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A Morterone il primo chalet off-grid con ricarica

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A Morterone, il più piccolo Comune d’Italia, inaugurato il primo Chalet off-grid energeticamente autonomo e dotato di ricarica per veicoli elettrici.

A Morterone un tetto solare con accumulo da 9 kWh

a MorteroneSi chiama eV-Chalet! ed è un progetto innovativo di struttura informativa pubblica completamente autosufficiente a livello energetico. Nasce dalla collaborazione tra eV-Now! e l’amministrazione comunale di Morterone, che ha vinto con il progetto un bando BIM – Bacino Imbrifero Montano e il bando Valli Prealpine. L’eV-Chalet! è ricoperto da un tetto in tegole fotovoltaiche monocristalline adatte all’integrazione architettonica (BIPV), costituite da una doppia lastra in vetro stratificato. E con una classe di potenza di 220 Wp per modulo. L’intera copertura dell’eV-Chalet! garantisce una potenza totale di 9 kWp che, tramite il sistema di gestione, immagazzina l’energia prodotta in una batteria al litio da 9 kWhL’impianto è così in grado di alimentare la pompa di calore, una piccola zona ristoro, il free WIFI e due punti di ricarica per veicoli.

Una colonnine per e-bike e scooter, una per le auto

a Morterone

Dei punti di ricarica, uno è pensato per la mobilità leggera come e-bike e scooter e uno per veicoli a quattro ruote, una wallbox Daze Technology. Garantendo una ricarica con la sola  energia autoprodotta  e rinnovabile. Un secondo punto di ricarica per veicoli elettrici, in questo caso connesso alla rete elettrica del paese, sarà installato presso la sede della Pro Loco di Morterone. L’eV-Chalet! sorge ai piedi del Resegone, da dove partono molti dei sentieri e dei percorsi che si snodano sulla montagna. Risultando così funzionale per il turismo sportivo estivo e invernale. Riceverà da #EViaggioItaliano la certificazione Electric Friendly by Motus-e, come struttura ricettiva innovativa e pensata per i viaggiatori elettrici. Spiega il sindaco uscente di Morterone, Antonella Invernizzi: Investire in una struttura di questo tipo è l’ideale per garantire a questa conca incontaminata e senza speculazione edilizia di mantenere la sua identità”.
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3 COMMENTI

  1. onestamente un sacco di cavolate e di soldi buttati. Pannelli FV anche sulla falda nord del tetto (quindi rendimento bassissimo), pompa di calore per un edificio che giace lì chiuso e inutilizzato da anni (e continuerà ad esserlo), presa di ricarica per auto alimentata da una batteria da 9KWh (e che ci ricarichi?? 30km di autonomia?). Non sono certo questi gli interventi a favore dell’ambiente

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