Che vitaccia quella dell’hater! Fabrizio (chissà se è il suo vero nome) ha decine di profili social falsi (così dice). Per verifica lo abbiamo bannato da un gruppo ed è ricomparso con veste e foggia nuova. Sempre e comunque contro le “auto a pile”. Non gli piacciono proprio. Non siamo sicuri di quello che dice, neanche quando sostiene di essere pagato, ma ci abbiamo chattato un po’ per avere più idee su questi personaggi.
Tanto e solo odio contro le “auto a pila”
Sul gruppo Facebook Vaielettrico Discussioni e consigli Fabrizio ha imperversato per un po’, si è fatto notare anche sul profilo Facebook di Vaielettrico fino a quando è stato sospeso.

Lui, come se niente fosse, ha scritto alla mail di redazione: “Buongiorno mi chiamo Fabrizio … e sono stato bannato dalla vostra pagina solo perché mi sono permesso di dire che non compro un’auto elettrica perché non sono interessato. Se fosse possibile chiedo di venire sbloccato anche perché leggevo le vostre cose ed ero interessato comunque“. Naturalmente non era come diceva. Ci ha provato.
Il signor Fabrizio è spavaldo: “Per la cronaca mi hai sospeso con questo account ma ne ho altri 12 con quelli sono dentro al gruppo e scrivo“.

Qualche tempo dopo e con la stessa solfa: “Cmq ho scritto poco fa con altro account nel gruppo sotto ad un post e non te ne sei manco accorto. Sai perché? Ti ho bloccato e non mi vedi. Ora tu mi dirai che come amministratore mi puoi vedere lo stesso. No posso anche rimanere anonimo a te“.
Insiste il nostro hater, animato dal furore contro la transizione energetica.
Presente in tutti i gruppi social dedicati alle auto elettriche
Lo abbiamo sentito, via messenger, alcuni giorni fa per cercare di capire di più su questi personaggi – o sono disoccupati oppure lo fanno per lavoro visto che si scorgono a tutte le ore in rete – chiedendogli come si muove.
Che gruppi frequenti?
“Sono presente in tutti i gruppi di auto elettriche“.
Posti ogni giorno?
“No leggo e commento. Ma non mi puoi scoprire perché commento in positivo le auto elettriche“.
Hai cambiato idea?
“No semplicemente per evitare di essere bannato”.
Se non puoi parlare male delle auto elettriche cosa ci stai a fare?
“Leggo e poi riporto nei gruppi delle auto termiche. Ci dedico tanto tempo per un motivo, se vieni pagato è normale passarci tanto tempo“.
Ti pagano bene e lo faresti senza un corrispettivo?
“Lo farei ugualmente in più mi pagano ancora meglio. Più di 1500 euro“.

Cosa ti da fastidio delle auto elettriche?
“Tutto, non sono auto, non servono per l’ambiente, sono giocattoli, tutte le auto con troppa tecnologia portano ad una rottura anticipata dell’auto. Le auto elettriche sono un impedimento alla libertà di una persona perché sei schiavo della macchina e non decidi te ma lei“.
Ma li prendi 1500 euro?
“Secondo te per 1500 sarei qui? Faccio solo questo, come vedi rispondo subito e sono sempre on line“.
Difficilmente capire quanto di vero e quanto di falso ci sia nelle parole di Fabrizio. E’ uno dei tanti, c’è anche un film su Netflix dedicato al fenomeno – spesso con evidenti profili falsi che contesta la transizione.

Probabilmente, sempre che non lo faccia solo per denaro, un negazionista. Tribù sociale indagata e studiata da Lee McIntyre nell’opera è “How to Talk to a Science Denier: Conversations with Flat Earthers, Climate Deniers, and Others Who Defy Reason“.
Ne abbiamo scritto qui in un’intervista con il ricercatore di Enea Antonio Disi. A volte si nega l’evidenza perché, come sottolinea lo scienziato americano, a volte “l’identità vale più della ragione“.
Molti parlano della lentezza della “transizione” dando per scontato che essa sia dovuta a complotti contro le auto elettriche, ad allergia nei confronti delle innovazioni e così via.
Dando per scontato, insomma, che le cause stiano nelle scelte e nei comportamenti delle persone (politici, industriali, speculatori, “potenti”, consumatori ecc.).
Io invece penso che il nocciolo della faccenda sia soprattutto di natura tecnica, tecnologica.
Negli ultimi 50-70 anni si è diffusa, soprattutto in certe parti del pianeta, l’idea che con le opportune dosi di volontà, “ricerca” e denaro tutti gli ostacoli si possano superare grazie a innovazioni tecnologiche sempre più consistenti ed entusiasmanti.
In altre parole: se qualcosa non si fa, è solo perché non si vuole.
In effetti in alcuni settori i progressi tecnologici sono stati strepitosi, superando molte previsioni. In altri settori, invece, le cose sono andate diversamente. E il motivo per cui un certo traguardo non si raggiunge, piaccia o meno, può stare anche nel fatto che, semplicemente, quel traguardo è molto (o addirittura troppo) difficile da raggiungere.
Nel mondo della medicina, per dire, gli esempi in tal senso non mancano di certo, purtroppo. In ambito tecnologico, uno dei casi più emblematici sta, per quanto ne so, proprio nei problemi relativi agli impieghi “mobili” dell’energia elettrica.
Oltre cento anni fa i motori elettrici, già allora notoriamente assai migliori (sotto svariati aspetti) di quelli a scoppio, vennero… esiliati dalle strade a causa di quei problemi e tale esilio decretò il massiccio e capillare successo di motori che, quando funzionano a puntino, trasformano almeno 3/4 dell’energia fornita dal carburante NON in movimento MA in calore, al punto da autodistruggersi in brevissimo tempo se non dotati di impianti specificamente studiati per asportare e disperdere quel calore. E nel frattempo emettono pure dei gas parecchio velenosi, capaci di produrre un discreto mal di testa se solo vengono respirati per qualche secondo. Una cosa a dir poco penosa, con la quale abbiamo tranquillamente convissuto per moltissimo tempo.
Oggi, a distanza di un secolo, una soluzione “definitiva” e pienamente soddisfacente di quei problemi non è ancora stata trovata, piaccia o meno. E guarda caso proprio quei problemi, sempre loro, sono ancora in grado di ostacolare la massiccia e spontanea diffusione che i motori elettrici potrebbero avere (senza alcun bisogno di pubblicità, promozioni, persuasioni, incentivi o altro).
Non a caso almeno da vent’anni si sente parlare, in merito alle batterie, di imminenti enormi innovazioni che però poi NON si rivelano affatto imminenti né enormi…
Grazie per il suo intervento, molto teorico. Bisogna guardare anche i numeri. In molti settori l’elettrico ha già, fondamentalmente, sostituito il termico. al 2022 già un quarto degli autobus urbani in Europa era elettrico. Entro il 2030 si punta al 90% e ci sono già grandi città con servizio pubblico tutto elettrico (https://www.vaielettrico.it/ue-anticipa-al-2035-anche-i-bus-camion-emissioni-al-90-dal-2040-italia-vota-no/) e le aziende di consegne chiedono di anticipare i termini per vietare l’uso di veicoli termici. Il problema è tecnologico? No politico. L’Italia, tra i pochi Paesi, che votano no come può leggere nell’articolo.
Altri numeri in Norvegia ben oltre l’80% delle nuove vendite di auto è elettrica. C’è un problema tecnologico no. Non siamo in Norvegia. Va bene ma in tanti Paesi del Nord Europa, ma anche la Francia, le elettriche vendono più dei diesel e a doppia cifra. Non succede in Spagna e in Italia? Il governo spagnolo ha deciso di allungare il tempo e di aumentare le risorse per l’elettrico (https://www.vaielettrico.it/spagna-incentivi-non-bastano-arrivano-altri-350-milioni-e-in-italia/), In Italia finiscono in 8 ore 200 milioni ma 400 sono dati alle auto termiche. Oggi la Spagna offre incentivi, l’Italia no. Non è un questione tecnologica ma politica. Ben chiara.
Per me il nocciolo della questione, dal quale derivano anche tutti gli aspetti “politici”, rimane il problema, antico e squisitamente tecnico, relativo alla necessità di trovare dei metodi ragionevolmente comodi, sicuri, economici, sostenibili per poter disporre, a bordo dei dispositivi elettrici “mobili”, di adeguate scorte di energia.
Nel momento stesso in cui qualcuno dovesse trovare una soluzione veramente vincente dal punto di vista tecnico e ANCHE applicabile su larga scala, non vedo proprio quale “politica” potrebbe oggettivamente ostacolare o impedire la rapidissima e spontanea diffusione dei veicoli elettrici.
Beh è una questione anche di aziende automobilistiche che hanno gonfiato prezzi a dismisura rispetto ai salari medi, frutto anche della politica degli incentivi – Loro non abbassano i prezzi tanto grazie agli incentivi vendono lo stesso. E intanto un auto costa un minimo di 30k (se va bene) con RAL media in Italia di 30k. I conti non possono mai tornare, oltre a ricariche a costi tanto alti da non far convenire il passaggio (personalmente andrò a GPL perché la differenza di prezzo con l’elettrico non la potrò mai colmare)
fatevi un impianto fv ,costa come 100 pieni di carburante e fatevi una bev , costa come 250 pieni di carburante ! spenderli per spenderli ho preferito fare cosi’ fv + bev
Al momento l’abbinamento di impianto fotovoltaico (privato) ed auto elettrica è senz’altro efficace. Anche perché l’impianto fotovoltaico, specie se adeguatamente dimensionato, non si sfrutta solo per l’automobile.
Purtroppo non è un approccio alla portata di tutti, non solo per motivi strettamente economici ma anche per ragioni di spazio, visto che ovviamente per poter disporre di un impianto FV privato bisogna disporre di uno spazio, altrettanto privato, dove installarlo. E per l’auto elettrica bisogna disporre di un garage, a sua volta privato, per il parcheggio e la quotidiana ricarica.
E chi non ha particolare interesse per la tecnologia o per l’ecologia potrà sempre, indipendentemente dalle disponibilità economiche, “smontare” qualsiasi tentativo di persuasione con osservazioni del tipo:
con tutti i quattrini “aggiuntivi” che bisogna spendere per l’impianto e l’automobile si possono pagare bollette e gasolio per anni e anni.
Si chiama disagio ,niente più niente meno.
A quanto pare anche l’argomento “auto elettriche” rientra, per molte persone, nel novero delle questioni che DEVONO essere necessariamente affrontate con approccio categorico, esasperato, “estremista”, sbrigativo, senza se né ma, con le ragioni tutte da una parte e i torti tutti dall’altra.
Un approccio che indubbiamente può essere gratificante, perché permette di sentirsi nel giusto, “svegli”, ossia gente che coglie, capisce, si accorge, che non si lascia ingannare, che sta fuori del coro (o gregge o mandria che sia). E permette anche (dettaglio non marginale) di sentirsi autorizzati a deridere o anche offendere, attaccandoli dall’alto della propria superiorità, tutti quelli che non sono pienamente d’accordo con “noi” e che quindi, ovviamente, fanno parte di “loro”, fanno il gioco del nemico, perché si lasciano ottusamente manipolare o, peggio ancora, perché ne sono consapevoli complici.
Purtroppo però quell’approccio, oltre ad essere (evidentemente) gratificante per molti, è anche parecchio lontano dalla… banale obiettività e dal senso della misura; e, quindi, se per certe persone può risultare molto fertile in termini di gratificazione psicologica, è inevitabilmente sterile dal punto di vista di chi invece vorrebbe affrontare gli argomenti in maniera più concreta, valutando serenamente i pro e i contro (che sempre esistono) e usando il metro più dello slogan.
Alla fine si tratta proprio, secondo me, di due modi molto diversi di affrontare un (qualsiasi) argomento e di usare i moderni strumenti di comunicazione come i “forum”, potenzialmente molto utili. Due modi che differiscono profondamente non solo negli atteggiamenti e nei linguaggi ma anche nello scopo primario.
Forse la cosa migliore sarebbe cercare di mantenerli ben separati.
Non credo che la gran parte delle persone che frequentano questo sito siano evangelisti delle BEV. Io per esempio non vado a scassare i cabbasisi ai parenti, agli amici, ai colleghi o alla gente che incontro per strada che devono comprare un’auto elettrica. Non me lo sognerei minimamente. E’ vero che spesso mi scoccio quando finisco dietro a qualche auto o furgone che ha passato palesemente la revisione grazie a qualche officina che “ha chiuso un occhio” oppure grazie a qualche modifica fatta dopo la revisione, che produce nuvole di fumo nero, ben sapendo che si tratta di particolato che ci respiriamo e che ci espone ad un aumento di rischio di malattie croniche o tumori.
Il problema in realtà nasce quando certi fenomeni arrivano su un sito che parla di mobilità elettrica elogiando il motore termico lamentandosi del ban del 2035.
Trovo la cosa totalmente da fuori di testa: è come andare su un forum Ferrari per elogiare i motori Porsche: una follia mentale, uno sfogo di frustrazione, o la necessità di difendere interessi economici legati a oil & co.
C’è stato uno , durante l’inquisizione che ha inventato il metodo sperimentale ,prima ancora che il cannocchiale
dimostrando al mondo , che la terra girava intorno al sole , e soprattutto descrisse i passaggi affinché
CHIUNQUE , seguendo il suo procedimento potesse verificarlo di persona ..
mi sembra si chiamasse Galileo Galilei
costretto dall’inquisizione ad abiurare il suo pensiero
gli hanno chiesto scusa ,Il 31 ottobre del 1992
con 360 anni di ritardo
ecco , la scienza non è un contraddittorio politico
o filosofico ..
o la terra gira intorno al sole
o il sole gira intorno alla terra
il cambiamento climatico per la stragrande maggioranza della scienza è in atto
ed è verificabile :
ritiro dei ghiacciai
temperatura oceani
ecc..
ecc..
ecc…
qui è questione di mettere in gioco la sopravvivenza della specie umana ..
per motivi economici o peggio per pigrizia o peggio ancora per ignoranza e stupidità
Ommioddio ..
l’economia !!!
https://claresresearchblog.com/wp-content/uploads/2020/04/img_0253.jpg
credo che questo rigurgito di Medioevo sia il problema di questo tempo
la scienza non è buona ne cattiva è implacabile
se sorretta da prove verificabili e dimostrabili
aspettando che l’ignoranza si faccia da parte per provare a contenere/risolvere il problema
buon illuminismo a tutti
ne abbiamo bisogno di u un po di ragione ..
raggionamento ..
eccola là ..in vacca un ragionamento perfetto
per colpa di Lorenzo Guzzanti
(ha prevalso il boomer che è in me )
Comunque il mio discorso sugli approcci “estremisti” era (ed è) di carattere generale, riferito non specificamente e a questo forum (dove peraltro, come altrove, gli interventi di quel tipo non mancano) ma più ampiamente a tutti i contesti in cui viene trattato l’argomento auto elettrica.
E anche, in effetti, ai contesti in cui vengono trattati altri argomenti non banali.
Sembra che per molte persone sia indispensabile “dimostrare” che l’auto elettrica è LA soluzione, pronta e a portata di mano, e che chi non ne è entusiasta sia necessariamente persona ottusa, che non capisce, retrograda e così via.
OPPURE dimostrare che l’auto elettrica è un inganno, un “obbligo” (??) derivante da macchinazioni e speculazioni, totalmente inutile o persino dannoso in termini ecologici, capace di interessare o attirare solo persone… ottuse, che non capiscono ecc..
Qualsiasi visione intermedia, per quelle persone, non esiste, è da escludere a priori.
Mentre invece, ovviamente (almeno per me), l’auto elettrica ha i suoi innegabili massicci pregi e vantaggi e ha anche, purtroppo, i suoi difetti e svantaggi, quasi esclusivamente legati (da più di un secolo) allo stesso, singolo ma assai grosso problema relativo alla necessità di avere a bordo un “serbatoio” di energia non solo capiente ma anche relativamente facile, sicuro, comodo ed economico da utilizzare nella quotidianità per la maggior parte delle persone.
Un problema che senza dubbio si è ridimensionato negli ultimi decenni ma che purtroppo rimane consistente, tanto da costituire in pratica l’unico e solo oggettivo freno alla massiccia e spontanea diffusione dei veicoli elettrici.
La polarizzazione è un dato di fatto, ed è fenomeno antico, il tema centrale non solo sulle auto elettriche ma sui processi di decarbonizzazione è legato al destino del pianeta. Anzi della sua vivibilità. Dismettere stufe e riscaldamento da fonti fossili e convertire le flotte dei veicoli ha uno scopo: meno emissioni di C02 e per le auto ridurre le emissioni locali. Si tratta di un problema ambientale e sanitario, entrambi da risolvere. L’auto elettrica è scomoda, in parte si ma per alcuni invece rappresenta quasi esclusivamente benefici. Non è ideologia ma dato di fatto. Per alcuni può essere un problema. In ogni caso c’è tempo fino al 2035 e oltre. Ci attendono progressi e sviluppi. Abbiamo almeno 15 anni per adeguarci. Va bene ogni critica, sottolineare ogni disagio ma poi basta ovvero le auto termiche inquinano, come il riscaldamento domestico, e bisogna rottamarle così come si chiudono le fabbriche inquinanti.
Che gente inutile.
Che scarsa autostima per ridursi così.
L’ubriacone del bar,lo scemo del villaggio, diventa protagonista ,
preso singolarmente faccia a faccia , è inconsistente emarginato deriso dagli altri avventori ..
però ogni bar ha il suo “personaggio” ..
messi insieme su fessbook / internet diventano moltitudine ,
sempre esigua minoranza , ma meno di zero , si esaltano tra loro esponenzialmente ,potenziano la loro ignoranza ,pardon le loro convinzioni
e alla fine ..
pretendono il contraddittorio con un premio nobel
e magari di avere ragione.
libera interpretazione del pensiero di Umberto Eco
ecco il link
https://www.youtube.com/watch?v=u10XGPuO3C4
a differenza di Umberto Eco , perso che sono qui per restare
loro hanno una concezione darwiniana del mondo
dove loro sono i più forti ,
spalleggiati da certa stampa e media oramai senza credibilità,ma interessati ai click ..
hanno creato un universo parallelo
che se resta confinato su un social , può essere folcloristico al limite del divertente , io stesso ogni tanto mi diverto a provocarli all’estremo ,
sperando di avere a che fare con adolescenti ,
cerco di portarli all’estremo per rivelare la loro imbecillità
ma a volte penso
se é un adulto uno con disturbi mentali ,
magari un bipolare ..
O_O
spero che quelli pericolosi che frequentino un blog di EV ,
più darkweb ,politica , magari sette religiose ,porno sado maso ..
speriamo bene
speriamo di non trovane qualcuno che sfila sotto casa incappucciato con una torcia in mano gridando “al rogo le EV”.
Io li odio i nazisti dell’Illinois ..
Avete provato a chiedergli anche da chi sarebbe pagato?
Conosco l’elemento in questione ed è attivo da tanto tempo, l’ha detto in uno dei gruppi Nowatt, la battaglia contro l’elettrico è il suo scopo di vita…
Insieme a lui c’è anche Matteo Ruozi che fa cherry picking a go go, facendo poi il gioco delle 3 carte ogni volta che l’argomento non sta andando come vuole lui, sposta la discussione su altro
Succedesse solo con l’elettrico….
….ma perché raccontate tali sciocchezze?…non esistono haters pagati 1500€….e chi li pagherebbe?…Orban?…o Putin?…. ahahah
banali agenzie on-line di social marketing, si offrono di organizzare campagne di pubblicità occulta, fanno da mediatori tra i clienti e la bassa manovalanza
se diventi un po’ più bravo puoi proporti, se ti fa comodo qualche euro
Scusa ma io ci credo poco a questo grande fratello che paga la gente per scriver cazzate sui social e credo ancora meno che vi siano migliaia di persone che leggendo discussio i tipo quella di vaielettrico cambino idea sulle auto elettriche per frasi senza senso scritte da uno sconosciuto, se uno scrive cazzate (scusate il francesismo) basta poco per smascherarlo, ben diverso è il caso in cui uno scriva opinioni discordanti portando link ad articoli seri e dati di fatto.
Non vorrei che con questa “caccia alle streghe” venga poi fatta di tutta un erba un fascio accumunando risposte serie a stupidate inventate.
Non è così, e un fenomeno importante. Ho scritto io stesso che non è sicuro che sia pagato, ma non si può escludere a priori. E ‘ pieno di inchieste giornalistiche sulle fabbriche di troll. L’hater intervistato e da mesi che con gran dispendio di tempo – e ce ne sono diversi altri – interviene a screditare…. E’ un fenomeno importante e noi lo viviamo ogni giorno. Non possiamo quindi escludere anche l’organizzazione di campagne social di chi ha altri interessi, ci sono persone che vivono facendosi pagare commenti positivi sui locali e sui prodotti, perchè escludere una presenza della lobby oil e gas (nei decenni scorsi accusati di sostenere dittatori, di aver fatto cadere l’aero di Matteri… e si legge nei libri di storia).Poi c’è sempre l’invasato, chi ha tempo da perdere… ma non possiamo non documentare un fenomeno. E’ giornalismo-
no no no,
non “Grande Fratello”
semmai Big Oil!
ragionaci un po’ su:
a cosa serve la pubblicità e il marketing?
a piazzare un prodotto.
come si fa la pubblicità? in tante maniere,
non necessariamente sempre con tette e culi in bella mostra.
a 1500 euro al mese, per 30-40 persone in 20 Paesi
costa pure molto meno.
non ci credi?
prova a guardare su Telegram quanti bei canali complottisti ci sono,
mantenuti aggiornatissimi, con cadenza quasi oraria:
sul serio secondo te è opera di volontari svalvolati che non hanno un cazzo da fare?
Te ne cito uno, sperando di NON FARGLI troppa pubblicità:
“LR, Geopolitica e News”
se cerchi trovi agevolmente chi lo gestisce, e per cosa stanno “L” ed “R”, è esplicito ed esplicitato, nessun complotto
Tu sopravvaluti lo spirito critico dell’umanità.
Addirittura credi alla favoletta secondo la quale tutti ne possederebbero uno.
Ciao Antonio
ci sono banali soggetti annoiati o arrabbiati, che si sfogano su internet al posto di usare lo psicologo o prendere un animale da compagnia, alcuni si esaltano a fare a gara a chi ottiene più risposte sotto a un commento sciocchino provocatorio, in mancanza di meglio
Andy per esempio mi pare di ricordare che ha un po’ di nick-name diversi e bazzica anche sul forum alfa romeo facendo le sparate da osteria, buon per lui se si diverte
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ma anche ci sono anche pubblicitari che tirano a campare
1) la pubblicità commerciale e politica funziona sulla quantità,
sulla ripezione, anche di slogan stupidi; nel pubblico che legge, chi è più razionale e critico è abbastanza refrattario, ma su altri ha un po’ di effetto
se cerchi “finestre di overton” spiegano uno dei modi in cui funziona la pubblicità, con la ripetizione un po’ alla volta cerca di rendere famliare un’idea o un prodotto che altrimenti ti sarebbero sembrati illogici/sbagliati/scarsi, o di diffamare i prodtti concorrenti
2) non è roba misteriosa, è banale pubblicità
le agenzie di pubblicità vendono pacchetti di “campagne di visibilità” e servizi di marcketing, come una volta si usava il volantinaggio e le telefonate dai call center, ora si fa anche sul web, che costa molto meno della TV
può essere acquisito di spazi nella pubblicità di AdWords su google, o gli spazi su FB, o pacchetti di “follower” per spingere un account sui social media, se hai un’azienda e vuoi farti pubblicità li consulti per avere qualche preventivo
si arriva anche a finte recensioni (positive o negative), finti commenti, posizionamento di link;
per campagne fatte in grande, con più fondi, rilevano la proprietà di o psonsorizzano in modo non dichiarato portali web e canali youtube già esistenti, per pubblicarci articoli e contenuti faziosi, magari che assomigliano ad articoli seri o scientifici, e potrei farti decine di nomi ma è un peccato pubblicizzare ulteriormente la spazzatura 🙂
Capico tutte le vostre risposte ma resto dell’idea che se uno ha un minimo di cervello e legge non solo una campana (perché allora la discussione è inutile a prescindere) ma tutte le fonti riesce a discernere più o meno razionalmente cosa è meglio e soprattutto cosa è realisticamente possibile per lui.
Non continuiamo a credere che la naggioranza dei nostri connazionali siano dei neandertal pronti a bersi in eterno bufale preconfezionate, si ce ne sono magari molti anziani con bassa istruzione e con idee fossilizzate ma non sono certo questi che spostano il mercato. Il problema che vedo invece assai più grave è che le nuove generazioni, dato il loro basso potere di acquisto, sono estranei a questi discorsi, ovvero siamo nel vorrei ma non posso per cui non ci perdo tempo e questo lo vedo fra i coetanei delle mie figlie 29 e 21 anni) dove per la maggior parte di loro un auto significa una usata sempre sotto gli 8 – 9000 euro e questo spesso è un problema che è comune anche purtroppo a molte famiglie di mezz’età. Questo è un freno migliaia di volte maggiore di uno scribacchino pagato a scrivere balle su internet.
Le campagne di haters non prendono di mira i giovani per un mucchio di motivi: quello che ha detto lei, ovvero molti non contribuiscono al mercato del nuovo (anche se altri comprano le Mini), i giovani sono meno influenzabili perché non hanno così radicata la cultura dei motori rombanti. Il target delle campagne d’odio è chi l’auto nuova la può comprare e può essere facilmente convinto che è meglio restare sul vecchio ma “affidabile” carburante.
Per me in ogni caso si tratta una trappola.
Antonio
Si faccia “un giro” su LinkedIn, social professionale, la realtà di avvocati cassazionisti, CEO, Ingegneri, imprenditori e direttori commerciali che parlano di cobalto congolese, reattori SMR costruiti in 3 anni perché prefabbricati, infarti pediatrici da vaccino COVID, scie chimiche noncelodikono è disarmante.
Purtroppo la realtà è molto peggio di quello che si pensa e il fenomeno dell’analfabetismo funzionale è trasversale.
Lo verifichi coi suoi occhi, perda un ora a leggere i commenti di certi post.
Hai ragione Guido in un post sul mio articolo dedicato al libro dell’americano sui negazionisti – lo cito anche in questo articolo – sono stato attaccato con violenza vera da ingegneri (con incarichi pubblici), professori universitari, manager, trafficoni di ogni sorta. Questi non si fanno scrupoli, sono violenti e non gliene frega del diagolo. Figurarsi pagare qualche sfigato .- magari pure bravo sui social ma senza soldi – per infangare chi vuole la transizione.
Carlo M. Cipolla, Allegro ma non troppo.
“Seconda Legge Fondamentale: la probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.”
Capisco il suo punto di vista, Antonio, ma io temo che ci sia da tenere conto anche del fattore “ignoranza”, anche inteso nel senso più… tecnico e meno offensivo del termine.
Un discorso come
“se uno ha un minimo di cervello e legge non solo una campana … ma tutte le fonti riesce a discernere più o meno razionalmente cosa è meglio . . .”
é molto sensato e condivisibile ma forse sottovaluta un aspetto che secondo me va ben sottolineato: non è solo questione di leggere. Oltre a leggere (o ascoltare) bisogna anche CAPIRE.
E per capire, specie quando gli argomenti sono molto specifici e magari pure tecnici, bisogna possedere un certo bagaglio di conoscenze ed esperienze e abitudini mentali che può essere acquisito solo con anni o decenni di studio, lavoro, frequentazione.
In mancanza di tale bagaglio, pur con tutto il cervello e l’attenzione e la buona fede, si può leggere MA si può capire solo in parte, magari pure piccola o nulla. Un po’ come accade quando si ascolta con attenzione qualcuno che parla una lingua che non si conosce o si conosce poco: si sente benissimo tutto, ma poco o nulla si capisce.
E uno degli equivoci oggi più diffusi sta nell’idea che “se non sai ti informi”, magari trascorrendo qualche mezz’ora nella Grande Rete (ovviamente scegliendo le fonti “giuste”), e poi, come per magia, quale che sia l’argomento, sei anche tu in grado di capire, dibattere, distinguere le campane stonate dalle altre…
“Fabrizio, è lei?” (semi-cit.)
Per quanto possa valere, io sono d’accordo che non sono pagati.
Ho una certa esperienza nel settore e nel corso degli anni non ho MAI visto né sentito fattispecie di questo genere, pagate.
Differente è il discorso nell’ambito politico: in quel caso i “bersagli” sono pochi e specifici, non certo tanti e generici come “le auto elettriche”.
E gli interessi coinvolti sono necessariamente di UN UNICO soggetto, mi viene difficile pensare ad una lobby, come big oil che avete citato, che mette su un panel segreto con 40 soggetti interessati, che si accordano, per pagare 1500€ agli scemi dei villaggi.
No, decisamente non funziona così.
Meglio seguire, come al solito, il rasoio di Occam: esistono vari scemi dei villaggi che fanno crociate insensate contro questo e quello. Traggono soddisfazione e compiacimento dalle loro azioni ed è questo il loro (ap)pagamento.
La spiegazione più semplice è spesso quella corretta, senza scomodare complotti di burattini e burattinai…
Ritengo si tratti di una persona con “difficoltà” psichiatriche.
Frottole a go go e impegno desueto…
Dà fastidio, ma non è pericoloso…
Per me è ignoranza e basta.
È gomblottoh!
Io sono Fabbrizio
Ho sempre pensato che molti hater venissero pagati da Big Oil o affini per sparare minchiate sulle auto elettriche su forum e social, e se un Fabrizio qualunque, che nella vita vera vale quanto me, il nulla cosmico, viene pagato per farlo, mi chiedo quanto invece ai politici venga “donato”, sperando che almeno si accontentino di ben più di un piatto di lenticchie.
Ma questa per me è la prova che sanno che stanno arrivando per sfondare il loro posto non al sole. La gente parla bene delle proprie BEV GRATUITAMENTE. Big Oil è invece costretta a PAGARE per far dire alla gente quanto invece facciano schifo. Da notare che non esaltano le auto termiche, semplicemente denigrano le elettriche e basta, perché sanno pure loro che non c’è niente da difendere in un’auto termica. Cosa dovrebbero esaltare? I cambi dell’olio? Il fatto di dover controllare persino i livelli di adblue? L’accelerazione incostante e poco responsiva? Il cambio? Forse l’autonomia, per i più ignoranti ovviamente, ma qui si ferma.
Poi l’odio di Fabrizio (se vero) verso le BEV è il solito chiacchiericcio che non sta in cielo né in terra.
Che significa che le auto elettriche “non sono auto”? Mancava solo che dicesse che “non hanno un’anima” e saremmo stati a posto.
Che significa che “sei schiavo della macchina”? Detto da uno schiavo dei petrolieri poi…
Che significa che “troppa tecnologia portano ad una rottura anticipata dell’auto”? Che significato ha “tecnologia” in questa frase??? Parole buttate così a caso proprio.
Il caro Fabrizio poteva dire che le auto elettriche non sono veloci come quelle termiche (che in Germania è una cosa legittima…). Poteva dire che non ci sono abbastanza colonnine in giro. Poteva dire che per la sua vita piena di impegni e di faccende anche solo aspettare 5 minuti per fare il pieno di elettroni alla macchina è pure troppo e non può permetterselo. Poteva dire che ha una zia malata che abita a 600km e che se chiama di notte deve farsi la tirata per andare a trovarla e dare il saluto estremo. Poteva tirare in ballo i prezzi. Poteva dire un sacco di cose legittime. Ma non l’ha fatto.
Per quanto riguarda l’ambiente… sono sicuro che uno a cui tiene l’ambiente schifa le auto a prescindere dal loro modo di propulsione e farebbe di tutto per far andare tutti in bici, in autobus o in treno. Questi due ultimi elettrici però!!! E qui casca l’asino!
Adam Jensen (Deus Ex) aveva ragione: “Se vuoi farti dei nemici, prova a cambiare qualcosa.”
-Mancava solo che dicesse che “non hanno un’anima”-
Beh, ma dov’è la novità? Lo sanno tutti che le uniche che hanno un’anima sono solo le Moto Guzzi. ☝️😇
io sono contro le auto termiche ma non odio chi le usa , si tratta di una transizione che molti non riescono a capire per insufficienza di vedute . e’ anche giusto vedere il qui e ora ma limitarsi mentalmente ( non vedere oltre ) e’ uno spreco e relega l’uomo ad essere sfruttatore ed opportunista verso questo ambiente che invece dovrebbe essere difeso ad oltranza .
Mi dispiace sempre tantissimo vedere espressioni del genere, che arrivano palesemente da persone che cercano di nascondere (molto male) un fortissimo disagio (personale, sociale o di altra natura).
Mi dispiace tantissimo perché mi rendo conto di quanto si esacerbino e aumentino i casi di persone che hanno bisogno di aiuto: questa società ha un grandissimo e crescente problema.
Sono perfettamente d’accordo. Le persone a cui manca un equilibrio, almeno sufficiente, sono sempre di più.
I social hanno il grandissimo demerito di aver tolto queste situazioni dall’ambito del patologico, ed ora sono considerate invece delle qualità.
Gente il cui unico talento è lo sparare a zero senza né arte né parte ora sono prese come voci autorevoli, sulla sola base del numero di click, view e like.
Non c’è più vergogna nell’avere un problema da risolvere, è diventato un vanto.
Siamo alla frutta…
Se postate questi (millantati ) compensi … chissà domattina quanti haters in più ci troveremo in rete
Anche fosse vero (di “professionisti” dell’informazione e disinformazione è piena la storia dai tempi dei babilonesi) credo che molti comunque esaspereranno i toni….
A volte c’è un po’ troppo “fan club” anche tra noi utenti BEV… sarebbe molto meglio cercar di rasserenare i toni… ed evitar di dare troppo spazio a comportamenti illeciti, che richiamano solo emulatori.
Al momento Vaielettrico è ben presidiato dalla Redazione… altri siti son veri “campi di battaglia” con offese o incredibile disinformazione (studiata a volte, involontaria altre).
Spero che col tempo e, soprattutto, con il ricongiungimento della arretrata Italia alle nazioni ” meglio attrezzate ” di F.E.R. e reti elettriche moderne, all’arrivo anche negli stabilimenti italiani di modelli elettrici evoluti e competitivi i “toni” si smorzino….
In passato ricordo tantissime “battaglie editoriali” su: adozione casco in moto, obbligo cinture sicurezza, catalizzatore, motore diesel (” è da trattore !!” ..dicevano prima di quelli attuali) ed altre che ci hanno riscaldato gli animi e le conversazioni…
Finirà anche questa…
Ma anche le auto ibride erano giocattoli, col loro cambio che “slitta”.
Oggi chi ci sono le BEV le ibride sono diventate perfette.
Evviva la tecnologia -1
Standing ovation per Damiano! I primi a incoraggiare gli haters sono proprio tanti possessori di bev, che spesso anche qui trattano con sufficienza i possessori di auto termiche che per mille motivi non hanno fatto ancora il passaggio. Forse sarebbe meglio con toni bassi spiegare perché sarebbe buono prendere in considerazione il passaggio ad una bev anche se devo dire che ormai uno deve avere veramente lo spirito green perché gestire una ev costa come una termica. Ma a volte quello che traspare leggendo è che di green c’è veramente poco infatti tutti parlano di incentivi, quanto costa poco la corrente, che non pago il bollo, le strisce blu, la Ztl, un mero ragionamento economico. Ora che tante di queste cose cominciano a venire meno si leggono tanti commenti arrabbiati dove ci green c’è veramente poco
Grazie Ilario per il contributo, ma il contributo alla salute pubblica è un prerequisito visto che gestire un’elettrica non è semplice – ma se ci applica un attimo è un altro mondo e migliore – e pagare ben oltre 20mila euro per una utilitaria è una scelta di coraggio. Quindi ci si lamenta su tariffe, immagina io che non ho garage e ricarico solo da pubblico. Solo grazie all’uso risparmio ancora un pochino, ma non mi sembra giusto visto che contribuisco a non far respirare veleno
Infatti bisognerebbe ammirare e non detestare chi comunque contribuisce alla salute di tutti. Io non voglio di certo applausi ma mi gratifica il fatto che da 3 anni usiamo ormai per muoversi quasi esclusivamente mezzi elettrici ( io lo scooter e mia moglie la Twingo) e che l’energia è tutta da fonti rinnovabili. È una questione di mentalità, un po’ per volta ci arriveremo perché obbligati
Un commento, questo, da fare invidia a Puntin: “Discuteremo di pace quando l’Ucraina ritirerà le sue truppe dai territori occupati”
Lei la può pensare come vuole ma i fatti per adesso sembrano questi. In Italia tutta questa corsa all’ elettrificazione non la vedo, se non saremo obbligati in qualche maniera la transizione avrà tempi lunghissimi. Ovviamente mi sbaglierò come quando sbagliavo dicendo che i prezzi delle ricariche saliranno con la diffusione delle bev, infatti oggi si ricarica ancora dappertutto con colonnine gratis o a 30 cent a kWh come qualche anno fa
I prezzi delle ricariche salgono perchè in Italia sono aumentati i punti di ricarica, ma non la diffusione delle auto elettriche. La transizione “lunghissima” non ce la consente il Pianeta.
Insomma, sarà lunga in Italia. Però, c’è un però… Ma quando mai si è visto 200 milioni di incentivi bruciati in 8 ore – il 60% di privati – e tanti fuori: “Non ho potuto accontentare 30 clienti che avevano richiesto l’auto elettrica”. Parole da una concessionaria di Forlì, a cui si sommano tutti quelli che sarebbero entrati a chiedere informazioni dopo l’approvazione del bonus. Insomma probabilmente servivano 600/700 milioni per accontentare tutti, così a spanne. Sempre più persone si fidano dell’auto elettrica. E sono il primo a dire che non mancano le criticità. Ma c’è una lobby ben presente sui media che rema contro – definiamoli pure hater istituzionali e come abbiamo scritto mille volte con nome e cognome – e diffondere fake news. Io ho una Zoe, non ho garage, sarò fortunato (me nel mio Paese ci sono almeno 8 colonnine ) ma per il mio uso, riesco ancora a risparmiare qualcosa rispetto al gasolio. Insomma la mobilità elettrica è quasi matura, ci sono le condizioni ma pure una resistenza organizzata che boicotta la transizione
E in futuro risparmierai ancora di più perché i fossili, è bene ricordarlo, non sono sostenibili e più passa il tempo e meno sostenibili diventano.
Il pianeta forse ma sicuramente la consentono (quantomeno ad oggi) gli stipendi e le pensioni I degli italiani, se poi aggiungiamo le future spese per le case green la transizione ecologica nel belpaese sarà ben oltre il fatidico 2035 ..temo che a quel punto sarà molto più probabile una “cubanizzazione’ del parco automobilistico italico.
Se invece miracolosamente i prezzi scenderanno e le colonnine sotto le case spunteranno come fiori a primavera magari sarà diverso .. ma come dicono: a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca … soprattutto in Italia.
Non mi stancherò mai di dire un’ovvietà: il problema che abbiamo oggi è che i fossili non sono sostenibili, e in futuro andrà sempre peggio. Per cui la preoccupazione principale non è se i prezzi alle colonnine scenderanno (lo faranno con i tempi necessari, come è capitato con la telefonia) ma se saremo pronti quando bruciare fossili sarà diventato un lusso (per costi e necessità di deprimerne l’uso, quindi non ci sarà nessuna cubanizzazione a meno che non si passi per mercati di contrabbando dei combustibili (probabile, ma a quel punto sarà diventato molto più semplice muoversi in elettrico). E le case scaldate a gas, magari anche grandi, saranno diventate un lusso per ricchi.
In che tempi succederà tutto questo?
Probabilmente il 2035 è una stima abbastanza buona per quanto ne sappiamo oggi.
Leonardo mi piace il tuo ottimismo ma purtroppo non sono più giovanissimo e di granitiche certezze che si sono poi infrante ne ho viste parecchie in vita mia, per cui guardo al presente e faccio previsioni di massimo di 3 o 4 anni, oltre come dicevano nell”800 “hic sunt leones” ovvero siamo in terre inesplorate.
Vedremo cosa accadrà, per ora vediamo di goderci l’oggi …del diman non c’è certezza!!!
“Fabrizio, è lei?” (semicit.)
Provo a rispondere a Massimo qui sopra sperando di riuscire. Sono d’accordissimo che la transizione lunghissima il pianeta non ce la consente e questo i nostri governanti pare non lo vogliano capire, ovviamente per motivi di interessi. Altro discorso, in Italia saranno aumentati i punti di ricarica ma la situazione è un disastro: un sacco di colonnine che non funzionano, mai attivate,poste in punti dove nessuno le userà. A me pare che i gestori come sempre facciano cartello ad aumentare i prezzi, altro che concorrenza. E non vedo da parte loro tutto questo interesse a fare sì che le colonnine vengano adoperate il più possibile. Con i prezzi dell’ energia in calo un gestore che praticasse prezzi convenienti avrebbe le colonnine sempre in servizio rientrando prima dell’investimento. Ma come al solito, sbaglio. Buona giornata
Non sbaglia affatto: le stazioni di ricarica ci sono, ma piazzate male e mal gestite. Per non parlare della concorrenza: due soli gestori controllano il 70% delle colonnine… Aspettiamo che qualcuno metta ordine in questo caos.
“Pensavo di fare uno schifo di lavoro. Poi ti ho conosciuto” Cit.
Viene pagato 1500 euro per scrivere in positivo sulle auto elettriche per non essere scoperto. Passatemi il contatto per favore che 1500 euro al mese mi farebbero comodo. Anche se immaginari.
Chissà se lavora per la DF, bisognerebbe vedere se nel suo profilo Facebook ha qualche sigillo satanico (ctz. Evil, serie tv)
Te li strameriteresti
Mi hai ninjato.
Tanto stupidaggini ne scrivo comunque, tanto vale essere retribuiti…
Scherzi a parte, non metto in dubbio ci possa essere anche qualche agitatore direttamente o indirettamente prezzolato, ma dubito sia il caso del nostro amico
Ed è grave che non sia pagato visto che sta sempre sopra queste cose, un passatempo veramente tragico
Da quello che ho capito io viene pagato a parlare male.. probabilmente su qualche blog di termiche o di haters di EV.. o semplicemente ha un canale youtube.. forse é Greg…. hanno visto come gli allocchi passano il tempo a guardare fake sulle EV per lavarsi la coscienza… e cavalcano l’onda…
Se quel 90% di haters invece fosse amante delle EV non passerebbero così tanto tempo su canali youtube che parla male di EV.. quindi non guadagnerebbe…
Proprio un mondo malato…