A Oslo tutti i nuovi edifici pubblici dovranno essere costruiti con macchine e macchinari elettrici. La scelta del Comune è dovuta alle emissioni di CO2, stimate nel 20% del totale, prodotte dai cantieri cittadini. E le case costruttrici si adeguano.
In città il primo cantiere senza carburante fossile
Il primo cantiere tutto elettrico si è sperimentato ad Oslo. In azione c’è l’escavatore a batteria ZE85 elettrificato dagli svizzeri di Suncar HK (qui il loro sito internet) in sinergia con il marchio norvegese NASTA . Gli svizzeri sono una start-up e collaborano con grandi marchi per cui individuano soluzioni elettriche.
ZE85 si ricarica in soli 45 minuti

Lo ZE85 da 9 tonnellate è stato presentato all’ultima edizione della fiera Bauma di Monaco in Germania, e il suo utilizzo nel cantiere a zero carburante fossile è stato un ottimo spot promozionale. Uno degli elementi innovativi dell’escavatore è l’interfaccia di ricarica rapida CCS che permette la ricarica completa in meno di un’ora. Ad Oslo si è misurata in 45 minuti. Non abbiamo altri dati sulla macchina, ancora un prototipo.
Il video del cantiere di Oslo
Nel video qui sotto si vede in azione l’escavatore che sta lavorando in una via centrale della capitale norvegese. A pochi passi dalla stazione di ricarica riservata ai taxi elettrici il corso di realizzazione.
Il cantiere senza fossili è un progetto pilota che ha convinto i responsabili della City Environment Agency e il project manager Bjørn Kummeneje ha annunciato una gara dedicata a queste macchine: “L’attrezzatura per l’edilizia elettrica è difficile da trovare sul mercato. I tempi di consegna dei fornitori possono arrivare fino a 6 mesi. Avremo bisogno di molte macchine edili diverse, dai più piccoli agli scavatori pesanti“.
In cantiere Liebherr, CASE, VolvoCE, Faresin
I costruttrici di macchine per l’edilizia stanno puntano sull’elettrico. Abbiamo scritto di Liebherr, CASE della CNH, VolvoCE poi Kubota e l’italiana Faresin che sono presenti sul mercato o stanno per entrarci. Rispetto all’automotive si hanno meno problemi di autonomia, soprattutto quando vengono usati in cantiere e possono essere alimentati via cavo.

Conosciamo la maturità della mobilità elettrica in Norvegia,ma anche altri Paesi si stanno muovendo in questa direzione. I sindaci di Copenaghen e Stoccolma hanno preso l’impegno di ridurre la produzionedi emissioni nocive nei cantieri edili. Una presa di posizione supportata dal rapporto Building and infrastructure consumption emissions, voluto dal network C40, mette insieme 96 città di tutto il mondo tra cui Roma, Milano e Venezia, in collaborazione con Arup e l’università di Leeds. L’obiettivo è legato all’utilizzo di materiali più compatibili, al riciclo e riuso del materiale edile e alla conversione elettrica delle macchine da lavoro.
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