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A Venezia le merci di Coop navigano in ibrido

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Nautica elettrica
La nave ibrida Emilio della Coop
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A Venezia la Coop punta sulla navigazione a emissioni ridotte con Emilio. La barca da lavoro con propulsione ibrida entrata in servizio per rifornire alcuni punti vendita in Laguna. Al momento sono due, ma il progetto sarà esteso a tutti gli 11 punti vendita serviti dal trasporto via acqua. L’opera è firmata da S.ca Snc Trasporti Marittimi Veneziani. A bordo tre batterie da 55 kWh, ma alimentate da un motore endotermico.

In elettrico l’autonomia è di tre ore

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Operazione di carico e scarico della merce con la barca che può navigare in modalità elettrica

C’è da specificare che la navigazione e il lavoro di carico e scarico si fa in modalità elettrica quindi non ci sono emissioni locali nocive. Ma le batterie, permettono un’autonomia di tre ore, come abbiamo sentito da un responsabile nel servizio di Rai Regione Veneto sono alimentate in questo modo: “Abbiamo un motore endotermico che funziona da gruppo elettrogeno per ricaricare le batterie“. Insomma una propulsione ibrida.

La presenza del motore elettrico nel sistema permette di ridurre i consumi e le emissioni di anidride carbonica. Questa la quantificazione: “Saranno risparmiate circa 39 tonnellate l’anno di CO2“. Bene, bravi ma speriamo che la flotta in futuro sia full electric.

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Foto di gruppo per l’avvio del servizio con la barca ibrida

Vediamo cosa dicono da Coop Alleanza 3.0 con il vicepresidente Edy Gambetti: “Siamo il primo player della grande distribuzione presente in laguna a introdurre, attraverso Emilio, modalità di trasporto merci a emissioni zero in un contesto ambientale particolarmente fragile. Siamo orgogliosi di questo primato e grati a S.ca Snc Trasporti Marittimi Veneziani“.

Cosa c’è di elettrico a Venezia? Ben poco

A Venezia
La barca elettrica per il ritiro dei rifiuti

Nonostante la città lagunare soffra di forti problemi di inquinamento atmosferico c’è poco o nulla di trasporto elettrico. A parte qualche barca ibrida c’è quella comunale destinata alla raccolta dei rifiuti o quelle del pioniere e attivista delle emissioni zero Piero Tosi.  C’è anche quella di un operatore turistico che però ha fatto il pieno di multe.  Insomma è lastricata di ostacoli la decarbonizzazione veneziana.

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