Acea e Be Charge (Eni-Plenitude) diventano interoperabili. Con app e card dei due marchi si potrà così accedere alle reti di ricarica di entrambi.
Acea e Be Charge: libero accesso con app o card
Semplificare la vita degli automobilisti elettrici è un must per tutti i gestori. E dare la possibilità di accedere con un’unica app o card al maggior numero possibile di colonnine è il primo passo. Era tempo dunque che la principale utility romana e l’azienda che si occupa di ricarica per il gruppo Eni si accordassero. ACEA è presente nel business dei servizi di ricarica tramite Acea Innovation, Charge Point Operator e anche proprietaria della piattaforma ICT denominata B.O.M.T.S. E, attraverso la società Acea Energia (e-Mobility Service Provider), gestisce l’offerta commerciale verso i clienti finali. Mettendo loro a disposizione l’App ACEA e-mobilityper una gestione self care della ricarica. Be Charge a sua volta possiede un’infrastruttura di oltre 17.000 punti di ricarica, che sarà ampliata sia in Italia sia in Europa: obiettivo raggiungere quota 30.000 entro il 2026.
La società dell’Eni: “Così siamo nel 100% delle province italiane”
Simone Zuccotti, Head of Business Development di Plenitude e Presidente di Be Charge, spiega: “Con questo accordo siamo orgogliosi di poter offrire ai nostri clienti servizi innovativi di mobilità elettrica nel 100% delle province del territorio nazionale. Raggiungendo in modo capillare sia i grandi centri urbani sia i piccoli borghi, in linea con la nostra strategia di crescita”. Gli fa eco Valerio Marra, Presidente di Acea Energia e di Acea Innovation: “L’accordo di interoperabilità con Plenitude rafforza la strategia di ACEA Energia e ACEA Innovation che punta a favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile. Fornendo a livello nazionale servizi altamente tecnologici con accessibilità sempre più diffusa a cittadini e imprese. E contribuendo così alla transizione energetica del Paese”.
NON capisco: quante colonnine ( realmente funzionanti anche con le Renault) ha effettivamente ACEA ? se non ho capito male meno di un centinaio …
Qualcuno me lo confutare ?
Mi domando sempre che sforzo mentale dovrebbero fare i giornalisti nostrani per non seguire la sciatta usanza provincialotta e romanocentrica di considerare l’Europa e la UE come ESTERNE all’Italia.
“Be Charge a sua volta possiede un’infrastruttura di oltre 17.000 punti di ricarica, che sarà ampliata sia in Italia sia in Europa: obiettivo raggiungere quota 30.000 entro il 2026.”
Che processi mentali richiede scrivere:
“Be Charge a sua volta possiede un’infrastruttura di oltre 17.000 punti di ricarica, che sarà ampliata sia in Italia sia nel resto d’Europa: obiettivo raggiungere quota 30.000 entro il 2026.”
Poi fanno articoli su articoli piagnucolando perché siamo l’ultima ruota del carro. Più che altro, dalle lore stesse parole, sembra che non siamo neppure parte del carro!
NON capisco: quante colonnine ( realmente funzionanti anche con le Renault) ha effettivamente ACEA ? se non ho capito male meno di un centinaio …
Qualcuno me lo confutare ?
Mi domando sempre che sforzo mentale dovrebbero fare i giornalisti nostrani per non seguire la sciatta usanza provincialotta e romanocentrica di considerare l’Europa e la UE come ESTERNE all’Italia.
“Be Charge a sua volta possiede un’infrastruttura di oltre 17.000 punti di ricarica, che sarà ampliata sia in Italia sia in Europa: obiettivo raggiungere quota 30.000 entro il 2026.”
Che processi mentali richiede scrivere:
“Be Charge a sua volta possiede un’infrastruttura di oltre 17.000 punti di ricarica, che sarà ampliata sia in Italia sia nel resto d’Europa: obiettivo raggiungere quota 30.000 entro il 2026.”
Poi fanno articoli su articoli piagnucolando perché siamo l’ultima ruota del carro. Più che altro, dalle lore stesse parole, sembra che non siamo neppure parte del carro!