futuro dell’energia, perché dopo 60 e più anni la promessa nucleare non si è ancora avverata e ora che ci sono tecnologie emergenti in grado di soddisfare questa promessa viene riesumato il nucleare come la soluzione magica di tutto.
            Per tornare al nostro paragone con l’informatica, è come se negli anni ’80/’90 arrivasse il politico di turno dicendo che in Italia vadano costruiti 5/10 mainframe perché la rete internet è inaffidabile e poi avete visto che i computer degli utenti non sono accesi H24? Come faranno i vostri colleghi ad accedere ai vostri documenti quando sarete in ferie o in malattia? Ovviamente oggi la questione fa sorridere, però è così che siamo messi.
            Un ultimo appunto su un’osservazione interessante fatta da un utente sul fatto che la Cina sta costruendo centrali atomiche e quindi indirettamente allude al fatto che dovremmo farlo anche noi. Decontestualizzato, l’argomento potrebbe anche avere un suo perché, ma la Cina non è l’Europa e men che meno l’Italia: noi siamo un paese pienamente industrializzato.con stile di vita occidentale e una popolazione stabile se non in calo mentre la Cina deve fare i conti con uno sviluppo impetuoso e una popolazione di quasi un ordine di grandezza superiore a quello europeo per cui, purtroppo, si ritrova a soddisfare la necessità di energia con ogni mezzo, infatti non sta costruendo soltanto centrali nucleari ma purtroppo anche a carbone e gas mentre sta facendo crescere le rinnovabili a ritmi vertiginosi e impareggiabili dalla nostra lentezza dinosaurica. È chiaro che applicare il modello cinese all’Europa è un puro esercizio di fantasia, noi si viaggia su popolazione stabile, carenza di materie prime (servono contratti stabili per il materiale da usare nelle centrali) e una moderata crescita del fabbisogno di energia elettrica dovuto alla conversione dei trasporti e dei sistemi di riscaldamento che avverrà nell’arco di due o tre decenni, che si può soddisfare se non avremo indugi nell’abbracciare la transizione. Altrimenti finiremo per ritrovarci nell’era di internet con dei mainframe che non interesseranno più a nessuno.

    • -Ma facciamo lavorare chi percepisce questo benedetto RdC, almeno abbiamo un ritorno economico più utile del divano! –

      Shhhh! 🤫🤫🤫 ma è pazzo? Guardi che poi l’aspettano sotto casa… 🤣🤣🤣

      E il sodio di cui siamo circondati grazie ai nostri 7000 km di coste, e che ci metterebbe in una posizione potenzialmente da leader per fare batterie a ioni di sodio? Ma ocio, che poi bisogna lavorare davvero… 😉😉😉

    • la politica non ha mai vietato/incoraggiato niente: basta che ne abbia un tornaconto (tasse).
      da quest’ultime viavia fino al costo del lavoro, materie prime e burocrazia, ecco che le aziende svaniscono.
      è sempre una mera questione di vil denaro

  8. Che dire?
    Tanto anche se bruciare il petrolio emettesse vapori balsamici e generasse una piacevole e rinfrescante brezza marina comunque c’è un problema: si tratta di un bene finito.
    Quindi la direzione non può che essere quella, e ovviamente alla fine tutto sarà un po’ un compromesso.
    Quindi qualcuno dovrà “ingoiare” la presenza di mulini a vento, qualcun altro dovrà farsi andare bene i pannelli fotovoltaici e magari il passaggio a pompa di calore, qualcun altro ancora accettare di buon grado che un V6 biturbo forse lo potrà usare solo qualche domenica all’anno… e qualcun’altro ancora, mi sa giocoforza, dovrà farsi una ragione che presto o tardi qualche centrale nucleare comunque sia sarà da farsi. Non dico a mazzi da otto, ma qualcuna è assai probabile. Magari non per forza in Italia a rischio terremoto, ma nulla vieterebbe di farcele in Francia assieme ai francesi. Del resto nulla lo impedirebbe e, stanti gli ottimi e consolidati rapporti fra i due paesi, sarebbe una soluzione win-win.

    Quindi a ognuno la sua inevitabile fettina di “scontento”, ma nel complesso quella e nient’altro che è la direzione. La “battaglia per l’energia” sarà il dato (o uno dei dati…) caratterizzante del XXI secolo.

    • Il mio piccolo cervello non è in grado di capire come possa essere meglio prendersi i rischi di gestire una centrale nucleare insieme ai francesi mentre con il giusto livello di sistemi di accumulo si può gestire meglio l’energia prodotta con le rinnovabili!?

      • Non è un auspicio, ma è quello che penso che alla fine succederà. Ripeto: sono abbastanza convinto che in questa doverosa e necessaria riconversione energetica alla fine ognuno di noi avrà la sua dose di distinguo sacrosanta. Sull’accumulo, mi creda, ma sono assolutamente d’accordo con lei. È che purtroppo bisogna anche pensare l’impensabile, per lo meno secondo me. E nel novero dell’ impensabile mi viene per l’appunto da pensare 😂 che possa verificarsi anche qualcosa di impensabile. 😂😂😂 per esempio un mese intero senza vento e con poco sole. Poi per l’amor del cielo non voglio far partire una sofistica 😂😂😂 tanto In ogni caso è tutto un divenire e soprattutto tutto un processo da costruire.

    • Sono d’accordo su tutto tranne che sul nucleare: l’uranio è tutt’altro che rinnovabile e infinito, inoltre in Europa non c’è…il nucleare non è una soluzione per noi, perlomeno a breve, con la fusione vedremo, o meglio, lo vedranno i miei figli

  9. Tutta pura fantasia, siamo dei visionari, obbittivi impossibili da raggiungere ma nessuno se ne rende conto, parole solo parole.

        • Mi scusi, io ci ho avuto a che fare a livello di finanza personale per un problema serio sul mio contratto di mutuo (che coinvolge 11.000 famiglie italiane): ha decisamente deluso le mie convinzioni che erano identiche alle sue. Superficiale e anche molto supponente. Avrebbe potuto informarsi e poi rispondere ma non lo ha fatto. Come sopra indicato: parole.
          Ascolti pure ma guidano i fatti.

        • Lo apprezzo anch’io. E’ un professionista serio, non un Porro qualsiasi, per intenderci. Il più delle volte sono d’accordo con lui, qualche volta no. Nessuno ha mai scritto la Bibbia dell’Economia. E di solito ogni giornalista economico è specializzato in un settore. Soprattutto al Sole 24 ore, che conosco bene avendoci lavorato per cinque anni. Barisoni ha l’arduo compito di cimentarsi su ogni argomento, e non li padroneggia tutti con la stessa, per ampia e lodevole, preparazione.

    • Raggiungibilissimo, vedrai sarà proprio la strada che intrapeenderanno, quando scopriranno che comprare gas dall resto del mondo, costerà caro

  10. Ma con calma!!
    Secondo voi il governo si farà sfuggire la ghiottissima occasione per dichiarare l ennesimo stato di emergenza con tutto ciò che ne consegue? …e tutto ciò che ne consegue significa affidare appalti e servizi senza fare le gare, tradotto : favorire li cugino o l’amico di turno con tanto di tornaconto.
    Ma dopo l emergenza covid, l emergenza guerra ( e chi l ha mai vista una guerra) , arriverà l’emergenza energetica.
    È già tutto scritto e prevedibile

    • Dunque è tutto inventato: Covid, guerra, crisi climatica, prezzi del gas alle stelle? Lei è su una brutta strada: quella del cestino.

      • Commento ambiguo ma è da interpretare come strali verso una certa classe politica che si approfitterà ANCHE di questa emergenza, non che le emergenze citate non esistano. La frase “e chi l’ha mai vista una guerra” è da intendere come: noi consideriamo emergenza una guerra che ci sfiora e basta nelle sole conseguenze economiche.

        Christian, non si dimentichi che qui una buona fetta di commenti è (riduttivamente) delirante ed è facile fraintendere.

          • Oddio Massimo, sul piano economico ci tocca, ma niente a che vedere con morte, distruzione, violenze e fame che si porta dietro una guerra.

          • Speriamo che si fermi all’economia. E già non sarebbe poco da far digerire a un’opinione pubblica abituata fin troppo bene.

        • perfetto e chiaro. in 2 abbiamo letto e inteso esattamente la stessa cosa: ma mde ha capito, nonostante il tuo commento di spiegazione? dalla risposta che ti da sembra che sia al secondo, di “fraintendimento”..

          probabilmente a bologna ci sono i bombardamenti dei russi ma non lo sappiamo 😎

    • e niente massimo, non se ne fa mancare una..
      il giorno in cui capirà cosa intende un commentatore, voleranno nei cieli miliardi di banconote da cento euro. e forse un unicorno brucherà nei pressi di casa sua. mah..

      • Chupa, la pregherei di rileggere il suo commento; almeno nel rispetto di chi ha perso qualcuno o qualcosa in queste emergenze che lei reputa mere macchinazioni politiche.

        • lo scrivo spesso: l’intelligenza non si studia.
          così come me, l’hanno capito anche tuo padre e leonardo il senso delle parole di christian. chiedi lumi in casa

          • “l’intelligenza non si studia”: in casa Chupa la buona educazione e il rispetto vengono subito dopo l’abitudine di inamidare e apprettare i centrini sottovaso in tombolo di Santa Paolina regalati dalla perpetua di Don Tarcisio.
            Io proverei con il Gaviscon.

  11. Dobbiamo iniziare a muoverci attivamente , anche come Vaielettrico per SENSIBILIZZARE la situazione .
    Iniziare a chiedere di identificare le zone NON idonee senza aspettare l OK delle idonee .
    Iniziare a chiedere che su Capannoni / Scuole / Csarme si proceda all installazione di fotovoltaico con procedure semplificate
    Bisogna iniziare a muoversi

    • Le zone non idonee sono tutte quelle dove si vuol costruire un impianto fotovoltaico o un parco eolico. Come parte l’ipotesi scoppiano i cori dei “no, qui è tutta campagna ritratta dal famoso pittore”, oppure “eh no, dopo qui il grillo verde dell’appennino (animale che invento) non si riproduce più”.
      Agire d’imperio credo non sia fattibile (e non deve esserlo; sarebbe in bene, ma se inizi poi è un attimo che dovremmo subire un po’ di tutto nel nome del “s’ha da fare per forza”. Non sia mai) ed i tempi italici son molto lenti.
      Possiamo provare a spingere quanto vogliamo, ma non nutro fiducia, purtroppo

    • Troppo tardi!

      Chi comanda ha già piazzato 4 miliardi di euro nella “Hydrogen Valley” (almeno non li hanno sprecati con i creativi per inventare un nome decente…).

      https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2022/06/08/draghi-hidrogen-valley-spinta-a-crescita-e-obiettivi-green_2c009f34-94ac-4192-94fa-c7c01baf9ab5.html

      Il cinismo e la garanzia del successo dell’operazione sta nel fatto che questi quattro miliardi di PNRR sono debito che contraiamo noi europei adulti di oggi solo per produrre fumo negli occhi (voglio vedere se tra 10 anni non dovremo dare dei sussidi a queste aziende d’avanguardia…), ma il debito sarà pagato da quegli stessi figli e nipoti ai quali proprio noi avremo rovinato il pianeta. Siamo veramente scaltri!

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