A picco i conti di Tesla. Musk: “Da maggio meno politica”

musk trump

I conti di Tesla vanno a picco e il patron Elon Musk annuncia che ridurrà il suo impegno politico a fianco del presidente Donald Trump. La trimestrale del gruppo automobilistico è peggiore delle attese: cala il fatturato del 9% (del 20% nel solo settore auto) e gli utili si riducono di due terzi (-71%). A fine articolo il commento di Mauro Tedeschini. 

Musk dovrà rimboccarsi le maniche per raddrizzare la baracca, anche in previsione degli effetti negativi della guerra dei dazi. Perciò da maggio farà un passo indietro in DOGE (Department of Government Efficiency) e uno avanti in Tesla.

Nel primo trimestre di quest’anno i ricavi sono calati del 9% a 19,3 miliardi di dollari. L’utile è crollato a 409 milioni, equivalenti a 12 centesimi per azione, facendo peggio delle previsioni del mercato. L’utile operativo è sceso del 66% a 0,4 miliardi, il margine operativo del 2,1% rispetto al 5,5% dello stesso periodo dello scorso anno.

premi assicurativiI motivi del crollo? “Incertezza sui dazi e cambiamento di sensibilità politica”

«Anche se l’attuale quadro dei dazi ha un impatto relativamente ampio sulle nostre attività energetiche rispetto a quelle automobilistiche, stiamo prendendo misure per stabilizzarle nel medio termine» si legge nel comunicato dell’azienda, diffuso dopo la mezzanotte italiana.

I motivi sono identificati nell’ «incertezza sui mercati automobilistico ed energetico» che  «continua ad aumentare perché la rapida evoluzione delle politiche commerciali influisce negativamente sulla catena di approvvigionamento globale e sulla struttura dei costi di Tesla e delle nostre rivali», spiega Tesla in un comunicato. Comunicato che accenna anche al ruolo politico di Musk quando ammette che «la domanda potrebbe essere influenzata in particolare da un cambiamento di sensibilità politica».

tesla musk

Musk conferma il passo indietro “Ma resterò nel team di Trump, finchè lui lo vorrà”

Durante la call che ha seguito la diffusione dei dati Musk ha confermato il passo indietro:   «Probabilmente il mese prossimo»  il tempo dedicato al DOGE  «diminuirà in modo significativo». E ha aggiunto: «Continuerò a lavorare con il team del DOGE per il resto del mandato del presidente Donald Trump per assicurarmi che sprechi e frodi non si verifichino più. Un giorno o due a settimana. Finché il presidente lo vorrà».

Oggi la prova-mercato a Wall Street. In attesa dei dati, ieri,  il titolo aveva recuperato qualcosa (+4%) restando ancora del 53% sotto i massimi registrati a dicembre scorso.

A picco i conti
Un’analisi impietosa pubblicata dal sito americano Electrek, un tempo grande sostenitore di Elon Musk: “La leggenda del Tesla killer si è finalmente avverata ed è Elon Musk”.

IL COMMENTO di Mauro Tedeschini 

Due cose dovrebbe fare Elon Musk, subito. LA PRIMA: presentare un piano serio per il futuro, con nuovi modelli e data di uscita. Capita a tutti di sbagliare e non c’è dubbio che il Cybertruck e il super camion Semi sono stati due flop, due idee nate quando sembrava che tutto quel che Musk toccava diventava oro. Non è più così e ora bisogna dire che idee ci sono per risalire la china. Tenendo conto che, con questo trend, Tesla va incontro a di

versi trimestri difficili.

E non basteranno sempre i “crediti Green” venduti ad altre aziende per puntellare il bilancio: già nel primo trimestre, senza questo apporto, i conti sarebbero andati in rosso.

Elon Musk è diventato un problema?.

SECONDA COSA da fare: spersonalizzare l’azienda, mostrando che Tesla non è solo Musk. Il giochino dell’uomo solo al comando ha funzionato fino a quando tutto andava per il meglio. Ma l’esposizione politica del patron e la scarsa attenzione con cui ha seguito la sua azienda di auto negli ultimi tempi hanno offuscato il mito. È ora di mostrare al mondo che Tesla è molto più di Elon Musk: è un’azienda fatta di grandi talenti, di cui al momento si sa poco o nulla.

Talenti che spesso sono volati via proprio per quell’essere tenuti nella zona d’ombra che il culto del capo (peraltro dotato di cattivo carattere) richiedeva. 

  • LEGGI anche “Uragano Trump: la guerra dei dazi spiazza l’Europa” e guarda la VIDEO intervista a Giorgio Prodi

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Visualizza commenti (35)
  1. Tesla, cioè Musk, ha dato vita alla diffusione delle BEV.
    Rimane ancora oggi un riferimento nel suo complesso, preso a 360°.
    Nei vari aspetti individuali è superata e da più di uno: estetica (sia di linea che di interni), aspetti tecnologici (le super-ricariche di CATL e BYD hanno sicuramente più presa nel grande pubblico che l’efficienza di Tesla), prezzo (Xiaomi, BYD etc.).
    Tesla ha dalla sua un gran software (pur coi limiti di un ecosistema chiuso), rete di ricarica impeccabile, rapporto qualità/valore ancora molto competitivo.
    Contro ha che non da più l’impressione di volere innovare, prima di tutto perchè non soffre di annuncite istituzionale ma solo di annuncite Eloniana, cioè a differenza di una BMW che fa pubblicità dicendoti che l’auto di dice che è ora di ricaricare e anche dove (cosa che Tesla fa da 15 anni) Tesla ti racconta il 5% di quello che cambia ad ogni aggiornamento (16 update negli ultimi 12 mesi) anzichè dartene una visione e lettura precisa.
    Ha solo due modelli (trascuriamo Model S e X, troppi pochi numeri), ha ancora architettura a 400V, le persone sentono dire che CATL ricarica in 5 minuti 500 km e capiscono solo quello (e ignorano che, ad esempio in Italia, non c’è una che sia una colonnina in grado di erogare il megawatt necessario per darti quella prestazione), un po’ come i megapixel delle fotocamere dei telefoni, è solo un numero se non lo cali nella realtà. Ma intanto Tesla è quella col capo nazista che fa i giochetti fiscali e maltratta i propri operai (parzialmente vero, per altro) e che distrugge foreste per costruire i suoi stabilimenti.
    Io oggi probabilmente ricomprerei una Tesla per i motivi del 360°. L’assistenza c’è e funziona (al netto di singoli casi pessimi, che esistono), le macchine sono affidabili, decenti esteticamente, indiscutibilmente efficienti (avere una macchina che carica il 20% più velocemente di Tesla ma che consuma il 20% più di Tesla significa soltanto una cosa: che perdo lo stesso tempo ma spendo il 20% in più…), continuamente aggiornate.
    Oggi. Fra due anni, non lo so: perchè gli altri non stanno fermi e Tesla ha perso un bel po’ di cash necessaria a fare ricerca.
    Basterebbero (si fa per dire) due sole mosse per tornare dov’era:
    la Model 2 (che venderebbe in tutto il mondo, tranne gli USA, a pacchi) e togliersi da Tesla, rimanendone unicamente azionista, nominando un Diess (giusto per fare un nome) come AD, senza intromettersi.
    La prima succederà, la seconda lo escluderei proprio.
    Vedremo.
    Io intanto me la godo, finchè posso. E sono 4 anni.

  2. Okay, nessuno si erge ad esperto del mercato automotive mondiale, pero’ con due soli modelli, pure anzianotti e con un FSD ricco di promesse non mantenute e sempre fermo al Livello2, quale fattore distintivo rimane? Dubbi sul One fits All li avevamo in tanti.

    Il modello di business si basava su una crescita costante per ammortizzare i costi di alcune componeti oggettivamente superiori alla media, vedi elettronica di potenza ad esempio. Di crescita adesso non se ne vede.

    Non dimentichiamo la fortissima dipendeza dal mercato asiatico, dove Tesla e’ sotto pressione immensa e pare si stia mangiando tutti i margini per rimanere a galla nelle vendite.

    Mala tempora currunt.

    1. Rimane almeno la rete di ricarica proprietaria dei Supercharger che rappresenta indubbiamente un valore aggiunto assoluto considerevole

  3. Chi semina vento raccoglie tempesta. Gli sta bene!! Detto questo è un vero peccato perche ul prodotto Tesla ha un rapporto qualità prezzo irraggiungibile da tutti gli altri produttori per adesso….Spero vivamente che questa doccia fredda lo faccia riflettere meglio su certe tematiche sociali che non possono essere affrontate in questo modo barbaro.

  4. Come al solito non avete capito niente dei risultati, magari la presentazione non l’avete neanche vista, e vi limitate a pappagallare quanto riportato da altri.
    Emblematica la citazione del post del solito Electrek.

    Ma va benissimo così.
    Mi raccomando: investite sulla base di analisi come questa/e, e tanti auguri! 😁

    1. Sicuramente non abbiamo capito e, avendo coscienza dei nostri limiti, saremmo lieti se qualcuno più intelligente di noi ci spiegasse come stanno realmente le cose. Grazie fin d’ora.

      1. Temo che qualsiasi spiegazione sarebbe vana, visto che è ormai chiaro che selezionate accuratamente le vostre fonti e il modo di presentare le informazioni in modo da massimizzare le negatività per ogni cosa che riguarda Tesla, ogni volta che è possibile.
        Propaganda, la chiamano.

        1. antonio Gobbo

          Al dj la del tono dell’articolo che può piacere o neno, i numeri sono i numeri e con quelli bisogna ragionare, se poi qualcuno ogni volta ci vede un attacco a Tesla / Musk … bhe ce ne faremo una ragione.

        2. Ecco come dimostrare di sparare fuffa. Il classico “so io come funziona ma non ve lo dico perchè non capireste”. Che tristezza.

          1. Eccolo qui. Dal 22 il titolo TSLA è salito del 17%. Dovrebbe farti venire il dubbio di non averci capito molto, no? Oppure sei convinto che il titolo sia salito solo perchè si sono “bevuti le solite balle di Musk”? Ma come, non si era detto che adesso tutti lo odiano e si sono stufati di lui?

          2. @AutomobilV
            davvero sei convinto che un’azienda che va male non possa avere il titolo che va bene? Mai sentita la storia di gamestop, robinhood ecc ecc? 🙂
            Fai tenerezza.
            Sai che anche un’azienda con 1T di market cap può fallire, vero?
            Detto questo non sto dicendo o augurando che Tesla fallisca. Del resto ho una MY e ne sono più che soddisfatto.
            Ma sono oggettivo. L’azienda sta andando male. Molto male. E se ti ascolti la call ti rendi conto che Musk lo sa molto bene, così come lo sa il CFO.
            E anche la difficoltà di rispondere o il glissare su alcune domande è palese.

            Ah ma mi dimentico sempre che è inutile pretendere che un religioso giudichi oggettivamente. 🙂

      2. Tesla in borsa viaggia alla grande, in Europa boom di vendite e quando uscirà la Model XYZ vedrete … però peccato per il cappello al gruviera.

      3. Scusa se vado parzialmente fuori tema ma pur sempre di tesla si parla. Leggevo un articolo di un’ Indagine svolta da Follow the Money relativa all’ enorme elusione fiscale che mette in atto la tesla negli states e in Europa al punto che paga meno dell’ 1% di tasse quando le paga . Avete fatto anche voi un articolo e me lo sono perso o avete intenzione comunque di analizzare la situazione?
        Buona serata!

      4. gino zammarchi

        Dicono che non bisogna guardare dov’è la palla ma chiedersi dove andrà la palla.
        Ecco perchè io da sempre sono un fedelissimo azionista di Elon Musk.

  5. Si è spesso scritto che i costruttori europei di auto storici sono in difficoltà perché non hanno riconosciuto che “il vento stava cambiando” e hanno continuato a puntare sulle auto termiche.
    Analogamente, Elon Musk nell’ultimo anno non si è accorto (o ha negato l’evidenza) che anche per i suoi due modelli di punta il vento stava cambiando rapidamente.

  6. Non basta un passo indietro dal DOGE di Elon
    Non basta il restyling della M.Y Juniper (che ho visto l’altro giorno..vicino casa..)
    Non basta neppure pensare ad abbassare i modelli attuali semplificando gli allestimenti.
    Adesso occorre stravolgere TESLA completamente, ed occorrerà un bel po’ di tempo.
    La politica degli annunci di mirabolanti prodotti in arrivo rischia di aggravare l’effetto boomerang degli sfiduciati, per questioni politiche o di chi è in perenne attesa del nuovo modello pigliatutto che poi non arriva.

    Dovranno fare come fa BYD per espandersi in Europa (ancora di salvezza visti i problemi “domestici” con una feroce concorrenza al nuovo lancio ed al ribasso che sta per fare le prime “vittime” tra i troppi contendenti). La casa cinese #1 ha fatto shopping tra esperti manager europei di Stellantis per riuscire a comprendere meglio le aspettative del cliente europeo, le grandi differenze tra piccoli stati di cui siamo composti che hanno rallentato molto l’espansione; ora parte la corsa a diffondere concessionarie e reti assistenza (non basta qualche showroom nei capoluoghi) e soprattutto presentare prodotti adeguati alle attuali richieste (auto medio piccole dal prezzo e TCO economico, ma con adeguate autonomie/consumi).

    Per Tesla è lo stesso: ancora domina le classifiche con due modelli medio-grandi (troppo per molti mercati come quello italiano.. servono seg. B/C ! ) e rinnovare profondamente quelli superiori D/E con allestimenti più ricchi nell’aspetto per confrontarsi con l’agguerritissima concorrenza asiatica ( molto meno “minimal” e stravagante per l’utente occidentale non-geek ).

    Dimenticherei il Cybercab (sia per l’impostazione attuale del FSD che per i soli 2 posti, una vera sciocchezza ! ) e riprogetterei il tutto su una compatta da 4/5 posti che possa andar bene sia in EMEA che mercati asiatici… magari da produrre in loco (India? Vietnam? ancora Cina? ) sempre che le posizioni politiche non restino queste e guastino i rapporti definitivamente.

    La primissima cosa da affrontare sarà Come vendere lo stock attuale considerando il calo di interesse anche sull’usato (e che compromette pure l’uscita – ritardata- della M.Y. ECONOMICA ) ; su REUTERS ho letto delle problematiche dei venditori dei saloni.. che hanno un ciclo di sostituzione terrificante perché non reggono più le pressioni degli obiettivi di vendita… Credo che pure in Italia (nonostante quanto dichiarato davanti alle telecamere ultimamente) non siano molto “sereni”… Speriamo bene.

  7. E qualcuno diceva qui nei commento che erano solo “congetture”. Quel qualcuno che ora non si fa vivo.

    Concordo sul commento di Tedeschini. Anche se non sono necessari necessariamente (scusate il gioco di parole) altri modelli. Credo ne basti uno.
    E sappiamo tutti di che tipo.
    Ma siamo certi che con una M2 la gente la comprerà? Perchè il danno al brand è grande.
    La cosa migliore sarebbe un avvicendamento. Ma non è facile trovare un sostituto degno.
    Andrei quasi a bussare in Lucid… 🙂

    Poi.. io non capisco come si possa citare i problemi dei dazi quando li ha imposti proprio la persona che sostieni. Non ha davvero alcuna logica. Sostieni qualcuno che ti ha ucciso l’azienda.
    Altrochè passo indietro dal doge. Serve un passo indietro dal cambio di schieramento.
    Dire “ok ho sbagliato. Ho preso una cantonata pazzesca.” Ma non accadrà mai.

      1. Vorrei vederla eccome.
        Da possessore super soddisfatto di una MY voglio il meglio per l’azienda Tesla. E per le persone che hanno reso possbili gli ottimi prodotti che vendono.
        Ma sono anche, ahimè, oggettivo.
        La situazione non è rosea.
        E lo dico da persona che al momento di dover cambiare la MY ricomprerebbe una nuova Tesla.

  8. Quindi basta cappello di formaggio? Peccato … ma ormai penso che nel breve-medio il calo continuerà , poi la gente dimentica (il pesce rosso insegna), ma nel frattempo la concorrenza ormai ha (avrà) eroso una bella fetta di mercato, ottimo!

  9. mario milanesio

    secondo me sarà ricordato come un collasso industriale demenziale.

    secondo me ha fatto una mega cazzata,
    si è inimicato i settori industriali, sociali, politici che guardavano con favore alle sue auto,
    e nel contempo non si è fatto amico di chi prima le detestava (e che le continua a detestare)
    per cui…
    rigore a favore tirato alle stelle, e poi sulla ripartenza del gioco pure autogol.

    immagino per Tesla un futuro alla Apple degli anni 90, dopo l’estromissione di Jobs.

    non è una bella notizia nè per la transizione ecologica, nè per l osviluppo tecnologico e industriale, al di là della simpatia o meno per il personaggio.

    1. La transazione ecologica ormai è avviata, Tesla o non Tesla non cambia nulla e lo si vede dall’aumento delle BEV vendute.

      1. Transizione elettrica più precisamente.

        Ecologica, finché non vengono risolte alcune questioni, la terrei un momento da parte.

        1. La “transizione ecologica” è composta da vari tasselli, uno dei quali “l’elettrica” indubbiamente migliora la qualità dell’ambiente paragonata alle ICE.

  10. dov’è sparito il warren buffet dei poveri che vagava da queste parti?
    non parla più?

    aparte questo, è ora che musk si levi dalle palle, magari ci scappa finalmente la model 2 e l’architettura a 800v, che continuare a insister con 400v quando gli altri arrivano anche a 1000 è puro autolesionismo

  11. Ma come, non cita il fatto che il restyling di Model Y nel 1Q25 non era ancora pienamente commercializzato? Dovrebbe farsi scrivere i discorsi da un paio di sue bimbe presenti in questo sito, loro sì che le sanno le cose! 🙂
    Scherzi a parte, mi sembra un successo civile: l’acquisto è, di fatto, un atto politico; se ti comporti come un imbecille fascista le persone con un minimo di sensibilità etica non bussano più alla tua porta. Sono personalmente contento, ora spero che Elon torni in sè e ricominci a fare quello che sa fare meglio.

  12. Daniele Giuseppe Eugenio Colombo

    Se non ci fossero stati i certificati verdi e i batterypack la situazione sarebbe stata ancora peggiore .
    Tesla , come Space X ,come neuralink hanno una immagine legata alla genialità della persona , idolatrata da tutti i curiosi tecnologici e nerd .
    Penso che questa tipologia di clienti ,NON sia vicino alla ideologia che Musk ha sposato .
    Spiace per tutti quelli che lavorano con lui ,penso che un futuro recupero non sia possibile .

  13. Io punterei tanto su Cybertruck, auto senza leva delle frecce e bacchetterei giudici di altri stati, oltre che intervenire in comizi di partiti di minoranza di altri continenti.

    Così quest’anno potrebbe arrivare TERZA dopo Geely per vendite e nel 2026 farsi prendere anche da VW.
    D’altronde se ne sbagli parecchie o prima o poi, il conto ti viene servito.

  14. Il muskione in bancarotta
    Può nemmeno la ricotta,
    Per rimetter conti in bolla
    Mangia sol pane e cipolla

    (continuate voi che oggi non ho veramente tempo…)

        1. La metrica SANTAMADONNA!!!! 🙂
          Contate le sillab!!!! 🙂

          __________

          Per sembrare un po’ più saggio
          messo in capo hai del formaggio

          rimediando l’affaraccio
          di sembrare un gran pagliaccio.

          Ma d’un tratto (che sgomento!)
          l’atterraggio è turbolento

          dai pindarici tuoi voli
          porti il culo ai patri suoli

          e dal sogno il tuo risveglio
          ti fa dire ch’era meglio

          non lasciar la vecchia strada
          alla cerca della biada.

          Fa figura d’inesperto
          chi “pro incerto molla certo”:

          Donaldone porta sfiga
          e le vendite castiga

          e tuo suo pubblico s’aliena
          e ti gira già la schiena.

          1. antonio Gobbo

            Hai sbagliato secolo…avresti dovuto fare il cantastorie (nel medioevo) avresti fatto una fortuna… se il nobile di turno non ti tagliava prima la testa

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