A Vicenza il centro è tutto elettrico: dalla logistica agli autobus

smog free

A Vicenza il centro storico è quasi tutto elettrico. Una storia lunga, dal lontano 2005 le prime consegne a emissioni zero – leggi qui – che si traducono in 4 camion a batteria che gestiscono in esclusiva le consegne. E da poche settimane nel cuore della città veneta fanno servizio sei  autobus elettrici. 

Veloce Vicenza
I camion elettrici utilizzati per le consegne in centro storico a Vicenza

A Vicenza il piano del centro storico decarbonizzato si arricchisce con gli autobus elettrici

Sono 6, sono lunghi 8,3 metri e possono accogliere fino a 44 passeggeri (19 posti in piedi e 25 a sedere) più l’autista. Sul fronte elettrico la capacità del pacco batterie è di 340 kWh che permettono un’autonomia di circa 300 km.

In questo modo il turno di servizio si copre in un turno di servizio senza la necessità di ricariche intermedie.

In centro storico con autobus elettrici

I nuovi autobus – gestiti dalla Società Vicentina Trasporti – sono destinati alla linea 10 CentroBus, che collega il parcheggio Stadio al centro storico. Insomma un servizio di trasporto pulito per chi visita o si deve recare in centro storico.

Come comunicano dal Comune «La percorrenza annua stimata per ciascun mezzo impiegato nella linea 10 è di circa 40.000 km».  Se in servizio ogni giorno si tratta di circa 109 chilometri quotidiani che permettono così di gestire con facilità l’autonomia.

autobus elettrico
I nuovi autobus elettrici a Vicenza

Da marzo altri 4 bus elettrici per collegare Vicenza

La decarbonizzazione dei trasporti non si ferma al centro ma da marzo si estende anche al di fuori.  Entreranno in servizio altri 4 autobus elettrici.

In questo caso si tratta di mezzi più capienti. Ecco le misure: lunghi 12 metri, potranno accogliere fino a 85 passeggeri (28 posti a sedere e 57 posti in piedi) e saranno impiegati nelle linee urbane ordinarie di Vicenza.

Secondo i calcoli dell’azienda di trasporti si prevede un risparmio  di circa 60 tonnellate di CO2 l’anno per ciascun mezzo elettrico rispetto ad un corrispondente autobus con motore a combustione.

Il sistema di ricarica è overnight plug-in. Attenzione – per non cadere nelle trappole dei No Watt come successo a Torino – le colonnine di ricarica non sono ancora installate.

Si parte con carrelli di ricarica mobili da 30KW, ma sottolineano dall’azienda: «E’ già stato completato il progetto esecutivo per la realizzazione di una stazione di ricarica nella sede di via Fusineri, che sarà dotata di un impianto di trasformazione dalla media tensione da 1 megawatt di potenza».

Un investimento da 7,4 milioni per gli autobus, biglietto gratuito per 2 mesi per liberare la città dallo smog delle auto

L’investimento complessivo per l’acquisto dei 10 bus elettrici e per l’infrastruttura di ricarica vale circa 7,4 milioni, finanziati grazie ai fondi europei del Pnrr.

La politica vicentina, nonostante abbia chiuso l‘era delle ricariche gratuite, oltre l’acquisto dei mezzi ecologici e i limiti a quelli inquinanti, premia i cittadini che rinunciano all’auto privata.

L’iniziativa prende il nome di Smog Free Bus e mette a disposizione dei nuovi abbonati SVT, «il rilascio di un abbonamento bimestrale gratuito (corrispondente a 2 abbonamenti mensili consecutivi), previo acquisto della tessera SVT». Un incentivo per lasciare l’auto a casa e muoversi con i mezzi pubblici. Ora anche elettrici.

autobus elettrici
Le autorità di Vicenza in posa davanti ai nuovi mezzi elettrici

Promozione riservata solo ai veicoli inquinanti, fuori euro 6, ibridi ed auto elettriche

Un aspetto singolare, ma con una sua logica, riguarda la promozione che, come si può leggere sotto, è riservata solo ai proprietari di  auto inquinanti.

Autovettura categoria M (M1, M2, M3) classificate Euro 0” “Euro 1” ed Euro  2” alimentati a benzina
Autovettura categoria M (M1, M2, M3) classificate “Euro 0”, “Euro 1”, “Euro 2”, “Euro 3” ed “Euro 4” ed “Euro 5” alimentati a gasolio
Ciclomotore categoria L (da L1 a L7e) non catalizzato o classificato “Euro 0” ed “Euro1”
Motoveicolo categoria L (da L1 a L7e) non catalizzato o classificato “Euro 0” ed “Euro1”

Zero gratuità bimestrali per auto termiche green, per quanto possono esserlo, e con propulsione ibrida ed elettrica.

Una filosofia chiara come si legge nel regolamento di  Smog Free Bus: «Lo scopo del progetto “Smog Free Bus” è quello di togliere auto inquinanti dalle strade di Vicenza, proprio nei quattro mesi più asciutti e inquinati dell’anno».

Si potrebbe obiettare, ed estendere la promozione, che anche le auto euro 6 diesel ed euro 3 a benzina inquinano. Stesso discorso per le ibride – anche con le plugin quando non si carica la batteria. Bene le elettriche, anche se una città con meno auto risulta meno congestionata.

«Questi mezzi portano SVT e il trasporto pubblico locale  in una nuova era – spiega il presidente di SVT Marco Sandonà e ci consentiranno di offrire un contributo ancora più significativo alla riduzione delle emissioni nelle aree urbane, migliorando così la qualità dell’aria e di conseguenza la qualità di vita per i cittadini».

Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza

Stessa filosofia del sindaco Giacomo Possamai. «Rendere più attrattivo il trasporto pubblico è uno dei nostri obiettivi e l’inserimento di questi nuovi mezzi in città è un primo passo».

il primo cittadino annuncia il futuro a emissioni zero. «La vera rivoluzione ambientale a Vicenza arriverà più avanti, tra circa un paio d’anni, con il BRT con cui riusciremo a collegare con un mezzo di trasporto elettrico la strada principale della città, quella che passa da est ad ovest».

Un sistema spiegato più nel dettaglio dall’assessore ai lavori pubblici e alla mobilità Cristiano Spiller. «La ricarica alle fermate di BRT  e i molti km di corsie preferenziali sarà il prossimo grande passo della città verso una mobilità e una città sempre più sostenibile».

  • LEGGI e guarda il VIDEO su Youtube: Primo miglio su strada per lo sharing a guida autonoma made in Italy

Visualizza commenti (6)
  1. Daniele Sacilotto

    Ma vogliamo parlare anche della riduzione dell’inquinamento acustico data dalla diffusione dei veicoli elettrici?
    Un signore che conosco è stato questa estate a Shangai a trovare il figlio che si è trasferito lì dopo la laurea. Vive a ridosso di una strada molto trafficata a 6 corsie e la prima cosa che mi ha detto è stata “non si sente quasi il rumore del traffico, lì le auto sono tutte elettriche “

    1. Si lo dicono spesso i corrispondenti di radio e televisioni dalla Cina che sottolineano come sia cambiata la vita. Noi in Italia abbiamo Salvini che si permette di ironizzare su chi “ama sentire il canto degli uccellini”. Eppure l’inquinamento acustico provoca anche danni neurologici e allo sviluppo cognitivo dei bambini

  2. Francamente è da applausi la lungimiranza con cui si sono attivati per arrivare a questo risultato… e l’offerta di abbonamenti promozionali gratuiti a chi possiede veicoli più vecchi ed a rischio blocco nei periodi di maggiori inquinamento.

    andrebbe replicata ovunque… soprattutto in tuta la pianura Padana viste le criticità.

    un ottimo motivo per fare una bella gita turistica a Vicenza e godere di un traffico più pulito e silenzioso rispetto alle cittadine vicine…

    bravi 👏👏👏

  3. A Verona invece, sventrano la città per mettere pali e linee elettriche come c’èrano negli anni 60…..
    Filobus elettrici su gomma a piu’ carrozze quando ormai si potrebbero mettere a batteria e affiancarli a quelli a metano che ora copriranno il 90% di quelli urbani…
    Fino ai primi anni 70 coprivano Verona e parte della provincia…

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