Accelera l’Europa delle batterie, con una ragnatela di nuove fabbriche di produzione di celle. L’obiettivo è sempre lo stesso: diminuire la dipendenza da Cina e Corea. Ma l’Italia è sempre ai margini del grande giro.
Accelera l’Europa delle batterie, ma si parte da un misero 3%
Il problema è duplice: economico e strategico. E quanta sia impegnativa la sfida lo dice un semplice numerino: nel 2018 la domanda mondiale di batterie è stata soddisfatta solo per il 3% dall’industria europea. Con le compagnie asiatiche, come CATL, LG Chem e Samsung a fare la parte del leone.
— Sopra le Alpi una ragnatela di investimenti
L’Unione Europea è ben conscia di quanto grave sia il problema, nel momento in cui la mobilità elettrica aumenta le sue quote di mercato. E ha avviato diversi progetti per finanziare la ricerca e la produzione nei paesi del vecchio continente, varando anche una European Battery Alliance (clicca qui). La stessa FCA fa parte di uno di questi progetti (leggi qui) e sta costruendo un battery-hub per assemblare le celle a Mirafiori. Ma negli altri Paesi, Germania e Francia in testa, gli investimenti hanno ben altra portata, come mostra il grafico realizzato da Roland Zenn .
L’unico investimento in Campania, a Teverola
Il nostro governo, a differenza di Parigi e Berlino, sembra disinteressarsi della questione. Accelera l’Europa delle batterie, non l’Italia. Ma il problema, come si diceva, è economico e strategico. Economico perché, tra l’altro, importare batterie dalla Cina ha costi e tempi di trasporto non indifferenti. Strategico perché espone l’industria europea a un dipendenza molto rischiosa. Soprattutto se si andasse verso una situazione di carenza di materia prima. Al momento comunque l’unico investimento in programma in Italia è quello annunciato a Teverola, tra Napoli e Caserta. Nella fabbrica ex Whirlpool, riconvertita, si punta a una capacità produttiva di 200 Mwh/anno.
“We intend to continue making a significant investment and increasing the investment in China, making the Model 3 and the Model Y and future models also in China …. Something that would be super cool … So we’re going to do it … is to try to create a China design and engineering center to actually design an original car in China for worldwide consumption. I think this will be very exciting,”
ho paura che per l’Europa e gli europei il ritardo accumulato sia già un pò troppo, per le compagnie asiatiche gli investimenti in Europa vengono dopo quelli in patria, con la guida autonoma la contrazione del mercato auto sarà enorme