A35 Brebemi, nuovo look e prime prove di Arena del Futuro

A35 Brebemi cambia logo e immagine aziendale dopo la recente acquisizione da parte di Aleatica (partecipata al 100% dall’Australian IFM Global Infrastructure Fund).  La nuova immagine aziendale segue le linee guida della global corporate image identity di Aleatica e  intende raffigurare l’integrazione delle persone al pianeta.

a35 brebemi
La Renault Zoe durante il test di ricarica svolto in Israele.

I colori richiamano differenti elementi legati all’ambiente, come il sole (giallo), la natura (verde) e la terra (marrone e arancio). Sicurezza, tecnologie e ambiente, si legge in un comunicato, «sono le linee guida delle missione aziendale: costruire e gestire infrastrutture e servizi di mobilità efficienti e responsabili».

Commentando l’annuncio il presidente di A35 Brebemi Francesco Bettoni ricorda «l’innovativo progetto di elettrificazione verso un futuro che ci vede sempre più protagonisti nell’ambito della mobilità sicura e sostenibile».

Ricarica ad induzione, presto il risultato dei primi test

Il riferimento è al progetto “Arena del Futuro” ora in fase di avvio. Prevede la costruzione di un anello di asfalto di 1.050 metri alimentato con una potenza elettrica di 1MW. Sarà situato in un’area privata dell’autostrada A35 in prossimità dell’uscita Chiari Ovest. L’applicazione della tecnologia “Dynamic Wireless Power Transfer” riguarderà diverse gamme di veicoli elettrici, in ambiente statico e dinamico.”

A35 brebemi

Alla realizzazione di “Arena del futuro” collaborano 11 primarie realtà italiane: Otre ad  Autostrada A35 Brebemi-Aleatica sono parte del progetto ABB; Electreon; FIAMM Energy Technology; -IVECO; IVECO Bus; Mapei; Pizzarotti; Prysmian; Stellantis; TIM; Politecnico di Milano; Università Roma Tre; Università di Parma. Il circuito è stato completato all’inizio di dicembre e i primi risultati della sperimentazione saranno disponibili nei prossimi mesi.

Se saranno positivi, l’asfalto che ricarica di “Arena del futuro” verrà applicato a tratti dell’autostrada vera e propia permettendo a varie tipologie di veicoli atrezzati ad hoc, di viaggiare incamerando più energia di quella che consumano, quindi di ricaricare le batterie in movimento. L’alimentazione dei veicoli avviene su corsie cablate, grazie ad un innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto.

E’ la prima volta al mondo che si tenta un’applicazione commerciale di ricarica ad induzione a un tratto autostradale.

A35 Brebemi-Aleatica è il collegamento autostradale direttissimo tra Brescia e Milano, la via più veloce e sicura tra le due città. Attiva dal 23 luglio 2014, ha un’estensione di 62,1 km a cui sono state aggiunte la stazione di esazione di Castegnato e le rampe di interconnessione con l’autostrada A4.

 

Visualizza commenti (11)
  1. Se i test lasceran dati positivi e i costi non saranno eccessivi potremo realmente affermare di aver trovato il miglior modo per espandere in via definitiva le auto elettriche su larga scala eliminando qualsiasi tipo di pretesto nonché ogni qualsivoglia obiezione da parte dei dubbiosi contro la mobilità ad emissioni zero.

    1. Più che altro, almeno così si può usare elettrico anche per il trasporto merci di medio lungo raggio, anche se dubito in quel caso possa prendere più energia di quella usata dati pesi e potenze in gioco, ma sicuramente aiuta ad estendere il tragitto, gli attuali prototipi fan 400km con 400kw di batterie, anche la ricarica alla spina non è semplice in questi casi

      1. I camionisti hanno un orario di lavoro/guida da rispettare poi hanno obbligato di sosta, attualmente le batterie coprono orario e con buone fast dedicate nella pausa ricaricano, il settore lo hanno già bilanciato c’è solo da farlo il prima possibile visto cosa inquinano.

  2. L’efficienza della ricarica wireless è in genere un 30/40/50% e oltre in meno.
    https://www.google.com/search?q=efficienza+ricarica+wireless&oq=efficienza+ricar&aqs=chrome.1.0i512l2j69i57j0i22i30l4.7561j1j7&client=ms-android-samsung-gs-rev1&sourceid=chrome-mobile&ie=UTF-8
    Ora la ricarica per auto è su un ordine di grandezza diverso rispetto a quelle di cui si parla nei link sopra, e quindi con altre correnti è potenze in gioco potrebbe essere che sia migliore rispetto alla ricarica wireless per smartphone, ma temo che anche qui, i costi saranno stratosferici. Per l’industria e per l’utente finale.
    Aspetto di vedere come andrà a finire, per fortuna i soldi spesi in sperimentazione imho non sono mai buttati. Già successo che brevetti nati 50 o 100 anni prima vengano rispolverato dopo decenni con successo.

    1. Parlano di induzione e se lo raffronto al piano ad induzione è molto efficiente.
      Se guardi quello dello smartphone dipende da cosa acquisti che che potenza.

  3. Io rimango perplesso circa gli effetti dannosi derivanti dall’esposizione a campi elettrici induttivi sull’intero corpo delle persone all’interno della macchina.
    Già al mondo d’oggi abbiamo per aria un’infinità di onde radio, onde di antenne cellulari, 5G, 4G, campi elettrici ecc. si aggiungono pure le onde di induzione sotto il culo e dovremmo far fina di niente?

    1. Viviamo su un mega magnete, si la terra è un mega magnete e non aggiungo altro, la scienza ha detto il resto.

    2. Io invece sono sempre stato non solo perplesso ma radicalmente contrario a tutte le esalazioni che escono dai tubi di scappamento a causa della combustione di petrolio, i cui danni alla nostra salute sono sempre stati incomprensibilmente accettati da milioni di persone senza che vi fosse alcun tipo di lamentela.

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