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La scossa di Roma: colonnine brandizzate e con sensore anti abusivi

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Vita dura a Roma per gli abusivi che occupano gli stalli  delle auto elettriche. La guerra ai parcheggiatori a sbaffo, compresi i proprietari di EV, è tutta tecnologica. Un sensore capace di rilevare le soste illegali. 

Sindaco Roma
Il sindaco di Roma Roberto Gualteri

La giunta della Capitale guidata dal sindaco Roberto Gualtieri inaugura l’era della tolleranza zero verso chi non rispetta la green etiquette.  In una recente riunione del governo municipale, è stato approvato il regolamento per far decollare la rete delle stazioni di alimentazione elettrica metropolitana.

Su 1600 richieste per l’installazione delle colonnine di ricarica  solo 800 sono andate a buon fine

Ci vuole una scossa per l’infrastrutturazione elettrica di Roma. Parlano i numeri delle installazioni delle colonnine: “Fino ad oggi su 1600 richieste pervenute al Dipartimento Mobilità soltanto 800 sono andate a buon fine. A dimostrazione di un sistema evidentemente lacunoso“.

Gli attivisti di Greenpeace a Roma

Queste le parole dell’amministrazione che con il nuovo regolamento di installazione e gestione delle colonnine “ha cercato di eliminare le distorsioni e i ritardi che hanno ostacolato il precedente regolamento“. Chiaro che non funzionava, una richiesta su due si è arenata nella burocrazia comunale.

Si pensa pure all’armonia del paesaggio, vista la location di Grande Bellezza della città, con un concorso internazionale per scegliere il design della colonnina brandizzata col marchio “Roma”.

Sensori anti abusivi, interoperabilità e mazzata tariffaria per chi occupa lo stallo

Ponte Milvio: una Peugeot elettrica occupa lo spazio della ricarica. Ma il cavo è allacciato solo all’auto e poi ripiegato sotto le ruote della stessa.

Vediamo le diverse novità del regolamento approvato dalla giunta: “Sarà introdotta la procedura competitiva che sceglierà gli operatori sulla base della qualità tecnica del prodotto e dei servizi tecnici e informatici che offre. Verrà garantita l’interoperabilità tra gli operatori, in modo da facilitare le operazioni di ricarica anche nelle colonnine di un operatore diverso rispetto al proprio“.

Scelte per facilitare la vita di chi ha investito nell’auto a batteria. Ma c’è pure il bastone per chi non rispetta le regole: “Saranno posizionati nei nuovi stalli sensori in grado di rilevare soste abusive negli stalli per la ricarica“. Il grande fratello elettrico. Ma non è finita qui: “Al fine di disincentivare l’utilizzo degli stalli di ricarica come parcheggi di mera sosta anche per chi deve ricaricare il mezzo, verranno applicate tariffe speciali“. Qui si tratta di applicare il Codice della Strada “per chi lascia l’auto parcheggiata sugli stalli dopo un’ora dal termine della ricarica“.

L’amministrazione vuole sostituire tutte le vecchie colonnine

Una 500 in ricarica a Roma:

Ultima ma non meno importante decisione: “saranno sostituite tutte le vecchie colonnine e le vecchie prese di corrente per ammodernare le capacità e la velocità della ricarica. Infine, le colonnine saranno inserite nel sistema Maas (Mobility as a service) di Roma Capitale“.

L’assessore alla mobilità di Roma Eugenio Patanè

Il nuovo regolamento – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè porterà un radicale cambio di passo nell’installazione e nella gestione delle colonnine elettriche”. L’amministratore fa riferimento alla scelta del Parlamento Europeo “di voler eliminare entro il 2035 i veicoli a motore endotermico dalle nostre città“.

Obiettivi concreti? “Diffondere le colonnine capillarmente su tutto il territorio della città arrivando entro il Giubileo a 5mila stalli, facilitare e semplificare la vita dei cittadini nell’utilizzo dei dispositivi, disincentivare l’utilizzo abusivo e improprio degli spazi di ricarica”. Queste le intenzioni con la speranza che i sempre presenti lacci e lacciuoli non  fermino il cambiamento.

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17 COMMENTI

  1. Uso la macchina elettrica a Roma. E quando trovi una termica sul una colonnina è quasi impossibile farla portare via, ci ho provato varie volte ma nulla i vigili se ne fregano neanche la multa. Due settimane fa a piazza Mazzini dopo 4 ore le macchine stavano ancora lì. I vigili che stavano li vicino mi hanno detto di chiamare la centrale ( cosa già fatta) e sono andati via senza neanche fare la multa

    • La prossima volta, chiedi nomi e numeri di matricola e fa’ un esposto. Non serve a nulla, però e loro lo sanno.

      Purtroppo, in Italia, non fare le multe non è reato (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza 14 maggio – 24 luglio 2015, n. 32594).

  2. Ho trovato parcheggio a Firenze e a Milano ma a Roma è un incubo in certe zone. Davvero non c’è uno spillo di parcheggio anche girando ore eppure non sono estraneo ai parcheggi creativi. Le Smart hanno sicuramente qualche chance in più. Per fortuna non vivo in città infernali come queste. Vivessi a Roma, voterei per il candidato che aumenta i parcheggi e non che li diminuisce. Certamente con l’aumento delle colonnine a tanti converrà passare all’elettrica solo x avere un buco dove lasciare l’auto con la scusa della ricarica (che molti romani rallenteranno di proposito per allungare la sosta, ne sono certo…)

  3. Il business delle rimozioni forzate è un grandissimo business, scusate la ripetizione forzata.

    Io abito in zona stadio Olimpico/Palalpitour a Torino, ed ogni volta che c’è una manifestazione/concerto/partita ci sono i carriattrezzi che girano INDEMONIATI per segnalare ai vigili il primo che si è parcheggiato davanti un passo carraio/posto disabile/ su un marciapiede, eh si perché non appena i vigili danno l’ok il malacapitato deve pagare di tasca sua 300€ tra rimozione/multa e chi più ne ha più ne metta, sono a conoscenza del fatto che alcuni residenti di zona sono in combutta con qualcuno di questi individui con il carroattrezzi e che prendano una “stecca” per ogni auto segnalata e successivamente rimossa!
    In pratica la rimozione forzata è stata trasformata in un vero e proprio business ai danni degli ignari che credendo di passare impuniti parcheggiano in malo modo o in zone vietate!
    Non nascondo che molto spesso io stesso ho fatto rimuovere diversi veicoli che sostavano nel passo carraio del nostro condominio, con annesse urla di disperazione del malcapitato che al suo ritorno non trovava la sua vettura (elettrica e non)

  4. Bene. Benissimo. Vedremo… A parte gli annunci giornalistici bisognerà vedere dopo che il sensore anti abusivi avrà segnalato ai vigili la presenza del veicolo cosa accadrà… Passo da un anno davanti ad una colonnina vicino (si fa per dire sono 8 Km) casa. Tutti i giorni è occupata da una Mini verde che presumo sia del proprietario del Bar davanti al parcheggio. Per ben due volte ho visto l’auto dei Vigili ferma lì davanti. Stavano prendendo il caffè. Ora che installeranno il sensore sicuramente faranno qualcosa. Forse. Male che va prenderanno il caffè tutti insieme.

    • Luciano capisco il pessimismo siamo il Paese che fatta la legge trovato l’inganno oppure approvata la legge ma manca il decreto attuativo…. Detto questo non è un annuncio giornalistico, c’è anche questo ma è giusto così, ma l’approvazione di un atto comunale con valore di norma. Le intenzioni sono buone, ora aspettiamo i fatti e li valuteremo.

      • Anche da me il tabaccaio aveva questa bella abitudine di mettere il suo suv a gasolio nel park delle colonnine proprio di fianco alla tabaccheria.
        Un paio di chiamate ai vigili che conoscendolo non gli hanno fatto la multa ma almeno l’hanno “sensibilizzato” e ora non parcheggia (quasi) più lì.

    • Qualche anno fa in un parcheggio pubblico c’era qualcuno che aveva l’abitudine di parcheggiare una moto priva di assicurazione, ho scritto tre o 4 volte al comando dei vigili e la riposta era, siamo passati ma non c’era l moto. Siccome io quel parcheggio lo usavo tutti i giorni ho fornito orari durante i quali io la vedevo e fotografie del mezzo, dopo qualche giorno la moto è sparita … credo che l’unico modo per dare la sveglia sia scrivere, gentilmente, a chi di competenza, fornendo anche le prove, se poi nulla si muove c’è sempre la possibilità di inserire la mail dell’assessore e del sindaco ricordando anche l’articolo di CdS che viene violato, giusto per far capire che non è un pirla, e come ultima possibilità la denuncia per omissione d’atti d’ufficio, cosa che i comandanti del vigili credo che preferiscano evitare … Se tutti facessero così le cose probabilmente cambierebbero anche in questo disastrato Paese.

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