A Siena colonnine Enel X quasi tutte fuori uso

A Siena colonnine Enel X quasi tutte fuori uso. Lo segnala Simone, lamentando che il disservizio coincide con il pieno della stagione turistica. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

A Siena colonnine Enel X A Siena Enel X k.o: con tutti i turisti che arrivano…

“È da  quasi due mesi che ho scritto ripetutamente a Enel X per sapere quando ripristineranno le colonnine nel centro di Siena. 

E, a parte una vaga di risposta che sono in manutenzione non hanno detto e fatto nient’altro. Sembra veramente che non ci sia l’interesse a farle funzionare, visto che nei mesi piu turistici Giugno Luglio e ora Agosto nel centro ma anche in periferia la gran parte non funzionano.

Ho fotografato e allego le due colonnine in piazza Matteotti,  quelle in via Giuseppe Garibaldi, quella in strada del Petriccio Belriguardo. Ma non funzionano nemmeno quelle viale Vittorio Veneto, quelle in Pescaia, installate ma mai attivate. Come è possibile che una città cosi turistica, in cui molti turisti arrivano con auto elettriche non abbiano la possibilità di ricaricarle mentre visitano la città?“. Simone Hayek

A Siena colonnine Enel X Sull’assistenza c’è ancora tanta strada da fare

Risposta. È un gatto che si morde la coda. Ci si sente dire (ufficiosamente) che i prezzi delle ricariche sono alti perché il tasso di occupazione è basso. Ma laddove le colonnine potrebbero lavorare a pieno regime, come in una città turistica come Siena, troppo spesso trovi che non funzionano.

E il problema non riguarda solo Enel  X, che comunque ha la rete più estesa e quindi ha l’impegno di manutenzione maggiore. Evidentemente c’è da mettere a punto un’organizzazione dell’assistenza che, par di capire, ancora non ha lo sviluppo e il numero di professionalità che servirebbero.

E sia chiaro che pubblichiamo queste segnalazioni non per puntare il dito contro questo o quello, ma solo per sollecitare a risolvere i problemi. Non è che manchino le colonnine in Italia, è che ce ne sono troppe fuori servizio.

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Visualizza commenti (44)
    1. Che idiozia, di quale dovere parla? Un’impresa ha i dovere di fare business redditizi…il resto è socialismo

      1. Paolo Ardolino

        Visto che la maggioranza delle colonnine sono installate grazie a contributi pubblici europei penso che sia un dovere visto che i soldi non li hanno investiti almeno effettuare la manutenzione

        1. Vi sono molti progetti finanziati e poi dismessi perché non redditizi, questo è semplicemente uno dei tanti. Nulla di strano

  1. A conferma che Enel X sta abbandonando la mobilità elettrica, non gliene fotte più nulla. Quest’estate in Sardegna me ne sono reso conto, una colonnina fast Enel X a San Teodoro, modello recente, che funzionava solo in ricarica lenta. E le segnalazioni vengono ripetutamente fatte da mesi ma non gliene frega nulla. Supercharger Tesla tutta la vita!

    1. Leonardo (R)

      Supercharger tutta la vita, va bene.
      Ma se fossi di Siena un esposto al Comune lo farei e che si inizino gli iter per revocare le concessioni laddove il gestore non fornisce il servizio.

      1. specialmente in tutti quei posti (parcheggi) ove le colonnine di ricarica sottraggono disponibilità agli utenti Non in ricarica (o ICE) .. visto che dovrebbero essere ad uso esclusivo.. (sicuramente accamperanno 1000 scuse per i ritardi … mancano i pezzi .. tecnici in ferie… dipende da altri enti..)

  2. Ho ricaricato sabato scorso appena fuori porta San Marco. 4 postazioni, un’auto gia in carica prima di me e mi sono collegato alla medesima colonnina. L’altra colonnina con 2 postazioni non l’ho provata, Nextcharge me la dava in manutenzione. Visitato il centro e ritornato alla macchina carica. Sono forse stato fortunato…

  3. Plastica dimostrazione che per il principale proprietario di colonnine in Italia, così come per l’altro duopolista figlio di ENI – entrambi a controllo statale, giova ricordarlo –, il business della ricarica è una frazione infinitesimale ed insignificante del loro business globale.
    Tanto insignificante da potersi permettere di investire milioni e milioni di euro per installare colonnine in locazioni quasi tutte a caso (notare la finezza dell’uso della lettera ‘s’…) in giro per l’Italia quando ancora le auto elettriche erano poche migliaia perché così comandavano i controllori pubblici succedutisi nella seconda metà degli anni 2010.
    E tanto insignificante, ora che il controllore pubblico è cambiato con uno decisamente ‘patriottico’, da potersi permettere di mandare ‘patriotticamente’ a ramengo il rientro quei milioni e milioni di euro di investimenti tramite vari strumenti:
    • l’innalzamento ‘a strozzo’ delle tariffe di ricarica per i propri clienti, incuranti dei recessi in massa e dei turisti stranieri attoniti e spaesati;
    • l’innalzamento delle tariffe di roaming a livelli da abuso di posizione dominante per minare la competitività almeno dei principali operatori minori – qualcuno ha detto “Ma cosa fa l’AGCM?”?
    • l’innalzamento del numero di colonnine non funzionanti e non riparate, senza più curarsi delle ripetute segnalazioni degli utenti.
    Adda passà a nuttata…

    1. Gli anglosassoni dicono: business as usual….se non funziona si dismette e si passa al prossimo.
      Non ci si può permettere di bighellonare su questioni di lana caprina.

        1. Pienamente d’accordo con lei, l’errore è stato finanziarlo con i soldi pubblici.
          Sicuramente gli va revocato, e dunque dismesso

          1. Quelle colonnine quick non sono finanziate con soldi pubblici. Beneficiano però di una concessione gratuita per l’occupazione del suolo pubblico che a mio giudizio dovrebbe essere subordinata all’effettiva erogazione del servizio di ricarica.

          2. Chiarissimo grazie delle informazioni, a maggior ragione va sollecitato il gestore, o funzionano o vanno dismesse / cedute a chi è in grado di operarle correttamente

    2. Leonardo (R)

      Mi pare che con le colonnine si sia fatto lo stesso errore che è stato inizialmente fatto con i pannelli solari. Occorre incentivare il QoS e le erogazioni effettive, altrimenti saremo pieni di colonnine che non funzionano o non servono a nessuno.

  4. Era il 2017 ed a Siena la sistuazoone era pari pari questa qua. Le colonnine all’ospedale e le colonnine al Laterino erano e sono costantemente fuori servizio. Allora scrissi al comune ed a Enel X con quale risultato? Nessuno ha mai risposto. Io uso solo la Ewiwa all’Acquacalda via Fausto Coppi. Poi si vantano di essere una città civile. Vergognosi.

    1. Leonardo (R)

      A mio avviso non è sufficiente scrivere (bene comunque averlo fatto) ma è necessario fare un esposto per mettere in moto la macchina della burocrazia.

  5. Avuta la grazia gabbato lo Santo. Tutte (o quasi) le colonnine di ENEL X e BECHARGE, sono state realizzate con i contributi europei (tanti euro) e sono servite a “dipingere” di verde aziende altamente inquinanti vedi ENEL con le sue centrali fossili e ENI della quale conosciamo bene il core business. Avuta la grazia dall’Europa hanno mandato tutto in malora ed alzato in maniera folle i prezzi del kWh. Complimenti

  6. caprone manicheo

    Enel X > Enel > Ministero dell’economia > Giorgetti > Lega > Salvini.

    Più sintetico di così non potevo.

  7. Paolo De Maria

    Abito a Roma e 3/4 anni fa un sabato ho noleggiato una Zoe per recarmi al Nord. Giunto all’altezza di Siena, dovendo ricaricare, riposarmi e rifocillarmi, ho individuato le colonnine più centrali sull’app e tentato di raggiungerle. Ho tuttavia constatato che si trovano nella Ztl. Ho pertanto chiamato telefonicamente la Polizia Locale segnalando l’urgenza di ricaricare (la macchina era pressoché scarica), specificando che la legge finanziaria del 2009 impone ai comuni di consentire il libero transito nelle Ztl ai mezzi elettrici. I vigili non ne hanno voluto sapere, io sono comunque entrato nella ztl e mi è pervenuta la multa. L’ho impugnata ma la prefettura ha incredibilmente accolto la tesi dei vigili che hanno sostenuto che la suddetta normativa vada applicata solo alle Ztl istituite successivamente al 2009. Che dire, alla faccia della certezza del diritto! Purtroppo siamo in Italia dove pure le pulci hanno la tosse. Ecco perché le colonnine a Siena ubicate al centro, tra piazza Matteotti, Garibaldi e mercato vengono utilizzare poco!

    1. Quelle in via Garibaldi sono fuori dalla ZTL. Quelle in ZTL sono 4, due coppie, una coppia in Piazza Matteotti e l’altra in Piazza del Mercato.
      A proposito: benvenuto a Siena, dove l’interpretazione della normativa in materia di auto elettriche è tutta particolare: le auto BEV non possono entrare nella ZTL, e pagano i posteggi blu…..non possono posteggiare nemmeno nelle ARU (aree a rilevanza urbanistica) praticamente zone contigue al centro storico, dove il transito è libero ma la dosta è consentita solo ai residenti.

  8. Sono stato a Siena a Novembre e la maggiorparte delle colonnine enelx citate erano già non funzionanti. E’ davvero triste per una città turistica.

  9. Le responsabilità in ultimo sono ancora da additare all’esecutivo a Roma. Una semplice legge che sanziona i gestori che non ripristinano un punto di ricarica in un tempo massimo per esempio 2 settimane. Con maggiorazioni per recidive. Ma a Roma se ne fregano, come nel ventennio.

    1. In occasione riporto stesso problema con Enel X qui in provincia a Milano. Da giugno che avevano sostituito le colonnine vecchie a quelle nuove, nessuna è in funzione dopo quasi 2mesi di attesa.

      Il problema è che le hanno sostituito tutte in un attimo! Cioè montarle è stato neanche una settimana. Ma fare arrivare la corrente e messa in funzione sembra che la corrente arriva dall’altra metà dell’universo…

      Secondo me è stato qualche pratica in comune o in ente competente che non gli rilasciano mai… Poveri noi utenti.

      1. Leonardo (R)

        Se il sospetto è che il problema siano autorizzazioni mancanti la cosa migliore da fare per far muovere la macchina burocratica è fare un esposto.

  10. Riguardo Siena, anche in Piazza del Mercato ci sono 2 colonnine EnelX per un totale di 4 postazioni: prima erano 2 in manutenzione e 2 in funzione, poi tutte libere peccato che nessuna erogava un solo watt! Ancora peggio quindi perché credi siano disponibili, arrivi, perdi 15min a spostarti da una colonnina all’altra, riconoscono la tessera ma poi vanno immediatamente in standby e non erogano nulla. Al call center sempre gentilissimi ma non serve a nulla, il disservizio lo danno comunque.
    Nelle 2 settimane precedenti, sempre EnelX, unica colonnina fast di Giulianova è stata funzionante 2 giorni, il resto sempre in manutenzione.
    Con gli aumenti applicati, è davvero inaccettabile un servizio di così bassa qualità.

    FreeToX invece è un ottimo servizio, ogni autogrill in cui è presente ha dalle 8 alle 12 postazioni, tutte funzionanti ed erogano sempre a massima potenza indipendentemente da quante auto siano attaccate: Volvo EX30 LFP con punte a 137kW con 11 postazioni occupate su 12. Però sono importanti anche i destination charger lenti, come a Siena, Assisi (dove funzionava per fortuna), ecc. dove lasci l’auto parcheggiata e la trovi carica a fine gita in centro o la mattina dopo un pernottamento… Sono quelle che rendono il viaggio in elettrico migliore che con il termico perché hai il parcheggio gratis e trovi l’auto fresca e carica quando torni pronto per ripartire!

    1. Edoardo Scortese

      FreeToX non mi risulta eroghi sempre alla massima potenza, ogni colonnina dovrebbe avere dei moduli interni che gestiscono l’erogazione in base all’assorbimento dei veicoli in ricarica. Tradotto: Se la colonnina è da 300kW c’è già una BEV stà caricando a 250kWh, a chi si connette successivamente potrà concedere solo 50kWh e probabilmente converrà spostarsi in quella vicino più libera

      1. Può darsi. La Volvo EX30 LFP va al massimo a 135kW nominali e anche con tutto pieno ho caricato sempre fino a 137kW. Intendevo questo con “sempre al massimo”, scusate l’imprecisione.

  11. E quindi l’auto elettrica:
    – costa di più;
    – ha prestazioni inferiori alla termica;
    – è un calvario cercare la colonnina per la ricarica;
    – deve guidare con attenzione per non scaricare la batteria che se no uno non arriva a destinazione;
    …ecc….ecc…
    Ma davvero ancora vi chiedete come mai la gente non le compra?
    E davvero ancora credete che l’auto elettrica è il futuro?

    1. E davvero ancora Lei si ostina a ripetere pavlovianamente le stesse fake news e le pseudo domande a cui la redazione e altri lettori hanno setterdicimila volte già smentito? Biiii, che camurria…

    2. Buona sera MASSIMO.
      Settimana scorsa ho preso a noleggio una Dacia Spring di Zity, il car sharing presente a Milano, con un preconcetto, quello che l’auto sarebbe stata sicuramente una carriola. Quindi sono partito da Milano e l’ho messa alla prova. Prima tappa, Passo San Marco a 1.992 m s.l.m e devo dire che ci è arrivata con estrema facilità e a volte tampinando auto ben più potenti. Ricordo che quella versione di Spring ha 45 cv.
      Visto che non avevo avuto problemi l’ho voluta spingere ancora di più.
      Passo dello Stelvio 2758 m s.l.m.. Stesso discorso della tappa precedente.
      Riassumendo, in due giorni ho percorso 811 km e ho speso 36,50€ ricaricando alle DC pubbliche. Il meglio però lo da in città, sempre pronta all’acceleratore e poco energivora.

      Quindi, ricapitolando.
      – Costa di più rispetto ad equivalenti termiche? Un po’ si questo te lo concedo.
      – Ha prestazioni inferiori alle termiche? Direi proprio di no, su questo ti sbagli.
      – È un calvario cercare la colonnina per la ricarica? Per me non lo è stato, l’ho sempre ricaricata quando stavo facendo altro.
      – Si deve guidare con attenzione per non scaricare la batteria che se no uno non arriva a destinazione? L’ho usata come se fosse stata una termica, forse anche peggio, quindi per me non c’è stata differenza.
      L’unico neo è che in discesa non ricarica quello che ci si aspetta e quindi ti obbliga ad usare il pedale del freno troppo spesso rispetto a quello che piace a me.

      1. bravo Marco P.
        pensa come ti diverti se la prossima volta noleggi qualcosa appena sopra alla Dacia Sping 😉😁👌

      2. Povera Spring… Con soli 45cv di motore non è che può fare tanto in discesa… Ho visto una differenza abissale nella frenata rigenerativa in discesa dalla montagna anche tra la Skoda CitiGo (81cv) e la Volvo EX30 (272cv)… La seconda in one pedal ha una frenata vigorosa mollando prima dei tornanti, la prima devi mollare ben prima e tenere la velocità bassa per non dover toccare i freni.
        Comunque per chi vive in montagna la BEV dovrebbe essere la scelta n. 1 senza se o ma… Salita+discesa senza risparmiare le performance costano tanto quanto andare in sola pianura e senza consumare minimamente i freni!

        1. Infatti…in enorme vantaggio delle BEV (con in po’ di potenza motore e frenata rigenerativa ) è proprio il fatto che anche scendendo piuttosto allegri i freni rimangono perfettamente efficienti a differenza delle termiche in cui il freno motore è molto inferiore e devi sperare nella resistenza dei dischi freno o rallentare il ritmo.

    3. Massimo, ma lei fa così con tutte le cose che NON le piacciono?
      Per lei esiste solo il calcio, e quindi va sui siti dei tifosi degli altri sport a prenderli per il…?
      Per lei esiste solo la cucina italiana, e quindi va sui siti degli appassionati di altre cucine del mondo a prenderli per il…?
      Per lei esiste solo l’automobile, e quindi va sui siti di cicloturismo o di trekking a prenderli per il…?
      Ma che brutta vita che fa, Massimo, che brutta vita…
      Si faccia aiutare, mi ascolti: https://www.psicologionline.net/ oppure https://www.unobravo.com/. C’è ancora rimedio. Forse.

    4. Continui serenamente a respirare i fumi di scarico delle ICE che tanto ama…anche dopo il 2035…
      Auguri a lei e famiglia.

  12. Troppe inutili colonnine ,per forza pagate da noi ,che evidentemente non interessano a chi le ha montate. Mi sembra di vedere quegli spot dove i comuni si fregiano di aver piantato centinaia di alberi che poi abbandonano senza irrigazione e manutenzione che muoiono inevitabilmente , finiranno così anche le colonnine ,un sacco di nostri soldi buttati nel cesso. Da noi è vietato usare il cervello. Migliaia di colonnine come gli alberi vanno gestiti da centinaia di operatori che nessuno si può permettere,mica ci vuole un genio a capirlo , è la solta storia ma intanto i soldi se li ho presi .
    Le ricariche vanno messe dove esiste un controllo possibilmente di privati e aggiungo mi risulta ancora strano che ne vengano vandalizzate così poche ,con tutti i dementi no BEV che girano.

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