A1 Charge presenta la colonnina anti abusivi

A1 Charge presenta la prima colonnina anti abusivi. Ricarica in DC con potenza fino a 60 kW ed è dotata di un dispositivo che “sente” la presenza di una vettura nello stallo non collegata alla colonnina. Nel contempo può monitorare la qualità dell’aria in tempo reale.

Si chiama A1 8500C, è ultracompatta, può ricaricare in modalità Fast Charge fino a due veicoli in spazio ridotto, è capace di analizzare e monitorare la qualità dell’aria circostante e la fruibilità dello stallo di parcheggio esclusivamente destinato ai veicoli elettrici, risolvendo così uno dei problemi più sentiti dagli automobilisti elettrici nella quotidianità come l’abusivismo.

«A1 8500C con i suoi accessori integra tecnologie di monitoraggio e raccolta dati indispensabili nel nuovo paradigma di città intelligente» scrive l’azienda reggiana A1 Charge che la produce.

colonnina anti abusivi
La colonnina anti abusivi di A1 Charge A18500C

A1 Charge, uno sguardo alle Smart City del futuro

A1 Charge è un nuovo attore nel panorama della ricarica elettrica. Nasce a Reggio Emilia da una joint venture fra tra B810 Spa, una realtà  nata nel 2011 che produce oltre 800.000 prodotti IoT all’anno nelle proprie sedi produttive e S&H, una PMI italiana che dal 2008 progetta sistemi di ricarica per veicoli elettrici.

A1Charge ha l’obiettivo di coprire un nuovo tassello della Smart City, quello della mobilità elettrica, con soluzioni di ricarica innovative. fa tesoro di quanto già sviluppato in ambito dal gruppo con Intellienergy Srl (Building Automation), Digicom Energy (Manutenzione Predittiva, Router, Gateway e Connettività Wireless), B810 Smart Grid (dispositivi smart per cabine elettriche) a supporto del nuovo stile di vita nella città del do

Tutta la tecnologia è sviluppata in casa, a Reggio Emilia

Progetta  “100% in house” stazioni di ricarica in AC/DC da 7,4Kw AC fino a 150Kw DC. Produce  e assembla 100% “in house” nei propri impianti produttivi in Italia e all’estero. Integra le soluzioni in sistemi complessi su misura per i clienti.

A1 8500C, dice l’azienda «rappresenta un passo significativo verso soluzioni energetiche più efficienti, compatte e
connesse».  Il monitoraggio della qualità
dell’aria rileva PM 10, PM 2.5, NOX, O3, AQI, CO2. Il controllo intelligente dell’area circostante allo stallo consente a CPO e Pubbliche Amministrazioni di reprimere o prevenire gli abusi e agli altri operatori della ricarica di informare gli utenti dell’indisponibilità temporanea della colonnina.

Visualizza commenti (9)
  1. Purtroppo l’inciviltà non è severamente punita come succede in Svizzera, altrimenti non staremmo neppure discutendo di abusivi del parcheggio e di forze dell’ordine che non fanno il loro dovere. Manca proprio il concetto del bene comune. Sono abbastanza convinto che questi prodotti verranno venduti soprattutto all’estero, in quei paesi dove c’è un maggior impegno civico e sociale

  2. Greta pezzini

    Prezzo al kWh 1,50€?😅…tutto bello e smart….ma servono soluzioni semplici economica e di diffusione….prese con manutenzione all’osso …poi quando la colonnina rileva presenza in stallo non autorizzato chi interviene?…i vigili che non hanno personale?..i carabinieri che hanno altro da fare?

  3. Faccio un’ipotesi: se la colonnina rileva nello stallo la presenza di un’auto (per es. con tecnologia ad ultrasuoni) e non rileva una azione di ricarica entro x minuti, può allertare le Forze dell’ordine

  4. Eugenio Davolio

    Nessuna informazione in più sulla tecnologia che consente alla colonnina di effettuare “controllo intelligente dell’area circostante allo stallo” anti-abusivi?
    Ho provato a guardare anche nel sito di A1 Charge, ma la A1 8500C ancora non è stata aggiunta al catalogo nel sito.

    1. Sarà un semplice sensore PIR da €2,50.
      Che basta, avanza e soverchia, per segnalare almeno lo stallo occupato, senza (ancora) bisogno di scomodare le forze dell’ordine.
      Boh, sembra la storia della patata lessa, che però ancora nessuno ha implementato…
      E stiamo parlando di “futuro”, “smart city”, “veicoli connessi”…
      A me sembrano tutte prese per i fondelli, e non so se sia peggio se sono perpetrate da banditi in malafede o da stupidi in buona…

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