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A2A E-Mobility, 26.000 punti di ricarica nei piani dell’AD Fabio Pressi

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Tempo di bilanci per A2A, che nel 2024 si conferma, attraverso la controllata A2A E-Mobility, uno dei primi player nazionali nel settore della mobilità elettrica a zero emissioni. Ne abbiamo parlato con il suo Amministratore Delegato, Fabio Pressi, da qualche mese anche presidente dell’Associazione Motus-E.

Un anno che si va chiudendo in maniera positiva per la nota azienda italiana, che continua a supportare la transizione energetica con infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici sempre più capillari. Una rete che oggi conta oltre 2.700 punti di ricarica ad accesso pubblico, tra gli oltre 2.000 installati e già operativi, e quelli in fase di installazione.

Solo nel 2024 ne sono stati attivati oltre 500 nuovi (dal 1 gennaio al 30 novembre), che utilizzano energia 100% rinnovabile, certificata dalle Garanzie di Origine del GSE.

26mila colonnine A2A entro il 2035

A2A e-mobility
L’AD di A2A E-Mobility Fabio Pressi, da qualche mese anche presidente dell’Associazione Motus-E

Dell’attuale stato di forma di A2A E-Mobility abbiamo parlato con l’Amministratore Delegato Fabio Pressi, che ci ha anticipato i piani di lungo periodo della società. Un’azienda che sul futuro del trasporto sostenibile sta investendo tanto.
Nello specifico si tratta di obiettivi importanti: il Piano Strategico di A2A, prevede infatti di raggiungere oltre 26.000 punti di ricarica pubblica entro il 2035 su tutto il territorio nazionale.

Un’infrastruttura diversificata, per offrire agli e-drivers un accesso a potenze diverse. Sia colonnine di ricarica a bassa potenza, che supportano le necessità dei centri urbani, sia “veloci” ad alta potenza, per gli snodi strategici e gli hub di transito. Il tutto per garantire soluzioni flessibili per ogni esigenza.

Partita con le prime installazioni nel 2010 su Brescia e Milano, la rete pubblica di A2A copre ora l’intero territorio nazionale, con una prevalenza al nord Italia, dove la penetrazione della mobilità elettrica è oggi maggiore.

A2A e-mobility
La ricarica domestica va in strada: l’innovativo City Plug di A2A E-Mobility

Ricarica a tutto tondo: dai City Plug alle aziende, dagli hub di transito agli spazi commerciali

Nella panoramica dei servizi offerti da A2A E-Mobility, e presentati dall’AD Pressi nella nostra intervista, una menzione particolare è stata rivolta allo stato di avanzamento di progetti come City Plug e ai servizi di elettrificazione delle flotte aziendali. Sfide complesse che A2A sta affrontando sempre con lo spirito di chi intende incentivare al massimo la mobilità a zero emissioni, cavalcando “tecnologia e competitività”.

Uno degli ambiti di maggiore crescita nel 2024 sono state proprio le soluzioni integrate per l’elettrificazione delle flotte aziendali, che A2A ha messo in campo per supportare le imprese in questa transizione attraverso un processo semplice ed efficace.

Grazie al know-how acquisito dalla gestione della propria flotta elettricaoltre 700 veicoli elettrici e più di 1.200 punti di ricarica distribuiti in 90 sedi aziendali – A2A può aiutare le aziende a elettrificare i propri parcheggi.

Tra le proposte più innovative figura A2A e-fleet. Questa soluzione completa integra infrastrutture di ricarica aziendale e domestica con una gamma di servizi di mobilità dedicati. L’app A2A e-fleet permette ai dipendenti di gestire le ricariche e accedere a servizi accessori come pagamento di parcheggi, pedaggi, multe e lavaggi, mentre i fleet manager possono monitorare consumi e ricariche tramite un portale dedicato.

City Plug A2A

Oltre al contesto urbano e aziendale, A2A nel 2024 ha puntato molto anche sulla collaborazione con la GDO, i supermercati e i centri commerciali. Incrementando in maniera significativa le proprie infrastrutture nei parcheggi privati ad accesso pubblico.

Anche in questo caso, grazie a soluzioni personalizzate e chiavi in mano, A2A E-Mobility ha offerto un supporto completo, dalla gestione delle pratiche amministrative alla messa in servizio e manutenzione delle colonnine, rendendo la ricarica elettrica sempre più accessibile.

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8 COMMENTI

  1. Forse A2A ha fatto i conti delle colonnine basandosi sui dati di motus-E che prevedono per il 2035 un dato conservativo di 8.6 milioni di BEV circolanti e uno non conservativo di 10.5. Dati che in tutta sincerità mi lasciano molto dubbioso dato che nel 2023 sono stare immatricolate in Italia circa 1360000 auto per cui in 10 anno ammesso che le immatricolazioni non scenda, cosa che mi sembra stia accadendo, le auto immatricolate sarebbero circa 13 milioni e mezzo e per avere 8,5 BEV circolanti occorrerebbe che dal 2025 e per gli anni successivi la % sia del 63% … Maqualcuno sicuramente crede che si possa passare dal 5% al 63% così tranquillamente da un anno all’altro … e senza manco gli incentivi?

  2. Vorrei sapere come da energia prodotta in modo green sia possibile avere un prezzo a kilowatt così alto (usate quindi il gas che proprio green non é?). E come mai alla fine dell’ anno piangete sempre ma vi distribuite dividendi milionari? E poi come mai se la colonnina è fast costa di più, non utilizza le stessa energia delle altre (o in questo caso avete i cavi d’oro)? Oltre che pratiche scorrette come ad esempio considerate la colonnina FAST anche se uso la presa a 22kw, con conseguente aumento della multa al minuto se lasci la macchina più di un’ ora. Infine su 5 commenti 4 si lamentano dei vostri prezzi, come mai? Non vi viene nessun dubbio? Il tutto condito dal favore del governo che NON CONTROLLA MAI NULLA, NEPPURE LE PRATICHE SCORRETTE.Ma l’antitrust dove c… é?

  3. Concordo con Eugenio: Inutile mettere colonnine ovunque quando nessuno le usa perchè COSTANO TROPPO!! Per carità, da premiare l’impegno che si vede bene in città come Brescia, ma non basta e non serve! Deve diminuire il prezzo! e basta scuse roaming o il sottoutilizzo (per forza a 70-80cent al kwh chi le usa!!!) .. dove sono finiti gli abbonamenti a buon prezzo che facevate ai clienti A2A fino a qualche anno fa? Nessuno pretende il roaming o prezzi irrisori di un tempo ma si chiede una tariffa A2A accettabile!! Di fatto vi siete allineati ai peggiori e state investendo soldi per nulla.. poi tra qualche anno ci verrete a raccontare che siete costretti a ridurre gli investimenti perché le colonnine nessuno le usa.
    Ricordo che in A2A sono azionisti i comuni di Brescia e Milano con il 50% in totale… Sala.. Castelletti date la sveglia a questi qua.. date un segnale SUBITO!! Serve un prezzo adeguato e competitivo altrimenti non decollerà mai nulla! e chi non può ricaricare a casa continuerà ad essere pesantemente penalizzato.

    • Sarà che dell’utente fotte niente a nessuno e che le automobili elettriche siano state introdotte soltanto per affogare il settore automotive?

      • Certo… e il focus di A2A è buttare centinaia di migliaia di euro per installare le colonnine per “affogare il settore automotive”….

  4. Cara (proprio nel senso di €€€) A2A,
    vuoi davvero promuovere la mobilità elettrica?
    Allora, oltre a installare colonnine proprietarie, vedi di DIFFERENZIARE il prezzo della ricarica alle colonnine di tua proprietà – in cui il prezzo al kWh lo stabilisci TU, quindi TU stabilisci quanto essere competitiva rispetto agli altri CPO/MSP – rispetto al prezzo della ricarica in roaming sulle colonnine di altri CPO – in cui è il CPO ad importi il suo prezzo al kWh di base su cui poi tu devi giustamente aggiungervi il tuo margine.
    È infatti inutile che ti affanni ad installare colonnine proprietarie se poi le tue tariffe si confondono nella massa delle tariffe tutte ugualmente troppo elevate.
    Nella mia cittadina c’è una sola tua colonnina in AC a 0,65 €/kWh e la possibilità di ricaricare in roaming su almeno altre 14-15 colonnine Enel X Way sempre a 0,65 €/kWh: lo vedi che nella massa sei invisibile?

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