Addio a Be Charge, Eni lancia il nuovo marchio Plenitude On The Road,unificando sotto un’unica identità tutte le soluzioni di ricarica, domestiche e su strada.
Addio Be Charge, cambiano app e marchio sulle ricariche
A partire dal 15 ottobre scompare il marchio Be Charge e il gruppo Eni trasforma la propria app di ricarica in Plenitude On the Road. Contestualmente, la rete degli oltre 20.000 punti di ricarica presenti in Italia e in Europa adotterà un look rinnovato, in linea con il brand Plenitude. Infine, ilsito Be Chargesarà migrato sul portali corporate e commercialedi Plenitude. Motivo del cambio di identità? “Contribuire all’accelerazione dello sviluppo della mobilità elettrica di Plenitude in Italia e all’estero. In particolare in quei paesi dove la Società è già presente sul mercato con le proprie soluzioni energetiche per famiglie e imprese“, spiega il gruppo del cane a sei zampe. In soldoni: si punta maggiormente sull’integrazione tra servizi di ricarica e contratti di fornitura di energia. Non cambiano comunque i piani di sviluppo: Plenitude di raggiungere i 40.000 punti di ricarica entro il 2027, raddoppiando la rete attuale.

Martini: “Non cambia il nostro impegno nell’elettromobilità”
Fondata nel 2018 da un gruppo di investitori del settore energetico, Be Charge è stata rilevata da Eni nel 2021. Da allora alla guida c’è sempre stato Paolo Martini, che continuerà il lavoro sotto il nuovo brand: “Il lancio di ‘On the Road’ rappresenta una tappa significativa nel sostenere in modo integrato lo sviluppo della mobilità elettrica”, spiega Martini, Head of E-Mobility Recharge Solutions di Plenitude. “Unificando le soluzioni di ricarica sotto un’unica identità, vogliamo rafforzare il nostro messaggio. Offrendo agli automobilisti non solo un’esperienza sempre più affidabile e intuitiva, ma rendendo le nostre soluzioni più riconoscibili e accessibili. La nuova veste grafica, caratterizzata dalla linea che richiama la strada, simboleggia fluidità e dinamismo, riflettendo i valori di innovazione che contraddistinguono Plenitude. Questo cambiamento non solo consolida la nostra posizione nella transizione energetica, ma segna anche un ulteriore passo avanti nell’integrazione di Be Charge in Plenitude. Testimonianza del nostro impegno costante nel promuovere l’adozione della mobilità elettrica, in Italia e nel resto d’Europa“.
Se non abbassano i prezzi possono cambiare il marchio come vogliono tanto continuerà a non usarele nessuno!
Sarebbe stato giusto fargli restituire i Fondi Europei presi in proporzione ai progetti che non sono riusciti a mettere a terra o almeno qualche penale dovevano pagarla per aver rinunciato a parte delle installazioni.
Ah ma sono una azienda a partecipazione pubblica quindi avremmo pagato noi anche la penale…vabbè lasciamo fare al mercato….
“Caro” Paolo Martini, leggendo le amenità scritte in questi commenti nei confronti di BeCharge e Eni, non è che ti viene il dubbio di non saper fare il tuo lavoro? E poi, pensi che un cibo di nome riesca a fare dimenticare la porcata che avete fatto ai vostri clienti qualche mese fa? La cieca ingordigia vi ha già azzerato il business (avete colonnine perennemente in attesa di un fesso che non arriva mai), volete davvero fare il bis? Un consiglio: fate i buoni, siate onesti e retti con i clienti, proponete loro tariffe interessanti, evitati cambi repentini anche quando vi costa nel breve, pensate meno ai vostri maledetti bonus di fine anno e più al lungo periodo. In altre parole, non prendeteci più per il .ulo!
“Addio a Be Charge…”
…e benvenuti operatori alternativi finché non abbasseranno i prezzi della ricarica ai livelli dei Tesla SuperCharger in DC e ovviamente ancora meno in AC! 🤬
Ladri che non sono altro, hanno incassato i contributi del pnrr per installare le colonnine e poi fanno pagare l’energia il quadruplo del prezzo di mercato. Un giorno, quando avranno perso anche l’ultimo cliente, Eni Enel e compagnia si renderanno conto degli errori che stanno facendo.
Nemmeno il voucher con i punti fragola è conveniente con questi qui. Mai più fatta una ricarica da loro nemmeno per sbaglio. Adios.
Perché esiste ancora? Io ormai vedo solo supercharger
Non possono abbassare il prezzo, plenitude è direttamente controllata da ENI che raffina petrolio e vende carburanti. Non possono certo sputare nel piatto in cui mangiano
Ma no, il cambio nome è solitamente il preludio alla cessione a terzi.
Ecco perché si è affrettato a dire che il nostro impegno rimane lo stesso, a proteggere gli azionisti nel breve. I mercati conoscono bene questi meccanismi.
Guarda caso stanno mettendo sotto nome plenitude tutte quelle attività meno redditizie.
Abbiamo bisogno di proposte di ricarica credibili sia dal punto di vista commerciale che da quello dell’affidabilità e disponibilità.
Col nome più figo e con una pitturata alla facciata non si ricarica nessuna batteria, men che meno quelle delle auto elettriche.
ENI = Ente Nazionale Idrocarburi.
È tutto molto chiaro.
Stanno creando un monopolio delle ricariche quelli che hanno il business negli idrocarburi. Posizionano stalli a prezzi assurdi per creare il dissenso e il un problema risolvibile solo rimanendo nello stato attuale.
L’altissima autorità per la concorrenza è dispersa in qualche sottopasso alluvionato, oppure, cellulare spento, sta sorseggiando un martini ai Caraibi “a spese di”?
Plenitude On The Road debutta sul mercato italiano con la sua rivoluzionaria tariffa a consumo Zeru Tituli.
Zeru Tituli si caratterizza per la sua estrema semplicità: paghi quello che consumi e se vuoi anche quello che forse non consumi ma che non pensi che consumerai*.
Con Zeru Tituli ci saranno anche Zeru Sbatti, ti attacchi e non devi stare a pensare a nulla: caccia il grano e noi cacciamo la corrente*
Con Zeru Tituli ci sono Zeru Inghippi: conveniente o no, la tariffa è chiara, unica e inequivocabile su tutto il territorio nazionale***
Con Zeru Tituli vai dappertutto e forse torni anche a casa, Zeru Tituli è flessibile come un gattopardo, infatti con Zeru Tituli cambiamo tutto affinchè tutto rimanga com’era prima!
Zeru Tituli! vai dove vuoi, a noi non ce ne frega un c@zzo, basta che cacci il grano.
_______________________________
*Plenitude On The Road non si assume responsabilità commerciali in merito alle dispersioni di energia elettrica in fase di ricarica, dispersioni che possono anche arrivare al 20% dell’erogato a seconda dei modelli C@zzi vostri.
**Forse, e nei limiti del possibile. in ogni caso Plenitude On The Road non si assume responsabilità commerciali e la potenza erogata dalla colonnina è da intendersi “fino a”
***Tariffa unica nazionale: 0.85€ al kw + 0.05 € al minuto dalle ore 8.00 alle ore 19.00 giorni feriali, dalle 00.00 ale 23.59 nei giorni festivi. Perchè se son festivi e noi stiamo lavorando ce li dovete pagare.
Bellissima!
Sembra scritta da Frank Gramuglia 😁😁😁
I clienti che avevano Wallet o abbonamenti con la.Card be charge potranno continuare a utilizzarli?
Descalzi (ENI): “Le auto elettriche ci stanno uccidendo”. Attenzione: siamo sulla strada giusta.
App e account eliminati parecchi mesi fa, card tagliata. Perché? Perché Plenitude è un’azienda disonesta, già segnalata a suo tempo su Trustpilot
È un azzardo ipotizzare che dopo i casini tariffari degli ultimi 2 anni il marchio becharge era diventato impresentabile ai consumatori elettrici sia lato tariffe che lato colonnine di ricarica? Così hanno deciso il rilancio sotto il nome ( orrendo) plenitude .. certo, rimanere con tariffe simili lo renderà un nome per pochi allocchi e qualche influencer pagato profumatamente..
Se al posto di cambiare gli adesivi avessero cambiato i prezzi sarebbe stato meglio .
L aumento delle tariffe ha dato spazio ai disinformatori di lanciare campagna anti elettrico .
Alla fine hanno perso fatturato anche loro , ma sembra che fatturare non sia nelle loro priorità
Le tariffe così alte servono a recuperare il costo dei nuovi adesivi…
Concordo, meno movimento di lingua e più fatti. Abbassare i prezzi sarebbe meglio.
Sai cosa gliene frega a loro?
Hanno vinto
Loro vendono petrolio, accapparradosi una brlla fetta con Enel dei fondi europei per rendere capillare le ricariche in Italia,
Poi,hanno deciso che non sarebbero riusciti a coprire il numero stabilito dal bando,quindi, parte dei fondi sono tornati in Europa e persi per noi,il tempo necessario per altre gare d’appalto non c’è,quindi non avranno concorrenza per anni,alzando i prezzi raffreddano gli entusiasmi di chi vuole passare all’elettrico e loro continueranno a vendere idrocarburi