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A Zurigo trasporto pubblico con 3 traghetti elettrici, in Italia zero

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Battello elettrico a Zurigo

Tre traghetti elettrici solari – Fluvius, Navalis e Pontus – dal 1 aprile trasportano cittadini e turisti di Zurigo a emissioni zero. Questa è solo l’ultima delle notizie, pensiamo alla Francia, sul trasporto pubblico elettrico nel mondo. E in Italia? Siamo praticamente a zero.

Traghetti che trasportano 61 persone

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Il varo dei tre traghetti elettrici

I tre traghetti gemelli sostituiranno altrettante imbarcazioni diesel inquinanti che per 30 anni hanno navigato sul Limmat, il
fiume che attraversa Zurigo, la più grande città della Svizzera.

Le tre navi – ciascuna lunga 22,50 metri e larga 3,80 – sono più spaziose  rispetto alle precedenti e ospitano a bordo  61 passeggeri. Gli spazi sono climatizzati e accessibili in sedia a rotelle tutto l’anno. Sono state ordinate dalla Zürichsee-Schifffahrtsgesellschaft (ZSG) al cantiere navale Ampereship  e in futuro oltre che per il trasporto dei passeggeri saranno utilizzate per degli eventi.

La propulsione elettrica con batteria da 348 kWh e due motori da 55 kW

Si viaggia a emissioni zero grazie a un pacco batteria da 348 kWh e due motori con 55 kW di potenza. L’alimentazione a terra durante la notte sarà garantita sia dall’energia verde della rete cittadina sia da un impianto fotovoltaico realizzato nei locali ZSG.

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il traghetto può accogliere 61 passeggeri

Fluvius, Navalis e Pontus – i nomi sono stati scelti dai dipendenti della compagnia di navigazione – hanno una forma particolare. “Poiché devono girare intorno allo stretto fiume e viaggiare sotto ponti è necessario uno scafo poco profondo”, spiega Ingo Schillinger, responsabile manager di Ampereship.

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Ampereship, fa parte del gruppo Ostseestaal, dopo aver realizzato una decina di traghetti elettrici solari in Germania supera i confini di casa. “Con questa commessa dalla Svizzera siamo arrivati sul mercato internazionale  grazie alla nostra esperienza nella costruzione di navi solari elettriche per la navigazione interna commerciale”, sottolinea  Thomas Kühmstedt, direttore tecnico di Ostseestaal e amministratore delegato di Ampereship GmbH.

E in Italia il nulla

Va bene che non è sviluppata la navigazione su acque interne, ma un tempo lo era, va bene che incombono scenari apocalittici con la siccità. Ma è veramente paradossale che in un Paese ricco di laghi e anche di fiumi urbani non esista un servizio di trasporto pubblico elettrico.  Eppure in Svizzera non mancano le esperienze, a Parigi dopo aver convertito in elettrico 40 barche sulla Senna si sta realizzando una metropolitana su acqua a emissioni zero, ma il servizio elettrico c’è anche a Berlino, Praga, a Lisbona hanno approvato una gara per dieci imbarcazioni, per non parlare di Amsterdam dove entro il 2025 sarà tutto in elettrico. Saremo Bel Paese, ma poco attenta alla salute pubblica e all’ambiente.

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3 COMMENTI

  1. Purtroppo in Italia il tema dell’ energia è stato politicizzato e viene usato per polarizzare l’opinione pubblica.

  2. Basti pensare a Venezia dove hanno scelto ultimamente solo ibridi. Avanti così poi come al solito piangeremo sul latte versato e cercheremo qualcuno a cui dare la colpa della ns arretratezza nel settore.

    • Infatti non si capisce questo approccio, va bene l’ibrido nei collegamenti lunghi come con l’aeroporto ma almeno iniziare una sperimentazione nelle parti centrali della città. Sarebbe il minimo.

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